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ebbe <strong>in</strong>teressante fare, tutte<br />
le co<strong>in</strong>cidenze, ma basterà<br />
soffermarsi su tre ideali -<br />
pace, solidarietà, dignità<br />
nell’esercizio del<strong>la</strong> professione<br />
- per sostenere che le<br />
co<strong>in</strong>cidenze esistono e rappresentano<br />
essenziali punti di<br />
riferimento fondamentali per<br />
entrambi gli ord<strong>in</strong>amenti.<br />
Possiamo affermare, dunque,<br />
che i documenti caratterizzanti<br />
dello Stato, cui apparteniamo<br />
e dell’Associazione,<br />
cui abbiamo liberamente aderito,<br />
si sono ispirati <strong>la</strong>rgamente<br />
agli stessi valori e<br />
perseguono uno stesso tipo di<br />
organizzazione mondiale.<br />
Poco significano le date: lo<br />
Statuto del Rotary International<br />
precede <strong>la</strong> Costituzione<br />
del<strong>la</strong> nostra Repubblica, ma<br />
non è questo che conta,<br />
quanto <strong>la</strong> <strong>in</strong>contestabile convergenza<br />
dei valori.<br />
L’articolo più <strong>in</strong>novativo<br />
del<strong>la</strong> nostra Costituzione è,<br />
certamente, l’art. 11. Non è<br />
presente, almeno nel<strong>la</strong> stessa<br />
ampia previsione, <strong>in</strong> nessuna<br />
altra carta. Venne <strong>in</strong>serito<br />
nel<strong>la</strong> nostra Costituzione<br />
come risposta allo smarrimento<br />
di umanità che caratterizzò<br />
i regimi totalitari, i quali<br />
offuscarono <strong>la</strong> storia dell’Europa<br />
negli anni venti del secolo<br />
scorso, estendendo, poi,<br />
a tutto il mondo le nefaste<br />
conseguenze che derivavano<br />
dal disconoscimento dei diritti<br />
<strong>in</strong>alienabili dell’uomo.<br />
Dopo <strong>la</strong> tragedia del<strong>la</strong> seconda<br />
guerra mondiale, l’Italia,<br />
coerentemente con gli<br />
<strong>in</strong>novativi pr<strong>in</strong>cipi cui <strong>in</strong>tendeva<br />
ispirarsi, ripudiò <strong>la</strong><br />
guerra e dichiarò addirittura<br />
<strong>la</strong> disponibilità, <strong>in</strong> tempi <strong>in</strong><br />
cui nessun altro paese era arrivato<br />
a tanto, a limitare <strong>la</strong><br />
propria sovranità, pur di consentire<br />
nuove <strong>in</strong>tese <strong>in</strong>ternazionali<br />
f<strong>in</strong>alizzate al<strong>la</strong> pace e<br />
al<strong>la</strong> giustizia tra le nazioni. A<br />
sua volta, il Rotary International<br />
aveva fatto già proprio,<br />
Per i rotariani,<br />
<strong>la</strong> solidarietà<br />
ha costituito<br />
da sempre <strong>la</strong><br />
ragione stessa<br />
dell’associazione.<br />
nel suo Statuto, l’<strong>in</strong>segnamento<br />
del fondatore, Paul<br />
Harris, di “difendere l’ideale<br />
del servizio, <strong>in</strong>teso come motore<br />
e propulsore di ogni attività”<br />
da cui derivò l’impegno<br />
a “propagare <strong>la</strong> comprensione<br />
reciproca, <strong>la</strong> buona volontà<br />
e <strong>la</strong> pace tra nazione e<br />
nazione mediante il diffondersi<br />
nel mondo di re<strong>la</strong>zioni<br />
amichevoli fra persone unite<br />
nel comune proposito e nel<strong>la</strong><br />
volontà di servire” (art. 4 n. 4).<br />
Una riflessione comparata<br />
tra i due documenti fa concludere<br />
che, tenuta presente <strong>la</strong><br />
loro diversa natura, non era<br />
possibile per entrambi trovare<br />
term<strong>in</strong>i più efficaci ad affermare<br />
l’impegno per <strong>la</strong> pace:<br />
non era possibile, cioè, che il<br />
Rotary dicesse di più, ma non<br />
era possibile neppure che <strong>la</strong><br />
Costituzione italiana andasse<br />
oltre. La stessa condivisione<br />
di ideali vale per <strong>la</strong> solidarietà<br />
e per <strong>la</strong> dignità nell’attività<br />
professionale.<br />
L’art. 2 del<strong>la</strong> Costituzione<br />
riconosce e garantisce i diritti<br />
<strong>in</strong>vio<strong>la</strong>bili dell’uomo, mentre<br />
richiede dai cittad<strong>in</strong>i l’adempimento<br />
dei doveri di solidarietà<br />
politica, economica e<br />
sociale. Per i rotariani, <strong>la</strong> solidarietà<br />
ha costituito da sempre<br />
<strong>la</strong> ragione stessa<br />
dell’associazione. Senza solidarietà<br />
non esisterebbe, <strong>in</strong>fatti,<br />
<strong>la</strong> motivazione ai grandi<br />
progetti del Rotary International<br />
per debel<strong>la</strong>re le epidemie<br />
nel mondo, favorendo<br />
condizioni di vita migliore nei<br />
paesi sottosviluppati. Anche i<br />
più modesti programmi per<br />
lenire il dolore, realizzati dai<br />
nostri s<strong>in</strong>goli club, confermano<br />
<strong>la</strong> sensibilità verso <strong>la</strong><br />
sofferenza: impegnarsi nel<strong>la</strong><br />
solidarietà significa per i rotariani<br />
“diffondere l’ideale del<br />
servire” (art. 4),che è motivo<br />
fondante dell’associazione.<br />
Inf<strong>in</strong>e, <strong>la</strong> Costituzione,<br />
dopo aver affermato per tutti<br />
i cittad<strong>in</strong>i l’obbligo al<strong>la</strong> fedeltà<br />
150 ANNI UNITÀ D’ITALIA<br />
e al rispetto delle leggi, richiede<br />
che le funzioni pubbliche<br />
vengano adempiute con<br />
discipl<strong>in</strong>a ed onore ( art. 54).<br />
Similmente, <strong>la</strong> nostra associazione<br />
condiziona l’iscrizione<br />
al sodalizio all’alto livello raggiunto<br />
nell’attività professionale<br />
da chi chiede di<br />
divenirne socio.<br />
Infatti, gli iscritti al nostro<br />
sodalizio devono essere “persone<br />
adulte di buona volontà<br />
che godono ottima reputazione<br />
professionale” (art. 5),<br />
perché soltanto così potranno<br />
essere credibili nel loro impegno<br />
di servizio.<br />
Sono sufficienti i punti <strong>in</strong>dicati<br />
per rafforzare nei rotariani<br />
l’orgoglio di constatare<br />
<strong>la</strong> co<strong>in</strong>cidenza dei propri<br />
ideali con alcuni dei pr<strong>in</strong>cipi<br />
più significativi affermati<br />
nel<strong>la</strong> Costituzione del<strong>la</strong> Repubblica.<br />
Ora, che le celebrazioni per<br />
i 150 anni del<strong>la</strong> nascita dello<br />
Stato unitario stanno per concludersi<br />
ed <strong>in</strong> ogni italiano è<br />
certamente maturato il proposito<br />
di andare oltre le pur doverose<br />
cerimonie rievocative,<br />
dobbiamo <strong>in</strong>terrogarci sul<br />
contributo che ognuno può<br />
dare perché il Paese superi le<br />
difficoltà presenti. Non è <strong>la</strong><br />
prima volta che nel<strong>la</strong> nostra<br />
storia abbiamo dovuto fronteggiare<br />
situazioni drammatiche<br />
e sempre lo abbiamo fatto<br />
ritrovandoci uniti <strong>in</strong>torno ai<br />
valori del<strong>la</strong> solidarietà e del<br />
servizio dis<strong>in</strong>teressato, mai<br />
chiedendoci cosa l’Italia<br />
debba fare per noi, ma quello<br />
che noi dobbiamo fare per<br />
l’Italia. L’<strong>in</strong>citamento, riassunto<br />
da Kennedy nel suo famoso<br />
<strong>in</strong>vito, torna, ora, ad<br />
ammonirci ancora <strong>in</strong> tutta <strong>la</strong><br />
sua severità ed essenzialità.<br />
Il momento attuale, così difficile<br />
e drammatico, impone<br />
ad ogni italiano di fare <strong>in</strong>teramente<br />
il proprio dovere. Noi<br />
rotariani abbiamo un motivo<br />
<strong>in</strong> più per farlo. •••<br />
DICEMBRE 2011 I ROTARY INTERNATIONAL <strong>Distretto</strong> <strong>2120</strong> Puglia - Basilicata 11