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a destinazione a cura degli equipaggi dei vari camper intervenuti. Al Camper della Sezione di Conegliano, contraddistinto con il n. 27, è toccato recapitare la merce nei seguenti luoghi: 1. al villaggio di Petrikov, situato a circa centotrenta chilometri dalla città di Gomel, dove esiste un Istituto Scolastico, tipo “Orfanotrofio”, che in Bielorussia prendono il nome di “Internato”, nel quale sono ospitati, senza neppure i servizi igienici adeguati, un centinaio di ragazzi di ambo i sessi, di età compresa da uno a diciotto anni, molti dei quali portatori di handicap causati dalle radiazioni nucleari patite. In quell’Istituto è stato scaricato un intero TIR contenente non soltanto generi alimentari e cancelleria scolastica, ma anche materiale per la costruzione dei servizi igienici, perché mancanti; 2. alla Chiesa Cattolica di Gomel sono stati consegnati generi alimentari e vestiario per soddisfare le esigenze delle persone povere, oltre una cinquantina, che quotidianamente si recano in Chiesa non solo per motivi religiosi, ma principalmente per ricevere assistenza; 3. all’Ospizio delle Suore di Madre Teresa di Calcutta in Gomel, dove si trovano ricoverate circa centocinquanta persone tra cui numerosi portatori di handicap. Quindi sono stati consegnati, oltre ad un considerevole quantitativo di generi alimentari, anche oggetti di vestiario, medicinali e prodotti per l’igiene; 4. al Reparto Pediatrico dell’Ospedale di Korma, a circa centodieci chilometri di distanza dalla città di Gomel, sono stati consegnati medicinali per i ricoverati, soprattutto antibiotici, nonché giocattoli, apparecchiature per l’aerosolterapia, pigiamini, pannolini ed altri indumenti per l’infanzia; 5. al Villaggio di Dragunsk, dove si è giunti dopo aver lasciato i medicinali all’Ospedale di Korma, a circa centocinquanta chilometri di distanza da Gomel, sono stati consegnati i pacchi direttamente alle famiglie del posto, osservando il seguente criterio: per le famiglie composte fino a tre persone, è stato donato un pacco; per quelle fino a cinque persone, due pacchi; Nella foto in alto: Il M.C. Mastrullo assieme agli altri componenti del camper e alla Direttrice dell’Istituto con alcuni bambini, a Dragunsk. Nella foto in basso: Dragunsk, alcuni civili trasportano i pacchi appena ricevuti verso le loro dimore. per le famiglie di oltre sette persone, tre pacchi. Inoltre, all’Istituto scolastico del villaggio, frequentato da oltre settanta studenti di ambo i sessi e di età compresa da uno a diciotto anni, sono stati consegnati una considerevole quantità di generi alimentari, prodotti per l’igiene, cancelleria per la scuola, personal computer e dolciumi. Terminate le consegne e dopo aver trascorso qualche giornata nella città di Gomel, il convoglio ha imboccato la strada del ritorno. A viaggio ultimato, si è calcolato di aver percorso oltre quattromilacinquecento chilometri di strada. Si è trattato di una esperienza faticosa ma sicuramente positiva e gratificante. Faticosa perché tutti hanno partecipato personalmente e direttamente alla raccolta delle merci; poi hanno preso parte a tutte le operazioni di carico e scarico di quanto raccolto, sia alla partenza dall’Italia che all’arrivo in Bielorussia ed, infine, per scongiurare ogni qualsiasi forma di speculazione, si è proceduto alla consegna dei pacchi direttamente ai singoli destinatari. Positiva però perché in questa circostanza si è avuto modo di apprendere quanto importante sia la solidarietà fatta seriamente e direttamente. Gratificante perché si è avuto modo di leggere sui volti delle persone, quei mesti ma dignitosi sorrisi di gratitudine. La solidarietà per le persone bisognose, se ben gestita, non ha né limiti e né confini. 14 Fiamme Gialle 9 / 2003
Premessa. IL PUNTO SULLE NOVITÀ TRIBUTARIE E AMMINISTRATIVE di Tommaso Santamaria L’ARMONIZZAZIONE FISCALE NELLA UNIONE EUROPEA UNA TENDENZA NECESSARIA GRADUALMENTE REALIZZABILE In data 25 marzo 1957, a Roma in Campidoglio, furono firmati due Trattati con i quali furono istituite la Comunità Economica Europea (C.E.E.) e la Comunità Europea per l’Energia Atomica (EURATOM), a decorrere dal 1° gennaio 1958, fra sei Paesi della cosiddetta “Piccola Europa” costituita da Belgio, Francia, Germania Federale, Lussemburgo e Olanda. Firmatari per l’Italia il Presidente della Repubblica, Antonio Segni, e il Ministro Gaetano Martino, accanto ad altri cosiddetti Padri storici della nuova Europa, cui si aggiungono oggi tanti ferventi sostenitori, fra cui il nostro attuale Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi. In data 18 aprile 1951, peraltro, era stato firmato a Parigi un primo Trattato per l’Europa, quello istitutivo della Comunità Economica del Carbone e dell’Acciaio (C.E.C.A.) fra i suddetti sei Paesi. Successivamente la Comunità dei sei Paesi originari è passata a dieci e poi a dodici Stati ed è attualmente in fase di allargamento per un totale di 25 Paesi. Dal 1° luglio 1987 i tre Trattati suddetti sono stati unificati in un Atto Unico, che comporta al tempo stesso una revisione dei Trattati ed un nuovo Trattato sulla cooperazione europea in materia di relazioni esterne. Ma il 7 febbraio 1992 a Maastricht è stato firmato il Trattato della Unione Europea (U.E.), che è un documento di singolare complessità, avendo la duplice caratteristica di apportare modifiche alle norme del Trattato C.E.E. del 1957 e dell’Atto Unico e di contenere numerose disposizioni , che non si inseriscono in un contesto giuridico preesistente, perché riguardano specificatamente la nuova figura della Unione Europea. In particolare il Trattato della C.E.E. indica nel preambolo, fra i suoi fini immediati e futuri, economici e sociali, quello della integrazione politica dell’Europa, che attualmente trova una sua forte e determinata affermazione con la prevista approvazione del documento già in fase di avanzata concertazione, rappresentato dalla sua Costituzione, di cui avremo modo di parlarne più diffusamente in seguito alla sua firma prevista per il 9 maggio 2004 a Roma. Per ora rileviamo soltanto che con tale Costituzione l’Europa compie il passo definitivo verso un’unione politica: l’unione dei cittadini e l’unione degli Stati membri. La Costituzione, infatti: - sancisce i diritti dei cittadini integrando la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea; - volge l’Europa verso i cittadini, offrendo loro nuove possibilità di partecipazione; - stabilisce una divisione dei poteri chiara e trasparente tra Unione e Stati membri, offrendo ai Parlamenti nazionali i mezzi per intervenire; - e dà all’Europa istituzioni stabili, democratiche ed efficienti. In particolare: - il Parlamento europeo diventa il principale legislatore dell’Unione. Farà le leggi insieme al Consiglio. La legislazione europea sarà frutto dell’accordo tra i rappresentanti eletti dei cittadini e gli Stati; - il Consiglio avrà un volto, una durata; il suo Presidente organizzerà il lavoro degli Stati, potrà programmare il suo lavoro nel tempo e pianificare in anticipo; e la Commissione, organizzata per adempiere alla sua missione europea, sarà il motore e il principale organo esecutivo e incarnerà l’interesse comune europeo. L’armonizzazione fiscale e gli strumenti per realizzarla. Il Trattato C.E.E. indica, fra gli scopi da raggiungere: l’istituzione di un mercato comune, il ravvicinamento armonioso delle politiche economiche e l’espansione continua ed equilibrata delle economie nazionali. Elenca inoltre i mezzi per raggiungere detti scopi, fra cui la libera circolazione di capitali, merci e persone; la istituzione di una tariffa doganale comune; la instaurazione di una politica economica comune e il ravvicinamento delle legislazioni per il funzionamento del mercato comune. Le disposizioni fiscali riguardanti l’armonizzazione fiscale sono contenute negli articoli da 95 a 99 del Trattato di Roma, relativamente ai tributi indiretti e prevedono l’armonizzazione dell’IVA e degli altri tributi indiretti. Pertanto è l’articolo 100 successivo, invece, che può riguardare l’imposizione diretta, nel quadro delle norme sul ravvicinamento delle legislazioni, con delibere all’unanimità, e mediante Direttive volte al ravvicinamento delle disposizioni legislative, regolamentari e amministrative degli Stati membri, che abbiano incidenza diretta sulla instaurazione e sul funzionamento del mercato comune. Ma perché si usa il termine “ravvicinamento” o “armonizzazione” e non il termine di “uniformazione” delle disposizioni, con testi identici per tutti gli Stati membri? Come è parso subito evidente al legislatore europeo, ogni Paese membro aveva nel tempo introdotto un sistema fiscale corrispondente alla propria struttura economica, politica e sociale, per cui non appariva possibile uniformarlo ad un nuovo sistema tributario europeo unificato, che non tenesse conto Fiamme Gialle 9 / 2003 15
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