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“Montagne dolomitiche, inverno dolomitico, sole dolomitico; questa ...

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6. La leggenda del popolo dei Fànes<br />

260<br />

Vicino al cielo, fin da tempi remoti, sotto le strapiombanti<br />

pareti della Croda Rossa d’Ampezzo,<br />

viveva una vecchia “anguana”,<br />

misteriosa presenza dei boschi e delle acque.<br />

Viveva sola avendo, come unica compagnia,<br />

le marmotte del circondario.<br />

Così fu fino a quando, un giorno, giunse alla<br />

sua misera dimora, una giovane donna che<br />

stringeva al petto una bimba piccolissima.<br />

Quella ragazza era un’altra “anguana” che<br />

aveva tradito il proprio mondo per vivere con<br />

un cacciatore di cui si era perdutamente innamorata.<br />

Si chiamava Molta ed era sfinita, sfinita a tal<br />

punto da morire poco dopo, lasciando la piccola<br />

alla vecchia a cui altro non restò che accudirla.<br />

Moltina, così si chiamò la bimba,<br />

cresceva bene insieme alle marmotte e divenne<br />

una splendida fanciulla.<br />

La sua bellezza non sfuggì al principe della<br />

non lontana Val Popena che la chiese in<br />

sposa. Sarebbero stati felici se proprio la bellezza<br />

non avesse suscitato la gelosia della regina<br />

delle Alpi, signora dei Bedoyères che –<br />

durante una festa a palazzo – rivelò le sue<br />

umili origini facendola inutilmente vergognare.<br />

Moltina, allora, tristissima, si rifugiò ai piedi<br />

della grande montagna che l’aveva cresciuta<br />

Lago Verde nelle<br />

Dolomiti di Fànes<br />

(Ph M.D.)<br />

la quale condivise i sentimenti della ragazza<br />

tingendosi di rosso. Il principe era disperato,<br />

ma non esitò e rintracciò subito l’amata sposa<br />

per la quale rinunciò al proprio regno.<br />

L’amore era grande e lo fu ancora di più<br />

quando nacque un piccolo erede. La vita scorreva<br />

tranquilla, ma una notte, sui vasti prati illuminati<br />

dalla luna, si schierò una lunga fila di<br />

uomini armati, di guerrieri. Il principe li osservava<br />

da lontano e si accorse che erano assai<br />

inesperti nell’uso delle armi. Spacciandosi per<br />

abitante della zona, si offrì di addestrarli e prepararli<br />

alla guerra. Quei guerrieri maldestri<br />

erano i difensori del popolo dei Fànes che si<br />

preparavano a respingere gli invasori.<br />

Sotto la guida del principe della Val Popena, i<br />

Fànes ottennero la vittoria. Il principe diventò<br />

re. I suoi fedeli sudditi gli costruirono un meraviglioso<br />

castello sulla cima del Pic del Cunturines<br />

e il popolo dei Fànes, riconoscente, si<br />

alleò con il popolo delle marmotte, le fedeli<br />

amiche di Moltina. Il binomio si rivelò invincibile<br />

e il popolo dei Fànes divenne ricco e famoso<br />

inglobando nei propri possedimenti<br />

anche la Croda Rossa. Moltina, allora, volle<br />

tornare ad abbracciare la vecchia anguana<br />

che l’aveva cresciuta e che le predisse che<br />

essi sarebbero stati i capostipiti di una nuova

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