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Link al File PDF - Le Famiglie della Visitazione

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49<br />

Andiamo a conoscere la Tanzania<br />

seguiamoun trattamento per le infezioni.<br />

Per le persone m<strong>al</strong>ate è molto importante vedere che qu<strong>al</strong>cuno va, è<br />

soprattutto l’assistenza umana, di compassione che conta.<br />

Abbiamo 5 supervisori, il capo è una dottoressa, poi ci sono i volontari che<br />

identificano i pazienti che hanno bisogno di assistenza.”<br />

- Pasada come modello? “E’ un po’ preso come modello di quello che si<br />

fa in Tanzania, questo v<strong>al</strong>e sia per la Chiesa che per <strong>al</strong>tri, noi siamo stati<br />

un po’ i pionieri. Molte ONG e diocesi vengono qui per chiedere un aiuto o<br />

un sostegno. Come noi, non c’è ancora nulla. I musulmani fino a pochi<br />

anni fa non volevano accettare di avere questo problema <strong>al</strong> loro interno.<br />

Due anni fa sono venuti <strong>al</strong>cuni leader a parlare con noi e sono stati fatti<br />

seminari informativi, ora stanno cominciando a operare. I luterani ci hanno<br />

chiesto qu<strong>al</strong>cosa, ma non fanno nulla; gli anglicani invece si stanno muovendo.”<br />

- Decentramento e volontari. “Il volontariato è tutto loc<strong>al</strong>e, gli unici stranieri<br />

siamo io e un medico-suora.<br />

Queste persone non hanno lavoro, è una scelta, sono persone motivate,<br />

servono persone povere quanto loro.<br />

Anch’essi hanno il problema <strong>della</strong> sopravvivenza. Non è bello che non<br />

possiamo aiutarli, purtroppo è <strong>al</strong> di là delle nostre risorse. Quest’anno ho<br />

comprato biciclette, scarpe e un po’ di cibo per <strong>al</strong>cuni di loro. Vorremmo<br />

reclutarne <strong>al</strong>tri 200. Nel 2003 abbiamo fatto la festa a chi era 5 anni che<br />

faceva volontariato.”<br />

- Parroci. “Molti di loro sono HIV + e hanno paura di perdere la loro vita,<br />

molti sono spaventati! Anche le suore. La chiesa cattolica è la più maschilista<br />

che ci sia e molte suore sono di 2° categoria! Anche <strong>al</strong>l’interno <strong>della</strong> Chiesa<br />

c’è molto lavoro da fare. <strong>Le</strong> donne non hanno nessun controllo sulla<br />

loro vita sessu<strong>al</strong>e e sono completamente sottomesse <strong>al</strong>l’uomo. Non solo<br />

le suore africane, ma anche quelle occident<strong>al</strong>i. Ogni mese vediamo circa<br />

3.000 persone.<br />

- Progetto Dream-Sant’Egidio? “Non amo Sant’Egidio, perché hanno la<br />

puzza sotto il naso. Sono venuti per vedere come si fa; portano metodologie<br />

molto sofisticate e poi poco gestibili qua.”<br />

Alla fine la ringraziamo molto, consapevoli di aver fatto un incontro davvero<br />

molto importante e intenso.<br />

Ritorniamo <strong>al</strong> TEC per recuperare l’incontro s<strong>al</strong>tato il 16/7 con il vescovo<br />

Methodi ausiliare di Dar.<br />

Alle 11 iniziamo l’incontro sul tema “<strong>Le</strong> sfide e le speranze <strong>della</strong> Chiesa in<br />

Tanzania oggi”.<br />

“La Chiesa in Tanzania ha avuto inizio nel 1868 a Bagamoyo con i Padri

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