02-Gruppo Fiat IT - Fiat SpA

Proventi e oneri finanziari
Gli oneri e i proventi derivanti da operazioni fuori bilancio,
nonché i relativi accertamenti delle differenze cambio valutate
al 31 dicembre sono contabilizzati nel conto economico
secondo le modalità precedentemente esposte.
I costi relativi alle operazioni di smobilizzo crediti ed effetti,
a qualsiasi titolo (pro-solvendo, pro-soluto inclusa
“securitization”) e di qualsiasi natura (commerciali, finanziarie,
altro), sono imputati nell’esercizio di competenza.
Introduzione dell’Euro
A partire dal 1° gennaio 1999 tutte le società del Gruppo
residenti in Paesi aderenti all’Euro, ad eccezione delle società
assicurative e di alcune società entrate nel Gruppo
successivamente, hanno adottato quale valuta di conto
la nuova moneta.
In applicazione di quanto previsto dal D. Lgs. 213/1998
“Disposizioni per l’introduzione dell’euro nell’ordinamento
nazionale”, integrato dal documento dei Consigli Nazionali dei
Dottori Commercialisti e dei Ragionieri in tema di “Introduzione
dell’euro quale moneta di conto”, le differenze di cambio relative
agli elementi monetari in valute aderenti all’euro, presenti nel
bilancio chiuso al 31 dicembre 1998, erano state determinate
sulla base dei tassi fissi di conversione stabiliti il 31 dicembre
1998. Le differenze così emerse erano state direttamente
iscritte a rettifica delle voci patrimoniali cui si riferivano e in
contropartita erano state immediatamente imputate al conto
economico consolidato 1998 per l’intero importo.
I costi derivanti dall’introduzione dell’euro sono stati
interamente imputati per natura nel conto economico
consolidato tra i costi della produzione nell’anno in cui sono
stati sostenuti.
Imposte
Le imposte sul reddito dell’esercizio sono determinate in base
alla normativa vigente nei diversi Paesi in cui le imprese del
Gruppo operano.
Sulla base dell’evoluzione dei principi contabili internazionali
ed in seguito all’emanazione del principio contabile elaborato
dall’apposita Commissione dei Consigli Nazionali dei Dottori
Commercialisti e dei Ragionieri in tema di “Trattamento
contabile delle imposte sul reddito”, e tenuto conto dell’invito
in esso contenuto di adottarlo già a partire dal bilancio in
chiusura al 31 dicembre 1998, nel bilancio consolidato chiuso
a tale data era stato modificato il criterio di determinazione
delle imposte differite.
Le imposte differite passive o attive vengono determinate con
riferimento alle più significative operazioni di consolidamento
e a tutte le differenze temporanee tra i valori dell’attivo e del
passivo consolidati ed i corrispondenti valori rilevanti ai fini
fiscali risultanti dai bilanci d’esercizio delle società consolidate.
In particolare, le imposte differite attive sono iscritte solo se
esiste la ragionevole certezza del loro futuro recupero. Le
imposte differite passive, invece, non sono iscritte qualora
esistano scarse probabilità che il relativo debito insorga.
Le attività e le passività per imposte differite sono compensate
se riferite alla stessa impresa. Il saldo della compensazione
è iscritto nella voce Altri crediti dell’attivo circolante, se attivo,
nella voce Fondo imposte differite, se passivo. L’effetto
derivante dall’applicazione del nuovo criterio rispetto a quello
adottato sino al 31 dicembre 1997 era stato rilevato nella
voce del conto economico 1998 Proventi ed oneri straordinari,
illustrata nella nota 19.
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