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La Svizzera (PDF)

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Appunti di Storia Esame di Maturità - <strong>Svizzera</strong> XIV<br />

Nel 1798 le città alleate Ginevra e Mulhouse furono annesse alla Francia. Nel 1802 il Vallese si<br />

separò dalla Repubblica Elvetica, per rimanere indipendente alcuni anni, ma nel 1810 Napoleone<br />

lo annesse alla Francia come dipartimento del Sempione. Con la separazione del Vallese dalla<br />

<strong>Svizzera</strong> i francesi s’impossessarono di due valichi importanti: il Sempione e il Gran San<br />

Bernardo. Non ebbero perciò più bisogno di chiedere il permesso di passare per il territorio<br />

svizzero.<br />

Ma anche la <strong>Svizzera</strong> ottenne un nuovo territorio: il Fricktal (prima sotto dominio austriaco)<br />

situato sul Reno, ad est di Basilea, fu invaso dai francesi nel 1799, ma entrò a far parte della<br />

Repubblica Elvetica come cantone separato nel 1802. Questa situazione fu tuttavia di breve<br />

durata: dopo l’Atto di Mediazione il Fricktal divenne parte del nuovo cantone Argovia, di cui fa<br />

tutt’ora parte.<br />

Tra il 1799 e il 1800 i Grigioni passarono varie volte dalla Francia all’Austria e viceversa. Infine i<br />

francesi nei uscirono vincitori e nel 1801 Napoleone dichiarò i Grigioni il 16esimo cantone della<br />

<strong>Svizzera</strong>. Ai Grigioni non vennero però riconsegnati i loro precedenti territori sottomessi che<br />

Napoleone avevo annesso alla Repubblica Cisalpina nel 1797.<br />

Dopo la caduta di Napoleone<br />

Situazione svizzera in seguito alla caduta di Napoleone<br />

In seguito al fallimento della campagna di Russia del 1812, iniziò la caduta di Napoleone e gli<br />

alleati – guidati dall’Austria – cercarono di minare l’influenza della Francia in <strong>Svizzera</strong>.<br />

Le autorità pre-rivoluzionarie presero di nuovo il controllo alla fine del 1813, e le vecchie<br />

costituzioni cantonali, con tutte le loro disuguaglianze politiche e sociali, furono restaurate. Ma,<br />

nonostante la dura opposizione di alcuni ex signori, i nuovi cantoni non furono aboliti.<br />

In base al nuovo Patto Federale firmato nell’agosto 1815, i cantoni recuperavano la loro sovranità<br />

in tutti i campi con l’eccezione della politica estera.<br />

Vallese, Neuchâtel e Ginevra si unirono alla Confederazione nel 1815. Il territorio della diocesi di<br />

Basilea – situato nel Giura – fu preso alla Francia e dato in larga parte a Berna. Questo fu l’ultimo<br />

significativo cambiamento dei confini della <strong>Svizzera</strong>.<br />

<strong>La</strong> Restaurazione (1815-1830)<br />

Nonostante i successi ottenuti da aristocratici e corporazioni nel restaurare i propri privilegi, a<br />

lungo termine, il sistema era destinato al fallimento.<br />

<strong>La</strong> restaurazione dell’autonomia cantonale rappresentava un ostacolo allo sviluppo economico.<br />

Ogni cantone aveva ripreso a coniare le proprie monete, ad applicare balzelli e tasse doganali ed<br />

aveva il proprio sistema di pesi e misure. Il commercio tra cantoni era altrettanto complicato<br />

quanto quello con i paesi stranieri. Lo sviluppo era ulteriormente rallentato dal fatto che alla<br />

popolazione non era concesso stabilirsi in un cantone che non fosse quello di origine.<br />

Le grandi potenze europee – Francia e regno Austro-ungarico – facevano pressione sulla <strong>Svizzera</strong><br />

perché mantenesse un ordine sociale di tipo conservativo.<br />

Tra i liberali, che si opponevano a questa situazione, aumentò lo spirito patriottico e tutti i<br />

sostenitori del cambiamento fondarono numerose società in cui gli svizzeri di vari cantoni<br />

avevano l’opportunità di conoscersi e cementare la coscienza di una comune “svizzeritudine”.<br />

<strong>La</strong> Rigenerazione (1830-1848)<br />

<strong>La</strong> Rivoluzione del 1830 che portò alla deposizione del re francese Carlo X, innescò il movimento<br />

di Rigenerazione in <strong>Svizzera</strong>. Molti dei cantoni conservatori istituirono dei governi rappresentativi<br />

e stabilirono la libertà di stampa, di commercio e industria.<br />

Ma nonostante la crescente accettazione delle idee progressiste, ogni tentativo di revisione o<br />

abolizione del patto del 1815 fallì a causa dell’opposizione dei cantoni conservatori e delle

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