Prefazione - Centro di studi Filologici Sardi
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<strong>Prefazione</strong><br />
XXV<br />
“Gli artisti che verranno in occasione del Raduno Nazionale<br />
degli Artisti a visitare un poco <strong>di</strong> Sardegna, quando<br />
avranno visto – e per vedere la Sardegna ci vogliono specialmente<br />
degli artisti – tornino a Sparta e raccontino”.<br />
Entrambi, Deledda e Biasi, mostrarono <strong>di</strong> aver perfettamente<br />
compreso quel processo culturale e segnico che<br />
uno stu<strong>di</strong>oso come Cesare Segre avrebbe compen<strong>di</strong>ato<br />
così alla fine degli anni novanta: “Il meccanismo che conferisce<br />
unità ai <strong>di</strong>versi livelli e sottoinsiemi della cultura è<br />
rappresentato dal modello che la cultura ha <strong>di</strong> se stessa,<br />
del mito che in una determinata fase la cultura si forma<br />
<strong>di</strong> se stessa” 12 .<br />
L’automodello, come anch’io preferisco definirlo, o se<br />
vogliamo il testo della cultura, opera come un polarizzatore<br />
delle tendenze implicite nel sistema culturale e fa in<br />
modo che queste tendenze si volgano verso un solo esito.<br />
Linguistica e antropologia hanno contribuito a rendere<br />
compatibili le <strong>di</strong>stinzioni e a produrre un orizzonte culturale<br />
che le <strong>di</strong>verse identità contribuiscono a rendere più<br />
complesso ma certamente più vario e interessante. Del resto<br />
se noi Sar<strong>di</strong> vogliamo riconoscere il nostro automodello,<br />
se vogliamo ricavare una rappresentazione contemporanea<br />
e plausibile della Sardegna compatibile col mondo<br />
o<strong>di</strong>erno, successivo al crollo delle illusioni prometeiche<br />
e dei muri che <strong>di</strong>videvano l’Europa, non possiamo non<br />
fare riferimento agli scrittori e artisti sar<strong>di</strong>, alla Sardegna<br />
mitica che Deledda e Biasi hanno consegnato all’immaginario<br />
europeo, e a quella storica che Giuseppe Dessì ha<br />
evocato nelle sue opere. La Deledda, aderendo alla cultura<br />
della Secessione romana cui Biasi partecipò attivamente<br />
nei primi decenni del Novecento, maturò una consapevolezza<br />
antropologica ed estetica molto avanzata rispet-<br />
12 C. Segre, Avviamento all’analisi del testo letterario, Torino, Einau<strong>di</strong>,<br />
1985, pp. 140ss.