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18<br />
IL POSTO DELL’INNER<br />
del<strong>la</strong> vita. Tutto questo contesto<br />
sfocia nel<strong>la</strong> sfida delle<br />
differenze e nel<strong>la</strong> cultura<br />
del<strong>la</strong> convivialità del<strong>la</strong> famiglia<br />
umana. è stata qu<strong>in</strong>di <strong>la</strong><br />
volta del<strong>la</strong> Past Governatrice<br />
Lia Gisotti Giorg<strong>in</strong>o <strong>la</strong><br />
quale ha <strong>in</strong>terpretato <strong>in</strong><br />
forma ampiamente apprezzata<br />
e app<strong>la</strong>udita il temabase.<br />
Segue qui <strong>la</strong> s<strong>in</strong>tesi del<br />
suo <strong>in</strong>tervento:<br />
Oggi tutto è istantaneamente<br />
presente da un punto all’altro<br />
del pianeta grazie al<strong>la</strong> televisione,<br />
al fax, al telefono, a Internet.<br />
Così, nel bene e nel male,<br />
ogni essere umano, ricco o povero,del<br />
Sud o del Nord, dell’Est<br />
o dell’Ovest porta <strong>in</strong> sé l’<strong>in</strong>tero<br />
pianeta. La mondializzazione è<br />
evidente e onnipresente. Def<strong>in</strong>ita<br />
quasi esclusivamente un fenomeno<br />
economico, ha superato<br />
ogni conf<strong>in</strong>e grazie alle tecnologie<br />
massmediali che permettono<br />
di vivere contestualmente immag<strong>in</strong>i<br />
e situazioni. Nell’economia<br />
il fenomeno che più si è<br />
accentuato è il movimento dei<br />
capitali che nel<strong>la</strong> storia non era<br />
mai stato così <strong>in</strong>tenso, così libero<br />
e capace di provocare <strong>in</strong>gentissimi<br />
spostamenti di risorse da<br />
un capo all’altro del mondo;<br />
anche perché il tutto avviene <strong>in</strong><br />
modo puramente virtuale. Basta<br />
digitare due tasti di un computer<br />
e si spostano milioni di dol<strong>la</strong>ri.<br />
Questo fenomeno si è<br />
venuto accompagnando con un<br />
evento che ha moltiplicato le<br />
aspettative: <strong>la</strong> f<strong>in</strong>e del comunismo<br />
ha permesso che molti paesi<br />
a regime comunista passassero<br />
poi al capitalismo.<br />
Rispetto a queste aspettative<br />
ci sono stati effetti positivi ed effetti<br />
negativi. Per quanto concerne<br />
gli effetti positivi, non c’è<br />
dubbio che è stato portato lo sviluppo<br />
dove prima non c’era e si<br />
è ridotta <strong>la</strong> povertà <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i<br />
assoluti. Le aspettative di vita,<br />
che prima erano più brevi, sono<br />
aumentate. Ma più gravi sicu-<br />
Le culture<br />
devono<br />
imparare le une<br />
dalle altre,<br />
e l’orgogliosa<br />
cultura<br />
occidentale,<br />
che si è posta<br />
come cultura<br />
che <strong>in</strong>segna,<br />
deve diventare<br />
una cultura<br />
che impara.<br />
ramente appaiono gli effetti negativi<br />
che si sono prodotti: sono<br />
paurosamente aumentate le povertà<br />
re<strong>la</strong>tive e qu<strong>in</strong>di si sono<br />
verificati dei paurosi sradicamenti<br />
ai quali non ha corrisposto<br />
un radicamento positivo.<br />
Il camm<strong>in</strong>o del<strong>la</strong> speranza di<br />
cent<strong>in</strong>aia di migliaia di persone<br />
attorno alle grandi città dei<br />
paesi <strong>in</strong> via di sviluppo ha sem<strong>in</strong>ato<br />
ansietà, povertà, ma<strong>la</strong>ttie,<br />
assenza di futuro.<br />
Un altro elemento negativo<br />
che <strong>la</strong> globalizzazione ha prodotto<br />
è il non aver portato benefici<br />
alle popo<strong>la</strong>zioni più povere<br />
del Sud del mondo. L’Africa<br />
subsahariana, il Corno d’Africa<br />
sono rimasti estranei a questo<br />
processo e sono scomparsi all’attenzione<br />
del mondo. Ed è lì che<br />
si concentra il più terrificante<br />
tasso di povertà e di ma<strong>la</strong>ttie che<br />
il mondo possegga. Il divario tra<br />
i ricchi e i poveri si al<strong>la</strong>rga sempre<br />
più generando il fenomeno<br />
del<strong>la</strong> ricchezza globalizzata e<br />
del<strong>la</strong> povertà localizzata. Giustamente<br />
ZygmuntBauman, illustre<br />
sociologo del nostro<br />
tempo e acuto osservatore del<strong>la</strong><br />
società postmoderna, osserva:<br />
«Piuttosto che rendere omogenea<br />
<strong>la</strong> condizione umana, l’annul<strong>la</strong>mento<br />
tecnologico delle<br />
distanze spazio-temporali tende<br />
a po<strong>la</strong>rizzar<strong>la</strong>».<br />
Tutto il sistema attuale globale<br />
è dom<strong>in</strong>ato da una logica<br />
antievangelica <strong>in</strong> cui fraternità,<br />
condivisione, attenzione all’altro,<br />
dono sono scomparsi.<br />
La solidarietà globale deve orig<strong>in</strong>are<br />
da un recupero di quel<strong>la</strong><br />
spiritualità che si presta assai<br />
bene a contrastare <strong>la</strong> solitud<strong>in</strong>e<br />
dell’uomo nel<strong>la</strong> società grigia,<br />
uniforme e totalizzante del nostro<br />
tempo. “Società liquida” <strong>la</strong><br />
chiama Bauman perché <strong>in</strong>certa<br />
e afflitta anche da una crisi del<strong>la</strong><br />
democrazia. L’idea di universale<br />
va di pari passo con quel<strong>la</strong> di solidarietà.<br />
L’universale è <strong>la</strong> sollecitud<strong>in</strong>e<br />
per ogni uomo specie<br />
ROTARY INTERNATIONAL <strong>Distretto</strong> <strong>2120</strong> Puglia - Basilicata I DICEMBRE 2011<br />
per il più povero e il più fragile.<br />
E’ questo il senso profondo dei<br />
diritti dell’uomo. Essi non sono<br />
una lista di prescrizioni, anche<br />
se formalmente appaiono tali<br />
nelle Carte, né sono l’enunciato<br />
di valori tipicamente occidentali<br />
ai quali tutte le altre culture dovrebbero<br />
sottomettersi. Le culture<br />
devono imparare le une<br />
dalle altre, e l’orgogliosa cultura<br />
occidentale, che si è posta come<br />
cultura che <strong>in</strong>segna, deve diventare<br />
una cultura che impara.<br />
Comprendersi è appunto apprendere<br />
e ri-apprendere. A fondamento<br />
del tema si vuole<br />
<strong>in</strong>trodurre, almeno come ipotesi<br />
percorribile, <strong>la</strong> possibilità non<br />
solo di una globalizzazione degli<br />
scambi commerciali e f<strong>in</strong>anziari<br />
che peraltro è una realtà, ma<br />
anche di una globalizzazione di<br />
valori forti tra i quali certamente<br />
il valore del<strong>la</strong> solidarietà<br />
che ha come riferimento universale<br />
<strong>la</strong> persona umana.<br />
Ecco <strong>la</strong> “convivialità delle differenze”<br />
che tito<strong>la</strong> il convegno!<br />
L’espressione tanto cara a Don<br />
Ton<strong>in</strong>o Bello trova cittad<strong>in</strong>anza<br />
nel volto dell’altro, degli stranieri,<br />
degli immigrati, dei poveri,<br />
degli esclusi, degli ultimi,<br />
di tutte quelle “pietre di scarto”<br />
che sono poi le vere ”pietre ango<strong>la</strong>ri”<br />
di una strategia di salvezza<br />
universale perché sono<br />
richiesta di giustizia, assegnazione<br />
di responsabilità e condizione<br />
di pace.<br />
Dopo alcune <strong>in</strong>teressanti<br />
testimonianze, è stata aperta<br />
<strong>la</strong> discussione, che ha visto<br />
l’<strong>in</strong>trecciarsi di idonee domande<br />
da parte di alcuni dei<br />
presenti con non meno <strong>in</strong>teressanti<br />
risposte.<br />
Ha concluso il Convegno<br />
<strong>la</strong> Governatrice Maria Andria,<br />
che ha fatto il bi<strong>la</strong>ncio<br />
del Convegno, sottol<strong>in</strong>eando<br />
non solo <strong>la</strong> valenza delle Re<strong>la</strong>trici<br />
ma anche <strong>la</strong> generale<br />
positività dell’<strong>in</strong>iziativa.•••