ANNI YEAR - Art-style.it

ma che al tempo stesso ti avvolge in
una sorta di spiritualità quotidiana.
Meravigliosi esseri che nell’anonimato
di una vita trascorsa in un posto
che sembra dimenticato da Dio,
hanno scelto con dedizione assoluta
di sacrificare la propria esistenza al
servizio del prossimo.
Ogni momento della giornata è
scandito da bimbi – scrive ancora
Maria Cristina Ratti - Nulla è possibile
senza frotte di piccoli che ti osservano,
ti toccano, ti seguono per ore a piedi
nudi pur di starti vicino. Forse sono
proprio quei bimbi la risposta al
mistero dell’Africa: ti guardano, ti
interrogano, bisognosi di tutto ma
fieri nella loro povertà. Traspare un’
eleganza innata in loro, come se la
miseria non li toccasse. Guardando
le mie immagini si potrebbe pensare
che sono ritratti dei figli delle famiglie
facoltose della Tanzania, magari in
studio fotografico. Niente affatto,
bimbi di strada. Solo attraverso le
mie immagini riesco ad esprimere
quello che ho visto. Non riesco a fare
in modo che trascorra un solo giorno
senza che i miei occhi rinnovino nel
profondo le emozioni e i sentimenti
subdivided into three distinct areas: caring for and
monitoring HIV-positive children, personnel training
and building projects.
“It is difficult to put into words the feeling of being
in Pomerini, in spite of the humble lifestyle in the
Mission, with no electricity or drinking water or
any kind of consumer goods” Maria Cristina Ratti
explained. “Every moment of the day is marked by the
presence of children. It is not possible to do anything
without crowds of children observing you, touching
you, and following you barefoot for hours in order to
be close to you. Perhaps it is precisely these children
who are the answer to this mystery: they watch you,
question you, deprived of everything but proud in
their poverty. An innate grace shines through, as
though the deprivation does not touch them.”
fissati in modo
indelebile nella mia
mente. Tanto dolore
e altrettanta speranza.
Ho cercato di
trasmettere in questo
libro il dolore e la
speranza».
Di «graficissimo
senso del colore»
parla Giuseppe Pino
a proposito delle
fotografie del libro
di Maria Cristina
Ratti. Ma del grande
ritrattista ci piace
riportare la frase finale
del suo intervento
in Smile to Africa:
«Se però guardate,
o riguardate con
più attenzione le
immagini, i ritratti dei
bambini singoli, prima
con volti seri, poco
infantili, interrogativi,
poi quelle, che bello,
finalmente sorridenti,
forse felici, forse perché
hanno scoperto la
speranza, capirete che
le parole non servono».
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