Relazione - Città di Torino
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2.4. REGOLE<br />
Divisione COMMERCIO<br />
Settore URBANISTICA COMMERCIALE<br />
Divisione SERVIZI CULTURALI<br />
Settore ARREDO E IMMAGINE URBANA<br />
Quanto segue rappresenta un insieme <strong>di</strong> regole per la progettazione:<br />
esprimono i vincoli che provengono dall'analisi del luogo, le potenzialità del<br />
medesimo, le criticità rispetto alle destinazioni d'uso dell’occupazione del<br />
suolo pubblico. Le attività dovranno avere attrezzature ed arre<strong>di</strong> che si<br />
adattino all’ambiente naturale ed architettonico, e non viceversa. Le<br />
regole che seguono, pur nella necessità <strong>di</strong> un insieme <strong>di</strong> <strong>di</strong>vieti ed obblighi,<br />
sono definite con lo scopo <strong>di</strong> promuovere la progressiva crescita della<br />
qualità degli interventi per una maggiore adeguatezza alle caratteristiche<br />
del luogo.<br />
2.4.1 Regole per la collocazione <strong>di</strong> dehors, pa<strong>di</strong>glioni, chiatte<br />
2.4.1.1. i dehors possono essere collocati:<br />
- lungo il fronte del COMPLESSO DEI MURAZZI DEL PO<br />
- lungo l'argine del fiume PO<br />
2.4.1.2. i pa<strong>di</strong>glioni non possono essere collocati lungo il fronte del<br />
COMPLESSO DEI MURAZZI DEL PO né lungo l’argine del fiume<br />
Po.<br />
2.4.1.3. le chiatte possono esser collocate:<br />
sulle aree <strong>di</strong> fiume non corrispondenti alla superficie <strong>di</strong> rispetto per<br />
le gra<strong>di</strong>nate <strong>di</strong> accesso al fiume. Possono assolvere alla funzione<br />
corrispondente ai pa<strong>di</strong>glioni ed, inoltre, alla preparazione <strong>di</strong> cibi e<br />
bevande.<br />
2.4.1.4. ogni attività ha <strong>di</strong>ritto ad occupare la superficie per dehors ad<br />
essa attribuibile e dotarsi <strong>di</strong> chiatta nei limiti <strong>di</strong> <strong>di</strong>sponibilità<br />
dell’area <strong>di</strong> fiume ad essa antistante. Per le chiatte è comunque<br />
in<strong>di</strong>spensabile l’assegnazione <strong>di</strong>retta ed esclusiva <strong>di</strong> una o più<br />
arcate. In assenza <strong>di</strong> tale <strong>di</strong>sponibilità non è consentito l’ormeggio<br />
della chiatta.<br />
2.4.1.5. la porzione <strong>di</strong> lotto non occupata dalla attività <strong>di</strong> pertinenza può<br />
essere ceduta unicamente alle attività contigue. Analoghi criteri<br />
dovranno essere definiti per le chiatte, previa verifica del regime<br />
giuri<strong>di</strong>co cui esse sono sottoposte.<br />
2.4.1.6. gli accessi ai dehors (sia sul fronte, sia lungo l'argine) e alle<br />
chiatte devono essere localizzati in corrispondenza delle superfici<br />
<strong>di</strong> rispetto per gli ingressi alle arcate e non devono costituire<br />
barriera architettonica. Vietato l’accesso ai dehors <strong>di</strong>retto dal<br />
percorso pedonale in posizioni non corrispondenti alle sopracitate<br />
superfici <strong>di</strong> rispetto. (ve<strong>di</strong> schema grafico g1).<br />
2.4.1.7. gli ingressi alle arcate sono anche le uscite <strong>di</strong> sicurezza delle<br />
attività poste all'interno. Gli accessi ai dehors dovranno favorire<br />
l'esodo ed essere in numero adeguato rispetto al numero delle<br />
arcate occupate dalle attività.<br />
2.4.1.8. solo in presenza <strong>di</strong> rampa sono consentiti ulteriori ingressi con<br />
gra<strong>di</strong>ni.<br />
2.4.1.9. nelle superfici <strong>di</strong> rispetto per gli ingressi alle arcate, poiché<br />
costituenti il collegamento <strong>di</strong>retto tra arcate, percorso pedonale e<br />
fiume, non possono essere collocate attrezzature, fisse o semi<br />
fisse, inerenti a dehors, né essere realizzati collegamenti tra<br />
attrezzature contigue, anche alle quote superiori (insegne,<br />
luminarie, ...) salvo quanto previsto al successivo punto 2.4.3.4.<br />
Tale <strong>di</strong>vieto non vale per pedane e rampe che, comunque, non<br />
dovranno ostacolare il transito e la percezione visiva del fiume.<br />
2.4.1.10. la collocazione delle attrezzature <strong>di</strong> attività <strong>di</strong>verse nel medesimo<br />
lotto può avvenire secondo accor<strong>di</strong> tra i privati, fermo restando<br />
che la eventuale delimitazione dovrà avere caratteristiche<br />
<strong>di</strong>mensionali e formali analoghe alle contigue e dovrà rispettare le<br />
specifiche inerenti le delimitazioni.<br />
2.4.1.11. qualora l'attività occupi più lotti contigui i dehors corrispondenti a<br />
ciascun lotto potranno essere tra loro collegati tramite la pedana,<br />
comprensiva <strong>di</strong> rampa.<br />
2.4.2. Regole per la collocazione dei dehors da porre in<br />
corrispondenza del fronte del COMPLESSO DEI MURAZZI DEL<br />
PO<br />
2.4.2.1. la superficie per i dehors è stata delimitata in corrispondenza delle<br />
arcate aperte, attualmente accessibili e aventi come estremità, sia<br />
a nord sia a sud, il limite rappresentato dagli elementi<br />
architettonici in<strong>di</strong>canti l'inizio delle rampe (blocchi monolitici del<br />
parapetto <strong>di</strong> pietra) al fine <strong>di</strong> mantenere libero da ingombri le<br />
rampe (costituenti, insieme alle scale, le vie <strong>di</strong> esodo).<br />
2.4.2.2. si assume il limite per elementi dei dehors (ve<strong>di</strong> schema grafico<br />
f1) come vincolante per la collocazione <strong>di</strong> qualsiasi attrezzatura<br />
che possa essere considerata fissa o semi-fissa, con rilevante<br />
sagoma <strong>di</strong> ingombro (altezza maggiore <strong>di</strong> 1,6 m, larghezza verso<br />
il fronte maggiore <strong>di</strong> 0,20 m) con esclusione delle eventuali<br />
pedane e delle delimitazioni (se <strong>di</strong> altezza non superiore a 1,20 m<br />
da piano strada).<br />
Schema grafico f1<br />
Criteri <strong>di</strong> impostazione del Progetto Integrato d’Ambito<br />
COMPLESSO DEI MURAZZI DEL PO<br />
TORINO<br />
LINEE GUIDA PER IL PROGETTO DI VALORIZZAZIONE<br />
Regole<br />
2.4.3. Regole per la collocazione dei dehors da porre lungo l'argine<br />
2.4.3.1. il collegamento <strong>di</strong>retto verso il fiume, in corrispondenza delle<br />
superfici <strong>di</strong> rispetto, rimane in essere quando separa due attività<br />
<strong>di</strong>verse ed è sede degli accessi alle medesime. (ve<strong>di</strong> schema<br />
grafico g1).<br />
2.4.3.2 nel caso previsto al punto 2.4.1.11. il collegamento <strong>di</strong>retto con il<br />
fiume (in corrispondenza delle superfici <strong>di</strong> rispetto), potrà essere<br />
interrotto, qualora si trovi tra lotti occupati dalla medesima attività,<br />
al fine <strong>di</strong> dare continuità all'esercizio. L’elemento <strong>di</strong> delimitazione<br />
corrispondente all’interruzione dell’accesso <strong>di</strong>retto al fiume dovrà<br />
essere arretrato <strong>di</strong> almeno 0,50 m rispetto alla delimitazione dei<br />
dehors verso il fiume e dovrà avere caratteristiche tali da potere<br />
essere prontamente rimosso in caso <strong>di</strong> necessità.<br />
schema grafico g1<br />
2.4.4. Regole per la collocazione delle chiatte<br />
2.4.4.1. pur nel rispetto delle proprie specificità sono da preferire chiusure<br />
tali da consentire la miglior percezione dell’ambiente esterno.<br />
Perciò i tamponamenti perimetrali (sia verticali sia <strong>di</strong> copertura)<br />
dovranno essere prevalentemente trasparenti.<br />
2.4.4.2. insieme alla chiatta possono trovare collocazione anche<br />
attrezzature per attività che si relazionano in modo <strong>di</strong>retto con<br />
l’acqua ( piscine,.ecc.)<br />
2.4.4.3. le chiatte possono essere attrezzate anche a dehors: in tal caso<br />
valgono le medesime specifiche per le attrezzature previste per i<br />
dehors lungo l’argine.<br />
Gianfranco Cavaglià. Milena Bertotto Rosso. ARCHITETTI collaborazioni: arch.i Cristina Azzolino, Andrea Bocco, Angela Lacirignola torino, novembre 2005<br />
via giolitti 11. 10123 <strong>Torino</strong> . tel 011.548168 . fax 011.5622228 . ailgavac@tin.it<br />
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