Una squadra per vincere - Confartigianato
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30<br />
BRESCIA ARTIGIANA<br />
magazine<br />
Trasporti<br />
AUTOTRASPORTO:<br />
le nuove regole <strong>per</strong><br />
l’accesso al mercato<br />
<strong>Una</strong> circolare del Ministero dei Trasporti illustra nel dettaglio le nuove regole<br />
che devono seguire imprenditori e imprese <strong>per</strong> accedere al mercato dell’autotrasporto.<br />
Previste le norme a tutela dei ‘piccoli’ sollecitate da <strong>Confartigianato</strong>.<br />
Gettata dalla finestra, rientra dalla porta. La proposta<br />
della Consulta Generale dell’autotrasporto<br />
<strong>per</strong> riformare l’accesso al mercato del settore,<br />
bocciata a novembre dal Ministro dei Trasporti Bianchi,<br />
è stata ripescata all’ultimo minuto dal Governo che l’ha<br />
inserita a fine dicembre nel corpo della manovra Finanziaria<br />
2008. Il testo, contenuto in poco più di dieci righe,<br />
fissa la data del 1° gennaio 2008 <strong>per</strong> l’entrata in vigore<br />
delle nuove regole.<br />
vista la stringatezza dell’articolo (numero 2, comma 227<br />
della legge 24 dicembre 2007n. 244), il testo di riferimento<br />
a cui guardare <strong>per</strong> avere il quadro completo della<br />
nuova disciplina è l’esaustiva circolare del Ministero dei<br />
Trasporti del 29 gennaio 2008, che detta le disposizioni<br />
applicative.<br />
Le imprese da ora potranno accedere al mercato<br />
dell’autotrasporto in tre modi .<br />
- Il primo deriva da quello attuale e prevede il subentro ad<br />
un’azienda di autotrasporto che termini l’attività.<br />
- Il secondo modo è quello di acquisire l’intero parco veicolare<br />
di un’altra impresa che esce dal mercato. In questo<br />
caso il Ministero dei Trasporti fissa un preciso paletto: i<br />
veicoli della flotta acquistata non possono essere di<br />
categoria inferiore a Euro 3, di conseguenza recenti.<br />
- Il terzo modo rappresenta la vera novità, infatti introduce<br />
la possibilità di entrare direttamente sul mercato,<br />
cosa che in precedenza non era possibile. I paletti<br />
in questo caso aumentano di numero, così come l’impegno<br />
economico richiesto all’imprenditore, che dovrà<br />
dimostrare di aver acquistato in ‘disponibilità’ (pro-<br />
prietà, leasing, usufrutto, patto riservato di dominio) ed<br />
immatricolato autoveicoli o complessi veicolari <strong>per</strong> il<br />
trasporto di cose, di categoria non inferiore a Euro<br />
3, <strong>per</strong> una massa complessiva totale non inferiore a<br />
80 tonnellate. “In regola con la circolazione” specifica<br />
la norma. In sostanza due autotreni di grandi dimensioni<br />
oppure una decina di veicoli più piccoli, o una<br />
combinazione tra le due formule.<br />
Quest’ultimo punto, che di fatto penalizzerebbe i<br />
trasportatori artigiani impedendone l’accesso diretto<br />
al mercato, contiene un’ulteriore disposizione che rappresenta<br />
una sorta di clausola di salvaguardia . È previsto,<br />
infatti, che la massa complessiva di 80 tonnellate,<br />
il parametro “taglia piccoli”, possa essere raggiunta<br />
in forma associata, tramite un raggruppamento di<br />
imprese . In questa ipotesi, le imprese associate possono<br />
accedere al mercato prescindendo dal tonnellaggio<br />
della singola impresa, purché il consorzio, o la coo<strong>per</strong>ativa<br />
di appartenenza, abbia in disponibilità veicoli<br />
di massa complessiva non inferiore a 80 tonnellate .<br />
<strong>per</strong> informazioni conttatare Piergiacomo Bolis<br />
Tel. 030 3745238