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Relazione - Comune di Trenzano

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La realizzazione è intervenuta per ora sul corpo situato a nord della corte interna che, in a<strong>di</strong>acenza<br />

della torre campanaria, fronteggia la chiesa parrocchiale su via S. Valentino. Tale immobile è<br />

rilevabile dalla mappa napoleonica del 1823 e si sviluppa su due livelli. Il prospetto interno è<br />

caratterizzato da un portico a doppia altezza, riportato anche sulla mappa catastale del regno<br />

Lombardo-Veneto 1852, accessibile da un ampio portone che si configura come portale d’ingresso<br />

dalla piazzetta antistante alla corte interna. La realizzazione <strong>di</strong> riuso ha previsto, al piano terra, le<br />

seguenti funzioni: due accessi separati posti a livello, uno sportello bancario, un portico <strong>di</strong><br />

attraversamento carrabile verso la corte interna, un ambulatorio. Al livello superiore è stata ricavata<br />

una sala polifunzionale con servizi igienici.<br />

La nuova piazza della Libertà a <strong>Trenzano</strong><br />

L’intervento ha riguardato una superficie <strong>di</strong> ~ m 2 2.700 ed è collocato ad ovest della via Vittorio<br />

Emanuele ed a nord <strong>di</strong> via Roma, confinante a nord ed ovest con proprietà private, ha compreso tutto<br />

l’intorno <strong>di</strong> proprietà comunale, espandendosi anche alle strade circostanti, ridefinendone la sede,<br />

migliorandone la fruibilità pedonale ed ampliando lo spazio per la sosta degli autoveicoli.<br />

La realizzazione ha confermato le scelte operate dal Piano Particolareggiato <strong>di</strong> recupero riproponendo<br />

l’originario impianto, promuovendo il completamento dell’e<strong>di</strong>ficio demolito, il recupero dei volumi<br />

dei fabbricati esistenti, la riqualificazione degli spazi aperti.<br />

«Grazie ad una ricomposizione dell’impianto planivolumetrico originario sono stati riproposti i volumi<br />

abbattutii con caratteri architettonici che cercano <strong>di</strong> esprimere una rilettura contemporanea della<br />

preesistente corte rurale, trasformandola in spazio civico aperto, (vera e propria piazza trattata con<br />

una pavimentazione continua <strong>di</strong> pietra grigia, nei caratteri cromatici, non presenta gli stessi <strong>di</strong>fetti <strong>di</strong><br />

esfoliazione), capace <strong>di</strong> costruire nel <strong>di</strong>segno della pavimentazione nuove relazioni tra le architetture<br />

della piazza e dell’intorno, in particolare con la chiesa con cui realizza un nuovo rapporto fisico e<br />

visivo».<br />

Principale elemento della realizzazione è il corpo a nord recuperato quale nuovo centro culturale<br />

integrato con le funzioni <strong>di</strong> piccolo teatro-au<strong>di</strong>torio dotato <strong>di</strong> più <strong>di</strong> cento posti a sedere, una galleria<br />

ballatoio a <strong>di</strong>sposizione per mostre ed esposizioni, cui si aggiungono gli spazi <strong>di</strong> servizio e <strong>di</strong><br />

accessibilità richiesti dalle normative. Grazie agli ultimi interventi <strong>di</strong> allestimento la struttura è in<br />

grado <strong>di</strong> ospitare le sedute consiliari e la proiezione <strong>di</strong> film.<br />

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