Federico Stacchini - Camera dei Deputati

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denti, a garanzia generale della funzionalità della propria commissione,
si fanno portatori.
In risposta alle rinnovate richieste di certezza dei tempi da dedicare
ai lavori della commissione, il Presidente della Camera ha invitato a
sfruttare tutte le possibilità che il calendario offre, lasciando intendere
che la settimana parlamentare, almeno quella non finalizzata all'attività
legislativa, non può limitarsi alle giornate centrali della settimana.
Tale invito sembra essere stato accolto in questa legislatura da alcune
commissioni che, per svolgere con certezza la propria attività non legislativa,
si convocano anche al mattino dei giorni di martedì e venerdì.
In riferimento alla richiesta di riunire le conferenze dei presidenti di
gruppo e dei presidenti di commissione contemporaneamente, anche
se soltanto in talune circostanze, il Presidente Napolitano nella riunione
dell'I 1 gennaio 1993 ha osservato che "(-•) ^1^ Camera sono rappresentati
tredici gruppi e ci sono quattordici Commissioni permanenti^
ove si consideri anche quella per le politiche comunitarie che va
inserita a pieno titolo nell'area degli organismi permanenti, per cui
una riunione di ventisette rappresentanti sarebbe troppo pletorica e
non sarebbe in grado di raggiungere alcun risultato".
Particolare rilevanza assume la Conferenza dei presidenti di commissione
del 15 settembre 1993, tenutasi alla ripresa dei lavori dopo la
pausa estiva e, soprattutto, a breve distanza di tempo dalla lettera del
5 agosto 1993 inviata dal Presidente Napolitano ai presidenti di commissione
alio scopo "di adottare indirizzi diretti in particolare a migliorare
la qualità del lavoro parlamentare", con specifico riferimento
all'attività della commissioni permanenti. Il Presidente, oltre a chiedere
informazioni, in vista del programma trimestrale, sullo stato dell'iter
dei provvedimenti assegnati in sede legislativa alle diverse commissioni,
ha giudicato importante riflettere in quella sede in merito anche
ad altre iniziative di carattere non legislativo delle commissioni.
Il Presidente, dopo aver fatto cenno anche ad un altro punto compreso
nella citata lettera del 5 agosto, laddove invita i presidenti di
commissione al massimo rigore in tema di ammissibilità di emendamenti
ai disegni di legge di conversione dei decreti-legge, ha sottolineato
il valore del fatto di essere riusciti a far riemergere l'istituto della
sede redigente, più volte richiesto anche in sede di Conferenza dei presidenti
di commissione. Ha ribadito l'opportunità, per evidenti motivi
di economicità dei lavori, di svolgere congiuntamente, laddove possibile,
l'attività conoscitiva delle commissioni, sottolineando altresì il note-