Link al File PDF - Le Famiglie della Visitazione
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Andiamo a conoscere la Tanzania<br />
possibilità di procurarsi latte per neonati che qui è solo quello <strong>della</strong> Nestlè<br />
a prezzi proibitivi per il tenore di vita <strong>della</strong> gente. Il progetto dovrebbe prevedere<br />
il costo equiv<strong>al</strong>ente di 400 euro a mamma e bambino, di cui 150<br />
per i medicin<strong>al</strong>i (per quasi un anno) e gli <strong>al</strong>tri per il sotegno <strong>al</strong>imentare, gli<br />
esami, le collaborazioni informatiche di controllo, ecc…<br />
C’è un breve giro sui luoghi “storici” di Usokami: la prima casa dei fratelli,<br />
la casa <strong>della</strong> carità,ecc..<br />
Al ritorno, con le solite partenze africane, cioè un’ora dopo il previsto, i più<br />
tornano a piedi attraversando l’ultima foresta autentica <strong>della</strong> zona, ormai<br />
col buio, ma con un documento registrato da Giovanni Brandolini che riporta<br />
tutti i canti e tutti i rumori del bosco!….<br />
Mercoledì 27 luglio 2005<br />
Mapanda (d. Giuseppe)<br />
Si tratta dell’ultimo giorno del breve soggiorno trascorso coi fratelli e le<br />
sorelle a Mapanda. Alla mattina abbiamo celebrato il mattutino, la preghiera<br />
person<strong>al</strong>e e la messa con le lodi. Poi, dopo la colazione, ci siamo riuniti<br />
con le due famiglie dei nostri fratelli sposati, arrivate il giorno prima a trovarci.<br />
Mancava la moglie di Emmanueli, impegnata a casa sua con l’ultimo<br />
nato. L’incontro con gli sposi è stato come <strong>al</strong> solito molto bello e intenso.<br />
Soprattutto è stata un’occasione particolarmente preziosa per uno scambio<br />
di discorsi e di conoscenza con tutto il nostro gruppo e speci<strong>al</strong>mente<br />
con Stefano e V<strong>al</strong>eria che in qu<strong>al</strong>che modo rappresentavano gli sposi <strong>della</strong><br />
nostra famiglia che abitano attu<strong>al</strong>mente in It<strong>al</strong>ia. <strong>Le</strong> domande e le risposte<br />
del di<strong>al</strong>ogo che si sono protratte per tutta la mattinata hanno riguardato le<br />
esperienze di vita delle famiglie it<strong>al</strong>iane e africane in questione, esperienze<br />
diverse, ma non poi così tanto. Il fatto di partecipare <strong>al</strong>la stessa fraternità<br />
nata d<strong>al</strong>la lectio divina e d<strong>al</strong>l’eucaristia ha fatto toccare con mano che in<br />
re<strong>al</strong>tà le diversità sostanzi<strong>al</strong>i tra le due condizioni di vita, quella dei nostri<br />
sposi africani e quella dei nostri sposi it<strong>al</strong>iani, sono molto di meno e comunque<br />
meno importanti delle an<strong>al</strong>ogie, numerose e profonde. <strong>Le</strong> difficoltà<br />
e le gioie sono le stesse: fatica a trovare il tempo per la preghiera person<strong>al</strong>e<br />
e comunitaria e nei rapporti coi figli più grandi, e gioia per tanti segni<br />
misteriosi di affetto familiare, di ospit<strong>al</strong>ità, di amicizia con chi non crede e<br />
sembra più lontano e disinteressato. Dopo l’incontro abbiamo pranzato. Il<br />
pomeriggio è stato dedicato <strong>al</strong>la preparazione <strong>della</strong> partenza del giorno<br />
dopo. A cena abbiamo ricevuto la gradita visita <strong>della</strong> famiglia del pastore<br />
protestante di Mapanda e il tradizion<strong>al</strong>e scambio di doni. Gabriele aveva