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Link al File PDF - Le Famiglie della Visitazione

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25<br />

Andiamo a conoscere la Tanzania<br />

ristampe, mucchi e pile di libri, ecc.. non capiamo se è una sorta di omaggio<br />

esibizionistico nei nostri confronti, se il nostro è l’unico lavoro che stanno<br />

re<strong>al</strong>izzando, se vogliono farci credere che tutti i loro sforzi sono impegnati<br />

per fare bene e in fretta ..<br />

E’ una giornata piuttosto stancante, c<strong>al</strong>da, le distanze tra un magazzino e<br />

l’<strong>al</strong>tro tra un laboratorio e l’<strong>al</strong>tro sono lunghe, ci spostiamo sempre a piedi,<br />

come fanno del resto per gran parte <strong>della</strong> loro vita gli Africani che vivono in<br />

questi villaggi.<br />

Il luogo è molto curato, giardini coltivati con molta lentezza, pole pole, da<br />

giardinieri africani su direttive, immagino, di monaci tedeschi; siepi perfettamente<br />

<strong>al</strong>lineate e regolari, bei fiori di diverso tipo, piante rampicanti<br />

coloratissime in grande varietà.<br />

E’ un luogo un po’ irre<strong>al</strong>e, abitato da Africani che lavorano in un ambiente<br />

che dell’Africa ha tutte le bellezze e non la miseria. Non so cosa pensare di<br />

questa forma di monachesimo benedettino tedesco che il prossimo anno<br />

compie gloriosamente i suoi primi 100 anni di ingresso in queste terre.<br />

Tra le visite più interessanti c’è stata quella <strong>al</strong> laboratorio delle pietre: un<br />

grande capannone dove si tagliano, si scolpiscono, si preparano pietre<br />

tipiche di questa zona, di un bel grigio venato, che poi ritroveremo infatti in<br />

quasi tutti i luoghi di qu<strong>al</strong>che importanza nel resto <strong>della</strong> Tanzania, dagli<br />

<strong>al</strong>tari delle chiese, <strong>al</strong>le statue celebrative, <strong>al</strong>le pietre tomb<strong>al</strong>i, ai monumenti<br />

uffici<strong>al</strong>i e così via.<br />

Il tipo di scultura, lo stile non è strabiliante, mi sembra che siano molto<br />

meglio le statue intagliate o scoplita nel legno, però, d<strong>al</strong>l’orgoglio con cui<br />

tutto ci viene mostrato, capisco che piacciono parecchio.<br />

Pranziamo presto perché si è deciso di tornare a Kilwa Masoko per sera,<br />

per spezzare il viaggio tot<strong>al</strong>e che sarebbe troppo lungo: Ndanda-Daar es<br />

S<strong>al</strong>am:18 ore di bus per strade in gran parte di terra battuta.<br />

Partenza puntu<strong>al</strong>e, poche soste, uno sb<strong>al</strong>lonzamento da impazzire per 8<br />

ore, per arrivare nel più africano dei nostri hotel, il Mjaka hotel, in cui passiamo<br />

perfino una seconda notte del nostro viaggio.

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