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Les paralela a la de los Nebrodi y se extiende casi hasta las ...

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RISERVA NATURALE ORIENTATA DEI BOSCHI<br />

DI ROSSOMANNO-GROTTSCURA-BELLIA<br />

148<br />

asta 2.011 ettari (1.561 in zona A e 450 circa in zona B) l'area protetta copre<br />

una gran<strong>de</strong> parte <strong>de</strong>l territorio ereo posto tra i centri urbani di Piazza<br />

VArmerina, Valguarnera ed Aidone.<br />

Il territorio è costituito dal<strong>la</strong> parte centro meridionale <strong>de</strong>gli Erei, con cime<br />

re<strong>la</strong>tivamente bas<strong>se</strong>, poste a circa 800 metri sul livello <strong>de</strong>l mare, costituite da<br />

affioramenti litologici recentissimi dalle forme dolci ed attraversate da profondi<br />

solchi torrentizi tributari <strong>de</strong>i bacini <strong>de</strong>l Simeto e <strong>de</strong>l Salso Imera.<br />

Questi monti, sovrautilizzati nel tempo per <strong>la</strong> vicinanza ai centri abitati maggiori<br />

<strong>de</strong>l<strong>la</strong> provincia, vennero in parte <strong>la</strong>sciati boscati per favorirne un uso civico alle<br />

popo<strong>la</strong>zioni di Enna e Piazza che ne <strong>de</strong>tenevano <strong>la</strong> proprietà <strong>de</strong>maniale. Fu così che<br />

arrivò ai giorni nostri una bel<strong>la</strong> porzione di bosco fortemente antropizzato, poi<br />

implementato con piantagioni ad eucalyptus, ed oggi costituente il<br />

maggior <strong>de</strong>manio forestale <strong>de</strong>l centro Sicilia.<br />

Questa area, dominata dal pino domestico e dall'eucalipto, ma non<br />

di rado popo<strong>la</strong>ta anche da querce, lecci, sorbi, castagni, peri<br />

<strong>se</strong>lvatici, e da un folto corteggio floristico erbaceo ed arbustivo,<br />

nascon<strong>de</strong> una lunga storia di utilizzazione umana. Qui, infatti,<br />

sorgeva un centro, nato nell'età <strong>de</strong>l rame (come dimostrano vari<br />

resti di contrada Serra Casazze e di Serra Crovacchio) e vissuto sino<br />

al 1394, anno in cui, per punire il feudatario Scaloro <strong>de</strong>gli Uberti,<br />

dichiarato reo di fellonia insieme ai Chiaramonte, il pae<strong>se</strong> di<br />

Rossomanno venne raso al suolo insieme agli altri feudi <strong>de</strong>l<strong>la</strong> fazione <strong>la</strong>tina.<br />

I feudi vennero concessi alle Università <strong>de</strong>lle vicine città <strong>de</strong>maniali e gli abitanti<br />

superstiti vennero <strong>de</strong>portati nelle stes<strong>se</strong> tant'è che ancora ai nostri giorni ad Enna<br />

esistono quartieri che par<strong>la</strong>no un dialetto differente dall'enne<strong>se</strong>, <strong>de</strong>tto<br />

"funnurisanu" che altro non è <strong>se</strong> non il vecchio dialetto di Cundrò e Rossomanno. Del<br />

pae<strong>se</strong>, posto sul<strong>la</strong> parte superiore <strong>de</strong>l<strong>la</strong> montagna omonima, rimangono diver<strong>se</strong><br />

vestigia: l'acropoli siculo ellenizzata di Serra Casazze con un lungo muro di cinta<br />

munito di torrette di difesa, diversi lembi di necropoli con testimonianze di antichi<br />

riti incineratori e di <strong>de</strong>posizione a "campi di crani", tombe circo<strong>la</strong>ri, ca<strong>se</strong>,<br />

magazzini, il basamento <strong>de</strong>l<strong>la</strong> torre feudale <strong>de</strong>gli Uberti, una chie<strong>se</strong>tta tardo<br />

bizantina a tre navate con inumazioni a martyrion ed infine un convento, costruito<br />

sui resti <strong>de</strong>l pae<strong>se</strong> distrutto, ed utilizzato come eremo sino ad una cinquantina di<br />

anni fa.<br />

La ri<strong>se</strong>rva è quindi una sorta di parco archeologico immerso nel ver<strong>de</strong> di un vasto<br />

bosco. Il territorio è facilmente percorribile sia a piedi che in mountain bike e sono<br />

molte le stra<strong>de</strong>lle aperte al passaggio <strong>de</strong>i motorizzati.<br />

Una visita potrà iniziare dal<strong>la</strong> zona <strong>de</strong>l vivaio forestale di Ronza, lungo <strong>la</strong> S.S. 117<br />

Enna - Piazza Armerina. Qui l'Azienda Demaniale <strong>de</strong>lle Foreste, ente gestore <strong>de</strong>l<strong>la</strong><br />

ri<strong>se</strong>rva, ha creato una <strong>de</strong>lle maggiori aree attrezzate <strong>de</strong>l<strong>la</strong> Sicilia, capace di<br />

ospitare anche centinaia di persone, con <strong>se</strong>dili, panche, tavolini, fontane, voliere e<br />

chiu<strong>de</strong>n<strong>de</strong> ove pasco<strong>la</strong>no cinghiali, daini, istrici. Il vivaio è anche attrezzato di<br />

biblioteca ambientale e di erbario, è <strong>se</strong>mpre control<strong>la</strong>to da un guardiano ed al suo<br />

interno opera il Centro di Recupero per <strong>la</strong> fauna <strong>se</strong>lvatica.<br />

Vicino all'area <strong>de</strong>l<strong>la</strong> Ronza si potranno ammirare le incredibili<br />

forme <strong>de</strong>lle pietre incantate, o pupi ballerini, una sorta di cerchio<br />

magico che <strong>la</strong> fantasia popo<strong>la</strong>re ha voluto attribuire ad un<br />

sortilegio che pietrificò una danza sabbatica ma che in realtà sono<br />

il frutto <strong>de</strong>l<strong>la</strong> geologia <strong>de</strong>l luogo.<br />

Da Ronza si dipartono <strong>de</strong>cine di <strong>se</strong>ntieri, tutti abbastanza facili <strong>se</strong><br />

percorsi con una guida o, comunque, da chi, attrezzato di busso<strong>la</strong><br />

e carta topografica saprà <strong>de</strong>streggiarsi nel bosco a tratti molto<br />

fitto.

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