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La Svizzera (PDF)

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Appunti di Storia Esame di Maturità - <strong>Svizzera</strong> XVI<br />

<strong>La</strong> politica estera della Repubblica federale<br />

L’istituzione dello stato federale coincise con un’ondata rivoluzionaria che toccò quasi tutta<br />

l’Europa, ma già nel 1850 i vecchi regimi conservatori europei avevano in gran parte<br />

riconquistato il potere.<br />

Nei primi anni del decennio del 1850, le relazioni con l’Austria erano particolarmente tese. Gli<br />

italiani, in lotta per l’indipendenza contro il dominio austriaco, usavano il Ticino come rifugio,<br />

trovando l’appoggio generale della popolazione locale. E gli austriaci violavano frequentemente i<br />

confini del territorio svizzero per dare la caccia ai ribelli, in barba alle proteste di Berna. L'Austria<br />

arrivò ad espellere circa 6000 ticinesi dalla Lombardia e ad imporre un blocco economico che<br />

non fece che aumentare gli stenti in un'area già impoverita.<br />

<strong>La</strong> neutralità permise alla <strong>Svizzera</strong> di sviluppare un ruolo umanitario permettendo ai cittadini di<br />

agire in modo imparziale nei conflitti di altri popoli.<br />

Durante la guerra franco-prussiana (1870-1871), mentre Strasburgo si trovava sotto stretto<br />

assedio e costanti bombardamenti, una delegazione privata svizzera persuase i prussiani a lasciare<br />

evacuare tre convogli di anziani, donne e bambini dalla città.<br />

Qualche mese più tardi, nel febbraio 1871, allo sconfitto esercito francese del generale Bourbaki<br />

venne concesso di attraversare il confine svizzero e consegnare le armi. Le truppe furono<br />

internate nel paese con quella che fu poi considerata la prima azione umanitaria su larga scala di<br />

questo tipo.<br />

Aspetti politici, economici e sociali<br />

Sviluppi politici nella seconda metà del XIX secolo<br />

Il sistema politico dei partiti svizzeri iniziò a prendere gradualmente forma nel XIX secolo.<br />

Dopo la caduta di Napoleone, la linea di divisione tra le due fazioni era chiaramente marcata. Da<br />

una parte i conservatori e gli aristocratici che volevano tornare al sistema oligarchico in vigore<br />

prima del 1798, dall’altra i progressisti (i Freissinige, “pensatori liberi”) che credevano in uguali<br />

diritti per tutti. Inoltre, i conservatori erano in favore di un’autorità cantonale, i progressisti<br />

volevano invece uno stato federale.<br />

Ma ancora prima del 1848 era emersa una divisione tra i Freisinnige sulla maniera in cui diritti e<br />

libertà dovessero essere bilanciati. Tra i progressisti si crearono tre correnti di pensiero: Liberali,<br />

Radicali e Democratici.<br />

I Liberali, che rappresentavano gli industriali imprenditori, credevano nella libera impresa senza<br />

alcuna interferenza dello stato e difendevano i diritti degli uomini d’affari.<br />

I Radicali, che avevano una politica più sociale e credevano che lo stato dovesse giocare un suo<br />

ruolo nell’economia.<br />

I Democratici, nati nel decennio successivo al 1860, che erano in favore della “democrazia pura”<br />

e credevano che le decisioni politiche dovessero essere prese dall’elettorato intero, piuttosto che<br />

da rappresentanti eletti.<br />

Fu solo nell’ultimo decennio del 1800 che le tre fazioni si divisero ufficialmente. I Radicali<br />

formarono il proprio partito nel 1894, il Freisinnig Demokratische Partei (FDP), che è uno dei<br />

partiti che ancora oggi siedono in governo. (Il nome italiano è Partito Liberale Radicale)<br />

I lavoratori, che erano malamente organizzati, vedevano i loro problemi sovente ignorati. Ogni<br />

forma di protesta veniva repressa e severamente punita. Ciò nonostante, a partire dal 1830 si<br />

formarono dei gruppi di auto-aiuto sotto l’influenza dei rifugiati politici tedeschi.<br />

Il Partito Socialista fu fondato nel 1888 per rappresentare gli interessi dei lavoratori.<br />

Nonostante la sconfitta subita nella guerra del Sonderbund, i conservatori cattolici non sparirono<br />

dalla vita politica. Sebbene molto deboli a livello federale, godevano di considerevole supporto<br />

nei cantoni cattolici. Fino al 1912 il loro partito portava il nome di Partito Popolare Cattolico.<br />

Nel contesto svizzero, il conservativismo significava la difesa delle culture e delle strutture locali<br />

in opposizione alla forza del centro liberal-radicale. In quanto tale, il conservativismo oltrepassava

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