LA TERRA di CAMPAGNATICO - Dipartimento di Storia
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publica <strong>di</strong> Siena, alla quale era decaduta, come infiscata ad un tal Balonti, al <strong>di</strong><br />
cui Figlio fu restituita dalla medesima republica.<br />
[Confini della Corte] La corte predetta <strong>di</strong> Campagnatico confina con<br />
quelle <strong>di</strong> Montorsaio, <strong>di</strong> Paganico, <strong>di</strong> Vicarello, del Cotone, <strong>di</strong> Montorgiali, Cinigiano,<br />
Cana, e Istia.<br />
[Grazie fatte alla Comunità] Furno a questa Terra nell’Anno 1588. concesse<br />
da Sua Altezza <strong>di</strong>verse grazie. Prima per servizio delle Bestie dome, con<br />
che nessuno ancorche Citta<strong>di</strong>no Sanese potesse vendere erba, o fida Bestiame<br />
anco ne Beni propri, che havessero in detta Ban<strong>di</strong>ta. 2°. Che con gl’avanzi della<br />
Comunità si sbattesse il debito delle medesime col Monte Pio. 3°. La concessione<br />
perpetua della Ban<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> Sughereto per i Bestiami del Paese per scu<strong>di</strong> cento<br />
d’oro. 4°. Che per i danni dati in grani si dovesse fare la recognizione<br />
degl’Offiziali dove è fatto il danno, e condurre le prede nell’istessa Terra, ne potesse<br />
alcuno esercitare la guar<strong>di</strong>a in quella Corte senza il Bullettino dell’Offiziale.<br />
5°. Che del grano della Comunità se ne prestasse à poveri, e non à commo<strong>di</strong> in<br />
atto però <strong>di</strong> seminare da pagarlo al prezzo della bulletta. 6°. La composizione del<br />
debito in tre Anni a debitori della Comunità, e luoghi pij <strong>di</strong> essa. 7°. Che al Maestro<br />
<strong>di</strong> Scuola si dessero fiorini ottanta l’Anno. 8°. Che a chi volesse far Vigne, se<br />
desse sei stara gratis. 9°. Che i sindaci de Malefizi non fussero in obligo <strong>di</strong> denunziare<br />
quelli de Fanciulli. 10°. Che si risarcisse il Palazzo, Strade, e Fonti. 11°. Si<br />
spendessero ogn’Anno per feste, et offerte lire cento vinti. 12°. Che si facesse, e<br />
mantenesse la Barca al passo del Fiume Ombrone.<br />
[Entrate della Comunità] L’Entrate della Comunità <strong>di</strong> Campagnatico<br />
nello Stato presente sono l’infrascitte.<br />
Ban<strong>di</strong>ta del Sughereto sopra descritta lire settecento cinquanta l’Anno. [141]<br />
Ban<strong>di</strong>ta del Pianetto, che <strong>di</strong> presente si vende lire novecento settanta cinque.<br />
Terratici a grano circa moggia trentacinque l’Anno.<br />
Terratici a Vena circa moggia quattro.<br />
Macello venduto in quest’Anno per lire cinquanta sei.<br />
Fide della Ban<strong>di</strong>tella, che hanno reso lire centotre sol<strong>di</strong> 10<br />
Due Canove vendute per lire cinque.<br />
Spiga sopra descritta, venduta nell’anno passato per lire due.<br />
Oliviera già descritta, venduta per lire cento ottanta nove.<br />
Pizzicaria venduta per lire cinquanta sol<strong>di</strong> 16.8<br />
Lire sei cento, che paga ogn’anno la Cassa del Sale alla Comunità <strong>di</strong> Campagnatico,<br />
dependenti per quanto <strong>di</strong>cono, dalla Ban<strong>di</strong>ta della Maggianese, e si riscuotono<br />
dalla Cassa della Biccherna in conto delle Tasse dovuteli dalla Comunità.<br />
È cessata l’Osteria, et in quella vece si vendono le Bettole per lire vinti l’Anno.<br />
Moggio due grano l’Anno, che paga alla Comunità Ottaviano della Ciaia per la<br />
linea del Podere detto la Ciaia, e Capannone anticamente concesso a Orazio suo<br />
Avo stara tre grano, che paga l’istesso Ottaviano per le Terre <strong>di</strong> Coppaia concesse<br />
a detto Ottaviano.