Rassegna stampa - Comune di Rimini

press unE
uotidlano
Nii.Q ai rumini
Direttore Responsabile: Claudio Casali
Martedì c'è stato
un incontro in
Comune con gli
assessori Sade-gholvaad,
Lisi e
Visentin e le categorie
su un
progetto di mercatini
etnici il
servizio su
NOnews.it dell'i
maggio
Un venditore
abusivo a Marina
Centro l'estate
scorsa (FOTO
PETRANGELI)
03/05/2013
Periodicità: Quotidiano
Tiratura: n.d.
Diffusione: n.d.
Associazioni degli ambulanti sul piede di guerra dopo l'incontro in Comune sulla proposta di istituire aree riservate ai venditori extracomunitari
Mercatini etnici? Vade retro"
Celli (Anna): Irricevibile. Ci sono delle regole, non si possono trovare scorciatoie"
Angelini (Fiva)g `Non è così che si combatte il fenomeno dell'abusivismo commerciale"
M M IN i - Mercatini etnici per favorire
l'integrazione e contenere l'abusivismo
commerciale? "Ma mi
faccia il piacere..".
I rappresentanti delle associazioni
di categoria, peraltro alcuni
di loro presenti all'incontro di
martedì scorso in Comune in cui
stato ipotizzato il progetto, non la
mandano a dire.
"Abbiamo già mandato una lettera
all'amministrazione comunale
in cui chiediamo un nuovo incontro
per portare subito in discussione
questo progetto che respingiamo
nella maniera più assoluta"
fa sapere Nicola Angelini
presidente dell'associazione degli
ambulanti Fiva Confcaannercioe
vice presidente vicario di Confcommercio,
dopo aver letto su
queste pagine il resoconto dell'incontro
di martedì. "Proposta irricevibile"
gli fa eco Gianfranco
Giorgetti, responsabile dell'Anva,
l'associazione ambulanti che fa capo
a Confesercenti.
Entrambe le associazioni ricordano
che "esperienze del genere
sono già state tentate in passato,
ma non hanno prodotto alcun risultato
apprezzabile". in accordo
con le associazioni del commercio
ambulante, tra la fine degli anni
Novanta e l'inizio del Duemila, fu
messa a disposizione, in estate, l'area
mercatale di diramare: "All'inizio
parteciparono parecchi ricorda
Angelini - poi un po' alla
volta non venne più quasi nessuno.
E si era trattato di una iniziativa
che avevamo sostenuto anche
noi, e a costi notevoli". Ma la questione
è anche di principio: "Abbiamo
a che fare con soggetti illegali
— sottolinea Giorgetti - l'intergrazione
deve passare attraverso
le regole, non improvvisamente
attraverso scorciatoie", il timore è
che si generino "tensioni sociali -
continua il presidente Arava - Gli
ambulanti regolari già vivono oggi
mille difficoltà e in più pagano le
tasse, il suolo pubblico. Improvvisamente
ritrovarsi con zone appetibili
assegnate a chi operava nel-.
l'illegalità... Poi non si parli di 'etnicj
perché di etnico certi mercatini
hanno poco o niente, il più
delle volte è paccottiglia prodotta
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chissà dove. No, da qualsiasi parte
la si guardi, questa. operazione
non sta in piedi".
"Se gli_ abusivi vogliono regolarizzarsi
possono farlo in ogni momento
— spiega ancora Angelini —
basta prendere la licenza e inserirsi
nei mercati che ci sono già, le
liste d'attesa ci sono sempre, poi ci
sono tanti mercatini". "Se è cosi
che deve funzionare — continua
Angelini allora da domani chiamo
i miei 400 ambulanti associati,
facciamo gli abusivi così che il Comune
ci mette a disposizione
un'area per spingerci a metterci in
regola. Non è così che può funzionare.
E poi il progetto che ci hanno
presentato riguarderebbe solo
senegalesi, perché sarebbe in collaborazione
con il consolato del
Senegal. Ma gli abusivi sono di
tutte le razze, cinesi, peruviani,
cingalesi e chi più ne ha più_ ne
metta". Conclusione: "Non possono
essere i mercatini etnici la risposta
all'abusivismo.. si faccia come
hanno fatto altri comuni, come
Bellaria, come ha fatto in parte
Riccione.. Se si vuole contrastare
l'abusivismo commerciale ci possono
essere formule più intelligenti.
E comunque non si combatte
il fenomeno creando un mercatino
per venti trenta persone".
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