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pressunE orriere di Rimini e San Marino Direttore Responsabile: Pietro Caricato Paolo Maggioli, presidente in pectore di Confindustria 15/05/2013 Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d. Diffusione: n.d. Confindustria. Ieri la scelta della giunta, il 3 giugno la nomina ufficiale. Badioli e Pettinari vice La spunta Paolo Maggioli Al neo presidente 18 voti contro gli 11 di Pesaresi RIMINI. Paolo Maggioli, 48 anni, amministratore delegato di Maggioli Spa sarà il nuovo presidente di Confindustria Rimini. L'incoronazione ufficiale è prevista il prossimo 3 giugno in occasione dell'assemblea generale degli industriali in programma al palacongressi (ci saranno anche il presidente nazionale di Confindustria Giorgio Squinzi e Roger Abravanel, esperto in leadership e strategie di crescita nelle società post industriali, autore del best seller Meritocrazia). Ieri, la giunta di Confindustria, con votazione a scrutinio segreto, ha designato Maggioli quale candidato ufficiale alla successione del presidente Maurizio Focchi (in carica dal 2007). La scelta è arrivata dopo il lavoro svolto da una commissione ad hoc composta da Massimo Ferretti, Giorgio Forlani e Bruno Tani. Giunta che, sempre ieri ha approvato il bilancio consuntivo 2012 e il preventivo 2013 da proporre all'assemblea. La scelta di Paolo Maggioli, figlio del presidente della Camera di commercio Manlio, era la più accreditata alla vigilia rispetto al nome dello sfidante Alessandro Pesaresi. Il neo presidente l'ha spuntata con 18 voti a favore, 11 sono andati a Pesaresi, due gli astenuti. Maggioli ha subito proposto quali vice presidenti elettivi Simone Badioli (Aeffe) e Alessandro Pettinari (Fom Industrie). Mentre Nevio Vici prende il posto di un probiviro dimissionario. Maggioli vanta una lun- Pagina 36 di 63 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 ga esperienza all'interno di Confindustria Rimini: dal 1998 fa parte della giunta, dal 2007 è vice presidente e nel luglio del 2011 è stato nominato vice presidente di Confindustria Emilia Romagna. Imprenditore di quarta generazione è laureato in giurisprudenza all'Università di Bologna con una tesi in diritto costituzionale dal titolo Comunicazione negli enti pubblici locali. Dopo la laurea, si reca all'estero per alcune esperienze prima negli Stati Uniti (nel' 91) poi a Londra nel '92. Nel '94 torna in Italia e si dedica alle attività del Gruppo di famiglia di fianco al padre Manlio. Nel '95 diventa ad di Maggioli Ufficio Spa, succeduta alla Pirola Maggioli. Nel '96 assume la carica di ad di Maggioli Editore Spa. Dal 1° gennaio 2002 è ad di Maggioli Spa. (la holding che controlla le quattro principali aziende del gruppo) leader nella fornitura di prodotti e servizi tecnologicamente avanzati dedicati alla pubblica amministrazione locale ed ai liberi professionisti collegati. (lu.ca.) Pagina 10
preSSunE LAWOCE Direttore Responsabile: Stefano Andrini ROMAGNA RIMINI & SAN MARINO 15/05/2013 Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d. Diffusione: n.d. PER LE FINANZE LA SOCIETÀ NON AVREBBE I REQUISITI PER CONTINUARE LA GESTIONE Aeradria, doccia fredda dal Ministero AEROPORTO Nuova informativa della Procura ai giudici co l parere sfavorevole dell'ente romano al concordato. La decisione del Tribunale Alla, forse una nuova udienza eradria non avrebbe i requisiti per continuare a gestire l'aeroporto Fellini. Questa volta a puntare il dito contro la soietà a maggioranza pubblica non sarebbe tanto la Procura che ha avviato un'inchiesta sui conti dissestati., quanto il Ministero delle Finanze che avrebbe già anticipato il suo parere negativo sul rinnovo della concessione da parte dell'Enac con un giudizio negativo sui bilanci. Una posizione, questa, già espressa per il 2011, poi 'congelata' nel 2012 in attesa del concordato in continuità chiesto ad ottobre. La documentazione, insieme col giudizio in questo caso favorevole del Ministero dei Trasporti, sarebbe stata spedita la settimana scorsa dai magistrati ai giudici del Tribunale civile, ancora in camera di consiglio da ormai più di una settimana per decidere se ammettere o meno la società al concordato. Motivo per cui. ieri si è sparsa l'indiscrezione che il collegio giudicante presieduto da Rossella Talia avrebbe intenzione di convocare addirittura una nuova udienza, alla luce delle novità emerse. Tuttavia, questa circostanza è stata smentita in serata da fonti qualificate del. Palazzo di. Giustizia, secondo le quali al momento non ci sono nuovi motivi per farlo. Di sicuro, però, la decisione sull'ammissibilità al concordato, da cui dipende poi la decisione dell'assemblea dei creditori sul piano, sta tardando molto ad arrivare. Per alcuni troppo. Masini 'sotto torchio'. I due filoni penale e civile si intrecciano in maniera inestricabile. ieri è stata infatti la giornata dell'interrogatorio di cinque ore da parte del pm Gemma Gualdi e dei militari del nucleo tributario della guardia di finanza al presidente di Aeradria Massimo N'asini, indagato con tutto il Cda per violazione della legge fallimentare (ricorso abusivo al credito e crediti simulati in tutto o in parte per essere ammessi alla procedura di concordato) e per falso in bilancio. La prima parte dell'interrogatorio si sarebbe concentrata proprio sui documenti ministeriali, quindi gli inquirenti hanno incalzato Masini - assistito dagli avvocati Alexia Armaroli e Cesarina Mitaritonna - concentrandosi in particolare su 6 milioni di euro iscritti. a bilancio e sparsi nel piano di concordato su cui però ci sono pesanti dubbi. Nel mirino ci sono innanzitutto i 3 milioni del piano marketing approvato dall'assemblea dei soci nel maggio 2009, ma a cui poi gli enti pubblici non hanno dato alcun seguito. La Procura ritiene che Masini fosse al corrente di come quei soldi in realtà non sarebbero mai arrivati, e che si sarebbe così andati avanti con l'equivoco fino a i- scrivere a bilancio somme che in realtà non esistevano. Oltre a questi 3 milioni, ce ne sono altrettanti sia di finanziamenti alla partecipata Air sia di crediti minori che la società avrebbe spalmato sui bilanci tramutandoli in crediti svalutati in vista del piano di concordato. Perché dunque disperderh nei rivoli di bilancio proprio in occasione del concordato, se prima quei 6 milioni erano stati sempre contabilizzati' Masini ha risposto punto per punto a questa e altre domande, facendo anche i nomi di altri corresponsabili nella gestione della società. Oggetto dei chiarimenti chiesti anche un credito di 600mila euro avanzato da Aeradria nei confronti della Regione Emilia Romagna, che lo avrebbe negato più. volte spiegando di non aver mai assunto quell'impegno nonostante risultasse dai conti. Quindi al presidente è stato chiesto dei crediti scaturiti dalle promesse di finanziamento degli enti pubblici soci, ossia le "lettere di patronage" sulla base delle quali Aeradria avrebbe ottenuto anticipazioni dalle banche, prima tra tutte la Carini. che vanta un credito di 9 milioni. Pagina 37 di 63 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 Nel piano di concordato presentato al Tribunale i debiti ammontano a 47 milioni di euro, e ai creditori è stata avanzata la proposta di pagargli tra il 15 e il 19% del dovuto, meno dell'Iva già versata, quindi. Il patrimonio netto della società a fine 2012 e con la proiezione sul primo semestre del 2013 si aggirerebbe su un negativo di 18 milioni. In settimana sono previste altre acquisizioni di document. Facile quindi che gli interrogatori agli altri membri del Ccla slittino alla prossima settimana. Giovanni Bucchi Pagina 11 Vrudeju,noceprreed4rpI ■ did,tpc.
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