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LETTERE A “IL NASTRO AZZURRO”<br />

Risponde il generale Carlo Maria Magnani, Presidente<br />

Nazionale <strong>del</strong>l’<strong>Istituto</strong> <strong>del</strong> <strong>Nastro</strong> <strong>Azzurro</strong> fra Combattenti<br />

Decorati al Valor Militare e Direttore Editoriale <strong>del</strong>la rivista<br />

“Il <strong>Nastro</strong> <strong>Azzurro</strong>”.<br />

Egregio Direttore,<br />

in quanto socia Le spiego quanto segue: sul n.° 5-2010 <strong>del</strong> nostro bimestrale "Il <strong>Nastro</strong> <strong>Azzurro</strong>"<br />

a pag. 10 leggo con piacere <strong>del</strong>la "Marcia <strong>del</strong>l’Unità d’Italia", poi sul n. 6 a pag. 18 leggo: "Parte<br />

la marcia <strong>del</strong>l’unità d’Italia" <strong>del</strong> dottor Michele Maddalena: tutto bene.<br />

Nello stesso tempo vi spedisco indignata lo stralcio <strong>del</strong> giornale "Il Messaggero". Fatene l’uso che credete, grazie.<br />

Rosita Caselli Bugatti<br />

(Socia <strong>del</strong>la Federazione di Pesaro-Urbino)<br />

Gent.ma signora Caselli Bugatti,<br />

purtroppo dobbiamo ancora una volta constatare che le cattive notizie sono molto più seguite di quelle buone. Stralcio <strong>del</strong>l’articolo<br />

de "Il Messaggero" che Lei ci ha inviato, come avrà sicuramente notato, è stato pubblicato a pag. 10 <strong>del</strong> n.° 2-<br />

2011 de "Il <strong>Nastro</strong> <strong>Azzurro</strong>" e, lo abbiamo verificato, si tratta <strong>del</strong>l’unico articolo pubblicato da un quotidiano a diffusione<br />

nazionale sul protagonista <strong>del</strong>la "Marcia <strong>del</strong>l’Unità d’Italia". Tutte le altre numerose notizie sulla Marcia sono state pubblicate<br />

su media locali, man mano che Michele Maddalena procedeva lungo il suo percorso. Il successo mediatico <strong>del</strong>l’impresa è<br />

stato certamente notevole, ma ha superato il ristretto steccato dei confini locali solo in questa occasione ed in un’altra, non<br />

meno singolare, quando il nostro marciatore è stato inserito nella trasmissione che RAI 1 dedica tutti i sabati mattina alla<br />

cucina italiana. Era sabato 12 febbraio e Michele Maddalena avrebbe dovuto percorrere la tappa da Latina ad Anzio e<br />

Nettuno dove era atteso per due cerimonie organizzate presso i cimiteri di guerra alleati (col Risorgimento non hanno molta<br />

attinenza, ma sono comunque luoghi sacri al Valor Militare). Egli ha dovuto interrompere la Marcia, correre in treno a Roma,<br />

raggiungere la sede RAI di via Teulada dove, presentato come colui che "… sta attraversando a piedi l’Italia intera …" (il<br />

conduttore si è ben guardato dal riferirne il motivo), in un’intera ora di trasmissione gli è stato solo chiesto di esprimersi su<br />

quale fosse il piatto più rappresentativo <strong>del</strong> nostro Paese e lui ha dovuto affrettarsi a dire "… gli spaghetti pomodoro e basilico<br />

in cui compaiono i colori <strong>del</strong>la nostra Bandiera …".<br />

Per rispettare l’orario <strong>del</strong>le cerimonie ormai già organizzate, il marciatore è stato portato ad Anzio "in automobile".<br />

Meno male che c’è la stampa locale a fare la differenza!<br />

Pregiatissimo sig. Direttore,<br />

come sapientemente consigliato dalla redazione di "Aeronautica", mensile <strong>del</strong>l’Associazione Arma Aeronautica, rivolgo a<br />

lei il medesimo quesito nella speranza di poter ottenere una soddisfacente risposta.<br />

Qualche mese fa è stato pubblicato un articolo sul T.Col. Pil. Nello Brambilla, scomparso dopo un’azione di bombardamento<br />

su Malta e Decorato di Medaglia d’Oro al Valor militare alla Memoria. Nello stesso periodo, il Ten. Pil.<br />

Francesco Corallo, leccese, veniva dichiarato disperso in un’analoga missione e decorato di Medaglia d’Argento al Valor<br />

Militare alla Memoria. Entrambi hanno svolto la medesima missione, stesso tipo di velivolo BR.20, dichiarati "missing in<br />

action", hanno lasciato moglie, figli e amici.<br />

Domanda: il T.Col. Brambilla è stato Decorato con la Medaglia d’Oro, il Ten. Corallo con Medaglia d’Argento, perché<br />

questa differenza di trattamento?<br />

Ringraziandola per la cortese attenzione, le porgo distinti saluti ed osse<strong>qui</strong>.<br />

Antonio Francesco Maria Buja<br />

Gent.mo Buja,<br />

la concessione di una Decorazione al Valor Militare riconosce il Valore di un comportamento <strong>qui</strong>ndi di qualcosa di unico e<br />

<strong>qui</strong>ndi non è detto che debbano essere considerati sanzionabili alla stessa maniera, sebbene possano ricorrere circostanze<br />

analoghe per eventi simili. Con ciò avrei chiuso tran<strong>qui</strong>llamente l’argomento, ma credo che non avrei reso giustizia al suo<br />

quesito basato proprio sul confronto di due casi storicamente analoghi.<br />

L’unica fonte di comparazione oggettiva <strong>del</strong>le due Decorazioni è costituita dalle motivazioni <strong>del</strong>le stesse che, come noto,<br />

esemplificano non solo sul piano descrittivo, le circostanze che hanno portato alla Decorazione dei Combattenti, ma ne ratificano<br />

la loro stessa ragione giuridica. Leggendo le due motivazioni, che non riproduciamo <strong>qui</strong> per motivi di spazio (sono<br />

entrambe consultabili nell’archivio informatico <strong>del</strong>le Decorazioni al Valor Militare predisposto dall’<strong>Istituto</strong> <strong>del</strong> <strong>Nastro</strong> <strong>Azzurro</strong><br />

e diffuso a tutte le Federazioni Provinciali), appare evidente che le circostanze dei due fatti d’arme non sono uguali. Per il<br />

T. Col. Nello Brambilla la motivazione mette in evidenza una costante prestazione militare al di sopra <strong>del</strong>la soglia <strong>del</strong> semplice<br />

"proprio dovere" e costituente un fulgido esempio per i suoi gregari nell’infondere coraggio e spirito di emulazione (era<br />

già Decorato di Medaglia d’Argento per precedente analogo comportamento e, all’epoca <strong>del</strong> fatto d’arme, era Comandante<br />

di Gruppo Volo); per il ten. Corallo viene messo in evidenza il coraggio nel condurre un’azione notturna in condizioni oggettivamente<br />

molto rischiose. Entrambi i velivoli non hanno fatto ritorno alla base, ma il fatale combattimento, di cui si evidenziano<br />

le fasi drammatiche per il primo, probabilmente si è svolto in maniera differente nei due casi e anche per questo,<br />

forse, scatta la differenza nella calibrazione <strong>del</strong>la Decorazione che, non perché resa "alla Memoria", deve per forza essere<br />

in tutti i casi la "massima".<br />

4 IL NASTRO AZZURRO

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