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ignorano il Manuale di Procedura e i Regolamenti;
che non conoscono bene i Principi e le
idealità del Rotary, i Progetti e le iniziative realizzate;
che non sanno cosa sia la Rotary Foundation
e quali aiuti da essa si potrebbero ricevere
per concretizzare piccoli e grandi progetti; che
ci sono Soci che non conoscono né il Rotary di
ieri né quello di oggi e che, quindi, non sono in
grado di dire come dovrebbe essere il Rotary di
domani. Appuntamenti come quello odierno
servono a rimediare a questi deficit di conoscenze
ed approfondimenti. Peccato che proprio
coloro che maggiormente avrebbero bisogno di
informazione anche oggi forse non sono presenti
tra noi (lo ha detto il nostro Alfonso).
Dalla informazione-formazione dipende una
serie di ricadute positive: l'informazione ti fa
meglio conoscere il Rotary; una migliore conoscenza
del Rotary te lo fa amare di più; amare di
più il Rotary te lo fa frequentare di più; frequentarlo
di più ti fa crescere il piacere di stare insieme.
Informazione, quindi, mezzo anche per
assicurare quella assiduità, la cui mancanza costituisce
la nota dolens della maggior parte dei
Club e sulla quale ha puntato il dito Alfonso
Forte. Inoltre, informazione interna per meglio
comunicare all'esterno e, quindi, per "migliorare
l'immagine pubblica e la consapevolezza del
marchio", terza priorità del Piano strategico del
R.I. A questo proposito, Kalyan Banerjee osserva
che “Abbiamo saputo fare tante cose
buone per l'umanità ma ancora non siamo riusciti
a saper/e raccontare bene”. Un concetto che
EVENTI ROTARIANI
con altre parole è stato espresso anche oggi da
alcuni Soci, come De Santis e Gonzales. La comunicazione
ha assunto oggi una importanza
cosl primaria che forse non è esagerato dire che
"solo chi sa comunicare esiste".
Da parte nostra c'è incapacità a comunicare perchè
secondo alcuni siamo in una fase di "crisi di
identità": alla domanda "cosa è il Rotary'' o non
sappiamo dare alcuna risposta esatta o diamo
cento risposte diverse. Gli stessi Rotariani non
hanno ancora la consapevolezza della unicità del
"marchio".
Questo insieme di cose porta alla fine a non farci
acquisire il senso, l'orgoglio dell'appartenenza.
Un fattore quanto mai indispensabile per farci
valere di più, per farci considerare ad ogni livello
di più.
Eppure, amici miei, quanto importante sarebbe
avere la piena conoscenza di quello che il Rotary
possiede, a cominciare dalla sua grande internazionalità
e dalla sua cultura pacifista.
Due peculiarità che gli hanno fatto meritare un
posto in seno all'ONU. E ditemi se questo non
è un qualcosa che già da solo dovrebbe essere
motivo di grande orgoglio.
E, per concludere, la conoscenza a fondo del Rotary
serve anche per farci rendere conto dell'immenso
patrimonio morale che possediamo e sul
quale poter contare per fare la nostra battaglia
di rinascita ideale, di risveglio delle coscienze,
premessa necessaria per staccarci dall'egocentrismo
e, come ci invita il motto di Kalyan Banerjee,
ad "abbracciare l'umanità intera".
DICEMBRE 2011 I ROTARY INTERNATIONAL Distretto 2120 Puglia - Basilicata 25