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12 ATTUALITÀ<br />

EONEWS n. 537 - OTTOBRE 2010<br />

LTE: la strada verso la<br />

comunicazione mobile 4G?<br />

OTHMAR KYAS<br />

Il cambiamento più grande dal<br />

1999, anno delle prime implementazioni<br />

UMTS, consiste nel<br />

fatto che ora finalmente esiste<br />

una ‘killer application’:<br />

il Mobile Broadband.<br />

Il lancio della banda<br />

larga mobile risale al<br />

2008, anno in cui è<br />

stato lanciato l’Apple<br />

iPhone 3G. In poche<br />

settimane, il volume<br />

del traffico di dati mobili<br />

ad alta velocità è<br />

cresciuto a un ritmo<br />

esponenziale.<br />

Il lancio di terminali<br />

concorrenti simili all’iPhone<br />

alla fine del<br />

2008 diede un ulteriore impulso<br />

al traffico della comunicazione<br />

mobile a banda larga portando le<br />

infrastrutture 3G a lungo inutilizzate<br />

alla loro massima capacità.<br />

Entro la fine del 2010, si prevede<br />

che il numero di abbonati<br />

dei servizi di comunicazione mobile<br />

a banda larga superi il numero<br />

di abbonati dei servizi di comunicazione<br />

fissa.<br />

Con le evoluzioni descritte in<br />

precedenza, per gli operatori di<br />

telecomunicazione fu chiaro che<br />

era giunto il momento di aggiornare<br />

le proprie reti nel più breve<br />

tempo possibile. Fino a un anno<br />

fa, si faceva ancora riferimento<br />

alla tecnologia 4G come a un set<br />

di quattro tecnologie concorrenti:<br />

LTE, WiMAX, UMA e UMB. Nel<br />

frattempo, si è fatta chiarezza ed<br />

LTE è emersa come la tecnologia<br />

vincente. UMA e WiMAX rimarranno<br />

tecnologie di nicchia, mentre<br />

UMB è stata sospesa da Qualcomm<br />

nel novembre 2008. Gli<br />

operatori e i produttori di apparecchiature<br />

hanno optato per sviluppare<br />

la tecnologia 4G una volta<br />

per tutte, il che, finalmente ci<br />

porterà a un’unica infrastruttura<br />

di comunicazione globale compatibile<br />

entro 10 - 15 anni.<br />

SFIDE TECNICHE<br />

Nonostante l’accordo globale di<br />

adottare LTE come unica tecnologia<br />

4G rappresenti una grande<br />

opportunità in termini di velocità<br />

OTHMAR KYAS,<br />

senior technical<br />

advisor<br />

di Tektronix<br />

Communication<br />

Mentre la tecnologia 3G ha impiegato oltre cinque anni di<br />

costose implementazioni prima di ottenere un’attenzione<br />

sufficiente per poter dimostrare il proprio valore,<br />

l’introduzione dello standard LTE (Long Term Evolution) è<br />

stato molto più semplice<br />

di implementazione e<br />

costi, i modelli operativi<br />

realizzabili per la<br />

LTE sono ancora in<br />

discussione.<br />

Gli operatori si trovano<br />

di fronte a una domanda<br />

di servizi di<br />

comunicazione mobile<br />

a banda larga in forte<br />

crescita, mentre i<br />

livelli ARPU restano<br />

stabili. L’agguerrita<br />

concorrenza ha spinto<br />

gli operatori della maggior parte<br />

dei paesi a offrire pacchetti di servizi<br />

a banda larga mobili a tariffe<br />

flat. In questo modo gli operatori<br />

sono costretti a costruire un modello<br />

di business basato sulla separazione<br />

dei costi della rete dal<br />

volume del traffico (Fig. 1).<br />

Il settore mobile sta raggiungendo<br />

lo stesso stato in cui si trova<br />

oggi la banda larga fissa, in cui i<br />

livelli ARPU possono, nella migliore<br />

delle ipotesi, essere mantenuti<br />

agli stessi livelli offrendo più<br />

larghezza di banda allo stesso<br />

prezzo ogni 12 mesi.<br />

A tale scopo, è necessario trasformare<br />

l’infrastruttura di rete in<br />

una matrice a commutazione di<br />

tutti i pacchetti IP altamente efficiente,<br />

obiettivo rispetto al quale<br />

la tecnologia LTE era stata originariamente<br />

progettata.<br />

Fig. 1 - Reddito <br />

Rapporto volume -<br />

traffico prima e<br />

dopo la rivoluzione<br />

della banda larga<br />

mobile<br />

Fig. 2 - Gerarchie<br />

diagnostiche in LTE<br />

(funzioni<br />

automatiche in blu,<br />

funzioni metadiagnostiche<br />

in rosso)<br />

NUOVE FUNZIONI LTE<br />

Sul fronte esercizio e manutenzione,<br />

la LTE permette inoltre di<br />

far evolvere le reti di comunicazione<br />

al livello successivo. Si prevede<br />

che aspetti operativi chiave<br />

come la configurazione, l’ottimizzazione<br />

e l’identificazione dei<br />

guasti vengano automatizzati al<br />

fine di ridurre al minimo la relativa<br />

spesa operativa.<br />

Auto-configurazione: utilizzando<br />

un server di configurazione centralizzato,<br />

i nuovi elementi della<br />

rete verranno automaticamente<br />

associati alla rete.<br />

Auto-ottimizzazione: le attività di<br />

ottimizzazione ripetitive quali<br />

l’ottimizzazione delle neighbour<br />

list, l’ottimizzazione della copertura<br />

e della capacità, l’ottimizzazione<br />

dell’efficacia della mobilità<br />

e l’ottimizzazione del bilanciamento<br />

del carico di mobilità, verranno<br />

condotte a livello locale sugli<br />

eNodeB, utilizzando robusti<br />

algoritmi autonomi.<br />

Identificazione automatica dei<br />

guasti e auto-risoluzione: utilizzando<br />

un set di regole ben definite<br />

e indicatori chiave delle prestazioni<br />

(KPI, Key Performance Indicators)<br />

selettivi, i guasti frequenti<br />

verranno identificati automaticamente<br />

e trattati a un livello<br />

di risposta tier-1.<br />

Le interruzioni di intere celle saranno<br />

compensate con strategie<br />

di gestione delle celle adiacenti<br />

predefinite.<br />

I suddetti processi autonomi, a<br />

funzionamento automatico verranno<br />

controllati da istanze tier-2<br />

presso il MME (Mobile Management<br />

Entity) e l’OMC (Operations<br />

and Maintenance Centre) che<br />

controllano e gestiscono le attività<br />

locali nel più ampio contesto<br />

di un segmento della rete o dell’intera<br />

rete.<br />

Le tradizionali funzioni diagnostiche<br />

si spostano verso questo<br />

meta-layer.<br />

Con queste funzioni automatiche,<br />

spesso denominate SON (Self Optimizing<br />

Network Functions,<br />

Funzioni di rete di ottimizzazione<br />

automatica), che svolgono un<br />

ruolo chiave nelle attività di rete,<br />

il funzionamento deve essere garantito<br />

tramite procedure di risoluzione<br />

dei problemi, convalida<br />

e certificazione ben definite<br />

(Fig. 2).<br />

Anche se, sulla carta, la tecnologia<br />

LTE ha tutte le carte in regola<br />

per portarci nell’era 4G, resta il<br />

problema di come implementarla<br />

correttamente.<br />

Per gli operatori sarà essenziale<br />

pianificare la strada verso un<br />

modello operativo che per la prima<br />

volta fornisca efficienza di<br />

classe IP nelle telecomunicazioni<br />

mobili.<br />

È necessario gestire le complesse<br />

funzioni automatiche, gli elevati<br />

volumi di traffico user-plane<br />

(piano d’utente) cifrato, i complessi<br />

impegni in termini di qualità<br />

del servizio (QoS, Quality of<br />

Service) e di QoE, (Quality of Experience)<br />

basati su innumerevoli<br />

combinazioni di servizio e infine.<br />

ma non per questo meno importante,<br />

la gestione della complessa<br />

interfaccia radio OFD-<br />

MA/MIMO (Orthogonal Frequency-Division<br />

Multiple Access/Multiple-in-Multiple-out).<br />

La strada verso il 4G continuerà a<br />

essere in salita e difficoltosa, ma<br />

gli operatori di reti mobili - con il<br />

sostegno dei propri fornitori di<br />

rete, di soluzioni di test, monitoraggio<br />

e ottimizzazione - avranno<br />

la possibilità di risolvere i problemi<br />

in modo completamente diverso<br />

rispetto a quanto successo<br />

con il lancio delle precedenti tecnologie.

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