Federico Stacchini - Camera dei Deputati

Strumenti di sindacato ispettivo ed atti del Presidente della Repubblica Ylò
semblea che, dopo un serio e sereno scambio di opinioni, il presiden­
te del gruppo del movimento sociale ha preannunziato la presentazio­
ne di uno strumento di indirizzo, che analoga iniziativa si è riservato il
presidente del gruppo liberale e che la Presidenza, dunque, a sua volta
si riserva di valutare sia il contenuto di tali atti sia la possibilità di un
dibattito nei limiti consentiti dall'ordinamento per le discussioni su
siffatti argomenti.
Quest'ultima vicenda presenta aspetti particolarmente delicati in
quanto è investito uno di poteri definiti "propri" dalla migliore dottri­
na, vale a dire quello di scioglimento. La prima considerazione da fare,
sulla base di quanto si è sin qui sostenuto, si appunta al tema sul quale
il Governo dovrebbe essere chiamato a rispondere. Ove si trattasse di
interrogarlo sui suoi intendimenti rispetto all'attuale situazione politi­
co-istituzionale ed al suo evolvere, la risposta non può che ricordare
che un dibattito sul tema è stato svolto, con ampiezza di interventi,
nelle sedute del 21 e del 22 settembre.
La Presidenza non ha dunque ritenuto che le interpellanze succes­
sivamente presentate dai gruppi del PSI, del PLI e del MSI potessero
costituire una base ammissibile di discussione, pur non avendo annun­
ciato una comunicazione formale di inammissibilità. La Presidenza ha
altresì rivolto ai rappresentanti dei gruppi presentatori l'invito a consi­
derare che la diffusione data ai testi delle stesse interpellanze avesse
assicurato l'eco politica desiderata e come gli interventi dell'onorevole
Labriola sul bilancio della Camera e dell'onorevole Melillo sulla pro­
posta di revisione dell'articolo 68 della Costituzione ne avessero espli­
citato gli argomenti essenziali. In altre parole, i proponenti avevano
colto l'occasione di interventi in altre sedi per esprimere di fatto il pro­
prio giudizio sui comportamenti del Presidente della Repubblica.
Conseguentemente, la Presidenza ha invitato gli stessi presentatori a
riformulare le rispettive interpellanze tra le quali quella del MSI non
poneva problemi di ammissibilità ma di ripetitività perché identica a
quella già presentata e svolta nel corso del dibattito del 21-22 settem­
bre, mentre le altre due chiedevano sostanzialmente al Governo di
esprimere un giudizio su dichiarazioni del Capo dello Stato e di assu­
mere interventi confìgurabili come correttivi di tali dichiarazioni.
Richiamandosi alla dottrina prevalente, ancorché non univoca, e
soprattutto alla prassi parlamentare che non ammettono strumenti di
sindacato ispettivo volti a sindacare comportamenti di organi diversi
dal Governo e che escludono che il Presidente della Repubblica possa