IL TRAFFICO AEREO OPERATIVO - Ik4hdq.net
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AERONAUTICA M<strong>IL</strong>ITARE<br />
DC 6 Reparto Addestramento Assistenza al Volo<br />
Il Traffico Aereo Operativo<br />
2.4. I Servizi di Coordinamento e Controllo dell’Aeronautica Militare.<br />
A seguito della ripartizione delle competenze in materia di giurisdizione sugli spazi aerei<br />
e dei servizi di assistenza al volo tra Aeronautica Militare e la neocostituita<br />
organizzazione civile (DPR 484/81), si sentì l’esigenza operativa di creare un organismo<br />
militare paritetico all’ACC civile, che svolgesse innanzitutto le funzioni di<br />
coordinamento tattico, connesse con gli eventuali attraversamenti degli spazi aerei di<br />
competenza civile da parte del traffico aereo operativo.<br />
Detto organismo, denominato Servizio di Coordinamento e Controllo dell’Aeronautica<br />
Militare (SCC/AM), è stato istituito con il Decreto Interministeriale Difesa-Trasporti del<br />
22 Maggio 1982, in attuazione dell’articolo 8 del precitato DPR 484. Gli SCC/AM sono<br />
“inseriti” presso ciascun Centro Regionale di Assistenza al Volo (Milano, Roma, Padova<br />
e Brindisi) e, nell’ambito delle FIR italiane, assolvono i seguenti compiti:<br />
a. concordare con il Centro Regionale di Assistenza al Volo le modalità di<br />
attraversamento degli spazi aerei controllati di competenza del medesimo, da parte<br />
del Traffico Aereo Operativo Militare;<br />
b. notificare al Centro Regionale di Assistenza al Volo:<br />
- l’effettiva occupazione, da parte del Traffico Aereo Operativo Militare, delle<br />
aree e dei livelli comunque ad esso riservati;<br />
- il Traffico Aereo Operativo Militare che si svolge al di fuori delle aree e dei<br />
livelli ad esso riservati, anche quando non interessa spazi aerei controllati di<br />
competenza del Centro Regionale di Assistenza al Volo;<br />
c. esercitare il controllo del Traffico Aereo Operativo Militare:<br />
- fuori dagli spazi aerei controllati dal Servizio di Controllo del Traffico Aereo<br />
Generale; e<br />
- all’interno dagli spazi aerei controllati dal Servizio di Controllo del Traffico<br />
Aereo Generale ma limitatamente alle rotte, ai corridoi, ai livelli ed alle zone<br />
riservate, in via temporanea o permanente, al Traffico Aereo Operativo;<br />
d. raccogliere e trasmettere agli Enti della Difesa Aerea le informazioni necessarie per<br />
lo svolgimento dei compiti di istituto dei predetti Enti.<br />
Nota: Si noti che il SCC/AM ha un duplice compito, cioè quello di ente di controllo ed<br />
ente di coordinamento. Più avanti, nel Capitolo V, si comprenderà che del<br />
secondo dei due è fondamentale, tale da determinare l’impossibilità di svolgere<br />
attività OAT in caso di in operatività dell’Ente.<br />
In aggiunta ai compiti sopra elencati, gli SCC/AM possono essere impiegati, quali enti<br />
del controllo aerotattico, per il soddisfacimento di esigenze operative specifiche,<br />
nell’ambito di operazioni aeree che si svolgono in settori di spazi aerei anche esterni alla<br />
FIR/UIR Italia (o comunque nello spazio aereo all’interno del quale l’Italia è stata<br />
delegata a fornire i servizi ATS). In tal caso una decretazione dell’appropriata autorità<br />
militare nazionale o NATO dovrà integrare il mandato stabilito dal sopra richiamato<br />
Decreto Interministeriale.<br />
Pag. 2-6 Ad esclusivo uso didattico 21/03/2001