Leggi il primo capitolo - Libri Mondadori
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«La Maria vuol sapere come la chiami, questa» gli urlò intanto<br />
l’Anita con quella voce da prefica.<br />
Delmo ristette, incerto. Francamente aveva pensato a un maschio,<br />
un altro figlio maschio a cui imporre un bel nome forte e contadino<br />
come aveva fatto per Severo e Olmo. E invece adesso si ritrovava<br />
con una femmina in mezzo ai piedi e un nome da scegliere proprio<br />
mentre <strong>il</strong> diretto stava arrivando in stazione.<br />
Alzò lo sguardo verso l’Anita che lo incalzava.<br />
«Allora Delmo, come la chiami questa?»<br />
Lui alzò la mano come faceva per fermare i treni affinché quella<br />
voce pungente si chetasse e gli lasciasse <strong>il</strong> tempo di pensare, ma già<br />
la motrice si era immessa nello scambio che <strong>il</strong> Passi aveva azionato<br />
e si annunciava con un fischio d’animale. Allora si voltò verso<br />
la banchina e la vide, vide <strong>il</strong> muso della locomotiva bucare <strong>il</strong> bianco<br />
e spargere intorno a sé scint<strong>il</strong>le e sbuffi di vapore, proprio mentre<br />
una lama di sole faceva br<strong>il</strong>lare <strong>il</strong> 640 scritto in acciaio, a indicare<br />
<strong>il</strong> modello di quel portento.<br />
A Delmo sembrò una scena da sogno, una specie di dea che sbucasse<br />
dalle nubi dell’Olimpo, o una Venere dal mare, che a dispetto<br />
di quel numero così burocratico nascondeva la bellezza di una linea<br />
unica, un’eleganza e un portamento che le avevano fatto dare<br />
dai ferrovieri <strong>il</strong> soprannome di Signorina.<br />
La vide arrivare in quel modo e capì di esserne innamorato, e <strong>il</strong><br />
fastidio per la nascita di un impiastro di femmina fu un poco mitigato<br />
dalla bellezza che anche un ammasso d’acciaio riusciva a<br />
esprimere in quel procedere maestoso.<br />
Allora si voltò verso l’Anita che aspettava una risposta:<br />
«Signorina» le disse, «la chiameremo Signorina.»<br />
Quindi si mosse verso la banchina e alzò la paletta da capostazione<br />
per arrestare la bellezza davanti ai suoi piedi.<br />
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