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Pur nella brevità <strong>del</strong>lo spazio a disposizione e nell’esiguità <strong>del</strong>le informazioni, spero di aver dato adeguata soddisfazione<br />

al suo quesito.<br />

Gent.mo Direttore<br />

leggendo l’articolo <strong>del</strong> Ten. Col. avv. Giorgio Anselmi sulla Battaglia di Monte Lungo pubblicato sul numero 6-2010 <strong>del</strong>la<br />

Rivista "Il <strong>Nastro</strong> <strong>Azzurro</strong>" cui mio padre, Ten. Col. Pilota Michele Cicchiello due Bronzi al V.M., era abbonato (tradizione<br />

tutt’ora tramandata in famiglia), non ho potuto fare a meno di scriverLe.<br />

Mi reco spesso al Monte Lungo, lascio la mia auto sul piazzale <strong>del</strong>la Madonnina, e mi inoltro solitario sulla rocciosa<br />

spianata verso la "Quota senza indicazione di numero" che particolarmente mi affascina e dopo averne scalato i pinnacoli<br />

rocciosi sfiorando le trincee tedesche, scendo verso la sella e poi mi dirigo alla "Quota 343" per ridiscendere verso la<br />

splendida pineta. A volte, nei pressi <strong>del</strong> fiume Peccia, ove nel maggio 2010 è stata deposta la lapide, mi fermo a pensare.<br />

Conservo in archivio centinaia di brevi filmati e numerose fotografie frutto <strong>del</strong>le decine di escursioni sul Monte, <strong>del</strong><br />

Museo Militare, <strong>del</strong> Cimitero.<br />

In occasione <strong>del</strong>la Celebrazione <strong>del</strong> 67° Anniversario <strong>del</strong>la Battaglia <strong>del</strong> Monte Lungo, ho realizzato un breve filmato<br />

che mi permetto di inviarLe essendo un semplice omaggio dovuto a tanti ragazzi valorosi. Un puro atto d’amore per chi<br />

ha combattuto per noi. Dura circa 20 minuti, la prima parte è la premessa a quanto fatto dal Primo Raggruppamento<br />

Motorizzato, poi c’è la salita sulle rocce e sulle trincee. Non è noioso e si vede facilmente. Titolo: "Il MonteLungo - Sulle<br />

rocce <strong>del</strong>la Battaglia"<br />

Cordiali saluti<br />

dott. Vinicio Cicchiello<br />

Caro Cicchiello,<br />

ho visionato il filmato e lo ho trovato molto suggestivo. Ora è agli atti <strong>del</strong>l’<strong>Istituto</strong> come contributo alla storia <strong>del</strong>la nostra Patria.<br />

La sua lettera mi dà l’occasione per ricordare brevemente il significato storico, politico e morale <strong>del</strong>la battaglia di Monte<br />

Lungo. Le vicende legate alla promulgazione <strong>del</strong>l’armistizio <strong>del</strong>l’8 settembre lasciarono sia gli italiani, sia gli alleati reciprocamente<br />

sospettosi. Il governo italiano, in particolare, sentiva il peso <strong>del</strong>la responsabilità di una situazione gestita piuttosto male in un<br />

frangente <strong>del</strong>icatissimo ed aveva bisogno di un’occasione di riscatto soprattutto morale.<br />

Il Valore con cui si sono battuti i militari <strong>del</strong> ricostituito Regio Esercito a Monte Lungo e la vittoria sanguinosa e sofferta che<br />

ne è derivata è stato il riscatto di cui si aveva veramente bisogno.<br />

Ciò che non si comprende è la ragione per cui, tra tante rievocazioni <strong>del</strong> periodo resistenziale, questo episodio, che può esserne<br />

considerato a buon diritto l’apertura effettiva, viene raramente ricordato.<br />

La ringrazio per il suo contributo a questo importante ricordo.<br />

Gent.mo Direttore,<br />

leggo sempre con viva attenzione "Il <strong>Nastro</strong> <strong>Azzurro</strong>" che riceve mia madre, Menna Claudia Silde ved. Piccoli.<br />

Bersagliere anch’io, il mio interesse è accresciuto dal fatto che in esso ritrovo personaggi, memorie, episodi sentiti<br />

raccontare da mio padre Giovanni Battista Piccoli, classe 1915: leva nei Bersaglieri, sottufficiale, e poi Sottotenente nel<br />

corpo degli Autieri, quasi 10 anni <strong>del</strong>la sua vita onorando la divisa (dal 1936 al 1945). È morto a Montemitro (CB) il<br />

13/11/1970. Era nato a Montreal (Canada) il 17/10/1915.<br />

Lo Specchio IV <strong>del</strong> suo lungo Stato di Servizio riporta numerose Decorazioni, tra le quali spicca, non tanto per il valore<br />

in sé, quanto per la motivazione, la Medaglia di Bronzo al Valor Militare: "Bersagliere motociclista portaordini durante<br />

un lungo e difficile periodo operativo si è sempre volontariamente offerto là dove maggiore era il pericolo e più grande<br />

la minaccia. Incaricato di recapitare un ordine urgente attraversava una zona ancora in mano nemica, riuscendo a malgrado<br />

<strong>del</strong>l’offesa nemica ad assolvere il suo compito. Battaglia di Catalogna 23/12/1938 - 27/01/1939".<br />

Ancor più feconda è stata la sua opera nella vita civile. Si dedicò con slancio e dedizione al bene comune ed alla crescita<br />

sociale e culturale <strong>del</strong> nostro piccolo paese: insegnante, Sindaco, operatore culturale per la difesa <strong>del</strong>la nostra lingua<br />

(un antico idioma croato/dalmata che conserviamo da quando i nostri antenati fuggirono dalla Dalmazia per non sottostare<br />

alla dominazione Ottomana dei Balcani), collaboratore parrocchiale. Ovviamente, <strong>del</strong> suo esempio di marito e<br />

padre l’eredità più ricca e feconda.<br />

Desidererei condividere con i lettori <strong>del</strong>la Nostra Rivista il suo ricordo, con l’augurio che anche qualche suo commilitone<br />

possa leggerlo. Sarebbe un regalo bellissimo per mia madre, che sfoglia la Rivista con orgoglio non appena la riceve,<br />

nel ricordo <strong>del</strong> suo Giovannino.<br />

dr. Lucio Piccoli<br />

Gent.mo dottor Piccoli,<br />

l’amore che traspare dalla sua lettera supera il normale rapporto tra un figlio ed i rispettivi genitori. Sua madre, che vive <strong>del</strong><br />

ricordo di un marito eroico e grande nella vita sia militare che civile, suo padre, così amabilmente descritto dal Lei (mi scuso<br />

se per ragioni di spazio ho dovuto tagliare una parte <strong>del</strong>la sua lunga lettera), sono genitori fortunati.<br />

Ma altrettanto fortunato è Lei ad aver avuto una famiglia impostata su alti e condivisi Valori Morali.<br />

L’<strong>Istituto</strong> <strong>del</strong> <strong>Nastro</strong> <strong>Azzurro</strong> si pone questo compito, innanzi a tutti gli altri: mantenere e diffondere il Valor Militare e<br />

l’Amor di Patria soprattutto tra le giovani generazioni che, fortunatamente, non hanno dovuto sperimentare cos’è la guerra.<br />

Complimenti e grazie!<br />

IL NASTRO AZZURRO<br />

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