ALBA ottobre 2003.pdf - Webdiocesi
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TAXE PERÇUE<br />
33015 MOGGIO<br />
(UD)<br />
Anno LIII - N. 7 Mensile - Spedizione in A.P. art. 2<br />
TASSA RISCOSSA<br />
ITALY<br />
OTTOBRE 2003<br />
comma 20/c legge 662/96 - filiale di Udine<br />
Famiglia moggese<br />
apriti al Vangelo<br />
ora labora<br />
Il desiderio iniziale, ora si fa proposta concreta e aperta a tutti. L’ appuntamento<br />
è fissato presso la Casa San Carlo, ogni primo lunedì del<br />
mese. Ed è importante sottolineare subito che questa iniziativa nasce<br />
per l’ intraprendenza dei componenti il “gruppo famiglia”, da una esigenza<br />
avvertita come tale da chi si è posto e si pone con serietà il problema<br />
di come interpretare e vivere il progetto cristiano di famiglia.<br />
Nessuna pretesa di cose straordinarie. È, invece, un tentativo di<br />
riprendere in mano la lettera pastorale “Famiglia friulana, riscopri la<br />
tua identità cristiana”. Famiglia moggese: la mia, la tua. Famiglia di<br />
battezzati, di genitori sposati in chiesa che regolarmente chiedono i<br />
sacramenti dell’ iniziazione cristiana per i loro figli, forse senza la<br />
dovuta convinzione che permetta di rimanere fedeli e coerenti agli<br />
impegni assunti nelle singole celebrazioni.<br />
Da anni, con particolare insistenza si parla e si discute della famiglia<br />
e sulla famiglia. Dibattiti, tavole rotonde, studi approfonditi, statistiche<br />
e schede a non finire. Ne emerge un quadro complesso in cui<br />
la famiglia si trova costretta ad affrontare sfide tremende, naturale<br />
conseguenza di una crisi generale più profonda che ha contribuito a<br />
mettere in discussione valori e tradizioni secolari. Penso alle nostre<br />
famiglie e il quadro è più o meno fotocopia, in formato ridotto, della<br />
situazione descritta in una dimensione più ampia.<br />
Ma, è sufficiente continuare a parlare della famiglia, troppe volte<br />
con il solo risultato di metterne in evidenza le crisi e le difficoltà? In<br />
concreto cosa si fa, cosa facciamo nella nostra comunità a sostegno<br />
della famiglia? Quali occasioni d’ incontro e che tipo di aiuto sappiamo<br />
offrire alle giovani coppie in cammino verso il matrimonio,<br />
agli sposi chiamati ad affrontare le prime difficoltà di coppia, ai genitori<br />
che manifestano l’ esigenza di darsi ragione di una impostazione<br />
cristiana della famiglia?<br />
L’iniziativa in programma vuole diventare una delle risposte possibili,<br />
ma concreta, a questi interrogativi. Si tratta ancora di incontri,<br />
ma non solo per discutere, per programmare. Ci si vuole incontrare<br />
per riscoprire la preziosità del dono della fede, per lasciarsi illuminare<br />
dalla parola di Dio nel difficile compito di essere educatori cristiani.<br />
Con l’ obiettivo di aprire la porta di casa e ridare più spazio<br />
alla presenza di Dio nella nostra famiglia.<br />
In questo avvio dell’ anno catechistico, penso alla grossa incidenza<br />
che eserciterà il comportamento dei genitori nel cammino di fede dei<br />
loro figli. Mandare agli incontri di catechesi i propri figli è cosa importante,<br />
indispensabile. Ma, troppo spesso, l’ attività catechistica rimane<br />
incompleta, perfino deludente, perché non si traduce, come dovrebbe,<br />
in esperienza concreta di vita. Verrebbe da chiedersi: a quanti<br />
genitori interessa davvero l’ educazione e la formazione cristiana dei<br />
propri figli? È mia ferma convinzione che fino a quando non ci ritroveremo<br />
regolarmente insieme, genitori e figli, a lodare il Signore risorto<br />
nelle nostre chiese, vorrà dire che non abbiamo saputo interpretare<br />
positivamente il nostro compito di educatori cristiani.<br />
Mons. Lorenzo Caucig<br />
BOLLETTINO DELLA PIEVE<br />
ABBAZIALE<br />
DI MOGGIO UDINESE<br />
Da 25 anni testimone<br />
di Fede e di Pace<br />
Il 16 <strong>ottobre</strong> di 25 anni fa Karol Wojtyla divenne Giovanni<br />
Paolo II.<br />
Un dono particolare fu la sua visita pastorale del 1992<br />
in Friuli. È ancora vivo in tutti noi il suo invito ai “Fradis<br />
furlans a tignì dûr, cu lis tradizions, la fede cristiane e i<br />
valôrs dal fogolâr e a fàju crèsci tal cûr dai vuestris fîs.<br />
Se il Signôr nol tire su le cjase, a lavòrin dibant i muradôrs”.<br />
Con la più fervida preghiera, insieme ringraziamo il<br />
Signore.<br />
Anno 1980. Incontro indimenticabile con il Papa Giovanni Paolo II.<br />
Incontro mensile<br />
Famiglia moggese, apriti al Vangelo<br />
Lunedì 3 novembre, alle ore 20.30 presso la Casa San Carlo,<br />
prenderà avvio la nuova iniziativa voluta dalla Parrocchia a favore<br />
delle FAMIGLIE MOGGESI.<br />
Idee, esperienze, problemi a confronto per un “fogolâr” sempre<br />
più solido e solidale, illuminato dal Vangelo.
L’<strong>ALBA</strong> n. 7 - MOGGIO UDINESE - OTTOBRE 2003 2<br />
Il mese di <strong>ottobre</strong>, tradizionalmente,<br />
è il mese del Santo<br />
Rosario, che quest’anno riveste<br />
maggior importanza, in quanto<br />
chiude anche l’anno mariano del<br />
S.Rosario, voluto dal Santo Padre<br />
come ideale compimento<br />
dell’Anno Santo del 2000.<br />
Di fronte ad una certa crisi nei<br />
riguardi della devozione mariana<br />
ai nostri giorni, anche il S.Rosario<br />
ha risentito di questo crollo<br />
della pietà da parte dei fedeli. Il<br />
Papa si è rivolto a tutti i cristiani<br />
del mondo nella magnifica lettera<br />
apostolica “Rosarium Virginis<br />
Mariae” del 16 <strong>ottobre</strong> 2002, richiamandoli<br />
a “riprendere con fiducia<br />
tra le mani la corona del<br />
Rosario” e recitarla ogni giorno<br />
con fedeltà per le Missioni cattoliche,<br />
per la pace nel mondo e<br />
per la salvezza della famiglia.<br />
Non ci vuole del resto molto<br />
tempo per comprendere l’importanza<br />
di questa preghiera<br />
del Santo Rosario, che il Papa<br />
ha arricchito anche dei cinque<br />
“misteri della luce”. Nel Rosario<br />
ci uniamo alla Madonna che<br />
ci dona Gesù Via, Verità e Vita.<br />
Nel Rosario c’è tutto il riassunto<br />
del destino di vita e di lotta,<br />
di travaglio e di beatitudine per<br />
“ogni uomo di buona volontà”.<br />
Per questo il Papa considera il<br />
Rosario “un vero programma di<br />
vita cristiana” che aiuta a valorizzare<br />
e a santificare ogni gioia<br />
e ogni luce, ogni dolore e ogni<br />
esultanza, camminando con Maria<br />
sui passi di Gesù, perché il<br />
Rosario è la via di Maria, è una<br />
preziosa catechesi mariana nella<br />
vita cristiana.<br />
In più il Papa dice che “il Rosario<br />
è insieme meditazione e<br />
supplica”. “Meditare col Rosario<br />
- scrive espressamente il Papa<br />
- significa consegnare i nostri<br />
affanni ai Cuori misericordiosi<br />
di Cristo e della Madre sua”.<br />
È santo e salutare il pensiero<br />
secondo cui il Rosario ci mette<br />
“all scuola di Maria”, alla scuola<br />
della “Sede della Sapienza” che<br />
ci insegna Cristo, ci fa “imparare”<br />
Cristo fino a rivestire i sentimenti<br />
di Lui, per divenire Sua<br />
immagine perfetta. Rosario e vita<br />
cristiana sembrano fare unione<br />
vitale e profonda e finché durerà<br />
l’amore al Santo Rosario, in<br />
effetti, durerà anche la vera vita<br />
cristiana, così come conosciamo<br />
dalla vita di molte famiglie cristiane,<br />
dove è fiorita anche la<br />
santità eroica.<br />
L’ANNO DEL ROSARIO<br />
Chi conosce il santo Rosario<br />
può dunque dire di conoscere<br />
realmente il compendio completo<br />
della vita di Gesù e di Maria,<br />
con i misteri fondamentali delle<br />
principali verità che costituiscono<br />
il patrimonio perenne della<br />
fede cristiana. La cosa più importante<br />
del S.Rosario non è la<br />
recita delle Ave Maria, ma è la<br />
contemplazione dei misteri di<br />
Cristo e di Maria, durante la recita<br />
delle Ave Maria. La preghiera<br />
vocale è soltanto a servizio<br />
della preghiera contemplativa,<br />
altrimenti rischia la meccanicità<br />
e quindi la sterilità. La recita<br />
del Rosario impegna la voce e<br />
le labbra. La contemplazione<br />
del Rosario, invece, impegna la<br />
mente e il cuore.<br />
L’incontro più immediato che<br />
si fa nel Rosario è con la Madonna,<br />
a cui ci si rivolge direttamente<br />
con le Ave Maria. Anche<br />
in questo i nostri maestri sono i<br />
Santi. San Paolo della Croce, infatti,<br />
recitando il Rosario con<br />
tutto il suo fervore, sembrava<br />
che parlasse proprio con la Ma-<br />
donna e raccomandava perciò<br />
vivamente: “Il Rorasio si deve<br />
recitare con grande devozione<br />
perché si parla con la Santissima<br />
Vergine”. S. Giovanni Bosco era<br />
solito dire, con convinzione e<br />
per esperienza, che il Rosario ha<br />
la prerogativa speciale di arrecare<br />
pace e gaudio nel cuore e nella<br />
mente e che dove si recita il<br />
Rosario, di solito, ci saranno<br />
“giorni di pace e di tranquillità”.<br />
Chi ha potuto donarci una<br />
forma di preghiera così semplice<br />
e così sublime? La risposta ci<br />
viene dal Papa Leone XIII°,<br />
che a buon diritto è stato definito<br />
il Pontefice del Rosario.<br />
Egli afferma che solo la Madonna<br />
è stata l’inventrice del<br />
S.Rosario: nessun’altro avrebbe<br />
potuto creare una preghiera e<br />
una devozione cos’preziosa e<br />
così alla portata di tutti. Anche<br />
S. Pio da Pietrelcina affermava<br />
che “il Rosario è la preghiera di<br />
Colei che trionfa su tutto e tutti.<br />
È Lei che ce l’ha insegnata,<br />
come Gesù ci ha insegnato il<br />
Padre Nostro”.<br />
Scuola materna “Regina Margherita”<br />
Lunedì 8 settembre 2003, è iniziata l’attività didattica per i bambini iscritti<br />
presso la scuola materna Regina Margherita. Ai piccoli alunni, l’augurio<br />
cordiale di una gioiosa esperienza.<br />
Il Rosario è un segno evidente<br />
del legame che unisce il vero<br />
cristiano alla divina Madre di<br />
Cristo e dei cristiani. Piergiorgio<br />
Frassati, giovane Beato della<br />
Chiesa, era uno studente universitario<br />
simpatico e brillante nell<br />
sua testimonianza di cristiano<br />
coerente e franco che non temeva<br />
gli affronti e non rifuggiva dal<br />
sostenere la sua fede, senza alcun<br />
complesso di inferiorità né<br />
superiorità. Un giorno, infatti, a<br />
Torino, camminava per la strada<br />
con il Rosario in mano, impegnando<br />
interiormente a trasformare<br />
in preghiera i suoi passi<br />
svelti verso casa. Ad un certo<br />
punto incontrò un gruppetto di<br />
giovani compagni di Università<br />
e uno di questi, vedendolo con<br />
la corona in mano, gli chiese se<br />
per caso era diventato bigotto.<br />
“No, - fu la pronta risposta di<br />
Piergiorgio - sono semplicemente<br />
rimasto cristiano!”.<br />
La Chiesa ha unito, nel mese<br />
di <strong>ottobre</strong>, il Rosario e le Missioni,<br />
raccomandando ai cristiani<br />
di recitare il Rosario con l’intenzione<br />
particolare di aiutare<br />
le Missioni nel loro sviluppo, e<br />
di sostenere i missionari nelle<br />
loro fatiche apostoliche, nel loro<br />
sforzo di evangelizzazione<br />
dei popoli che non conoscono<br />
Cristo, ai quali donare il Salvatore<br />
per mezzo di Colei che lo<br />
ha generato e donato a tutti gli<br />
uomini. Grande è infatti l’aiuto<br />
che la preghiera del Rosario dà<br />
ai missionari, i quali spesso si<br />
trovano soli e sperduti nelle<br />
terre lontane. Se vogliamo amare<br />
le Missioni - come è giusto -<br />
facciamo sì che il mese di <strong>ottobre</strong>,<br />
in particolare, sia il mese<br />
del Rosario e delle Missioni, e<br />
preghiamo con il Rosario senza<br />
stancarci, senza limiti, perché i<br />
bisogni delle Missioni sono<br />
grandi e urgenti, e i Missionari<br />
hanno bisogno del nostro sostegno<br />
spirituale e fraterno.<br />
Con il Rosario, con le “Ave<br />
Maria” noi possiamo operare il<br />
bene senza che nessuno ci veda o<br />
se ne accorga. Ogni Ave Maria è<br />
grazia che purifica, che illumina,<br />
che sostiene e che conforta. Se ci<br />
impegnamo, possiamo anche noi<br />
diventare seminatori di “Ave<br />
Maria” sui nostri passi ovunque<br />
ci troviamo, con la recita del<br />
S.Rosario. E sarebbe una piccola<br />
semina di grazia, silenziosa e<br />
santa, per noi e per gli altri…<br />
Le Sorelle Clarisse
L’<strong>ALBA</strong> n. 7 - MOGGIO UDINESE - OTTOBRE 2003 3<br />
Cinquantesimo del gruppo di Volontariato<br />
Vincenziano e giornata della solidarietà<br />
Il gruppo di Volontariato Vincenziano<br />
di Moggio Udinese<br />
compie mezzo secolo di vita: cinquant’anni<br />
di generosa attività al<br />
servizio dei meno fortunati.<br />
I tragici eventi alluvionali che<br />
hanno colpito l’intera area del<br />
Canal del Ferro e della Val Canale<br />
hanno maturato l’idea di<br />
festeggiare il cinquantenario<br />
dell´istituzione caritativa non<br />
solo per trovare nuovo slancio<br />
per gli anni futuri, ma soprattutto<br />
per raccogliere fondi da destinare<br />
a chi, in pochi minuti, ha<br />
perso la casa e quanto in essa<br />
contenuto.<br />
La festa, svoltasi domenica 28<br />
settembre, è iniziata con la partecipazione<br />
alla S. Messa concelebrata<br />
da Mons. Lorenzo Caucig<br />
e da Don Mario Gariup, parroco<br />
di Ugovizza, paese maggiormente<br />
colpito dall´alluvione.<br />
Era presente, inoltre, una delle<br />
fondatrici, nonché Presidente<br />
onoraria del gruppo moggese,<br />
Teresa Bertoli Fabbro, mentre<br />
non hanno potuto partecipare,<br />
per motivi di salute, le signore<br />
Alba Padovani, Flora Bulfon ed<br />
Elena Pugnetti; nella preghiera<br />
dei defunti sono state ricordate<br />
altre due cofondatrici: la signora<br />
Bianchi e la signora Rita Madrassi.<br />
Ospiti graditissime sono<br />
state la presidente regionale dei<br />
Gruppi di Volontariato Vincenziano<br />
signora Costantina Braidot,<br />
la presidente regionale onoraria<br />
signora Elvia Moriggi e la<br />
presidente di un gruppo udinese<br />
signora Margherita Motta.<br />
La presidente nazionale, signora<br />
Silvia Viterbo De Jaco,<br />
nel suo messaggio di saluto ha<br />
augurato a tutte le volontarie di<br />
Chiesa e campanile di Ugovizza dopo l’alluvione 2003.<br />
Campanile di Ugovizza prima dell’alluvione<br />
2003.<br />
“continuare per molti anni ancora<br />
a testimoniare la carità<br />
con ricchezza di sentimenti,<br />
condivisione fraterna e amore<br />
infinito per i poveri, nella rinnovata<br />
attenzione che i tempi<br />
richiedono”.<br />
Dopo la seduta conviviale le<br />
gentili ospiti hanno consegnato il<br />
loro generoso contributo, che unito<br />
alle offerte dei Moggesi, sono<br />
stati affidati a Mons. Caucig per<br />
essere poi consegnati al parroco<br />
di Ugovizza. Le offerte raccolte<br />
ammontano a 4.650,00 Euro.<br />
Anche in questa occasione i<br />
Moggesi e non, hanno dimostrato<br />
sensibilità e concreta solidarietà<br />
verso chi soffre, non dimentichi<br />
di essere loro stessi stati<br />
oggetto di solidarietà e concreto<br />
auto nel corso dei drammatici<br />
eventi del terremoto del<br />
1976 e dell´alluvione del 1996.<br />
A tutti un grazie di cuore dalle<br />
Vincenziane di Moggio.<br />
G.V.V.<br />
Un libro su Felice Giovanni Tolazzi<br />
Probabilmente sono pochissimi i Moggesi che conoscono la vicenda<br />
di Felice Giovanni Tolazzi, nato a Klagenfurt nel 1908 e<br />
morto in Germania nel lager di Flossenburg nel gennaio del 1945.<br />
Eppure Felice Giovanni, la cui madre Irene Tolazzi era moggese,<br />
trascorse nel nostro paese alcuni anni dell’infanzia, vi ritornò<br />
nel 1937 e si sposò con la signora Anna Moretti che tuttora<br />
vive a Grauzaria.<br />
Si battè in Austria contro il regime illiberale di Dollfuss e<br />
scontò un periodo di detenzione per reati politici. Riparato a<br />
Moggio trovò occupazione nel cartificio Ermolli per poi trasferirsi<br />
nel marzo 1940 prima a Cuneo e poi a Mantova, essendo<br />
diventato assistente presso le cartiere Burgo.<br />
Fu per anni sottoposto a sorveglianza politica da parte della<br />
Polizia fascista che però non riuscì a trovare prove a suo carico<br />
sino al momento che precedette la sua venuta a Mantova. Qui<br />
fu tra i primi ad iniziare una lotta senza tregua contro i nazifascisti.<br />
La sua vicenda è stata oggetto di un’indagine storica da<br />
parte di un gruppo di studiosi mantovani. Le loro ricerche hanno<br />
portato alla pubblicazione di un libro:<br />
Storia di Felice<br />
Giovanni Tolazzi<br />
Documenti e guida<br />
allo studio<br />
A cura di<br />
Giancorrado Barozzi<br />
Mantova 1995<br />
(Gianluigi Arcari Editore)<br />
Anna Moretti e Felice Giovanni Tolazzi<br />
con il figlio.<br />
Il libro si rivolge soprattutto agli studenti e li coinvolge invitandoli<br />
alla riflessione e alla ricerca.<br />
La parte finale contiene una lunga intervista alla moglie che<br />
parla di Roli (Felice Giovanni veniva chiamato così dai suoi), ricordandone<br />
la dedizione alla famiglia, le capacità professionali,<br />
la sua umanità nei confronti degli operai.<br />
Racconta la sua avventurosa fuga per evitare l’arresto, i successivi<br />
mesi di clandestinità a Tarvisio, il ritorno a Mantova per<br />
rivedere la moglie ed il figlio.<br />
Non potè rivedere i suoi cari perché fu arrestato alla vigilia di<br />
Pasqua del 1944. Iniziò per lui un periodo di durissima detenzione<br />
durante il quale Anna fece una ricerca disperata nei vari<br />
uffici di Polizia e poi nelle carceri finché ebbe finalmente notizie<br />
del marito, internato nei pressi di Verona. Potè così portargli<br />
i cambi di biancheria e, in alcune occasioni, grazie alla complicità<br />
di una guardia austriaca, riuscì a vederlo e a scambiare con<br />
lui qualche parola. Per raggiungere il carcere, Anna doveva percorrere<br />
ogni volta molti chilometri a piedi.<br />
Infine vi fu la deportazione di Felice Giovanni in Germania e<br />
il ritorno della moglie con il bambino a Grauzaria.<br />
Da qui lei, quando la guerra finalmente ebbe termine, ripartì<br />
a piedi per Mantova, portando con se il figlio di appena 5 anni,<br />
nella speranza di riabbracciare il suo Roli.<br />
Questa speranza fu purtroppo vana perché la vita di quel generoso<br />
combattente per la Libertà era già stata troncata in un<br />
lager in Germania.<br />
Adriana Padovani
L’<strong>ALBA</strong> n. 7 - MOGGIO UDINESE - OTTOBRE 2003 4<br />
Consiglio pastorale parrocchiale 19 settembre 2003<br />
È diffusa la convinzione che “le<br />
cose di Chiesa” non ci riguardino<br />
e che, se facciamo qualcosa per la<br />
chiesa o per la parrocchia, facciamo<br />
un piacere al parroco, dimenticando<br />
che la parrocchia siamo noi,<br />
che tutto quanto si fa per la comunità<br />
dei battezzati va a vantaggio di<br />
ogni singolo componente la comunità<br />
e, quindi, della comunità stessa.<br />
Il CONSIGLIO PASTORALE<br />
PARROCCHIALE è formato da<br />
persone che sentono fortemente<br />
l’appartenenza alla comunità dei<br />
battezzati e si adoperano per realizzare<br />
una comunità parrocchiale<br />
viva, vivace, consapevole, convinta<br />
della propria fede, sorridente grazie<br />
alla speranza e attiva in nome<br />
della carità.<br />
Tutti siamo chiamati a dare il<br />
nostro contributo per realizzare<br />
questi obiettivi, ognuno con il proprio<br />
tempo, le proprie qualità, la<br />
propria disponibilità; nessuno<br />
pensi di essere inadeguato, di non<br />
sapere, di non potere, perché tutti<br />
abbiamo il nostro posto, come<br />
nella famiglia così nella comunità<br />
dei credenti. Il Signore non ci<br />
chiede che un “SI”, una libera<br />
adesione ai Suoi progetti, poi sarà<br />
Lui a guidare i nostri passi, come<br />
leggiamo nella lettera di San Paolo<br />
agli Efesini: “...Un solo Signore,<br />
una sola fede, un solo battesimo.<br />
Un solo Dio Padre di tutti, che è<br />
al di sopra di tutti, agisce per mezzo<br />
di tutti ed è presente in tutti”.<br />
Invito quindi tutti voi a partecipare<br />
attivamente, ciascuno secondo la<br />
propria misura, alle iniziative ed alle<br />
proposte che di seguito illustrerò.<br />
GRUPPO PER LA LITURGIA<br />
- Il gruppo degli operatori della<br />
Liturgia è numeroso e attivo, desideroso<br />
di dare spazio a persone<br />
nuove, che hanno piacere di approfondire<br />
la Parola e diventare<br />
lettori.<br />
- Per far sì che il ruolo del<br />
LETTORE sia vissuto con sempre<br />
maggiore consapevolezza e<br />
preparazione, si terranno degli<br />
INCONTRI MENSILI guidati da<br />
Don Gianni, parroco di Resia,<br />
ideati per i LETTORI, proclamatori<br />
della PAROLA, ma aperti a<br />
tutti quanti desiderano addentrarsi<br />
nell’interpretazione e nella conoscenza<br />
della Sacra Scrittura.<br />
- La Parrocchia di Moggio ha<br />
partecipato al Pellegrinaggio interforaniale<br />
sul Monte Lussari, organizzato<br />
dalle foranie di Moggio<br />
Udinese e di Tarvisio per implorare<br />
la benedizione della Madre Celeste<br />
su noi tutti e sul lavoro che<br />
andremo a svolgere in questo<br />
nuovo anno sociale.<br />
Estate 2003 a Collina. Incontri presso Casa San Carlo<br />
per il gruppo dei Lettori<br />
Abbiamo, inoltre, levato il nostro<br />
ringraziamento per lo scampato<br />
pericolo in occasione dell’alluvione<br />
che ha colpito i nostri paesi.<br />
- Si è conclusa con buon successo<br />
l’iniziativa della recita del Rosario<br />
nelle famiglie, secondo le intenzione<br />
del Sommo Pontefice di<br />
riportare la pratica della recita del<br />
Rosario in famiglia e nella vita di<br />
tutti i giorni. Ogni giorno, due famiglie<br />
hanno accolto nella loro<br />
casa la Madre Celeste e Gesù,<br />
sempre presenti dove le persone<br />
si incontrano per pregare; meditando<br />
i Misteri del Rosario e pregando<br />
per i bisogni della nostra<br />
Comunità e per il mondo intero, si<br />
è dimostrato di essere vera famiglia<br />
cristiana.<br />
- Ogni sera, per tutto il mese di<br />
<strong>ottobre</strong>, alle ore 20.00, si recita il<br />
Santo Rosario nella chiesa di<br />
Moggio Basso e nella Cappella<br />
dell’Asilo.<br />
La conclusione dell’Anno del<br />
Rosario verrà celebrata nella nostra<br />
Parrocchia giovedì 30 <strong>ottobre</strong>,<br />
alle ore 20.00, nella Chiesa della<br />
Campeggio a Collina, 2003. Anche l’impegno diventa gioco.<br />
Trasfigurazione, con la Santa Messa<br />
e una Processione.<br />
- La solennità di San Gallo<br />
Abate, Patrono di Moggio Udinese,<br />
si terrà giovedì 16 <strong>ottobre</strong>, nella<br />
chiesa della Trasfigurazione, con<br />
una Santa Messa solenne accompagnata<br />
dalla Corale Moggese e<br />
con la partecipazione di una delegazione<br />
di San Gallo in Svizzera.<br />
GRUPPO PER LA FAMIGLIA<br />
- Emerge con urgenza, anche facendo<br />
riferimento ai dati risultati<br />
nel questionario compilato dalle<br />
famiglie, la necessità di offrire occasioni<br />
di crescita, di scambio, di<br />
aiuto reciproco alle famiglie della<br />
nostra comunità, per aiutarle ad<br />
uscire dall’isolamento educativo e<br />
formativo in cui si sentono. Per<br />
questo motivo, la Parrocchia intende<br />
organizzare incontri a cadenza<br />
mensile aperti a tutti quanti vogliano<br />
uscire dall’isolamento e confrontarsi<br />
sui temi e problemi più<br />
sentiti nell’ambito della famiglia.<br />
Gli incontri, aperti a tutti, soprattutto<br />
alle coppie, si terranno ogni<br />
La nostra comunità cristiana può contare su<br />
un numero soddisfacente di lettori nelle celebrazioni<br />
liturgiche. Rendersi disponibili per un<br />
servizio particolare nella comunità in cui ci si<br />
trova inseriti è un fatto positivo, apprezzabile.<br />
Ma non basta.<br />
Per svolgere in modo corretto e fruttuoso il<br />
compito che una persona si assume, ci vuole<br />
una adeguata preparazione.<br />
Ecco il programma degli incontri di formazione<br />
che si terranno presso la Casa San Carlo<br />
a Moggio Alto. Responsabile dell’organizzazione:<br />
don Gianni, parroco di Resia.<br />
L’invito è esteso a tutta la Forania.<br />
1. Domenica 19 <strong>ottobre</strong> - Ore 16<br />
2. Domenica 09 novembre - Ore 16<br />
3. Domenica 30 novembre - Ore 16<br />
primo lunedì del mese, presso la<br />
Canonica, alle ore 20.30, ad iniziare<br />
da lunedì 30 novembre.<br />
GRUPPO PER LA CARITÀ<br />
- Il giorno 28 settembre è stata<br />
celebrata la ricorrenza del 50°<br />
anno di fondazione della locale<br />
sezione dell’Opera pia di San<br />
Vincenzo de’Paoli, che tanto ha<br />
fatto e continua a fare nel settore<br />
della carità per la nostra comunità.<br />
Alla presenza di rappresentanti<br />
provinciali, e celebrata da<br />
don Mario Gariup, la Santa Messa<br />
delle ore 10.00 è stata interamente<br />
imperniata sul tema della<br />
CARITÀ ed ha trovato naturale<br />
coronamento nella raccolta di<br />
fondi ricavati da libere offerte e<br />
dalla vendita di graziosissimi sacchetti<br />
portalavanda, preparati<br />
per l’occasione dalle signore del<br />
cucito, dalle Suore di Maria Bambine<br />
e dalle Sorelle Clarisse. L’intero<br />
ricavato, ben 4.650,00 Euro,<br />
è stato consegnato a don Mario<br />
Gariup, parroco di Ugovizza.<br />
- Continua l’opera meritoria di<br />
molte persone nei confronti degli<br />
anziani della locale Casa di Riposo.<br />
Tutti siamo invitati ad unirci a<br />
loro, come e quando possiamo.<br />
GRUPPO PER I GIOVANI<br />
- I giovani del Consiglio Parrocchiale<br />
organizzano, per domenica<br />
9 novembre una gita a Salisburgo,<br />
a cui sono invitati tutti i<br />
giovani di Moggio.<br />
- Sarà a cura dei giovani di Moggio<br />
l’allestimento del Presepio nella<br />
chiesa della Trasfigurazione. Tutti<br />
sono invitati a mettere a disposizione<br />
le proprie capacità e inventiva.<br />
Mariangela Forabosco
L’<strong>ALBA</strong> n. 7 - MOGGIO UDINESE - OTTOBRE 2003 5<br />
CATECHESI IN PARROCCHIA<br />
La parrocchia, senza sostituirsi alla famiglia, offre ai genitori<br />
un sostegno serio e qualificato nell’impegnativo compito<br />
di crescere i figli nella fede, attraverso il mandato ai catechisti.<br />
Essi, i catechisti, null’altro chiedono se non quella<br />
partecipazione e quella presenza che possano significare la<br />
coerenza tra la richiesta e l’impegno effettivo da parte dei<br />
genitori.<br />
Lo Spirito Santo illumini tutti noi, aiuti la nostra comunità<br />
ad andare incontro al Maestro Gesù per ascoltarlo e credere<br />
al suo amore.<br />
Don Lorenzo<br />
INCONTRI SETTIMANALI<br />
Casa San Carlo - Moggio Alto<br />
• Fanciulli delle Elementari<br />
Il cammino di fede è segnato da appuntamenti importanti:<br />
celebrazione del sacramento della Riconciliazione<br />
in 3^ classe e Messa di 1^Comunione per gli alunni 4^<br />
classe.<br />
Classe 1^ - Martedì - ore 14,30<br />
Classe 2^ - Martedì - ore 14,30<br />
Classe 3^ - Martedì - ore 14,30<br />
Classe 4^ - Martedì - ore 14,30<br />
Classe 5^ - Martedì - ore 15,30.<br />
• Ragazzi delle Medie<br />
La crescita nella fede e nella pratica di vita cristiana non<br />
può esaurirsi con la celebrazione della Prima Comunione.<br />
Ai ragazzi delle Medie si vogliono offrire occasioni<br />
per un confronto sereno di esperienze concrete con la<br />
Parola di Dio.<br />
Classe 1^ Media - Martedi - ore 15,30<br />
Classe 2^ Media - Martedi - ore 15,30<br />
Classe 3^ Media - Martedi - ore 15,30<br />
Classe 1^ Superiore - Sabato - ore 15,30.<br />
• Cammino per i Cresimandi<br />
Ai ragazzi delle classi seconda e terza superiore, si propone<br />
la continuazione del cammino di preparazione alla celebrazione<br />
della Cresima.<br />
Appuntamento settimanale: Sabato - ore 15,30.<br />
• I Giovani<br />
La Cresima non segna il congedo dalla Chiesa, ma l’assunzione<br />
di uno stile di vita cristiana responsabile. Pertanto,<br />
gli incontri per i giovani continuano con appuntamenti<br />
periodici, in ambito parrocchiale e foraniale.<br />
• I Genitori<br />
- Di pari passo con la catechesi dei fanciulli e dei ragazzi,<br />
avranno luogo incontri programmati anche per i genitori.<br />
- Incontro mensile “FAMIGLIA MOGGESE, APRITI<br />
AL VANGELO”, ogni primo lunedi del mese, alle ore<br />
20,30, presso la Casa San Carlo.<br />
VERSO LA CRESIMA<br />
Estate 2003. La fatica e la gioia di salire verso la vetta.<br />
Si riprende con gli incontri<br />
settimanali per i ragazzi in cammino<br />
verso la celebrazione della<br />
Cresima. Ogni incontro è una<br />
tappa verso la meta in cui essi riceveranno<br />
il dono dello Spirito.<br />
Si tratta di un percorso che permette<br />
di interrogarsi sul “perché”<br />
della propria appartenenza<br />
alla Chiesa. Nello stesso tempo<br />
offre occasioni concrete per<br />
un’esperienza personale di partecipazione<br />
alla vita comunitaria<br />
in parrocchia. Primo appuntamento:<br />
sabato 18 <strong>ottobre</strong> 2003.<br />
Ai ragazzi in cammino verso<br />
la cresima, buona strada in questa<br />
direzione!<br />
Estate 2003. Gruppo di ragazzi in cammino verso la celebrazione della Cresima.<br />
A tutti i giovani di Moggio<br />
Ti invitiamo a passare una giornata in allegria con i giovani<br />
del tuo paese il 9 NOVEMBRE 2003.<br />
Sali con noi sul pullman e vieni a condividere un importante<br />
momento di fraternità con la S. Messa a “Maria Worth” e poi fino<br />
a SALISBURGO per visitare la città e trascorrere una giornata<br />
di amicizia.<br />
Ti aspettiamo!!!<br />
Notizie tecniche: Tel. 0433/51149<br />
- Partenza ore 6,00 dalla stazione delle corriere<br />
- Rientro verso le 21,30<br />
- Quota di 15 Euro<br />
Il gruppo dei giovani della Parrocchia
L’<strong>ALBA</strong> n. 7 - MOGGIO UDINESE - OTTOBRE 2003 6<br />
Rifugio Grauzaria, il libro<br />
che racconta la sua storia<br />
Una sala gremita di pubblico è<br />
quella che ha ospitato la presentazione<br />
del nuovo libro alpino che<br />
racconta le vicessitudini di 40 anni<br />
del rifugio Grauzaria noto punto<br />
d’appoggio per tutti gli amanti<br />
della montagna moggese e base di<br />
partenza per gli scalatori dell’omonima<br />
creta.<br />
Moggio - NOTIZIE IN BREVE<br />
Il Sindaco De Toni con l’autore del libro “Storia del Rifugio Grauzaria”.<br />
Aupe mê…<br />
Una storia travagliata “raccontata”<br />
da Carlo Treu in un libro di<br />
circa un centinaio di pagine corredato<br />
da una sessantina di immagini<br />
storiche dal titolo “Storia del<br />
Rifugio Grauzaria a 40 anni dall’inaugurazione”.<br />
Dopo il saluto del Sindaco De<br />
Toni e del presidente del CAI di<br />
Moggio Andrea Matiz ha preso la<br />
parola l’autore Carlo Treu che ha<br />
‘O cjali chel disastro, di persone pouc competente di ecologie<br />
e ‘o pensi: “Parcè, Signor, chest disastro?<br />
Ce vino fat par meritalu?<br />
Di cui esel la colpe ? Dulà esel la rispueste?”<br />
Aupe mê…<br />
Ce tantis voltis mi astu lavât il sudôr da la fadìe,<br />
dopo tornade cu la cjame dal fen…<br />
La to aghe limpide, dolce, su la me piel,<br />
mi portave vie la strachece,<br />
mi dave la fuarce di torna a comincia la dì dopo…<br />
Cumò, ti viout sbandade di une spuinde a che atre…<br />
tu mi sameis diventade mate…no tu sas pui cjatâ la strade…<br />
Aupe mê…<br />
Judinsi, ricomponinsi, tegninsi durs par rivivi<br />
come intal passât, amansi e rispetansi…<br />
Cerìn di cancelâ che violence il pui prest pusibil…<br />
‘O crout<br />
che tu segnis d’acordo cun me!!<br />
Biancolino Maria Pia<br />
Ponte di Dordolla dopo l’alluvione del 29 agosto 2003.<br />
ringraziato Enti e persone che<br />
hanno permesso la pubblicazione<br />
di questo libro.<br />
È una storia integrata da un<br />
breve cenno sulla nascita e sulle<br />
attività della Sezione del C.A.I. di<br />
Moggio, sugli aspetti naturalistici<br />
del territorio, sui sentieri e traversate<br />
della zona e da qualche aneddoto<br />
di esperienze ormai lontane<br />
di quei giovani che furono in seguito<br />
fra i protagonisti delle attività<br />
più importanti del Sodalizio.<br />
Il coinvolgimento allora per<br />
tanti anni di numerose persone di<br />
ogni età e ceto sociale nella costruzione<br />
dell’opera, è l’aspetto<br />
più interessante e significativo di<br />
questa che possiamo definire “piccola,<br />
affascinante avventura”.<br />
Rimane l’Arcobaleno<br />
Piazza Uffici, in questi ultimi<br />
anni, ha visto aprire e chiudere<br />
numerose attività. Purtroppo dopo<br />
una chiusura non sempre è seguita<br />
la riapertura di un’attività<br />
commerciale.<br />
In questo caso l’Arcobaleno, il<br />
negozio di abbigliamento per<br />
bambini e ragazzi, ha avuto una<br />
sorte diversa grazie all’intraprendenza<br />
di Laura Fior che il 27 settembre<br />
scorso ha riaperto e inaugurato<br />
la nuova gestione di quest’attività<br />
commerciale che da<br />
tanti anni ha visto mamme e nonne<br />
comperare abbigliamento per i<br />
propri bambini.<br />
Dispersi in montagna<br />
Le squadre del Soccorso alpino<br />
hanno ritrovato due giovani alpinisti<br />
di Gonars dopo le ore 23 di<br />
domenica 21 settembre nei pressi<br />
del Rifugio Grauzaria. I due giovani<br />
avevano trascorso la notte<br />
precedente al bivacco Feruglio. In<br />
attesa di un loro amico più esperto,<br />
che era salito fino alla cima<br />
della Creta Grauzaria, i due gio-<br />
vani si erano incamminati sulla<br />
strada che riporta a valle. Purtroppo<br />
a causa delle forti piogge il<br />
sentiero era franato e i due hanno<br />
dovuto cambiare itinerario ritornando<br />
al bivacco.<br />
Nel frattemp oil loro compagno<br />
era già arrivato nei pressi delle<br />
automobili e, non vedendo i<br />
suoi due compagni, ha dato l’allarme.<br />
Sono intervenute le scuqadre<br />
del Cnsa di Moggio e di Pontebba,<br />
della Guardia di Finanza e dei Carabinieri<br />
di Tolmezzo si è levato in<br />
volo anche l’elicottero della Protezione<br />
civile che, prima del buio,<br />
ha perlustrato la zona dall’alto.<br />
L’incontro con i soccorritori è avvenuto<br />
in tarda serata nei pressi<br />
del rifugio Grauzaria a causa di<br />
una lunga variante lungo la Cengia<br />
del Bec. I due – a detta dei soccorritori<br />
- hanno corso molti rischi<br />
ma hanno saputo muoversi con<br />
cautela.<br />
Arte e solidarietà<br />
da Moggio a Kerbala<br />
Grazie agli Amici dell’Arte di<br />
Moggio e a 18 attività commerciali<br />
che hanno aderito all’iniziativa<br />
di solidarietà in collaborazione<br />
con Emergency a favore delle popolazioni<br />
dell’Irak, nei mesi scorsi<br />
sono stati raccolti 2.250 euro.<br />
Durante una delle serate di<br />
Gnots a Muec della scorsa estate,<br />
è stato proiettato un video con lo<br />
scopo di devolvere tutto il ricavato<br />
ad Emergency rendendo così<br />
ancora più incisiva e produttiva la<br />
collaborazione tra commercianti<br />
ed artisti. Annia Missoni ed Ester<br />
Colombo assieme gli amici dell’arte<br />
e Lorenzo Miolli, che ha curato<br />
i contatti con Milano per la<br />
gestione del progetto, hanno lavorato<br />
intensamente per la riuscita<br />
di qurst’iniziativa. Il ricavato andrà<br />
a finanziare la realizzazione di<br />
un centro chirurgico a Karbala<br />
che può contare, per tutta la provincia,<br />
su un unico ospedale.<br />
Lorenzo Miolli, Annia Missoni e un rappresentante di Emergency.
L’<strong>ALBA</strong> n. 7 - MOGGIO UDINESE - OTTOBRE 2003 7<br />
OFFERTE<br />
PRO CHIESA<br />
Treu Mirta € 100,00; Fam.Naletto<br />
Giorgio in mem. di Angelo,Lia<br />
Ines e Gino 50,00;<br />
Fuso Miani Anna 150,00; In<br />
mem. di Giuseppe Pugnetti, i familiari<br />
200,00;<br />
Tomat Adelchi in mem. def. Della<br />
famiglia 50,00; In mem. di Lino<br />
Gallizia, i familiari 150,00; N.N.<br />
150,00; N.N. 8.000,00.<br />
PRO CHIESA DORDOLLA<br />
Gallizia Lida in mem. defunti Tolazzi<br />
e Gallizia 50,00; In mem. di<br />
Gallizia Andrea, i familiari<br />
100,00; In mem. del nonno Andrea,<br />
i nipoti Gianna, Bruno e<br />
Maurizio 25,00;<br />
In mem. di Andrea Gallizia N.N.<br />
50,00; Fam. Gallizia in occ. Matr.<br />
di Stefania e Roberto e il battesimo<br />
di Alessandro 50,00; Gallizia<br />
Milena 10,00; Tolazzi Ceiner Lidia<br />
(F) 20,00; In mem. di Faleschini<br />
Ettore, la moglie, figlia e<br />
genero 150,00; In mem. di Ettore<br />
Faleschini, i nipoti 80,00.<br />
PRO OPERE PARROCCHIALI<br />
SCUOLA MATERNA<br />
Centanni Maria Cristina (AP)<br />
10,00; Sezione C.A.I. di Moggio<br />
Udinese 50,00; Siega Zanier<br />
Rosina 20,00; Nella e Luigi Not<br />
(TO) in mem. def. 20,00; De<br />
Colle Romano (BL) 150,00;<br />
Belfio Pugnetti Maria (UD)<br />
50,00; In mem. di Michele Foramitti,<br />
la moglie 50,00; In mem.<br />
di Lino Gallizia, i familiari<br />
150,00; In mem. di Bruno Biancolini,<br />
i familiari 25,00; In mem.<br />
di Luciano Missoni, i familiari<br />
25,00. In mem. di Amos Clocchiatti,<br />
i figli 500,00.<br />
PRO ORGANO<br />
In mem. di Pier Luigi Bisotti, la<br />
moglie Giuliana e figli (VA)<br />
500,00; In mem. di Missoni Tomat<br />
Annamaria, la nipote Ermacora<br />
Emanuela e cognata<br />
100,00; Franz Valeria 100,00; In<br />
mem. di Lino Gallizia, Zearo<br />
Amalia e figli 50,00; In mem. di<br />
Amos Clocchiatti, i figli 500,00.<br />
PRO L’<strong>ALBA</strong><br />
Zearo Stefano 20,00; Forabosco<br />
Paolino 15,00; Cescon Maria<br />
10,00; Marcon Moreno 15,00; Bulfon<br />
Di Gallo Alma 10,00; Faleschini<br />
Italo 15,00; Biancolino Pierluigi<br />
25,00; Biancolino Ezio 15,00;<br />
Biancolino Adriano 15,00; Biancolino<br />
Sandro 20,00; Faleschini<br />
Renzo 20,00; Faleschini Missoni<br />
Gemma 10,00; Filaferro Bruna<br />
15,00; Faleschini Lucia 20,00;<br />
Faleschini Renato 15,00; Biancolino<br />
Luciano 15,00; Di Gallo Maria<br />
10,00; Di Gallo Foramitti Onorina<br />
15,00; Fabbro Miriam 10,00; Fabbro<br />
Graziella 10,00; Tomat<br />
Adelchi 20,00; Missoni Giovanni<br />
15,00; Biancolini Loredana (TO)<br />
10,00; Biancolini Pietro 10,00;<br />
Biancolini Ida (PV) 10,00; Biancolino<br />
Antonietta 10,00; Franz<br />
Biancolini Elvira 10,00; Biancolino<br />
Mario 10,00; Fabbro Michelino<br />
10,00; Biancolino Giovanni 25,00;<br />
Biancolino Gino 20,00; Borghi<br />
Silvio 10,00; Druidi Flavio 15,00;<br />
Moz Tolazzi Maria 10,00; Not Andrea<br />
15,00; Not Gino 10,00; Della<br />
Schiava Moretti Venerina 15,00;<br />
Treu Renzo (Montenars) 5,00;<br />
Not Amelio 5,00; Tolazzi Adele<br />
20,00; Not Guido 15,00; Tolazzi<br />
Carmela 15,00; Gallizia Olga<br />
10,00; Not Luciano 15,00; Gallizia<br />
Anna Maria 10,00; Buzzi Virgolino<br />
Alma 15,00; Biancolino Maria<br />
Pia 15,00; Gallizia Virgilio 30,00;<br />
Zambelli Laura e Claudia 30,00.<br />
L’addio a Ettore Faleschini<br />
Moggio e la Val Aupa hanno dato l’ultimo saluto a Ettore<br />
Faleschini, l’ultimo stradino della vallata. I funerali<br />
sono stati celebrati nella chiesa di Moggio Basso e<br />
non in quella di Dordolla che da due anni è inagibile. È<br />
stata una testimonianza corale di affetti e di stima, un<br />
omaggio a un uomo buono, esempio di laboriosità.<br />
Gruppo Ana ed ex combattenti hanno ricordato con la<br />
loro presenza il passato di alpino di Ettore (classe 1918)<br />
che ha combattuto in Albania ed è stato prigioniero in<br />
Grecia. Monsignor Lorenzo Caucig ha celebrato il rito<br />
funebre assistito da don Corrado e don Arturo. Durante l’omelia ha invitato i moggesi<br />
a non dimenticare l’esempio che Ettore ha offerto con la sua vita, ricordando la<br />
sua bontà, la semplicità, la simpatia che sapeva suscitare in chi lo ha conosciuto. Il nome<br />
di Ettore resterà sempre legato alla sua valle, alle fatiche quotidiane per preservare<br />
l’unica via di comunicazione tra le frazioni e Moggio, difenderla dall’impetuosità<br />
delle acque avendo quale uniche armi la pala e il piccone.<br />
(da il Gazzettino 26.09.2003)<br />
I DEFUNTI<br />
Nel 9° anniversario<br />
della morte di<br />
ISABELLA TREU<br />
m. 02.11.1994<br />
Mamma, sei tanto<br />
lontana, ma ci sei tanto<br />
vicina.<br />
Ti vogliamo<br />
sempre tanto bene.<br />
Figli e nuore<br />
EVELINO FILAFERRO<br />
m. 22.10.1987<br />
A 16 anni dalla tua morte,<br />
sei sempre vivo<br />
nei nostri cuori.<br />
La moglie e i figli<br />
MISSONI LUCIANO<br />
m. 07.09.2003<br />
Moglie e figli<br />
Ettore<br />
Il sorîs<br />
da la Val Aupe<br />
a no’l si studarà<br />
parcè che,<br />
l’Ettore,<br />
cun sé,<br />
par simpri<br />
lu puartarà…<br />
Un plasè incuintrâlu<br />
e, cun lui,<br />
cuatri paraulis<br />
scambiâ, su la salût,<br />
la famê, i frùz<br />
e, dopo, un ver pecjât<br />
scugnî saludâlu…<br />
BRUNO BIANCOLINI<br />
m. 08.11.2000<br />
Papà, sono passati tre anni<br />
da quando te ne sei volato<br />
in cielo. E io ti immagino<br />
seduto lassù, felice e<br />
finalmente in pace.<br />
Ti prego, papà, veglia su<br />
di noi e aiutaci<br />
a continuare la nostra vita<br />
terrena. I tuoi cari<br />
ROMANO SIMONETTI<br />
m. 09.10.2000 in Francia<br />
Nel terzo anniversario<br />
della morte, i parenti<br />
Lo ricordano con<br />
immutato affetto.<br />
IRMA VALENT<br />
m. 23.11.1993<br />
Nel decimo anniversario<br />
della tua scomparsa,<br />
i tuoi cari ti ricordano<br />
con affetto.<br />
La simpatie<br />
fate persone<br />
cun doi voi<br />
che ai ridevin<br />
e dos fossetis<br />
che,<br />
la muse ai iluminavin…<br />
Cussì,<br />
il tô ricuart<br />
al restarà<br />
e, cjalant tô fie,<br />
di cjaminâ ancjmò cun te,<br />
plan plan, tabaiànt,<br />
a nus samearà…<br />
Annia Missoni
L’<strong>ALBA</strong> n. 7 - MOGGIO UDINESE - OTTOBRE 2003 8<br />
Durante la prima “Guerra Mondiale”,<br />
mercoledì 24 <strong>ottobre</strong> 1917<br />
l’esercito austro - ungarico, accompagnato<br />
da diversi reggimenti di<br />
fanteria tedeschi, sfondò le linee<br />
dell’esercito italiano (la cosiddetta<br />
disfatta di Caporetto).<br />
Il comandante in Capo delle forze<br />
della XIV armata, generale Otto von<br />
Below, riporta nel suo diario che in<br />
data 29.10.1917 aveva conquistato<br />
Resiutta e si avvicinava a Moggio<br />
Udinese. Lunedì 29 <strong>ottobre</strong>, le truppe<br />
del genio in forza a Moggio ebbero<br />
l’ordine di far saltare i ponti sia in<br />
legno che in ferro che potessero agevolare<br />
l’avanzata nemica.<br />
In tale data si rileva nel libro storico<br />
curato da Mons. Pacifico Belfio,<br />
Abate Presule di Moggio la seguente<br />
iscrizione: “ ore 19, salta il Ponte sul<br />
Fella” – ore 20 salta la polveriera –<br />
sono pure distrutti due ponti sulla via<br />
che da Bevorchians conduce a Chiaraschiattis.<br />
Sotto le loro rovine sono<br />
travolti nove soldati i cui nomi sono<br />
segnati nel registro dei morti”.<br />
Considerando la distanza che intercorreva<br />
fra il centro abitato e la<br />
Val Aupa, sono abbastanza propenso<br />
a credere che i ponti della Val<br />
Aupa vennero fatti saltare sabato 27<br />
<strong>ottobre</strong> 1917 e che la notizia venne<br />
Settembre ’53: “Nuovo medico condotto.<br />
Dal 1° settembre corr. È il nostro<br />
concittadino Dott. Panier proveniente<br />
dalla condotta di Lusevera...”<br />
Le notizie di cronaca moggese di<br />
cinquant’anni fa, puntualmente<br />
informano dell’avvicendamento nella<br />
condotta medica di Moggio. Così,<br />
oggi, rileggendo quelle pagine non è<br />
TORNEO TRA I POPOLI per categoria Allievi<br />
riportata sul diario il 29 dello stesso<br />
mese anche in considerazione che<br />
l’Abate successivamente afferma<br />
che le truppe austro - ungariche nella<br />
sera dello stesso giorno entrarono<br />
a Moggio dalla Val Aupa.<br />
Il primo ponte, fatto saltare, è<br />
stato quello del Rio “Landri” e quì,<br />
purtroppo i genieri addetti ai lavori<br />
di demolizione, probabilmente,<br />
per alcuni difetti degli esplosivi<br />
collocati trovarono la morte nel cunicolo<br />
di esplosione; posso segnalare<br />
i loro nomi: Leo Pierotti (Ufficiale),<br />
Salvatore Piras, Francesco<br />
Madio, Giulio Maniero e Pasquale<br />
Forges, che vennero sepolti a Saps<br />
in località “Drel di Cuel”.<br />
Il secondo ponte fatto saltare è<br />
quello sul Rio Chianalott e su questo<br />
voglio soffermarmi e specialmente<br />
su quell’icona che è posta prima dello<br />
stesso, a sinistra della strada che<br />
da Bevorchians porta a Chiaraschiattis,<br />
prima del ponte e del curvone<br />
che porta allo stavolo “Coset”,<br />
e che commemora le vittime di quattro<br />
soldati italiani che, per errore e<br />
precipitazione, vennero uccisi dai<br />
nostri soldati che fecero saltare il<br />
ponte quando gli stessi lo attraversavano<br />
(credevano fossero tedeschi): a<br />
memoria voglio ricordare i nomi:<br />
possibile esimersi dal ricordare il<br />
dott. Panier, che per quasi trent’anni<br />
ha svolto l’attività di stimato medico<br />
sul territorio moggese. Classe 1912, il<br />
dottor Domenico Panier occupò il<br />
posto del collega, dott. Zannier, trasferitosi<br />
a Ragogna. L’alacre medico<br />
meritò subito la fiducia e l’apprezzamento<br />
dei Moggesi, svolse attivamente<br />
il suo servizio sino al pensionamento<br />
nel marzo del 1982.<br />
Gli echi della memoria possono<br />
essere tanti, ma come non aver presente<br />
alcuni tratti, certo meno lontani<br />
di cinque decenni, propri della figura<br />
del distinto professionista che<br />
L’icona dedicata ai caduti rimessa a nuovo da cinque soci del Gruppo A.N.A. di<br />
Moggio.<br />
Domenico Grosso, Franchino Cataldo,<br />
Luigi Turri e Michele D’Urso;<br />
vennero sepolti a Bevorchians e successivamente<br />
i resti vennero restituiti<br />
alle famiglie. L’icona, con la lapide<br />
che reca inciso” Ricordatevi degli<br />
eroi caduti il 27.X.1917”, si dice sia<br />
stata fatta fare dal Sig. NOT Antonio<br />
(Coset ) che, avendo la casa proprio<br />
sopra il ponte del Rio Chianelott, asseriva<br />
di non riuscire a prendere<br />
sonno in quanto sentiva le grida ed i<br />
gemiti di quelli che avevano perso la<br />
vita in tale sciagura.<br />
CINQUANT’ANNI FA<br />
con la sua pipa e a bordo della “Fiat<br />
Cinquecento” blu scuro, effettuava il<br />
quotidiano giro di visite od accorreva<br />
a seguito di una chiamata. Spesso, dal<br />
lunotto posteriore della piccola utilitaria<br />
s’intravedeva la sagoma del suo<br />
affezionato pastore tedesco.<br />
La fedele compagna Darma, obbediente<br />
e talmente ben “educata”<br />
che durante le passeggiate seguiva il<br />
Dottore al passo, senza bisogno del<br />
Con un TRIANGOLARE<br />
per la categoria Allievi, si è svolto<br />
recentemente presso il Campo<br />
comunale di Moggio Udinese<br />
il 1° Torneo internazionale giovanile<br />
di calcio “TORNEO<br />
TRA I POPOLI”. Squadre partecipanti:<br />
JESENICE (Slovenia),<br />
MAUTHEN/KOTSHACH<br />
(Austria), MOGGESE (Italia).<br />
RICORDIAMOCI DEI CADUTI E DI UN’ICONA PARTICOLARE<br />
Anno 1917 - Anno 2003 – Val Aupa<br />
Riproposte in breve, alcune notizie,<br />
fatti, curiosità, che i Redattori<br />
del Bollettino hanno diligentemente<br />
registrato cinquant’anni<br />
or sono.<br />
Un’interessante rilettura, dopo<br />
mezzo secolo di storia moggese.<br />
(In corsivo il testo originale).<br />
Quest’anno, cinque soci del<br />
Gruppo A.N.A. di Moggio Udinese,<br />
(tutti della Val Aupa), con l’assistenza<br />
del Capogruppo GIACOB-<br />
BI Laurino, hanno voluto sistemare<br />
l’icona e, con impegno e passione<br />
si sono dedicati sacrificando ore<br />
di tempo libero; e chi potevano essere:<br />
TOLAZZI Sisto, GALLIZIA<br />
Ido, FALESCHINI Sergio, GAL-<br />
LIZIA Mario e DELLA SCHIA-<br />
VA Marcello.<br />
Grazie Alpini<br />
Alessandro De Colle<br />
guinzaglio e non era inconsueto scorgerla,<br />
tranquillamente accucciata all’ingresso<br />
di casa dei pazienti, in attesa<br />
del medico impegnato in una visita.La<br />
figura e l’opera del dottor Panier<br />
saranno sempre ricordate dai<br />
moggesi, che hanno conosciuto e stimato<br />
la sua serietà e professionalità<br />
durante il lungo periodo di attività e<br />
servizio a Moggio.<br />
S.D.B.<br />
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