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Relazione sulla Corporate Governance (Marzo 2006) - Fiat SpA

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Ciascuna società adotterà il proprio Modello facendo riferimento ai principi e regole di cui alle Linee Guida di<br />

Gruppo.<br />

Le società Caposettore provvedono all’adozione del proprio Modello che funge, a sua volta, da riferimento per<br />

i Modelli delle rispettive controllate.<br />

Resta compito primario dei rispettivi Organismi di Vigilanza, l’esercizio dei controlli sulle attività della società di<br />

appartenenza relativamente ai Processi Sensibili secondo le procedure descritte nei rispettivi Modelli,<br />

avvalendosi, di norma, di <strong>Fiat</strong> Revi e del supporto di altre funzioni interne che, di volta in volta, si rendano a tal<br />

fine necessarie.<br />

Ferma restando l’attribuzione delle responsabilità in capo alle singole società del Gruppo riguardo<br />

all’attuazione del Modello in relazione ai propri Processi Sensibili, e ferma restando la competenza primaria dei<br />

rispettivi Organismi di Vigilanza ad esercitare i relativi controlli secondo le procedure descritte nei rispettivi<br />

Modelli, è attribuito all’Organismo di Vigilanza di FIAT, quale capogruppo, la funzione di coordinamento nei<br />

confronti delle società del Gruppo, intesa questa unicamente come attività di indirizzo.<br />

In tale ambito, l’Organismo di Vigilanza di FIAT, svolgerà un’attività di consulenza e di coordinamento<br />

metodologico finalizzato a uniformare la divulgazione dei principi e delle regole generali per la costruzione del<br />

Modello nel Gruppo.<br />

Tale coordinamento è garantito dall’attività di reporting, mediante comunicazioni scritte da parte degli<br />

Organismi di Vigilanza delle società Caposettore, o delle società che non appartengono ad un Settore specifico,<br />

verso l’Organismo di Vigilanza di FIAT.<br />

L’attività di reporting ha come oggetto:<br />

■ semestralmente, l’attività svolta dall’ufficio dell’Organismo di Vigilanza di Settore;<br />

■ ogni qualvolta ve ne sia la necessità, le eventuali criticità emerse e le conseguenti azioni o iniziative intraprese.<br />

Gli Organismi di Vigilanza delle società appartenenti ad uno specifico Settore effettueranno il reporting di cui<br />

sopra all’Organismo di Vigilanza della società Caposettore di appartenenza.<br />

Da parte sua, FIAT comunica alle Caposettore, che a loro volta comunicano alle società appartenenti al proprio<br />

Settore, ogni modifica delle Linee Guida di Gruppo o delle metodologie applicative.<br />

5. Il Modello FIAT<br />

5.1 La costruzione del Modello FIAT<br />

(omissis )<br />

5.2 La funzione del Modello<br />

L’adozione e l’efficace attuazione del Modello non solo consente a FIAT di beneficiare dell’esimente prevista dal<br />

D.Lgs. 231/2001, ma migliora, nei limiti previsti dallo stesso, la sua <strong>Corporate</strong> <strong>Governance</strong>, limitando il rischio di<br />

commissione dei Reati.<br />

Scopo del Modello è la predisposizione di un sistema strutturato ed organico di procedure ed attività di<br />

controllo (preventivo ed ex post) che abbia come obiettivo la riduzione del rischio di commissione dei Reati<br />

mediante la individuazione dei Processi Sensibili e la loro conseguente proceduralizzazione.<br />

I principi contenuti nel presente Modello devono condurre, da un lato, a determinare una piena consapevolezza<br />

del potenziale autore del Reato di commettere un illecito (la cui commissione è fortemente condannata e<br />

contraria agli interessi di FIAT anche quando apparentemente essa potrebbe trarne un vantaggio), dall’altro,<br />

grazie ad un monitoraggio costante dell’attività, a consentire a FIAT di reagire tempestivamente nel prevenire<br />

od impedire la commissione del Reato stesso.<br />

Tra le finalità del Modello vi è, quindi, quella di sviluppare la consapevolezza nei Dipendenti, Organi Sociali,<br />

Società di Service, Consulenti e Partner, che operino per conto o nell’interesse della società nell’ambito dei<br />

Processi Sensibili, di poter incorrere - in caso di comportamenti non conformi alle prescrizioni del Codice di<br />

Condotta e alle altre norme e procedure aziendali (oltre che alla legge) - in illeciti passibili di conseguenze<br />

penalmente rilevanti non solo per se stessi, ma anche per la società.<br />

32 2 – Estratto del Modello di organizzazione, gestione e controllo ex D. Lgs. 231/2001 di FIAT S.p.A.

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