LE PMI ITALIANE: UN QUADRO INTRODUTTIVO - Intertic
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cap 01 libro finanza 22-04-2005 11:22 Pagina 18<br />
Cap. Primo<br />
Tabella 2 Raffronto internazionale addetti industria manifatturiera per classe<br />
dimensionale delle imprese (percentuali)<br />
1-9 10-99 100-999 Oltre Totale<br />
Italia 1961 27 26 25 22 100<br />
Germania 1962 11 21 37 31 100<br />
Regno Unito 1963 2 17 45 36 100<br />
USA 1963 3 23 43 31 100<br />
Italia 1971 19 33 31 17 100<br />
Germania 1967 10 22 37 31 100<br />
Regno Unito 1969 2 17 46 35 100<br />
USA 1969 2 20 45 33 100<br />
Fonte: M.Bellandi, Terza Italia e distretti industriali dopo la seconda guerra mondiale, in<br />
F.Amatori, D.Bigazzi, R.Giannetti, L.Segreto (a cura di), Storia d’Italia, Annali, n.15,<br />
L’Industria, Torino, Einaudi, 1999.<br />
Gli anni ’50, tuttavia, vedono anche degli appuntamenti mancati dall’industria<br />
italiana: se infatti le sfide poste dal settore automobilistico, siderurgico,<br />
degli elettrodomestici, dei mobili, alimentare erano raccolte con successo,<br />
diversamente accadeva per altre opportunità che avrebbero portato in caso di<br />
successo il nostro sistema economico al pari, se non al di sopra, di quello dei<br />
maggiori Paesi continentali: l’energia (ENI), l’elettronica (OLIVETTI), la chimica<br />
avanzata (MONTECATINI-EDISON). In questi settori il Paese non è stato<br />
in grado di emergere, vuoi per errate scelte politico-economiche vuoi per la<br />
mancanza di una managerialità sufficientemente esperta; l’insuccesso di questi<br />
tre compartimenti, fondamentali per un paese industrializzato con obiettivi<br />
di rilancio e di primato, ha contribuito fortemente a modellare la fisionomia<br />
dell’industria nazionale attorno alle industrie oggi dominanti del made in<br />
Italy, mentre il salto in una dimensione produttiva e tecnologica più avanzata<br />
e all’avanguardia, mancato allora, non era destinato ad essere riproposto<br />
anche in seguito.<br />
1.1.3 Gli anni Sessanta e Settanta: la fine dell’espansione<br />
Il decennio successivo al boom economico fu caratterizzato dalle crescenti<br />
politiche di incentivo agli investimenti nelle regioni meridionali e dal lento<br />
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