pdf da 4.544 KB - Webdiocesi - Chiesa Cattolica Italiana
pdf da 4.544 KB - Webdiocesi - Chiesa Cattolica Italiana
pdf da 4.544 KB - Webdiocesi - Chiesa Cattolica Italiana
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
Le scatole sempre pronte...<br />
...per muovere i vostri abiti.<br />
Le scatole sempre pronte...<br />
...per muovere i vostri abiti.<br />
CLOTHES-PACK<br />
è il prodotto sempre pronto<br />
a magazzino, ideale<br />
per il settore tessile,<br />
le imprese di traslochi<br />
ed i privati.<br />
- Consegne all’istante<br />
- Varie misure pronte<br />
- Tanti accessori<br />
- Prezzi convenienti<br />
SETTIMANALE DELLA DIOCESI DI CARPI<br />
CLOTHES-PACK<br />
è il prodotto sempre pronto<br />
a magazzino, ideale<br />
per il settore tessile,<br />
le imprese di traslochi<br />
ed i privati.<br />
- Consegne all’istante<br />
- Varie misure pronte<br />
- Tanti accessori<br />
- Prezzi convenienti<br />
www.apvd.it<br />
Numero 22 - Anno 23º<br />
Domenica 8 giugno 2008<br />
www.apvd.it<br />
CBM srl<br />
Via Archimede, 175 - 41010 Limidi di Soliera (Mo)<br />
Tel. 059 566618 - Fax. 059 8570307<br />
www.cbmimballaggi.it - info@cbmimballaggi.it<br />
Gruppo<br />
Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 nr. 46)<br />
art. 1, comma 1, DCB Ufficio Postale di Carpi (MO)<br />
CBM srl<br />
Via Archimede, 175 - 41010 Limidi di Soliera (Mo)<br />
Tel. 059 566618 - Fax. 059 8570307<br />
www.cbmimballaggi.it - info@cbmimballaggi.it<br />
Gruppo<br />
Una copia 1,00<br />
DON ZENO p. 4/5 ANNIVERSARI p. 15 AZIONE CATTOLICA p. 11<br />
Tra fiction<br />
e documentario<br />
I carpigiani nel cast<br />
EDITORIALE<br />
Si discute di rom, immigrati,<br />
sicurezza tra diritti e soli<strong>da</strong>rietà<br />
Legalità e accoglienza<br />
Stefano Facchini*<br />
om, immigrati, sicurezza sono i temi <strong>da</strong> alcune<br />
R<br />
settimane al centro del dibattito pubblico nazionale.<br />
E a livello locale? A Carpi non ci sono Rom,<br />
i nomadi presenti appartengono ai Sinti. Nel<br />
territorio della diocesi il numero degli immigrati si<br />
attesta tra il 10-15% della popolazione, sulla scia di<br />
quanto avviene nel nord Italia e nel resto d’Europa.<br />
Secondo le ultime rilevazioni aumenta costantemente tra<br />
i nostri concittadini la percentuale di coloro che si<br />
sentono meno sicuri e che temono reati contro la proprietà.<br />
Furti e rapine sono effettivamente in aumento. Come<br />
reagire allora a questo quadro che presenta luci e ombre<br />
problematiche?<br />
Nomadi<br />
E’ vero che a Carpi non ci sono i Rom ma non per questo<br />
i nostri Sinti sono amati e ben voluti. Deve comunque far<br />
riflettere che qui i problemi sono meno gravi che altrove<br />
almeno per due motivi: le comunità zingare che si<br />
stabilizzano pongono, di fatto, meno problemi di ordine<br />
pubblico rispetto a quelle che ”non trovano nido”. Qualcuno<br />
dice che, per taciti accordi di convivenza, se i<br />
residenti di un campo nomadi stabile devono commettere<br />
qualche reato, lo fanno nei territori vicini ma raramente<br />
nel comune di residenza. Questo anche perché, ed è<br />
l’altro motivo, nel tempo stabiliscono relazioni con i non<br />
zingari, coi servizi pubblici, beneficiano di servizi appositi,<br />
nascono cooperative, matrimoni misti. A Carpi non<br />
abbiamo assistito a baracche spianate, a roulottes fatte a<br />
pezzi con i ragni meccanici, a roghi fatti di povere cose,<br />
vestiti, stoviglie, coperte <strong>da</strong> distruggere. Le persone<br />
presenti al campo di Carpi si sono dimezzate in questi<br />
anni, passando <strong>da</strong> oltre 100 a poco più di 50: non sembra<br />
un numero impossibile <strong>da</strong> aiutare ed integrare.<br />
Immigrati<br />
Come ha detto un esperto, Enzo Maria Napolitano, in<br />
Italia ha vinto il “multiculturalismo pragmatico”: nessun<br />
problema a convivere con quelli di cui non possiamo fare<br />
a meno. Una icona può essere rappresentata <strong>da</strong>l “modello<br />
veneto”: intollerante a parole ma molto efficace nel<br />
produrre integrazione, perchè conviene innanzitutto ai<br />
veneti stessi. Di quel 10% di stranieri non si può fare a<br />
meno, <strong>da</strong>l momento che è pari a 122 miliardi di<br />
L’attualità di una proposta<br />
A Mirandola il 60°<br />
di fon<strong>da</strong>zione del guidismo<br />
Da sinistra Alberto, Maria Adele, Lara, Mario Marri<br />
Sicurezza<br />
Reati<br />
in città<br />
Più furti, meno rapine,<br />
tanta litigiosità<br />
Dopo tre anni di lavori presentato il “nuovo”<br />
Palazzo Foresti: un ristorante, negozi, uffici, abitazioni<br />
e soprattutto lo spazio espositivo per la Collezione Marri,<br />
130 quadri dell’Ottocento italiano<br />
Progetto<br />
nobile<br />
Mercato del contadino<br />
Avanti<br />
piano<br />
I pareri cauti delle<br />
associazioni di commercio<br />
7 8<br />
euro la quota di PIL prodotta <strong>da</strong>gli immigrati,<br />
senza contare la quota prodotta <strong>da</strong>i circa 700.000 6<br />
clandestini che lavorano e vivono<br />
PAGINA<br />
PAGINA<br />
Regole, libertà, bene comune<br />
Secondo fine settimana di Festa<br />
Mirandola<br />
Vera<br />
integrazione<br />
Al via la terza<br />
Festa multiculturale<br />
PAGINA<br />
9<br />
Avo<br />
17<br />
PAGINA<br />
Guar<strong>da</strong>re<br />
avanti<br />
Un progetto con la scuola<br />
per educare alla cura<br />
10<br />
PAGINA
2<br />
8<br />
giugno '08<br />
Il vescovo Alessandro Maggiolini ha festeggiato il giubileo dell’ordinazione episcopale<br />
avvenuta nella Cattedrale di Carpi il 29 maggio 1983<br />
Il mondo<br />
vuole preti<br />
Sintesi dell’omelia di<br />
monsignor Alessandro<br />
Maggiolini nella Messa del<br />
25°anniversario di servizio<br />
Episcopale<br />
giugno 1955: 53 anni<br />
di servizio<br />
26<br />
presbiterale; 29 maggio<br />
1983: 25 anni di<br />
servizio episcopale.<br />
Mi sono chiesto se oggi sono<br />
chiamato a celebrare una festa<br />
o a vivere un dolore <strong>da</strong><br />
ricevere e <strong>da</strong> ripresentare a<br />
Dio. Ho ringraziato a lungo e<br />
profon<strong>da</strong>mente il Signore per<br />
il sacerdozio che ho passato<br />
nei Seminari milanesi e in Università<br />
<strong>Cattolica</strong> nell’insegnamento<br />
della Filosofia e della<br />
Teologia: ho sperimentato un<br />
contatto personale con gli<br />
alunni – quasi una paternità di<br />
bellezza – che, con la Ordinazione<br />
a Vescovo, ha assunto<br />
un poco lo schema del professore,<br />
di una gui<strong>da</strong> di studio,<br />
amministrativa, docente, o di<br />
un manager.<br />
Ricordo l’Episcopato come<br />
una punizione che la <strong>Chiesa</strong><br />
mi ha inflitto, se penso alle<br />
fragilità e alle negligenze che<br />
sono stato chiamato a confessare.<br />
Il Signore mi usi misericordia<br />
e mi aiuti.<br />
Scoperta graduale<br />
di chi è il prete<br />
Il prete non può sostituirsi a<br />
Cristo: se così facesse, formerebbe<br />
una <strong>Chiesa</strong> umana<br />
slabbrata, scentrata e<br />
squinternata – un’armata<br />
Brancaleone -, mentre la verità<br />
e la salvezza derivano <strong>da</strong>ll’unico<br />
e sommo sacerdote che<br />
è il Signore Gesù. Occorre<br />
essere cauti nell’usare la dicitura<br />
alter Christus: eppure il<br />
sacerdote è in modo particolare<br />
alter Christus, anzi ipse<br />
Christus, in quanto attualizza<br />
e rende concreta e presente la<br />
rivelazione e la redenzione.<br />
Perdesse la fede – anche a<br />
poco a poco, anche quasi senza<br />
accorgersene -, egli rinuncerebbe<br />
all’umano e al divino:<br />
non sarebbe più né uomo<br />
riuscito, né vero rappresentante<br />
di Cristo: diventerebbe<br />
un essere inutile e un personaggio<br />
ingombrante.<br />
Un certo egualitarismo soprannaturale<br />
– che vorrebbe<br />
tutti i credenti preti – finirebbe<br />
per cancellarsi nella propria<br />
originalità cristiana che<br />
ha Cristo come Capo e Vescovo<br />
dei vescovi. Tutti preti<br />
nella <strong>Chiesa</strong>? Allora, nessun<br />
prete. Allora nessuna <strong>Chiesa</strong><br />
Il prete, uomo<br />
della Parola di Dio<br />
La Parola di Dio va quasi saputa<br />
a memoria, appresa <strong>da</strong>l<br />
cuore e comunicata come un<br />
fatto che sta avvenendo in noi<br />
e per noi oggi, adesso; e si<br />
comprende che la predica non<br />
è un gioco letterario, ma un<br />
fatto reale e salvifico che ci<br />
prende e ci cambia. Non guasterà<br />
un velo di poesia in questa<br />
proposta del consegnarsi di<br />
Dio sulla nostra miseria. Non<br />
guasterà neppure un minimo<br />
di competenza per non rifarsi a<br />
Sacro Cuore, centro del cristianesimo:<br />
sacerdozio, centro della <strong>Chiesa</strong><br />
Un figlio della <strong>Chiesa</strong> ambrosiana in servizio fra<br />
l’Emilia e la Lombardia<br />
Monsignor Alessandro Maggiolini è nato a Bareggio<br />
(Milano) il 15 luglio 1931. Viene ordinato sacerdote il<br />
26 giugno 1955. L’elezione episcopale è <strong>da</strong>tata 7 aprile<br />
1983, quando viene chiamato a gui<strong>da</strong>re la <strong>Chiesa</strong> di<br />
Carpi ( Modena). Il 29 maggio 1983 riceve l’ordinazione<br />
episcopale nella Cattedrale di Carpi e, sei anni più tardi<br />
viene nominato presule della diocesi di Como, dove fa il<br />
suo ingresso il 19 marzo 1989. Seppur breve l’episcopato<br />
di monsignor Maggiolini a Carpi ha lasciato il segno sia<br />
certi predicabili già sgualciti<br />
che circolano in riviste le quali<br />
pretendono di esprimere assai<br />
più del Vangelo e del Magistero<br />
della <strong>Chiesa</strong>. E spesso non<br />
concludono. Poche frasi basterebbero.<br />
Il prete è l’uomo<br />
del perdono<br />
Senza il sacramento della Penitenza,<br />
la vita umana sarebbe<br />
un tunnel senza sbocco e<br />
senza respiro. Un prete di seminario<br />
diceva a noi, ancor<br />
studenti, che <strong>da</strong> sacerdoti non<br />
avremmo dovuto più entrare<br />
in confessionale, se non fossimo<br />
stati capaci di comunicare<br />
una gioia incontenibile:<br />
la gioia del Padre che, in Cri-<br />
sto, attende e abbraccia misericordioso<br />
l’inconcludenza<br />
dell’uomo. Non temo molto<br />
l’ingenuità: in Confessionale<br />
nascondo caramelle e corone<br />
del Rosario: anche le caramelle,<br />
almeno per i bambini,<br />
hanno un significato quasi sacramentale:<br />
dicono che chi si<br />
stacca <strong>da</strong>ll’inginocchiatoio<br />
deve sorridere perché è diventato<br />
una creatura nuova. Il<br />
confessore non può esimersi<br />
<strong>da</strong>l soffrire con il peccatore:<br />
talvolta deve anche prestarsi<br />
ad accuse ingiuste <strong>da</strong> cui non<br />
può difendersi, esercitando il<br />
suo ministero di padre.<br />
Eucaristia:<br />
il mondo santificato<br />
Venticinque anni fa, il 29 maggio 1983, con una<br />
solenne liturgia di cui si conserva ancora viva memoria,<br />
monsignor Alessandro Maggiolini riceveva nella<br />
nostra Cattedrale la consacrazione episcopale. Il<br />
vescovo Elio Tinti attraverso un messaggio ha manifestato<br />
il sincero affetto con cui la <strong>Chiesa</strong> di Carpi<br />
partecipa al giubileo episcopale del vescovo Alessandro<br />
grata per quanto Egli ha donato negli anni di<br />
episcopato alla gui<strong>da</strong> della comunità diocesana.<br />
“La fede ci dice che il Vescovo è tra noi - scriveva su<br />
Notizie monsignor Giuseppe Tassi in occasione del<br />
quinto anniversario dell’ordinazione, nel 1988 – per<br />
C OPERTINA<br />
Monsignor Alessandro Maggiolini con a fianco monsignor Duilio<br />
Franciosi nel giorno dell’ordinazione episcopale, il 29 maggio 1983<br />
na folla di fedeli si è assiepata in Cattedrale a<br />
U<br />
Como venerdì 30 maggio per festeggiare il 25° di<br />
ordinazione episcopale di monsignor Alessandro<br />
Maggiolini.<br />
Significativo il titolo scelto <strong>da</strong><br />
Maggiolini per la sua articolata<br />
omelia, nel giorno che la <strong>Chiesa</strong><br />
dedica al Sacro Cuore e alla<br />
santificazione dei preti: “Sacro<br />
Cuore, centro del cristianesimo;<br />
sacerdozio, centro della <strong>Chiesa</strong>”.<br />
La riflessione di Maggiolini si è<br />
soffermata sulla figura del prete,<br />
“uomo della Parola di Dio e del<br />
perdono”. Altrettanto deciso l’appello<br />
a saper comunicare, nel confessionale,<br />
“una gioia<br />
incontenibile” e ad amare con<br />
“dilezione gratuita e totale” la propria<br />
comunità. Un amore che deve arrivare a condividere<br />
“fino al pianto, esercitando il proprio ministero di<br />
padre” i dolori del peccatore. I passaggi successivi sono<br />
stati dedicati all’Eucaristia e alla<br />
<strong>Chiesa</strong>.<br />
Al vescovo emerito è stata donata<br />
una serie di icone che rappresentano<br />
i cinque misteri della luce,<br />
mentre al termine della Messa, a<br />
tutti i presenti in Cattedrale, è<br />
stato distribuito un libro, omaggio<br />
della diocesi al vescovo<br />
emerito, in cui sono raccolte le<br />
omelie pronunciate <strong>da</strong> Maggiolini<br />
durante il suo intero episcopato<br />
in occasione delle Messe Crismali<br />
del Giovedì Santo e delle ordinazioni<br />
sacerdotali che sono state<br />
oltre 100.<br />
per l’autorevolezza del magistero accompagnato <strong>da</strong> una<br />
soli<strong>da</strong> impostazione culturale come dimostrano gli interventi<br />
di esperti e relatori di levatura internazionale, sia<br />
per i segni come il restauro della Sagra e della Cattedrale<br />
e le opere avviate nel settore della comunicazione (Notizie,<br />
1986) e della carità (Porta Aperta, 1988). Uno dei<br />
momenti più lieti, per la diocesi e per lo stesso Maggiolini,<br />
è stato senza dubbio la visita di Giovanni Paolo II, nel<br />
giugno del 1988, il primo Pontefice a tornare a Carpi<br />
dopo ottocento anni.<br />
Il grazie della <strong>Chiesa</strong> di Carpi al vescovo Alessandro<br />
L’Eucaristia non si chiude nel<br />
cuore del prete e del singolo<br />
credente, il quale non avrebbe<br />
che <strong>da</strong> custodire questo<br />
tesoro umano e divino vivo e<br />
vivificante: tra tutti gli appartenenti<br />
alla Comunità l’Eucaristia<br />
stabilisce un nodo di<br />
amore che ripete l’unità dei<br />
Tre nell’identica Natura; e<br />
ogni comunicante si trova<br />
unito a tutti i comunicanti che<br />
formano la <strong>Chiesa</strong>. Quando si<br />
passa <strong>da</strong>vanti all’Eucaristia<br />
senza un gesto di ossequio o<br />
ci si limita a un accenno di<br />
genuflessione che sembra<br />
l’esercizio ginnico di un<br />
artritico; quando non si vede<br />
più il prete pregare <strong>da</strong>vanti al<br />
Tabernacolo, la vita perde significato<br />
e valore: si fa una<br />
solitudine orren<strong>da</strong> attorno a<br />
noi e Cristo rimane tra noi<br />
ogni giorno sino alla fine dei<br />
secoli, solo. Per nulla. Tradimento.<br />
Decerebrazione e profanazione<br />
del cuore. Solitudine.<br />
Disperazione.<br />
La <strong>Chiesa</strong>:<br />
unita <strong>da</strong>ll’Eucaristia<br />
Lungi <strong>da</strong>ll’imporsi come una<br />
cella e un carcere, l’autorità<br />
sacra si disegna come la custodia<br />
dell’archè ( del principio<br />
di verità e di santificazione<br />
), come la protezione del centro<br />
di unità umana e soprannaturale.<br />
E qui i cristiani adulti<br />
sappiano che l’unico adulto<br />
nella <strong>Chiesa</strong> è il Bimbo nato<br />
rendere testimonianza alla luce. Certo la luce è<br />
Cristo ma il Vescovo ne è il candelabro. Egli è tra noi<br />
non per fare <strong>da</strong> padrone sulla nostra fede me per<br />
essere collaboratore della nostra gioia (2 Cor 1,24);<br />
per rinfrancarsi con noi e tra noi mediante la fede<br />
che abbiamo i comune lui e noi (Rom 1,11). Capiamo<br />
perché il Vescovo ha l’assillo di garantirci che la<br />
nostra fede sia autentica; che sia la fede stessa degli<br />
apostoli, quella fede che solo può salvarci se l’accogliamo<br />
in tutta la sua interezza”.<br />
Ancora oggi rinnoviamo il grazie e gli auguri al vescovo<br />
Alessandro, padre e maestro nella fede e per la vita.<br />
<strong>da</strong>lla Vergine e Figlio di Dio.<br />
Chi si impettisce in una autonomia<br />
che vuole trovare la<br />
verità e salvarsi con le sole<br />
proprie forze, si avvia a una<br />
derelizione <strong>da</strong> cui non potrà<br />
svincolarsi se non per la grazia<br />
di chi ridiventa bambino e<br />
così si prepara per il Regno<br />
dei cieli. L’autorità non mortifica,<br />
ma salva i deboli; non<br />
permette che siano schiacciati<br />
<strong>da</strong> coloro che si credono<br />
forti.<br />
<strong>Chiesa</strong>: sposa di Cristo<br />
Il sacerdote è chiamato ad<br />
amare la propria comunità.<br />
Se incomincia a criticare i<br />
propri fedeli come operai svogliati<br />
in uno stabilimento<br />
sbrecciato, sappia che è giunto<br />
il momento di cambiare<br />
posto. Il prete non può mendicare<br />
un affetto <strong>da</strong>i propri fedeli;<br />
egli stesso deve amare i<br />
membri della sua <strong>Chiesa</strong> con<br />
dilezione gratuita e totale per<br />
essere riamato. Senza nutrire<br />
l’invidia di chi vorrebbe cambiare<br />
continuamente: l’amore<br />
chiede tempo, pazienza,<br />
dedizione, servizio.<br />
Il mondo vuole preti<br />
Nonostante il vento di una<br />
mo<strong>da</strong> sciagurata che vorrebbe<br />
il sacerdote destituito del<br />
proprio carattere e della propria<br />
missione, il mondo di oggi<br />
non chiede preti saltimbanchi,<br />
cantanti, ancor meno, esibizionisti,<br />
mon<strong>da</strong>ni, assai vicini<br />
alle figure degli uomini<br />
di spettacolo: come non mai<br />
attualmente chiede che il prete<br />
richiami e parli e ren<strong>da</strong> presente<br />
ossessivamente la realtà<br />
del Signore Gesù, centro<br />
vivificante della storia e dell’intera<br />
umanità. Poiché della<br />
verità e del valore supremo la<br />
ragione e il cuore hanno bisogno.<br />
La pastorale vocazionale<br />
La pastorale vocazionale più<br />
vera è quella che mostra nella<br />
comunità cristiana la presenza<br />
appassionata e lieta di sacerdoti<br />
che trovano la loro<br />
felicità autentica nella identificazione<br />
con il Signore Gesù<br />
e nella compagnia della <strong>Chiesa</strong><br />
universale e locale: senza<br />
esitazione, senza vergogna;<br />
poiché il prete dà l’ultimo<br />
motivo di senso alla vita. Un<br />
contagio inatteso e sorprendente<br />
lo <strong>da</strong>rà il sorriso che il<br />
sacerdote cava <strong>da</strong>lla propria<br />
comunione con il Signore<br />
Gesù e con i fratelli.<br />
La bellezza di una vita si comunica<br />
solo con una vita riuscita<br />
nelle braccia del Signore<br />
e nell’apertura ai fratelli.<br />
Maria<br />
Maria, madre e sorella dei<br />
sacerdoti sia sempre vicino a<br />
noi e conservi e accresca la<br />
<strong>Chiesa</strong> quale è modellata sul<br />
suo Figlio Gesù morto e risorto.<br />
Maria, prega per noi peccatori.<br />
Rendici santi sul modello del<br />
tuo Figlio, con la tua dolcezza<br />
e con il tuo coraggio di Madre<br />
sotto la croce e al centro del<br />
Cenacolo. Fa’ che il nostro<br />
non sia il tempo dell’agonia<br />
della <strong>Chiesa</strong> - come talvolta<br />
temiamo -, ma la ripresa di un<br />
coraggio, di una solidità e di<br />
una espansione che raggiunga<br />
i confini della terra.
Una bella giornata di sole<br />
quel 3 giugno 1988, indimenticabile<br />
come avvenimento<br />
di fede, una <strong>da</strong>ta<br />
storica per la Città e la<br />
<strong>Chiesa</strong> di Carpi: il papa<br />
Giovanni Paolo II è venuto<br />
tra noi, ha incontrato il<br />
suo popolo in piazza Martiri,<br />
i sacerdoti e i giovani<br />
in Cattedrale. A vent’anni<br />
di distanza il vescovo Elio<br />
Tinti e la <strong>Chiesa</strong> di Carpi<br />
ricor<strong>da</strong>no l’evento nella<br />
memoria del Servo di Dio<br />
Giovanni Paolo II, nella<br />
preghiera al Signore per il<br />
dono fatto alla <strong>Chiesa</strong> con<br />
il Suo magistero e per implorare<br />
la positiva e rapi<strong>da</strong><br />
chiusura del processo<br />
canonico per la<br />
beatificazione. In occasione<br />
della festa dei Santi Pie-<br />
C OPERTINA<br />
3 giugno 1988: a vent’anni <strong>da</strong>lla storica visita di Giovanni Paolo II a Carpi<br />
Il ricordo della <strong>Chiesa</strong> di Carpi<br />
nella memoria e nella preghiera<br />
tro e Paolo verrà pubblicato<br />
e divulgato il testo dell’Appello<br />
ai credenti e non credenti<br />
durante l’incontro con<br />
la cittadinanza in piazza<br />
Martiri e il dialogo con i<br />
giovani in Cattedrale. Inoltre<br />
a cura dell’Ufficio comunicazioni<br />
sociali verrà<br />
realizzato il dvd della storica<br />
visita del Pontefice a<br />
Carpi.<br />
Al termine dell’incontro con<br />
i giovani di Carpi il Papa,<br />
uscendo <strong>da</strong>lla Cattedrale,<br />
rivolse alcune brevi espressioni<br />
di saluto e di ringraziamento<br />
alle persone presenti<br />
nella piazza Martiri.<br />
Queste le parole improvvisate<br />
<strong>da</strong>l Papa. Ancora un’altra<br />
possibilità di ammirare<br />
questa vostra piazza “tanto<br />
applaudita”. Grazie per la<br />
possibilità di incontrarci non<br />
soltanto nella Cattedrale ma<br />
anche in questa piazza e di<br />
portare la buona novella di<br />
Cristo, il Vangelo di Cristo,<br />
dentro la vostra città. Vi ringrazio<br />
per la buona accoglienza,<br />
vi auguro tutto il<br />
bene; auguro ai malati la<br />
guarigione, la sanità, a quelli<br />
che si trovano nella disperazione<br />
la fiducia e la speranza,<br />
auguro a tutti la forza<br />
che ci viene <strong>da</strong>llo Spirito<br />
Santo, che viene <strong>da</strong>lla croce<br />
di Cristo; la grazia è la croce<br />
di Cristo ed è in virtù del<br />
suo sacrificio che lo Spirito<br />
Santo rimane sempre tra noi,<br />
rimane sempre presente ed<br />
operante nei nostri spiriti<br />
umani. Ci troviamo con l’immagine<br />
della Madonna alle<br />
nostre spalle. Allora rivolgiamoci<br />
a lei pregando con<br />
l’Ave Maria... Ancora una<br />
volta grazie Carpi.<br />
8 giugno '08<br />
3<br />
mergenza educativa,<br />
E<br />
nuovo clima politico,<br />
famiglia, tutela<br />
della vita, lotta alla<br />
povertà. È stato un discorso<br />
a 360 gradi quello pronunciato<br />
<strong>da</strong> papa Benedetto<br />
XVI che giovedì 29 maggio<br />
ha incontrato i vescovi<br />
italiani riuniti in Vaticano<br />
per la 58ª assemblea generale.<br />
Il Papa è stato accolto<br />
<strong>da</strong>l cardinal Angelo<br />
Bagnasco che, nel suo saluto,<br />
ha detto: “Vivendo<br />
accanto al nostro popolo,<br />
insieme ai nostri sacerdoti<br />
siamo ben consapevoli dei<br />
problemi e delle speranze<br />
della gente. Di questo vissuto,<br />
abbiamo il dovere di<br />
<strong>da</strong>re voce rispettosa e chiara,<br />
come pastori che amano<br />
non solo le loro comunità<br />
ma tutti, la società intera”.<br />
Riguardo ai giovani<br />
- tema sul quale hanno dibattuto<br />
i vescovi in questi<br />
giorni di assemblea - il<br />
cardinal Bagnasco ha ribadito<br />
l’impegno come <strong>Chiesa</strong><br />
italiana a “comunicare loro<br />
la perenne giovinezza del<br />
Vangelo e la bellezza della<br />
<strong>Chiesa</strong>”. I vescovi hanno<br />
donato al Santo Padre una<br />
copia della nuova traduzione<br />
italiana della Bibbia<br />
e il Papa scherzando ha<br />
detto: “Spero che ci sarà<br />
anche un’edizione tascabile”.<br />
L’emergenza educativa<br />
Nell’incontro del Papa con i vescovi il punto<br />
sulla situazione della <strong>Chiesa</strong> e della società<br />
italiana<br />
Un clima nuovo<br />
In Italia è in atto “una vera<br />
e propria emergenza<br />
educativa”. Si è aperto con<br />
un pensiero forte sui giovani<br />
il discorso che Benedetto<br />
XVI ha rivolto<br />
all’episcopato italiano.<br />
“Quando - ha detto il Papa<br />
- in una società e in una<br />
cultura segnate <strong>da</strong> un<br />
relativismo pervasivo e non<br />
di rado aggressivo, sembrano<br />
venir meno le certezze<br />
basilari, i valori e le<br />
speranze che <strong>da</strong>nno un senso<br />
alla vita, si diffonde facilmente,<br />
tra i genitori come<br />
tra gli insegnanti, la tentazione<br />
di rinunciare al proprio<br />
compito”. “Così - ha<br />
proseguito il Papa - i fanciulli,<br />
gli adolescenti e i<br />
giovani, pur circon<strong>da</strong>ti <strong>da</strong><br />
molte attenzioni e tenuti<br />
forse eccessivamente al riparo<br />
<strong>da</strong>lle prove e <strong>da</strong>lle<br />
difficoltà della vita, si sentono<br />
alla fine lasciati soli<br />
<strong>da</strong>vanti alle grandi domande<br />
che nascono inevitabilmente<br />
dentro di loro, come<br />
<strong>da</strong>vanti alle attese e alle<br />
sfide che sentono incombere<br />
sul loro futuro”. Benedetto<br />
XVI ha chiesto<br />
all’episcopato italiano di<br />
“accogliere con gioia” le<br />
“forze nuove” rappresentate<br />
<strong>da</strong>i carismi e di sostenere<br />
le “molte forme e occasioni<br />
di incontro con il<br />
mondo giovanile” promosse<br />
“nelle parrocchie, negli<br />
oratori e nelle scuole”. Il<br />
Papa ha fatto cenno anche<br />
alla scuola cattolica, dicendo:<br />
“In uno Stato democratico,<br />
che si onora di promuovere<br />
la libera iniziativa<br />
in ogni campo, non sembra<br />
giustificarsi l’esclusione<br />
di un adeguato sostegno<br />
all’impegno delle istituzioni<br />
ecclesiastiche nel campo<br />
scolastico”.<br />
Il clima politico<br />
“L’Italia ha bisogno di uscire<br />
<strong>da</strong> un periodo difficile”,<br />
ha detto Benedetto XVI,<br />
parlando della situazione<br />
complessiva del Paese. In<br />
questo ultimo periodo, ha<br />
osservato il Santo Padre,<br />
“è sembrato affievolirsi il<br />
dinamismo economico e sociale,<br />
è diminuita la fiducia<br />
nel futuro ed è cresciuto<br />
invece il senso di insicurezza<br />
per le condizioni<br />
di povertà di tante famiglie,<br />
con la conseguente tendenza<br />
di ciascuno a rinchiudersi<br />
nel proprio particolare”.<br />
In questo quadro,<br />
il Papa ha sottolineato<br />
la presenza di segnali di<br />
speranza: “È proprio per la<br />
consapevolezza di questo<br />
contesto che avvertiamo<br />
con particolare gioia i segnali<br />
di un clima nuovo,<br />
più fiducioso e più<br />
costruttivo. Esso è legato<br />
al profilarsi di rapporti più<br />
sereni tra le forze politiche<br />
e le istituzioni, in virtù di<br />
una percezione più viva delle<br />
responsabilità comuni per<br />
il futuro della Nazione”.<br />
Poi un avvertimento: “Questo<br />
clima ha bisogno di consoli<strong>da</strong>rsi<br />
e potrebbe presto<br />
svanire, se non trovasse riscontro<br />
in qualche risultato<br />
concreto”. Il Papa ha<br />
poi rivendicato il dovere<br />
per l’episcopato italiano di<br />
<strong>da</strong>re il suo “specifico contributo”.<br />
“Nel quadro di una<br />
laicità sana e ben compresa<br />
- ha detto il Papa - occorre<br />
pertanto resistere ad<br />
ogni tendenza a considerare<br />
la religione, e in particolare<br />
il cristianesimo,<br />
come un fatto soltanto privato:<br />
le prospettive che<br />
nascono <strong>da</strong>lla nostra fede<br />
possono offrire invece un<br />
contributo fon<strong>da</strong>mentale al<br />
chiarimento e alla soluzione<br />
dei maggiori problemi<br />
sociali e morali dell’Italia<br />
e dell’Europa di oggi”.<br />
Le politiche<br />
Famiglia, tutela della vita,<br />
lotta alla povertà. Questi i<br />
campi di intervento e di<br />
impegno sottolineati <strong>da</strong>l<br />
Santo Padre nel suo discorso.<br />
Il primo è la questione<br />
relativa alla “famiglia fon<strong>da</strong>ta<br />
sul matrimonio” affinché<br />
- ha detto il Papa - si<br />
affermi “una cultura favorevole,<br />
e non ostile, alla<br />
famiglia e alla vita”. Si tratta<br />
anche di chiedere “alle pubbliche<br />
istituzioni una politica<br />
coerente e organica che<br />
riconosca alla famiglia quel<br />
ruolo centrale che essa svolge<br />
nella società, in particolare<br />
per la generazione<br />
ed educazione dei figli: di<br />
una tale politica l’Italia ha<br />
grande e urgente bisogno”.<br />
“Forte e costante - ha proseguito<br />
Benedetto XVI -<br />
deve essere ugualmente il<br />
nostro impegno per la dignità<br />
e la tutela della vita<br />
umana in ogni momento e<br />
condizione, <strong>da</strong>l concepimento<br />
e <strong>da</strong>lla fase<br />
embrionale alle situazioni<br />
di malattia e di sofferenza<br />
e fino alla morte naturale”.<br />
“Né possiamo chiudere gli<br />
occhi e trattenere la voce -<br />
ha aggiunto - di fronte alle<br />
povertà, ai disagi e alle ingiustizie<br />
sociali che affliggono<br />
tanta parte dell’umanità<br />
e che richiedono il generoso<br />
impegno di tutti”.
4<br />
8<br />
giugno '08<br />
Il commento di Avvenire<br />
I due volti tivù di don Zeno,<br />
tra realtà e finzione<br />
E’<br />
Mirella Poggialini*<br />
il confronto fra effetto-fiction ed effetto-documentario<br />
quel che resta nella memoria dopo la<br />
visione della secon<strong>da</strong> puntata di Don Zeno su<br />
Raiuno, coraggiosa fiction in cui Giulio Scarpati, al<br />
quale non ha fatto bene l’imprinting indelebile di Un<br />
medico in famiglia, ha comunque reso con grande<br />
passione la figura di un prete generoso e vitale, che ha<br />
lasciato dietro di sé una traccia non cancellata. Un<br />
«prete bolscevico», come si dice a un certo punto<br />
nella fiction, diretta <strong>da</strong> Gianluigi Calderone con<br />
scrupolo e diligenza, secondo uno stile che ormai la<br />
tv ha adottato, trattando di sacerdoti. Quindi tono<br />
comunque elogiativo, aura di emotività diffusa, momenti<br />
di spettacolare commozione, in episodi ai quali<br />
la tragicità vien meno in nome di una effusione<br />
sentimentale in grado di catturare e di coinvolgere.<br />
Ben diverso il tono asciutto e anche aspro, invece, di<br />
certi dettagli che sono emersi, alle 0,40 della stessa<br />
serata di mercoledì, nel documentario Don Zeno, il<br />
prete ribelle che Raitre ha messo in on<strong>da</strong> in opportuno<br />
confronto<br />
con la fiction<br />
appena terminata.<br />
Un lavoro<br />
denso di<br />
Maite Carpio<br />
inserito nel ciclo<br />
La storia<br />
siamo noi, in<br />
cui il vero volto<br />
di don Zeno<br />
Saltini, la sua<br />
voce e il suo<br />
accento si sono<br />
offerti in un<br />
revival che ha<br />
consentito un<br />
paragone e la<br />
sottolineatura<br />
degli aspetti<br />
più spinosi e<br />
dei momenti<br />
più dolorosi della vita di questo prete innamorato dei<br />
«figli dell’abbandono» e convinto che nel mondo<br />
ricchi e poveri non potessero convivere, in nome di<br />
una giustizia predicata <strong>da</strong> Cristo. La creazione di<br />
Nomadelfia nell’excampo di concentramento di Fossoli<br />
vicino a Carpi, lo smantellamento della città dei<br />
ragazzi per i debiti eccessivi, la richiesta di riduzione<br />
allo stato laicale, per dieci anni, per ricostruire una<br />
nuova città in Maremma, fatta di tende, povertà e<br />
abnegazione; il senso della famiglia e dell’amore<br />
come risorsa per i più deboli e soli sono temi che il<br />
documentario ha reso con forza maggiore rispetto<br />
alla fiction. Il confronto fra il linguaggio della fiction,<br />
volto a narrare romanzando e ad avvolgere i fatti con<br />
emozioni facilmente leggibili e perciò condivisibili,<br />
e la scabra immediatezza del documento ha messo in<br />
risalto, con abbinamento felice, la necessità delle due<br />
forme espositive in sovrapposizione e contrapposizione.<br />
Don Zeno alla fine è emerso <strong>da</strong>vanti allo spettatore<br />
con una sua forza icastica e convincente, con le sue<br />
perorazioni appassionate, la sua convinzione radicata<br />
e fedele, il suo amore per la <strong>Chiesa</strong> e insieme la sua<br />
opposizione vibrante, in nome di una fratellanza<br />
cristiana in cui ha prodigato tutto se stesso con<br />
insegnamento di bene.<br />
* critica televisiva di Avvenire<br />
Grande successo di ascolti per la fiction di Raiuno su don Zeno.<br />
Lorenzo Di Pietro, attore carpigiano, ha recitato la parte di<br />
Palita. Tra i suoi progetti anche un ritorno nella città dei Pio<br />
con il desiderio di aprire una scuola di musical<br />
“S<br />
Daniele Fran<strong>da</strong><br />
ono una persona determinata,<br />
timi<strong>da</strong> ed<br />
estroversa al tempo<br />
stesso”.<br />
Si autodefinisce così Lorenzo<br />
Di Pietro, l’attore<br />
carpigiano che ha interpretato<br />
il personaggio di Palita,<br />
un ragazzo cresciuto a<br />
Nomadelfia, nello<br />
sceneggiato prodotto <strong>da</strong>lla<br />
Rai “Don Zeno – L’uomo<br />
di Nomadelfia”. “Sono molto<br />
estroverso con gli amici<br />
e nel lavoro ma in altre situazioni<br />
sono abbastanza riservato”<br />
precisa. Lorenzo,<br />
29 anni e una vocazione pura<br />
per la recitazione e il canto,<br />
promette: “Lotterò fino in<br />
fondo per fare questo mestiere”.<br />
Poi aggiunge: “In<br />
un mondo difficile come<br />
quello dello spettacolo e del<br />
cinema la caparbietà e la<br />
tenacia sono fon<strong>da</strong>mentali<br />
per riuscire ad an<strong>da</strong>re avanti”.<br />
Per inseguire <strong>da</strong> più vicino<br />
il suo sogno nel 2001<br />
si è trasferito <strong>da</strong> Budrione,<br />
dove vive tuttora la sua famiglia,<br />
a Roma. Dice di voler<br />
comprare casa nella Capitale<br />
(“magari a Trastevere”)<br />
ma tra i suoi progetti c’è<br />
anche un ritorno a Carpi per<br />
<strong>da</strong>re vita ad una scuola di<br />
musical, il suo genere preferito.<br />
C OPERTINA<br />
Sul set<br />
aria di casa<br />
Lorenzo, parliamo subito<br />
di “Don Zeno”, la fiction<br />
della Rai an<strong>da</strong>ta in on<strong>da</strong><br />
in prima serata il 27 e 28<br />
maggio e che ha riscosso<br />
un successo di pubblico e<br />
di critica. Come è an<strong>da</strong>ta<br />
sul set? Raccontaci qualche<br />
aneddoto particolare.<br />
Sul set si respirava una bellissima<br />
aria. La comunità di<br />
Nomadelfia mi ha fatto vedere<br />
la realtà in modo diverso,<br />
come nessuno, o quasi,<br />
di noi concepisce. Penso<br />
che siano riusciti a lasciare<br />
il segno anche a noi attori e<br />
tecnici... di questi tempi, chi<br />
ci pensa più a fermarsi un<br />
attimino e guar<strong>da</strong>rsi attorno<br />
per vedere se qualcuno<br />
ha bisogno? Lì invece ci si<br />
aiuta tutti e in continuazione<br />
e questo dimostra che in<br />
fondo, aiutare il prossimo e<br />
chi ha bisogno può non essere<br />
concepito tanto utopistico.<br />
Ricordo una curiosità:<br />
il mio primo giorno di<br />
riprese, in Bulgaria, avevo<br />
un bambino in braccio e<br />
mentre scendevamo le scale<br />
lui mi doveva fare una<br />
doman<strong>da</strong> e io dovevo rispondergli.<br />
Ma lui parlava<br />
in lingua bulgara e io in<br />
carpigiano! E’ stato buffo,<br />
ma quel bambino mi ha guar<strong>da</strong>to<br />
così profon<strong>da</strong>mente che<br />
mi sembrava di capirlo.<br />
Prima di iniziare a girare<br />
conoscevi la figura di don<br />
Zeno? Pensi che il suo operato<br />
e i suoi insegnamenti<br />
possano trasmettere qualcosa<br />
ancora oggi, nella società<br />
“claudicante” del nostro<br />
tempo?<br />
Mi ricordo di don Zeno in<br />
quanto fratello di Mamma<br />
Nina: alle scuole elementari<br />
la mia maestra ci parlava<br />
spesso di lei. Ovviamente,<br />
dopo essere stato preso per<br />
questa fiction, mi sono documentato<br />
e ho approfondito<br />
ciò che ricor<strong>da</strong>vo molto<br />
superficialmente. E’ la<br />
Cantina Sociale di Carpi<br />
PUNTI VENDITA<br />
CARPI - via Cavata, 14 - Tel. 059 643071<br />
CONCORDIA - Prov. le per Mirandola, 57 - Tel. 0535 57037<br />
RIO SALICETO - Via XX Settembre, 11/13 - Tel. 0522 699110<br />
Aperto tutti i giorni <strong>da</strong>lle ore 8 alle 12 e <strong>da</strong>lle 14 alle 18 - Sabato mattina aperto fino alle 12<br />
Da sinistra Nicolas Tenerani, Carlo Massari, Lorenzo Di Pietro<br />
durante le riprese in Bulgaria<br />
stessa cosa che ho detto al<br />
regista Gianluigi<br />
Calderone quando ho fatto<br />
il provino e lui mi ha risposto:<br />
“Sarà meglio che ti documenti,<br />
Lorenzo, perché<br />
ho deciso di prenderti!”. Secondo<br />
me l’operato di don<br />
Zeno continuerà a lasciare<br />
importanti tracce man mano<br />
che passeranno gli anni.<br />
Nomadelfia ha radici così<br />
solide che potrà solo fortificarsi<br />
ancora di più negli<br />
anni a venire.<br />
Giulio Scarpati ha interpretato<br />
con passione il prete<br />
di Nomadelfia. Sei d’accordo?<br />
Un’interpretazione magistrale.<br />
Giulio Scarpati è un<br />
uomo di una professionalità<br />
meravigliosa, tanti suoi<br />
colleghi dovrebbero prenderlo<br />
ad esempio invece di<br />
scimmiottare questo mestie-<br />
re. E gli ascolti della fiction<br />
lo hanno dimostrato: la bravura<br />
del protagonista e la<br />
qualità del prodotto alla fine<br />
hanno avuto la meglio e il<br />
pubblico ha deciso di premiare<br />
queste cose.<br />
Parlaci un po’ di te: come<br />
è nata la passione per la<br />
recitazione?<br />
Prima ancora di diplomarmi<br />
al Istituto Professionale<br />
“Carlo Cattaneo” di Carpi<br />
avevo iniziato a frequentare<br />
il primo laboratorio di<br />
teatro organizzato <strong>da</strong>l Comunale<br />
di Carpi. Ho iniziato<br />
in sordina nel 1994, con<br />
Paolo Gera e Alessandra<br />
Gasparini, a cui dirò per<br />
sempre grazie, che tuttora<br />
insegnano al Vallauri. Per<br />
lo più lavoravamo con testi<br />
drammatici e autori come<br />
Brecht, Strindberg, ecc.<br />
Poi nel 2001, con tanta pa-
C OPERTINA<br />
8 giugno '08<br />
5<br />
ura ma altrettanta voglia di<br />
fare di questa passione sfrenata<br />
il mio lavoro per la<br />
vita, mi sono trasferito a<br />
Roma. E lì ho avuto la fortuna<br />
di essere ammesso all’Accademia<br />
di Pino e Claudio<br />
Insegno, dove tutti gli<br />
insegnanti lavorano nel<br />
mondo dello spettacolo e vi<br />
hanno quindi un diretto contatto.<br />
Lì ho scoperto la mia<br />
vena brillante, ma soprattutto<br />
di poter cantare, e finita<br />
la scuola sono stato subito<br />
messo a lavorare a testi<br />
brillanti e musical. Infatti<br />
ho lavorato con grandi personaggi<br />
come Nicola<br />
Piovani, Rossana Casale,<br />
Stefano Cenci, attore coprotagonista nella fiction “Don<br />
Zeno” e anch’egli carpigiano doc, commenta così il<br />
successo del prodotto di Raiuno: “E’ an<strong>da</strong>ta bene, sono<br />
molto soddisfatto. Era un progetto coraggioso, anche<br />
perché trasmesso in ritardo, alla fine della stagione<br />
televisiva. Personalmente credo che sia stato fatto un<br />
gran lavoro <strong>da</strong> parte di tutti. Sul set ho incontrato vecchi<br />
amici, come Lorenzo Di Pietro con il quale avevo già<br />
lavorato in una produzione del Teatro di Corte di Paolo<br />
Dall’Olio”.<br />
Cenci era alla prima esperienza nel cinema: prima di<br />
“Don Zeno” si era occupato solo di teatro. “Mi è<br />
piaciuto molto calarmi in una nuova realtà, sperimentare<br />
generi diversi è sempre importante. E poi mi hanno<br />
Stefano Cenci nella parte di Nellusco<br />
Giulio Scarpati<br />
in vescovado a Carpi<br />
gli stessi Claudio e Pino<br />
Insegno, Fabrizio Angelini,<br />
Corrado Tedeschi, Pier<br />
Francesco Pingitore, Roberto<br />
Ciufoli, Massimo<br />
Venturiello, e altri.<br />
Il cinema italiano attraversa<br />
un buon momento<br />
dopo qualche anno di<br />
www.myspace.com/<br />
lollodipietro è il sito di<br />
Lorenzo Di Pietro: attraverso<br />
internet è possibile<br />
conoscere meglio<br />
Lorenzo e avere informazioni<br />
sulle <strong>da</strong>te dei<br />
suoi prossimi spettacoli.<br />
“morte apparente”. Come<br />
vedi il futuro della settima<br />
arte nostrana?<br />
Il cinema italiano credo stia<br />
tirando un sospiro di sollievo<br />
dopo un brutto periodo:<br />
ultimamente ci sono dei bei<br />
prodotti in sala, a partire<br />
<strong>da</strong>ll’ultimo film di Paolo<br />
Virzì con Sabrina Ferilli<br />
ed Elio Germano, “Tutta<br />
la vita <strong>da</strong>vanti”: <strong>da</strong> vedere.<br />
E il tuo futuro prossimo?<br />
Sarà a Roma o a Carpi?<br />
Quest’estate lavorerò e a settembre<br />
inizierò le prove del<br />
musical “Chiedimi se voglio<br />
la luna”, con Justine<br />
Mattera per la regia di Claudio<br />
Insegno, che debutterà<br />
a Roma all’inizio della stagione<br />
prossima e poi partirà<br />
in tournée per l’Italia.<br />
Roma ora è diventata casa<br />
mia, nonostante la mia famiglia<br />
sia rimasta tutta qua<br />
a Carpi. Mi piacerebbe comprarmi<br />
una casetta, magari<br />
a Trastevere... Però anche<br />
tornare a Carpi... Vi svelo<br />
un desiderio che ho <strong>da</strong> tanto:<br />
mi piacerebbe aprire una<br />
scuola di musical a Carpi,<br />
per fare conoscere meglio<br />
questo genere. C’è una brutta<br />
educazione al musical, e al<br />
teatro in generale. Vorrei<br />
portare la mia esperienza e<br />
la mia passione e trasmetterle<br />
a tanti giovani della<br />
mia città che come me, quando<br />
stavo a Carpi, non sanno<br />
come sviluppare e approfondire<br />
questa passione.<br />
Allora arrivederci a presto<br />
Lorenzo; il nostro augurio<br />
è che il futuro, che sia sotto<br />
il Cupolone o all’ombra del<br />
nostro Duomo, ti porti ugualmente<br />
gioia e tante soddisfazioni.<br />
coinvolto a vari livelli, proprio come nel teatro dove non<br />
faccio solo l’attore ma anche l’aiuto regista e altri ruoli.<br />
Insomma è stata una bella esperienza: il mondo del<br />
cinema è diverso e affascinante. Ma la mia prima e vera<br />
passione rimane il teatro”.<br />
Un volta diplomatosi alla Scuola di Teatro di Bologna<br />
(1997), Stefano debutta nello spettacolo “Inferno” di<br />
Dante Alighieri per la regia di Lorenzo Salveti. Dopo<br />
tante ed importanti esperienze lavorative, nel 2007 è<br />
uno dei creatori e direttore artistico di “Arti Vive Festival”<br />
di Soliera. Nello stesso anno assume la direzione artistica<br />
del Teatro della Rocca di Novellara. Dal 2002 tiene<br />
un laboratorio permanente di teatro, a Soliera con l’Associazione<br />
Culturale Pensieri Acrobati.<br />
D.F.<br />
Il commento del Vescovo Elio Tinti<br />
Luci su un testimone della fede<br />
E’ positivo il giudizio di monsignor Elio Tinti sulla<br />
fiction di Raiuno e il documentario di Raitre dedicati a<br />
don Zeno Saltini an<strong>da</strong>ti in on<strong>da</strong> nei giorni scorsi.<br />
“Grazie a questi programmi – commenta il Vescovo –<br />
molta gente può essere spinta a conoscere meglio don<br />
Zeno e Nomadelfia. Naturalmente, e mi riferisco alla<br />
fiction, la realtà è stata molto romanzata. E’ apparso poco<br />
che la vera molla dell’opera di don Zeno è stata la fede. Il<br />
suo anelito alla fraternità era ispirato <strong>da</strong>l Vangelo mentre<br />
è apparso più un tribuno che un vero uomo di Dio. E’ vero<br />
che don Zeno era impulsivo e istintivo, ma la sua rivoluzione<br />
era quella dell’amore. L’aspetto lodevole della<br />
fiction – prosegue monsignor Tinti – è l’aver messo in<br />
luce un uomo che ha tentato di an<strong>da</strong>re al di là seguendo gli<br />
ideali di giustizia e soli<strong>da</strong>rietà in modo radicale. Ma il suo<br />
motore era sempre e solo la fede. Comunque è <strong>da</strong> apprezzare<br />
lo sforzo della produzione e della Rai che hanno<br />
consentito a milioni di italiani di conoscere un gigante<br />
della fede come don Zeno”.<br />
Riferendosi poi al documentario, il vescovo Tinti l’ha<br />
valutato positivamente per la fedeltà alla vita di don Zeno<br />
sotto il profilo storico e per il valore delle testimonianze<br />
raccolte. “Sarebbe bello – ha concluso monsignor Tinti –<br />
che dopo aver scoperto don Zeno, la televisione facesse<br />
conoscere anche il resto della famiglia Saltini, Mamma<br />
Nina e don Vincenzo. Una famiglia straordinaria che può<br />
diventare un messaggio per tante famiglie: là dove regna<br />
Cristo, là dove c’è l’amore, tutto diventa realmente possibile”.<br />
A.B.<br />
Il regista Gianluigi Calderone con il Vescovo Elio e Enzo Galavotti<br />
La troupe della fiction su don Zeno <strong>da</strong>lle Clarisse<br />
Dal silenzio alla ribalta<br />
Vivono nell’ombra una vita intessuta di preghiera, perciò<br />
è stata una vera sorpresa vedere due nostre clarisse,<br />
Madre Letizia e suor Riccar<strong>da</strong>, in due piccole parti della<br />
fiction di Raiuno su don Zeno.<br />
Nella prima puntata è apparsa madre Letizia, intenta a fare<br />
quello che fa spesso, curare le piante.<br />
“A ottobre – ricor<strong>da</strong> la superiora del Monastero di Santa<br />
Chiara – la troupe è venuta a girare alcune scene <strong>da</strong> noi,<br />
purtroppo era già autunno e il nostro giardino era praticamente<br />
spoglio. Il regista ci ha chiesto di partecipare alla<br />
scena e l’abbiamo fatto di buon grado. Ho pensato a suor<br />
Scolastica, sorella di don Zeno, morta nel 1971, che ha<br />
vissuto a lungo qui nel nostro convento. Don Zeno le era<br />
particolarmente legato. Quante notti ha passato in preghiera<br />
per quel suo amatissimo fratello!”.<br />
Madre Letizia, un carattere dolce e forte, riservatissimo, è<br />
chiamata per nome <strong>da</strong>l vescovo Pranzini che le si avvicina;<br />
il regista ha voluto così, certamente per omaggiarla<br />
della disponibilità offerta.<br />
Nella secon<strong>da</strong> puntata è apparsa suor Riccar<strong>da</strong>. La scena<br />
si è svolta in Vescovado così sono an<strong>da</strong>ti a prenderla per<br />
riaccompagnarla qualche ora più tardi. “Avevano bisogno<br />
di un’infermiera per il Vescovo e abbiamo pensato a suor<br />
Riccar<strong>da</strong> che è la nostra ‘infermiera’. Hanno preso noi,<br />
suore vere – racconta madre Letizia – perché ci hanno<br />
detto che avevano bisogno di suore vestite in modo ‘antico’,<br />
proprio come noi”.<br />
Chi conosce la vita operosa del Monastero sa che lì arriva<br />
“di tutto”, l’umanità più disparata con i problemi più<br />
diversi; una giornata di ottobre dello scorso anno è arrivata,<br />
inaspettata, anche la cinepresa. Accolta, come tutto ciò<br />
che suona a quella meravigliosa porta.<br />
A.B.<br />
UOMO<br />
DONNA<br />
BAMBINO<br />
A B B I G L I A M E N T O<br />
UOMO<br />
DONNA<br />
BAMBINO<br />
Stra<strong>da</strong> Statale Modena-Carpi 290 - Appalto di Soliera - Modena - Tel. 059/5690308<br />
Orari: <strong>da</strong>l martedì al venerdì <strong>da</strong>lle 9.45 alle 12.45 e <strong>da</strong>lle 15.30 alle 19.45 • sabato <strong>da</strong>lle 9.30 alle 20 orario continuato • lunedì <strong>da</strong>lle 15.30 alle 19.45
6<br />
8<br />
giugno '08<br />
C RONA C ARPI<br />
Presentati i <strong>da</strong>ti di un’in<strong>da</strong>gine sulla percezione della sicurezza.<br />
Il 79% del campione definisce Carpi “molto o abbastanza sicura”<br />
Alla ricerca della tranquillità<br />
V<br />
ittorio Martinelli,<br />
responsabile Ufficio<br />
ricerche del Comune<br />
di Modena, ha presentato<br />
nei giorni scorsi in<br />
Consiglio comunale di<br />
Carpi, i risultati dell’in<strong>da</strong>gine<br />
sulla percezione <strong>da</strong><br />
parte dei cittadini della sicurezza<br />
urbana: la ricerca è<br />
stata compiuta per il terzo<br />
anno attraverso 507 interviste<br />
telefoniche a cittadini<br />
maggiorenni nel dicembre<br />
del 2007 (e al contempo<br />
anche a Modena e a<br />
Sassuolo).<br />
“Per il 44,2% del campione<br />
sicurezza significa soprattutto<br />
garantire il controllo<br />
della criminalità, con un<br />
aumento di questo <strong>da</strong>to tra<br />
il 2005 e il 2007. Il 79%<br />
degli intervistati – ha detto<br />
Martinelli – rispetto al pericolo<br />
microcriminalità afferma<br />
poi che Carpi è molto o<br />
abbastanza sicura, e solo il<br />
20% poco o per niente: un<br />
<strong>da</strong>to quest’ultimo in leggero<br />
aumento anno dopo anno:<br />
per il 57.4% poi il livello di<br />
criminalità comune è rimasto<br />
lo stesso dell’anno precedente.<br />
Rispetto al 2006 si<br />
è scesi di uno 0.2%, un <strong>da</strong>to<br />
dunque di sostanziale conferma,<br />
mentre il 34.7% del<br />
campione dice che è aumentata,<br />
il 3.5% in più dell’anno<br />
precedente. Utilizzando<br />
un indice sulla percezione<br />
della sicurezza nel 2007<br />
questo era a Carpi di 60.7,<br />
in leggero calo: nell’area<br />
Modena-Carpi-Sassuolo il<br />
<strong>da</strong>to è al 51,1”.<br />
I più insicuri<br />
L’85% degli intervistati<br />
definisce inoltre poco o per<br />
niente grave il fenomeno<br />
nella zona in cui abita, contro<br />
l’87% del 2006. Il cittadino<br />
percepisce maggiore<br />
sicurezza se gli si chiede di<br />
rispondere a domande relative<br />
alla sua zona di residenza<br />
piuttosto che alla realtà<br />
urbana o nazionale.<br />
“L’insicurezza è quindi un<br />
fenomeno incombente, sempre<br />
più grave però – ha detto<br />
Martinelli - un poco più<br />
in là della zona di residenza<br />
di chi risponde”. I più insicuri<br />
risultano essere i 45-54enni<br />
e gli over 65, chi ha una<br />
bassa scolarità e chi vive<br />
nelle frazioni. Al primo posto<br />
tra i fenomeni di degrado<br />
urbano vengono segnalati<br />
atti van<strong>da</strong>lici, rifiuti abbandonati,<br />
presenza di mendicanti,<br />
di gruppi che disturbano,<br />
di tossicodipendenti<br />
e spacciatori, mentre tra le<br />
cose che <strong>da</strong>nno invece più<br />
fastidio troviamo siringhe e<br />
rifiuti abbandonati, atti<br />
van<strong>da</strong>lici e spaccio. Il 20,3%<br />
degli intervistati ha risposto<br />
poi di essere rimasto<br />
vittima negli ultimi tre anni<br />
di reati come i furti di oggetti<br />
personali, in appartamento<br />
o su auto, i borseggi<br />
o tentati furti in casa (era il<br />
18,2% nel 2006). Il 47.6%<br />
di questi lo è stato nell’ultimo<br />
anno.<br />
Sicurezza in consiglio comunale<br />
Avanti con gli Assistenti civici volontari,<br />
ancora ferma la videosorveglianza<br />
Buona parte del Consiglio comunale di giovedì 29 maggio<br />
è stata dedicata ai temi della sicurezza, con la presentazione<br />
e discussione di diverse interrogazioni e ordini del<br />
giorno.<br />
Nel corso della serata è stato discusso ed approvato un<br />
ordine del giorno firmato <strong>da</strong> Pd, Pdci e Verdi che “approvando<br />
e ribadendo l’utilità delle politiche di integrazione<br />
sociale e culturale sollecita l’amministrazione comunale<br />
ad attivare nel più breve<br />
Roberto Andreoli<br />
tempo possibile la<br />
videosorveglianza, condividendo<br />
l’istituzione dei Volontari<br />
civici a supporto<br />
delle forze dei Polizia nel<br />
territorio con riferimento<br />
alla specifica legislazione<br />
regionale, <strong>da</strong>ndo anche<br />
man<strong>da</strong>to di continuare<br />
l’azione di coordinamento<br />
tra istituzioni locali e forze<br />
dell’ordine, sollecitando la<br />
richiesta di ampliamento del<br />
numero di agenti presenti<br />
sul territorio, con particolare<br />
riferimento alla Ps”.<br />
L’assessore Alberto<br />
D’Addese ha al proposito ribadito che gli Assistenti civici<br />
sono una delle risposte messe in campo <strong>da</strong>l Comune sui<br />
temi della sicurezza, che <strong>da</strong> ottobre si stanno svolgendo<br />
attività formative per i volontari della Protezione civile che<br />
già collaborano con l’ente locale in varie occasioni e ha<br />
tratteggiato in aula la Legge regionale 24 del 2003 che<br />
configura finalità e caratteristiche di queste persone.<br />
Roberto Andreoli (Forza Italia) ha chiesto lumi sul sistema<br />
di videosorveglianza cittadino: i tempi, i modi, le<br />
localizzazioni del sistema e se si è pensato di informare in<br />
modo dettagliato le attività commerciali interessate. L’assessore<br />
alla Polizia municipale Alberto d’Addese ha risposto<br />
spiegando che le 43 telecamere poste in centro storico<br />
sono già funzionanti e che manca però ancora il collegamento<br />
finale con fibra ottica con le sale operative di<br />
Carabinieri e Polizia. Andreoli si è detto estremamente<br />
deluso di ciò visto che il<br />
progetto è <strong>da</strong>tato aprile 2006<br />
“ed era già nel programma<br />
elettorale del sin<strong>da</strong>co Enrico<br />
Campedelli. “Non si fa<br />
una bella figura con i cittadini<br />
ad annunciare una iniziativa<br />
come questa e poi<br />
non farla partire…”, il commento<br />
di Andreoli.<br />
D’Addese ha replicato sottolineando<br />
come l’intento<br />
era quello di partire nel mese<br />
di maggio: “La cittadinanza<br />
è stata sempre informata,<br />
ma non tutto dipende <strong>da</strong> noi<br />
per questo progetto…”.<br />
Da chi, allora?<br />
Alberto D’Addese<br />
Aumentano borseggi<br />
e furti in casa<br />
In aumento risultano<br />
borseggi e furti in casa o di<br />
oggetti personali; in calo<br />
furti su auto e van<strong>da</strong>lismi.<br />
Rimane alto, ha spiegato<br />
Martinelli in Consiglio, il<br />
<strong>da</strong>to che indica la propensione<br />
alla denuncia dei reati,<br />
a dimostrazione della fiducia<br />
(maggiore che in altre<br />
realtà) nell’operato delle<br />
forze dell’ordine e del<br />
sistema della giustizia, che<br />
raggiunge il 70% circa del<br />
campione: più alta per la<br />
classe d’età 35-44 e le casalinghe,<br />
più bassa per giovani,<br />
anziani e lavoratori autonomi.<br />
Ai cittadini intervistati<br />
è stato anche chiesto<br />
di indicare le zone meno<br />
sicure: centro storico, parchi,<br />
stazione, dove ci sono<br />
nomadi ed extracomunitari<br />
in genere quelle maggiormente<br />
segnalate.<br />
Noi e loro<br />
Rispetto all’immigrazione<br />
invece i carpigiani intervistati<br />
mostrano un sentimento<br />
contrapposto: il 77% dice<br />
che tra gli stranieri c’è molta<br />
gente onesta che ha voglia<br />
di lavorare ma il 66%<br />
mette in discussione il fatto<br />
che non rispettano le regole<br />
dello stare assieme e il 64%<br />
afferma che l’aumento dell’immigrazione<br />
favorisce<br />
l’aumento della criminalità.<br />
L’in<strong>da</strong>gine comprendeva<br />
anche alcune domande<br />
sulla presenza di nomadi in<br />
città: Il 36% segnala come<br />
la presenza di un’area sosta<br />
a Carpi sia uno dei primissimi<br />
problemi mentre il 53%<br />
spiega invece che questo sia<br />
un problema “ma non così<br />
urgente”. Il 72% degli intervistati<br />
è comunque d’accordo<br />
con l’idea del Comune<br />
di spostarla in altra sede<br />
più como<strong>da</strong> e funzionale.<br />
Nei confronti degli abitanti<br />
del campo si chiedono comunque<br />
più controlli delle<br />
forze di polizia, sulle condizioni<br />
igieniche e sul rispetto<br />
dell’obbligo scolastico.<br />
“Se rispettano le regole<br />
possono rimanere”: con<br />
questa affermazione si è<br />
detto molto d’accordo il 46%<br />
degli intervistati ma per il<br />
28% i nomadi creano solo<br />
problemi di sicurezza e per<br />
il 22% che devono essere<br />
man<strong>da</strong>ti via.<br />
a cura di Annalisa Bonaretti<br />
VIA GUIDO FASSI, 11 - TEL E FAX 059-650267<br />
www.wineandwine.it<br />
Sabato 7 giugno, un convegno per parlare<br />
di problemi alcolcorrelati<br />
Alcol, questione di salute pubblica<br />
Un team composto <strong>da</strong> associazioni ed enti pubblici contro<br />
l’abuso di alcol. Nel convegno organizzato <strong>da</strong> Acat, Associazione<br />
dei Club degli Alcolisti in Trattamento, Asv Modena,<br />
Associazione Servizi per il Volontariato e Ausl Modena, con<br />
il patrocinio della Città di Carpi, si discuterà di “Alcol:<br />
Questione di salute pubblica”. Sabato 7 giugno, <strong>da</strong>lle ore 8.30<br />
nella Sala Congressi di viale Peruzzi, interverranno varie<br />
personalità operanti in vari settori della sanità e impegnate in<br />
prima persona nella lotta all’abuso di sostanze alcoliche. Si<br />
alterneranno i contributi di sei specialisti: Claudio Vagnini,<br />
direttore del distretto n°1 di Carpi Ausl, Massimo Bigarelli,<br />
responsabile SerT area Nord, Chiara Pavesi, medico<br />
ospe<strong>da</strong>liero e servitore presso l’Acat di Carpi, Cinzia Caruso,<br />
assessore alle Politiche Sociali e Sanitarie del Comune di<br />
Carpi, Franco Marcomini, responsabile Settore Alcologia<br />
del Dipartimento Dipendenze di Padova e Giovanni Feltri,<br />
Medico di Medicina Generale. L’incontro, rivolto tanto agli<br />
operatori della sanità quanto alla cittadinanza.<br />
C<br />
ontinua <strong>da</strong>lla prima<br />
Legalità e accoglienza<br />
(e consumano) in Italia. Il ministro degli esteri romeno,<br />
riferendosi alla più grande opera edilizia nell’Italia degli<br />
ultimi decenni, la Fiera di Milano, ha sottolineato che è<br />
frutto del lavoro dei suoi connazionali. Sarebbe interessante<br />
capire quanto lavoro clandestino ha permesso di esistere a<br />
questo “volano” dell’economia del Nord. Le ba<strong>da</strong>nti sono<br />
spesso clandestine ma quanto mai necessarie e cercate, a<br />
volte con fatica, <strong>da</strong>lle nostre famiglie.<br />
Sicurezza<br />
La richiesta di legalità <strong>da</strong> parte dei cittadini è legittima<br />
anche se alla doman<strong>da</strong> di sicurezza non si può rispondere<br />
con gli slogan dettati <strong>da</strong> rabbia e paura, ma solo con la<br />
costruzione, paziente ed esigente di una società coesa. I<br />
vescovi italiani, riuniti nei giorni scorsi nell’assemblea<br />
della Cei, parlano di necessità di coniugare legalità ed<br />
accoglienza, sostengono che la vera sicurezza nasce <strong>da</strong>ll’integrazione;<br />
non si pronunciano in merito al reato di clandestinità<br />
o ai Cpt ma sostengono che “occorre <strong>da</strong>re una<br />
risposta in linea con la dignità della persona ed il livello di<br />
civiltà del nostro paese”. Don Virginio Colmegna sostiene<br />
che non c’è sicurezza se scompare la cultura della responsabilità<br />
verso l’altro, se cresce un clima individualistico che<br />
fa barricate, se si diffonde una mentalità di difesa <strong>da</strong>gli altri.<br />
Non dobbiamo accettare i reati, <strong>da</strong> parte di nessuno, dobbiamo<br />
essere soli<strong>da</strong>li con le vittime, ma soprattutto non possiamo<br />
colpevolizzare un’intera etnia o un’intera generazione<br />
di immigrati per i reati commessi solo <strong>da</strong> alcune persone.<br />
Sempre più spesso la distinzione tra diritti del cittadino e<br />
diritti della persona si traduce in termini di conflitto: il<br />
cittadino sembra avere più diritti della persona umana in<br />
quanto tale. Ancora don Colmegna sostiene che per noi<br />
(cristiani) la soli<strong>da</strong>rietà è l’unica via possibile; la politica<br />
deve invece tornare a discutere e confrontarsi per trovare<br />
diverse soluzioni. Mette però in guardia sui rischi che corre<br />
la democrazia se la politica si riduce a chiedere sicurezza<br />
senza aver prima fatto la sua parte per prevenire, per<br />
costruire. Occorre infatti interpretare bene le cause dei reati,<br />
prima di intervenire: se la motivazione principale dei reati<br />
dovesse diventare la fame, di adulti e bambini, non c’è<br />
sistema di sicurezza che tenga!<br />
Non dimentichiamo infine che, se gli aiuti, la soli<strong>da</strong>rietà,<br />
l’integrazione hanno un costo <strong>da</strong> sostenere, anche la sicurezza<br />
non è esente <strong>da</strong> costi consistenti e soprattutto non è<br />
detto producano risultati più efficaci.<br />
* Direttore Caritas Diocesana - Carpi
Criminalità economica:<br />
ricerca su mafia e reati<br />
“A Modena ottimi anticorpi, ma ci sono infiltrazioni”<br />
“Sicuramente mafia, camorra, ‘ndrangheta e sacra corona<br />
unita hanno avuto i loro rappresentanti che hanno agito<br />
sul territorio modenese, ma nonostante questa attività sia<br />
durata molti anni, nessuna di queste organizzazioni è<br />
riuscita a occupare il territorio”. Lo affermano Enzo<br />
Ciconte e Bianca La Rocca, due tra i maggiori studiosi<br />
italiani della criminalità organizzata, nella loro ricerca<br />
sui “Reati di tipo economico nel territorio della provincia<br />
di Modena” presentata alcuni mesi fa alla Conferenza<br />
delle autonomie locali.<br />
I due autori hanno ricor<strong>da</strong>to, tuttavia, una serie di episodi<br />
criminali, furti e van<strong>da</strong>lismi, avvenuti ai <strong>da</strong>nni di negozianti<br />
del centro, ma anche la bomba fatta esplodere<br />
all’Agenzia delle entrate di Sassuolo, l’accertata presenza<br />
nel territorio di affiliati al clan camorristico dei casalesi,<br />
intimi<strong>da</strong>zioni i numerosi arresti per estorsioni e truffa:<br />
“Tutti elementi che indicano come il territorio della<br />
provincia, pur continuando a possedere ottimi anticorpi<br />
grazie a un solido tessuto sociale, non sia del tutto<br />
indenne <strong>da</strong> infiltrazioni di criminalità organizzata”.<br />
Ciconte ha osservato che i settori più a rischio sono quello<br />
dei trasporti con legami riconducibili alla mafia e il<br />
caporalato che non riguar<strong>da</strong> solo l’edilizia.<br />
Modenesi “primi” nelle truffe, estorsioni <strong>da</strong>l sud<br />
La ricerca sulla criminalità economica è stata divisa in<br />
due parti: nella prima si dà conto della presenza mafiosa,<br />
nella secon<strong>da</strong> dei reati economico-commerciali come la<br />
truffa, i reati inerenti la falsità dei titoli di credito e gli<br />
assegni bancari, l’appropriazione indebita, i reati fallimentari,<br />
l’usura e il ricorso abusivo al credito, i marchi e<br />
le frode sui marchi, la frode nel commercio e alimentare.<br />
Per descrivere questi fenomeni sono state analizzate 308<br />
sentenze di primo grado emesse nella circoscrizione<br />
giudiziaria di Modena e provincia, nel periodo 1996-<br />
2006. Per alcune fattispecie di reato sono state prese in<br />
considerazione il cento per cento delle fonti disponibili<br />
(usura, marchi contraffatti, frode nei marchi, frode nel<br />
commercio e frode alimentare), per le altre una significativa<br />
campionatura che varia tra il 10 e il 50 per cento.<br />
Leoni (Pdl): Modena è la terza città in<br />
Italia per presenza di clandestini e tra le<br />
prime dieci per numero di reati<br />
“Ancora un record negativo”<br />
“Ancora un record negativo per Modena. Dopo essere<br />
stata ‘incoronata’ come la terza<br />
città d’Italia per presenza di clandestini,<br />
ora Modena colleziona<br />
un altro primato negativo. E’ tra<br />
le prime dieci città d’Italia per<br />
numero di reati denunciati in rapporto<br />
alla popolazione con 6,1<br />
reati denunciati su 100 abitanti.<br />
Un’altra triste conferma che il<br />
modello della ‘Signora città’ propagan<strong>da</strong>to<br />
per anni <strong>da</strong>lla sinistra<br />
è morto e sepolto <strong>da</strong> tempo”.<br />
E’ duro il commento del consigliere<br />
regionale del Pdl Andrea<br />
Leoni in merito alla pubblicazione<br />
della classifica della criminalità elaborata <strong>da</strong>l Sole 24<br />
Ore su <strong>da</strong>ti del Viminale che vede l’Emilia Romagna con<br />
quattro province tra le prime dieci in Italia per numero di<br />
reati denunciati in rapporto alla popolazione.<br />
Modena non è la sua provincia, ma non si può certamente<br />
ignorare questa realtà e soprattutto la prossimità.<br />
“Che Modena non sia un città sicura è sotto gli occhi di<br />
tutti. La miscela esplosiva tra la maxipresenza di clandestini<br />
ed una criminalità che sta rendendo la vita impossibile<br />
alla gente perbene deve finire quanto prima. Solo però<br />
se anche gli enti locali governati <strong>da</strong>lla sinistra faranno la<br />
loro parte, abbandonando politiche inutili e <strong>da</strong>nnose, sarà<br />
possibile invertire la rotta”.<br />
C RONA C ARPI<br />
8 giugno '08<br />
Colloquio con il vicequestore Ignazio Messina sulla sicurezza in<br />
città. Aumentano i furti nelle abitazioni, diminuiscono le rapine.<br />
Il fenomeno droga esiste anche se è sotterraneo, ma su tutto<br />
cresce la litigiosità. La causa principale: la mancanza di dialogo<br />
Annalisa Bonaretti<br />
“L Una<br />
avoro ce n’è, una cosa<br />
è la percezione, una<br />
cosa è la sicurezza”,<br />
parola di Ignazio Messina,<br />
vicequestore senza troppi peli<br />
sulla lingua.<br />
Non si tira indietro <strong>da</strong>vanti<br />
alle domande tipo “E’ vero<br />
che siete sottodimensionati?<br />
Il parco macchine è <strong>da</strong>vvero<br />
così carente?” e questo depone<br />
a suo onore. La diplomazia<br />
non è necessariamente<br />
un merito e in questi casi<br />
una sana verità vale mille<br />
mezze verità. Che poi sono<br />
mezze bugie.<br />
“Sì, siamo sottodimensionati<br />
– la risposta di Messina –<br />
come tutte le Forze dell’ordine.<br />
Se ci fossero solo cinque-sei<br />
uomini in più le cose<br />
andrebbero decisamente meglio<br />
e anche in questa situazione<br />
non avremmo ancora<br />
raggiunto l’organico che ci<br />
spetterebbe. Il discorso sulle<br />
auto è meglio lasciarlo<br />
perdere, abbiamo una carenza<br />
di mezzi che segnalano anche<br />
una certa vetustà. Le gomme<br />
sono un po’ lisce ma… la<br />
benzina ce l’abbiamo”. Non<br />
c’è male.<br />
Si capisce subito che Ignazio<br />
Messina è uomo abituato ai<br />
sacrifici e al lavoro duro, è a<br />
Carpi <strong>da</strong> un anno e mezzo e<br />
l’impronta che ha <strong>da</strong>to al<br />
commissariato è decisamente<br />
su questo stile, il suo. Potrebbe<br />
sembrare ruvido, ma<br />
non lo è nemmeno un po’e lo<br />
scopri appena parla di persone.<br />
Quelle che incontra e,<br />
visto il lavoro che svolge,<br />
non sono certo educande. Poi<br />
con il rispettoso affetto che<br />
ha per i suoi uomini e, ovviamente,<br />
per quanto c’è di<br />
più caro nella vita di una<br />
persona, la propria famiglia.<br />
“Basterebbe poco per <strong>da</strong>re<br />
ai cittadini presenza e intervento<br />
immediato, ma quel<br />
poco non ce lo <strong>da</strong>nno – spiega<br />
il vicequestore -; non chiedo<br />
miracoli, ma mi piacerebbe<br />
avere la dotazione adeguata<br />
di uomini e mezzi per<br />
rispondere prontamente alle<br />
esigenze sempre maggiori<br />
della nostra società”.<br />
E’ in città <strong>da</strong> poco ma fa<br />
capire di conoscerla piuttosto<br />
bene, in tutte le sue luci e<br />
le sue ombre. E pensare che<br />
le zone scure siano solo quelle<br />
riferibili agli “altri”, agli<br />
extracomunitari, sarebbe sbagliato.<br />
“Un fenomeno in continuo<br />
aumento è la litigiosità. Mi<br />
riferisco a liti in famiglia,<br />
liti di condominio perché la<br />
signora al piano di sopra innaffia<br />
i fiori e quella di sotto<br />
città<br />
con<br />
poche<br />
parole<br />
Ignazio Messina<br />
si bagna, liti perché c’è chi<br />
non paga al bar, al ristorante.<br />
Le liti in famiglia ci portano<br />
via un sacco di tempo e<br />
oggi come oggi sono diventate<br />
una cosa comune sia per<br />
gli italiani che per gli stranieri.<br />
Prima i maghrebini,<br />
gli islamici ci pensavano su<br />
parecchio prima di venire <strong>da</strong><br />
noi, adesso lo fanno tranquillamente.<br />
Comincia tutto<br />
con un niente, un no detto <strong>da</strong><br />
un genitore che provoca l’ira<br />
di un figlio e così si arriva a<br />
calci, pugni e altro, ma può<br />
anche essere l’inverso o un<br />
marito che teme che la mogli<br />
gli metta le corna. I motivi<br />
sono spesso futili – commenta<br />
Ignazio Messina – e<br />
sono praticamente sempre gli<br />
stessi. Il problema vero è<br />
che la gente non si parla più<br />
e scarica sulle Forze dell’ordine<br />
quella che noi definiamo<br />
come composizione bonaria<br />
di dissidi. Noi – prosegue<br />
il vicequestore – cerchiamo<br />
di mettere le parti<br />
insieme e di farle parlare, le<br />
‘obblighiano’ a parlare. Non<br />
è raro vedere le stesse persone<br />
per tre-quattro-cinque<br />
volte, continuano ad avere<br />
gli stessi problemi. Ci sono<br />
le liti tra ex coniugi che in<br />
fase di separazione o divorzio<br />
sono in disaccordo per<br />
gli orari di visita ai figli stabiliti<br />
<strong>da</strong>l Tribunale. Insomma,<br />
cose che si dovrebbero<br />
risolvere con un po’ di<br />
buonsenso. Penso che sia<br />
venuta meno la voglia di<br />
parlarsi e continuando a non<br />
parlare i problemi non si risolvono,<br />
anzi di solito si ingigantiscono.<br />
Poi adesso c’è<br />
la mania di comunicare con<br />
sms o internet e anche questo<br />
fatto disabitua al dialogo.<br />
Insomma, emerge una<br />
mancanza di valori”. Questa<br />
sì che fa impallidire, ancor<br />
più dei reati che vengono<br />
La sua assidua presenza nei frequenti controlli che la<br />
Polizia di stato fa sull’immigrazione stupisce persino i<br />
suoi uomini, così Ignazio Messina si sente dire, sempre<br />
più spesso <strong>da</strong> stranieri integrati, quelli che sono in<br />
possesso della carta di soggiorno tanto per intenderci,<br />
che “noi italiani stiamo sbagliando tutto. Sì, mi dicono<br />
proprio così, voi italiani state sbagliando tutto, ne state<br />
facendo entrare troppi. Lavoro ormai non ce n’è e chi<br />
arriva spesso fa altre cose. O è sottopagato e trattato<br />
praticamente come uno schiavo oppure delinque.<br />
Cercate di evitare altri arrivi di massa, questa è una<br />
raccoman<strong>da</strong>zione che mi sento fare <strong>da</strong>gli stranieri. La<br />
loro – commenta Ignazio Messina – è una presa di<br />
coscienza <strong>da</strong>vanti a un fenomeno che esiste, non<br />
vogliono che, a causa di qualcuno che delinque, tutta la<br />
loro etnia sia considerata di delinquenti. Qui – mi<br />
dicono – siamo già in troppi”. Se ne sono accorti anche<br />
loro; qualcuno di noi, ancora no.<br />
Sarà veramente il caso di non confondere bontà con<br />
buonismo: aprire gli occhi significa rispettare noi e<br />
loro. Senza abbandonarli alla miseria del loro paese e<br />
facendo sì che non debbano fuggire <strong>da</strong>lla povertà. Ma<br />
questa è un’altra storia, anche se è la radice di quella<br />
che, ormai, è diventata anche la nostra storia.<br />
7<br />
commessi qui, fortunatamente<br />
meno che altrove.<br />
“Se paragoniamo Carpi a città<br />
vicine, anche solo a Modena<br />
e Sassuolo, vediamo che la<br />
situazione è molto più tranquilla<br />
– precisa Messina -.<br />
Un altro <strong>da</strong>to positivo è che<br />
quando subisce reati, la gente<br />
continua a denunciarli e<br />
questo dimostra che non si è<br />
persa la fiducia nelle Forze<br />
dell’ordine. Lo fanno anche<br />
gli stranieri, altro fatto nuovo<br />
<strong>da</strong> segnalare, a dimostrazione<br />
di una avvenuta o quasi<br />
avvenuta integrazione. Purtroppo<br />
– continua il<br />
vicequestore – i furti in abitazione<br />
sono in aumento. E’<br />
un reato odioso, mi rendo<br />
perfettamente conto che le<br />
persone subiscono una vera<br />
e propria violenza ma spesse<br />
volte non stanno abbastanza<br />
attente, lasciano porte<br />
e finestre aperte e questo<br />
non va mai, ma proprio mai,<br />
fatto. Anche se – ammette –<br />
chiudere tutto come si deve<br />
può non bastare Sono spesso<br />
nomadi o persone di etnia<br />
romena e mol<strong>da</strong>va a rubare,<br />
questo non per criminalizzare<br />
l’etnia ma perché è un <strong>da</strong>to<br />
di fatto. Un segnale positivo<br />
riguar<strong>da</strong> invece le rapine, notevolmente<br />
diminuite rispetto<br />
allo scorso anno: a Carpi nel<br />
2007 ne abbiamo registrate<br />
14, finora quattro”.<br />
Per quanto riguar<strong>da</strong> lo spinoso<br />
problema della droga<br />
Messina dice che vale il principio<br />
di doman<strong>da</strong> e offerta.<br />
“Abbiamo fatto parecchie<br />
operazioni che hanno portato<br />
a risultati positivi, ma non<br />
possiamo certo essere noi a<br />
debellare il fenomeno della<br />
droga. Se non ci si riesce con<br />
la prostituzione, che è decisamente<br />
molto meno complessa,<br />
come si può pensare<br />
che, con qualche operazione<br />
di successo, si riesca a bloccare<br />
la droga in città? Che<br />
sia uno spinello o una sostanza<br />
pesante o alcol, le<br />
droghe sono nocive. Lo sono<br />
tutte quelle cose che possono<br />
alterare la normale fisiologia<br />
di una persone, anche<br />
una semplice litigata con la<br />
moglie o il marito può diventare<br />
pericolosa se poi si<br />
sale in macchina e si gui<strong>da</strong><br />
per smaltire la rabbia. Tutto<br />
ciò che devia <strong>da</strong>l modo di<br />
pensare normale andrebbe<br />
evitato, ma mi rendo conto<br />
che non sempre è possibile”.<br />
Più che parlare con un “poliziotto”<br />
sembra di parlare con<br />
uno psicologo o un sociologo,<br />
ma a pensarci su un buon<br />
poliziotto non può non essere<br />
un po’ dell’uno e un po’<br />
dell’altro.
8<br />
8 giugno '08<br />
Le associazioni dei commercianti intervengono sui farmer’s market<br />
Sì, però…<br />
C RONA C ARPI<br />
Daniele Cavazza<br />
Un parere favorevole quello<br />
di Confcommercio sui<br />
farmer’s market, “anche la<br />
location di viale Alghisi, zona<br />
ex Foro Boario, ci sembra<br />
adeguata”, precisa il direttore<br />
di Confcommercio Massimo<br />
Fontanarosa, ma non mancano<br />
le precisazioni.<br />
La prima è che, ovviamente,<br />
devono svolgersi nel pieno<br />
rispetto della regolamentazione<br />
prevista e, osserva<br />
Fontanarosa, “a questo proposito,<br />
chiediamo che vengano<br />
rispettate alcune condizioni<br />
essenziali”. Le elenca:<br />
la possibilità, anche per i commercianti<br />
al dettaglio (ambulanti<br />
o fissi), di essere presenti<br />
all’interno dei mercati contadini,<br />
fissandone numericamente<br />
la percentuale di presenza<br />
dei posti a loro riservati.<br />
Fon<strong>da</strong>mentale anche la parità<br />
di condizioni tra questi mercati<br />
e i mercati “ordinari” già<br />
esistenti e un’attenta verifica<br />
dei requisiti di ammissibilità.<br />
“Va definito l’ambito e a mio<br />
modo di vedere – osserva<br />
Massimo Fontanarosa – è corretto<br />
quello regionale, ovvero<br />
l’azien<strong>da</strong> deve provenire <strong>da</strong>lla<br />
Regione così come i prodotti<br />
messi in vendita;<br />
l’etichettatura deve essere nel<br />
pieno rispetto della disciplina<br />
in vigore per i singoli prodotti,<br />
chiare le indicazione sui<br />
prodotti (luogo di origine territoriale<br />
e dell’impresa produttrice).<br />
Ovviamente i<br />
farmer’s market devono attenersi<br />
alle norme igienico-sanitarie<br />
dei mercati agricoli”<br />
Una raccoman<strong>da</strong>zione al Comune<br />
che “deve promuovere<br />
Al via la secon<strong>da</strong> edizione di “Una vita con stile”<br />
promossa <strong>da</strong>l Centro Servizi Volontariato<br />
Campagna Aperta<br />
Dal 14 giugno al 6 luglio si svolgerà a Carpi la secon<strong>da</strong><br />
edizione di “Una vita con stile. Idee e proposte per nuovi stili<br />
di vita” promossa <strong>da</strong>l Centro Servizi per il Volontariato di<br />
Modena. L’iniziativa partirà sabato 14 giugno alle ore 9.30<br />
presso l’ex Foro Boario con l’incontro <strong>da</strong>l titolo “Campagna<br />
Aperta” che sarà dedicato alla presentazione del mercato<br />
contadino a Carpi. Interverranno Francesco Gesualdi (Centro<br />
Nuovo Modello di Sviluppo) e Alberto Allegretti,<br />
vicesin<strong>da</strong>co di Carpi. Coordinatore sarà Roberto Zanoli<br />
(Associazione “Venite alla festa”). Alle ore 11 si terrà il<br />
concerto del Coro delle Mondine di Novi, mentre durante la<br />
mattinata sarà attivo il laboratorio per bambini “La valigia<br />
del Mozambico” a cura del Centro Missionario Diocesano.<br />
Saranno infine presenti punti informativi sul risparmio<br />
energetico, degustazione di prodotti agricoli tipici locali,<br />
tavoli informativi sulle associazioni promotrici dell’iniziativa<br />
e intrattenimento musicale. Info: Centro Servizi<br />
Volontariato – Sportello di Carpi, tel. 059 652940;<br />
carpi@volontariamo.it<br />
azioni informative sulle caratteristiche<br />
qualitative dei<br />
prodotti messi in vendita. Non<br />
vogliamo che questo mercato<br />
diventi come molti agriturismi<br />
che anziché somministrare<br />
prodotti di loro produzione<br />
finiscono per vendere prodotti<br />
acquistati nei supermercati”.<br />
Massimo Fontanarosa ricor<strong>da</strong><br />
che “qualora il farmer’s<br />
market fosse realizzato su area<br />
privata, il comune non può<br />
‘imporre’ un disciplinare contenente<br />
norme vincolanti in<br />
tal senso”.<br />
Solo prodotti locali<br />
“Apprendiamo che l’amministrazione<br />
comunale intende<br />
istituire al Foro Boario i cosiddetti<br />
farmer’s market, ossia<br />
i mercati contadini dove<br />
gli agricoltori locali possono<br />
vendere al dettaglio i loro prodotti.<br />
Come Confesercenti –<br />
commenta il direttore Daniele<br />
Cavazza - non siamo<br />
pregiudizialmente contrari,<br />
tuttavia abbiamo alcune riserve<br />
in merito. Primo fra tutti la<br />
cadenza di tali mercati, visto<br />
che gli agricoltori devono vendere<br />
solo ed esclusivamente<br />
prodotti provenienti <strong>da</strong>i propri<br />
terreni, non vediamo come<br />
Massimo<br />
Fontanarosa<br />
sia possibile <strong>da</strong>re cadenza fissa<br />
a detti mercati alla luce di<br />
eventuali annate poco produttive<br />
legate alla stagionalità”.<br />
Cavazza sottolinea l’importanza<br />
di regolamentare l’accesso<br />
ai mercati: “Dovrebbero<br />
essere presenti solo gli agricoltori<br />
locali e quindi essere<br />
escluse le forme consortili che<br />
potrebbero ricorrere alla vendita<br />
di prodotti non di produzione<br />
propria o addirittura non<br />
locali, come nel caso di arance,<br />
mele del Trentino o primizie<br />
provenienti <strong>da</strong>lle serre di<br />
altre regioni. Manteniamo le<br />
riserve anche sul diverso trattamento<br />
fiscale che consente<br />
agli agricoltori di avere molti<br />
meno oneri rispetto alle piccole<br />
e medie imprese del settore<br />
commercio, ben consapevoli<br />
che non si tratta di una<br />
questione risolvibile a livello<br />
locale. In ogni caso – conclude<br />
Daniele Cavazza - siamo<br />
favorevoli all’attuazione di<br />
alcune idee proposte a livello<br />
provinciale per costruire una<br />
filiera più corta tra produttori<br />
locali ed esercenti, un’operazione<br />
che aiuterebbe tanto le<br />
imprese agricole, quanto quelle<br />
commerciali, nonché ovviamente<br />
i consumatori”.<br />
Tanti ma non li dimostra<br />
500 persone alla Festa della Cooperazione al Teatro Comunale<br />
di Modena per celebrare i 60 anni di Confcooperative<br />
Belle canzoni e tante risate<br />
venerdì 30 maggio alla Festa<br />
della Cooperazione 2008,<br />
l’evento organizzato <strong>da</strong><br />
Confcooperative Modena<br />
per celebrare i 60 anni della<br />
sua nascita. Lo spettacolo<br />
si è svolto al Teatro Comunale<br />
Luciano Pavarotti alla<br />
presenza di oltre 500 persone,<br />
tra le quali i rappresentanti<br />
delle autorità e delle<br />
istituzioni. La serata, introdotta<br />
<strong>da</strong>l saluto del presidente<br />
di Confcooperative<br />
Gaetano De Vinco, è stata<br />
presentata <strong>da</strong> Claudia<br />
Penoni, la cabarettista di<br />
Zelig che più tardi si è prodotta<br />
in una irresistibile interpretazione<br />
della signora<br />
Varagnolo, uno dei suoi<br />
personaggi più azzeccati.<br />
Ad aprire lo spettacolo sono<br />
Da sinistra Gaetano De Vinco e Paolo Bruni<br />
stati i vincitori dell’ultimo<br />
festival di Sanremo, Lola<br />
Ponce e Giò Di Tonno, i<br />
quali hanno cantato in coppia<br />
e singolarmente brani<br />
del musical Notre <strong>da</strong>me de<br />
Paris, che li ha visti entrambi<br />
protagonisti in ruoli<br />
di primo piano. Durante una<br />
di queste canzoni Giò Di<br />
Tonno è sceso a sorpresa in<br />
platea e ha condotto sul palco<br />
il modenese Heron<br />
Borelli, anche lui interprete<br />
del musical di Riccardo<br />
Cocciante. La coppia Ponce-<br />
A.B.<br />
Di Tonno ha poi eseguito il<br />
successo sanremese Colpo<br />
di fulmine, proposto in due<br />
versioni: la prima con la<br />
base musicale, la secon<strong>da</strong><br />
con solo voci e pianoforte,<br />
suonato <strong>da</strong> un sorprendente<br />
Di Tonno. E’ toccato a Paolo<br />
Cevoli chiudere la serata<br />
con un crescendo di battute<br />
e gags che non hanno<br />
risparmiato nessuno, <strong>da</strong><br />
Berlusconi a Veltroni. Al<br />
termine applausi scroscianti<br />
per tutti <strong>da</strong>i 500 spettatori,<br />
in gran parte dirigenti e soci<br />
delle 240 cooperative aderenti<br />
a Confcooperative<br />
Modena.<br />
Le celebrazioni per il 60esimo<br />
anniversario dell’associazione<br />
vedranno il culmine<br />
in ottobre con un convegno.<br />
Cucina regionale e di ricerca<br />
Sboccia la Rose Bag<br />
Blumarine punta sugli accessori<br />
L’idea viene <strong>da</strong> lontano ma sposa perfettamente il presente<br />
visto che il gruppo Blufin punta sempre di più sugli<br />
accessori. “Per rendere la nostra maglieria e i nostri abiti<br />
più completi e importanti”, spiega Anna Molinari. E<br />
indubbiamente perché le griffe offrono una vasta gamma<br />
di accessori anche perché è grazie a loro se tanti che non<br />
possono permettersi un capo firmato possono invece<br />
avvicinarsi al marchio prediletto grazie a un “piccolo”<br />
ma prezioso accessorio, decisamente più alla portata di<br />
un vasto pubblico.<br />
Proprio in quest’ottica, precisa la stilista, “abbiamo<br />
portato in casa la licenza delle borse che prima era<br />
esterna, adesso curiamo tutto direttamente noi”. Scelte<br />
strategiche di marketing che indubbiamente faranno<br />
sentire il loro peso – positivo – nei bilanci azien<strong>da</strong>li.<br />
Infatti al top della profittabilità in tutta l’industria del<br />
lusso ci sono proprio scarpe e borse con il 35,7%,<br />
secondo stime di Merryll Lynch.<br />
Un momento di svolta per Blumarine celebrato con la<br />
presentazione di Rose Bag che sicuramente diventerà un<br />
must come è successo per il BluVi, il golfino con il collo<br />
di visone “un’altra nostra invenzione”, afferma Molinari,<br />
che rappresenta la griffe in tutto il mondo.<br />
“Mi chiamano la regina delle rose – ricor<strong>da</strong> la stilista –<br />
e questa definizione arriva <strong>da</strong>l 1980, l’anno in cui a<br />
Milano vinsi il primo premio come miglior giovane<br />
stilista. Le rose le ho sempre amate e per questa ragione<br />
le ho immortalate nei miei primi capi di maglieria”. La<br />
stampa delle rose è stato infatti il primo “marchio di<br />
fabbrica” di Blumarine, inimitabili golfini ancora oggi<br />
ricor<strong>da</strong>ti per le stampe ma anche per la loro fattura, gli<br />
unici forse realizzati con maglieria calata e non tagliata.<br />
Inarrivabili per chi non ha nel Dna azien<strong>da</strong>le il patrimonio<br />
che Carpi offre ancora.<br />
Le rose oggi come ieri dunque: delicate, incantevoli,<br />
profumate. Così, nel giardino della stilista Anna Molinari,<br />
sboccia la Rose Bag.<br />
Dai colori tenui e <strong>da</strong>lla delicatezza della forma, la Rose<br />
Bag è nata nel “vivaio” Blumarine: proposta nelle varianti<br />
rosa e maculata, è destinata a conquistare un<br />
pubblico attento ed esigente.<br />
La ricchezza della lavorazione, giocata su una plissettatura<br />
multipla “origami” in chiffon di seta, la rende esclusiva<br />
e pregiata.<br />
Prodotta in edizione limitata sarà disponibile nelle<br />
Boutiques Blumarine di tutto il mondo a partire <strong>da</strong>l mese<br />
di settembre 2008.<br />
A Milano, il 27 maggio 2008, Anna Molinari ha festeggiato<br />
questa icona della Maison con l’esclusivo Rose<br />
Bag Party. Hanno fatto <strong>da</strong> cornice all’evento centinaia di<br />
rose <strong>da</strong>lle diverse tonalità di colore, tappeti di petali su<br />
cui sono state presentate le Rose Bag e centinaia di<br />
candele che hanno creato, in un gioco di corridoi fioriti,<br />
un’atmosfera elegante e raffinata in perfetto stile<br />
Blumarine. Numerosi gli ospiti che assieme ad Anna<br />
Molinari hanno festeggiato questo nuovo prodotto, frutto<br />
della creatività della stilista e sicuro… fiore all’occhiello<br />
della griffe.<br />
Annalisa Bonaretti
M IRANDOLA C ONCORDIA<br />
Sabato 7 giugno la terza edizione della Festa multiculturale<br />
Costituzione, legge uguale per tutti<br />
8 giugno '08<br />
9<br />
Zanzara tigre: anche i medici di famiglia<br />
impegnati per la prevenzione<br />
Attenti alle complicanze<br />
U<br />
Laura Michelini<br />
Massimiliano Furgeri<br />
na festa può <strong>da</strong>re una<br />
mano ai processi di<br />
integrazione culturale.<br />
Di questo sono convinti<br />
gli organizzatori della terza<br />
Festa multiculturale della<br />
Bassa modenese che si tiene<br />
sabato 7 giugno a<br />
Mirandola, a partire <strong>da</strong>lle<br />
ore 17 presso il centro giovani<br />
del Circolo Aquaragia<br />
in via Dorando Pietri.<br />
L’occasione è vista come<br />
un momento di incontro e<br />
conoscenza reciproca tra le<br />
diverse comunità presenti<br />
sul territorio di Mirandola e<br />
dei comuni limitrofi: cinese,<br />
indiana, turca, ghanese,<br />
nigeriana, albanese, rumena,<br />
marocchina e tunisina.<br />
Ma su cosa si possono incontrare<br />
gruppi nazionali,<br />
culturali e religiosi così distanti<br />
l’uno <strong>da</strong>ll’altro? Un<br />
punto fermo può essere la<br />
legislazione italiana, con le<br />
norme che tutti - italiani e<br />
stranieri immigrati – sono<br />
tenuti a conoscere e rispettare<br />
e quelle che garantiscono<br />
i diritti fon<strong>da</strong>mentali<br />
di ogni persona, al di là della<br />
provenienza. In particolare<br />
gli organizzatori della<br />
Festa multiculturale intendono<br />
parlare della Costituzione<br />
<strong>Italiana</strong>, che nel 2008<br />
compie 60 anni. Durante la<br />
festa alle ore 17 è in programma<br />
una tavola roton<strong>da</strong><br />
sul tema “Costituzione, diritti<br />
e immigrazione”; i<br />
relatori sono Domenico<br />
Campana, docente di diritto<br />
ed economia all’Istituto<br />
Tecnico Commerciale<br />
“Barozzi” di Modena, Udo<br />
Enwereuzor, responsabile<br />
dell’area promozione diritti<br />
di cittadinanza del Cospe,<br />
Walter Reggiani della Casa<br />
delle Culture di Modena.<br />
Oltre alla legge che - come<br />
si dice - è uguale per tutti, vi<br />
sono altri punti che possono<br />
avvicinare persone e<br />
gruppi culturalmente molto<br />
distanti: sono la <strong>da</strong>nza, la<br />
musica e… il cibo.<br />
Dalle 18.30 a mezzanotte e<br />
mezzo è prevista la presenza<br />
di diversi gruppi musicali<br />
e di ballo che propongono<br />
<strong>da</strong>nze popolari punjabi,<br />
rap e hip-hop, melodie arabe,<br />
esibizione di kung-fu,<br />
<strong>da</strong>nze e musiche indiane,<br />
musica mediterranea. Due<br />
sono i momenti dedicati alla<br />
gastronomia con piatti italiani<br />
e stranieri; uno spazio<br />
è inoltre riservato alle associazioni<br />
delle varie comunità<br />
e a quelle impegnate<br />
per l’integrazione culturale,<br />
oltre ad associazioni come<br />
Avis e Auser che stanno<br />
<strong>da</strong>ndo il loro contributo con<br />
progetti particolari.<br />
“E’ molto importante sottolineare<br />
come tutte le associazioni<br />
presenti facciano<br />
parte dell’organizzazione<br />
dell’evento e collaborino<br />
allo stesso modo nella<br />
realizzazione della Festa<br />
multiculturale. – spiega<br />
Massimiliano Furgeri, presidente<br />
del Comitato per la<br />
Pace di Mirandola – Il coordinamento<br />
è invece affi<strong>da</strong>to<br />
al Centro Servizi per il<br />
Volontariato di Modena”.<br />
Oltre ai gruppi, alle comunità<br />
e alle associazioni già<br />
nominati, sono presenti nell’organizzazione<br />
della festa<br />
il Comune di Mirandola<br />
e la Consulta del<br />
Volontariato, con il Patrocinio<br />
dell’Unione Comuni<br />
Modenesi dell’Area nord.<br />
“La presenza dell’Unione è<br />
importante e auspichiamo<br />
di trasformare questo appuntamento<br />
annuale sempre<br />
di più in un momento<br />
per tutti gli abitanti del territorio<br />
dell’Area nord, anche<br />
perché ora le politiche<br />
sociali vengono svolte a<br />
questo livello” sottolinea<br />
Massimiliano Furgeri.<br />
Collegata alla Festa<br />
multiculturale, è l’apertura<br />
di alcuni “luoghi religiosi”:<br />
il Duomo di Mirandola con<br />
visita gui<strong>da</strong>ta, la <strong>Chiesa</strong> rumena<br />
cristiano – evangelica<br />
di Betania e il Centro<br />
culturale islamico. Per la<br />
prima volta le scuole superiori<br />
sono coinvolte nell’iniziativa,<br />
con due classi dell’Istituto<br />
Luosi che in settimana<br />
hanno visitato i tre<br />
luoghi religiosi: “E’ un primo<br />
tentativo di avere rapporti<br />
con le scuole. – commenta<br />
Furgeri – Siamo molto<br />
contenti di questa nuova<br />
collaborazione”.<br />
Tutti in campo contro la zanzara tigre. Istituzioni pubbliche,<br />
medici e singoli cittadini mobilitati in questo periodo<br />
per limitare la diffusione di questo terribile insetto, vettore<br />
tra l’altro di diverse malattie virali, in particolare quelle<br />
causate <strong>da</strong> arbovirus, tra cui la Chikungunya.<br />
Ghassan Daya, segretario provinciale della Fimmg, sottolinea<br />
l’importanza della prevenzione nell’evitare manifestazioni<br />
fastidiose e sindromi più importanti. Quale<br />
prevenzione allora? La diffusione della zanzara tigre avviene<br />
con la deposizione delle uova nella acqua stagnante<br />
per cui si rende necessario eliminare tutti i contenitori di<br />
acqua compreso i sottovasi e i contenitori dell’acqua per<br />
gli animali domestici. Inoltre tra i mesi di aprile e ottobre<br />
di ogni anno pulire i tombini e aggiungendo dei prodotti<br />
larvicidi usando le cadenze prescritti dei singoli prodotti.<br />
E’ necessario tenere ben coperti e provvisti di zanzariere<br />
ben fissate e tese tutti i recipienti di raccolta dell’acqua.<br />
Nei luoghi aperti con molta vegetazione si raccoman<strong>da</strong><br />
l’uso di prodotti repellenti di sintesi in forma di crema o<br />
spray che sono efficaci contro la zanzara tigre, ma devono<br />
essere utilizzati con cautela. Nunzio Borelli, segretario<br />
organizzativo della Fimmg, ribadisce che pur nella sua<br />
rarità la Zanzara Tigre può trasmettere “la febbre <strong>da</strong> virus<br />
Chikungunya”, una sindrome simil influenzale con febbre<br />
alta (fino a 7-10 giorni), dolori articolari, mal di testa e<br />
stanchezza che può durare alcune settimane.<br />
Dai medici di famiglia dunque una raccoman<strong>da</strong>zione: “se<br />
siamo stati esposti al rischio di punture di zanzare tigre e<br />
nei giorni successivi alla esposizione si manifestano sintomi<br />
di tipo influenzale accompagnati <strong>da</strong> forti dolori articolari<br />
ed eventualmente manifestazioni cutanee diffuse, dobbiamo<br />
consultare il nostro medico di famiglia”.<br />
L.L.<br />
Coordinatore delle sette Leghe<br />
Ruggerini nuovo segretario<br />
organizzativo pensionati Cisl<br />
Claudio Ruggerini è il nuovo<br />
segretario organizzativo della Claudio Ruggerini<br />
Fnp, il sin<strong>da</strong>cato pensionati della<br />
Cisl di Modena. Sostituisce<br />
Gustavo Randighieri, che ha ricoperto<br />
l’incarico <strong>da</strong>l 2000 a<br />
oggi.<br />
62 anni, residente a Castelnuovo<br />
Rangone, iscritto alla Cisl <strong>da</strong>l<br />
1967, Ruggerini ha lavorato per<br />
oltre quarant’anni nella scuola,<br />
prima come insegnante, poi come<br />
direttore e dirigente scolastico.<br />
Il suo compito consiste nel coordinare<br />
le sette Leghe (una per ogni distretto) in cui è<br />
organizzata la Fnp a livello provinciale e nel sostegno<br />
alla rete dei delegati di base che tengono i rapporti con i<br />
32 mila iscritti modenesi al sin<strong>da</strong>cato pensionati della<br />
Cisl. Ruggerini è entrato anche a far parte della segreteria<br />
provinciale della Fnp, composta <strong>da</strong>l segretario provinciale<br />
Pietro Pifferi, <strong>da</strong> Lella Cre<strong>da</strong> e Giorgio Ligabue.<br />
VALORIZZARE IL LAVORO<br />
E FAR CRESCERE IL PAESE<br />
Rubrica a cura della Federazione<br />
Nazionale Pensionati CISL<br />
Carpi - Viale Peruzzi - tel. 059 682322<br />
Mirandola - Via Marsala 53 - tel. 0535 21259<br />
Modena - Numero verde gratuito 800 031333<br />
Anche i sin<strong>da</strong>cati confederali dei pensionati organizzano<br />
in questi giorni assemblee in tutti i Comuni di<br />
Modena, in cui si discuterà il documento “Linee di<br />
riforma della contrattazione e rappresentanza sin<strong>da</strong>cale”<br />
che fa parte delle proposte “Per valorizzare il<br />
lavoro e far crescere il Paese” approvato nel novembre<br />
2007 <strong>da</strong> Cgil, Cisl e Uil. I pensionati potranno<br />
conoscere le proposte sin<strong>da</strong>cali per far valere il<br />
diritto ad un trattamento economico dignitoso. I<br />
sin<strong>da</strong>cati propongono, infatti, una politica dei redditi<br />
che sostenga salari e pensioni con nuove politiche<br />
fiscali, la lotta all’evasione fiscale e l’aumento del<br />
prelievo sulle rendite finanziarie speculative. Si richiedono:<br />
l’aumento delle detrazioni fiscali anche<br />
per i pensionati; facilitazioni fiscali per le case in<br />
affitto concor<strong>da</strong>to; provvedimenti sulle tariffe e sui<br />
prezzi che abbassino i costi di elettricità, gas, benzina,<br />
farmacie, banche e assicurazioni e che ren<strong>da</strong>no<br />
generale la tariffa sociale. Il documento prevede,<br />
inoltre, un nuovo modello contrattuale, a due livelli<br />
tra loro complementari, e la riforma della rappresentanza<br />
sin<strong>da</strong>cale. Questi obiettivi sembrano apparentemente<br />
lontani <strong>da</strong>gli interessi dei pensionati. Invece,<br />
esiste una stretta relazione tra sviluppo del Paese e<br />
conseguenti ricadute sui pensionati perché sono in<br />
gioco gli obiettivi di garantire un welfare soli<strong>da</strong>ristico<br />
ed efficiente, un sistema di prezzi e tariffe trasparente,<br />
socialmente compatibile in grado di frenare l’inflazione<br />
e un sistema fiscale equo. Si chiede, inoltre, di<br />
cambiare l’indice di inflazione programmata che <strong>da</strong><br />
anni non risponde più in modo adeguato e tempestivo<br />
agli aumenti del costo della vita. Nel primo livello di<br />
contrattazione (nazionale) si rivendicano per i pensionati<br />
l’attivazione del tavolo di confronto governo<br />
e forze sociali per concor<strong>da</strong>re gli ulteriori aumenti<br />
delle pensioni, in base all’an<strong>da</strong>mento della ricchezza<br />
nazionale (Pil); la definizione di un “paniere” dell’Istat<br />
che difen<strong>da</strong> i consumi essenziali delle famiglie anziane;<br />
l’uguaglianza fiscale tra lavoratori in attività e in<br />
pensione; l’abolizione del divieto di cumulo tra pensione<br />
e redditi <strong>da</strong> lavoro; l’approvazione della legge<br />
sulla non autosufficienza e il suo adeguato finanziamento.<br />
Anche i sin<strong>da</strong>cati pensionati, inoltre, hanno,<br />
come i lavoratori, un secondo livello di contrattazione,<br />
a livello territoriale sociale, a difesa delle condizioni<br />
di vita degli anziani ( Piani sociali di zona,<br />
aumenti delle rette, carenza di posti- letto nelle case<br />
per anziani, aumenti delle tasse locali…). In merito<br />
alla rappresentanza sin<strong>da</strong>cale l’effettiva rappresentanza<br />
dei sin<strong>da</strong>cati dei pensionati, rilevata <strong>da</strong>gli Enti<br />
previdenziali in base alle deleghe sottoscritte <strong>da</strong>gli<br />
aderenti, sarà certificata <strong>da</strong>l Consiglio Nazionale per<br />
l’Economia e il Lavoro. Infine, si regolamenta la<br />
procedura per presentare le piattaforme rivendicative.<br />
Le ipotesi di accordo saranno approvate <strong>da</strong>gli organismi<br />
direttivi, previa consultazione dei pensionati.
10<br />
8 giugno '08<br />
C ULTURA E S OCIETA'<br />
U<br />
Annalisa Bonaretti<br />
Rosanna Borali racconta il convegno nazionale di Sibari, parla delle novità<br />
dell’Avo e racconta il progetto rivolto ai bambini delle scuole primarie<br />
Educare i bambini alla cura dell’altro<br />
n lavoro silenzioso e<br />
costante quello dell’Avo,<br />
ma anche lungimirante<br />
infatti,<br />
guar<strong>da</strong>ndo <strong>da</strong>vvero avanti,<br />
ha intrapreso con le scuole<br />
un progetto assolutamente<br />
meritevole.<br />
“I giovani – spiega l’attiva<br />
presidente Rosanna Borali<br />
- sono una risorsa fon<strong>da</strong>mentale<br />
per il volontariato<br />
ed è importantissimo riuscire<br />
a coinvolgerli fin <strong>da</strong>i<br />
primi anni di vita,<br />
sensibilizzandoli alla soli<strong>da</strong>rietà<br />
e all’attenzione nei<br />
confronti dell’altro”.<br />
Con questo obiettivo l’Associazione<br />
Volontari<br />
Ospe<strong>da</strong>lieri di Carpi ha portato<br />
avanti il progetto “Aver<br />
cura di una pianta per aver<br />
cura di una persona”: gli<br />
alunni delle V A e B delle<br />
scuole primarie Leonardo<br />
<strong>da</strong> Vinci di Carpi, <strong>da</strong>llo scorso<br />
settembre, si sono impegnati<br />
per far nascere e crescere<br />
alcune piantine che<br />
poi sono state vendute, devolvendo<br />
il ricavato all’Avo,<br />
in piazza Martiri nel mese<br />
di maggio. Un modo, quello<br />
di curarsi della vita di<br />
queste piante, dopo averne<br />
studiato la semina e curato<br />
la coltivazione, per avvicinare<br />
i bambini al concetto<br />
dei prendersi cura di un essere<br />
vivente diverso <strong>da</strong> noi,<br />
concetto ispiratore dell’Avo.<br />
“L’associazione costituitasi<br />
a Carpi nel 1988 presso<br />
l’ospe<strong>da</strong>le Ramazzini – ci<br />
tiene a precisare Rosanna<br />
Borali - ha come obiettivo<br />
quello di prendersi cura dei<br />
malati ricoverati in ospe<strong>da</strong>le,<br />
infondendo sentimenti<br />
di speranza e amore che<br />
permettano ai pazienti di<br />
vivere meglio la malattia,<br />
sentendosi meno soli. Per<br />
questo diamo molta importanza<br />
alla formazione e posso<br />
dire con grande soddisfazione<br />
che anche quest’anno<br />
i corsi finiti <strong>da</strong> poco sono<br />
stati molto partecipati. Anche<br />
il confronto con le altre<br />
associazioni nazionali è<br />
importante. Un esempio, il<br />
recente convegno nazionale<br />
che si è svolto a Sibari.<br />
1.370 persone provenienti<br />
<strong>da</strong> tutt’Italia: eravamo tutti<br />
lì per scambiarci esperienze,<br />
per partecipare alle linee<br />
gui<strong>da</strong> dell’associazione<br />
che, a mio modo di vedere,<br />
sono del tutto innovative.<br />
Infatti – precisa Borali – ci<br />
hanno detto di prestare la<br />
massima attenzione agli<br />
immigrati. Ovviamente a<br />
quelli malati che incontriamo<br />
negli ospe<strong>da</strong>li, con loro<br />
occorre essere consapevoli<br />
che le loro origini, la lingua<br />
e tante altre ‘diversità’ non<br />
devono essere un ostacolo<br />
ma un motivo in più di vicinanza;<br />
ma si sono raccoman<strong>da</strong>ti<br />
pure di guar<strong>da</strong>re<br />
con estrema attenzione agli<br />
immigrati sani pensando a<br />
loro come a una importante<br />
risorsa di volontariato. Si è<br />
parlato anche di hospice,<br />
consapevoli come siamo che<br />
non si può pensare al futuro<br />
dell’assistenza senza prendere<br />
in considerazione questa<br />
realtà, per noi tutto sommato<br />
nuova, che si affaccia<br />
con sempre maggior forza<br />
anche nel nostro Paese.<br />
Sibari – prosegue la presidente<br />
– è stata <strong>da</strong>vvero<br />
un’esperienza molto bella,<br />
l’accoglienza è stata superlativa<br />
e l’amicizia tra noi<br />
iscritti cresce sempre di più”<br />
Il progetto “Aver cura di<br />
una pianta per aver cura di<br />
una persona” promosso <strong>da</strong>ll’Avo,<br />
è stato portato avanti<br />
in collaborazione con l’Istituto<br />
Comprensivo Carpi 2 e<br />
il Centro Servizi<br />
Volontariato di Modena;<br />
coordinato <strong>da</strong>ll’insegnante<br />
Lin<strong>da</strong> Carrabs, volontaria<br />
Avo e con una incredibile<br />
capacità di coinvolgere persone,<br />
con la collaborazione<br />
di Daniela Rustichelli,<br />
esperta in scienze naturali.<br />
“Un ringraziamento particolare<br />
a queste due donne<br />
che tanto si sono adoperate<br />
per il successo di questa<br />
inusuale iniziativa – conclude<br />
Rosanna Borali -, ma<br />
il mio grazie e quello di<br />
tutti i soci Avo va anche ai<br />
bambini che hanno partecipato<br />
con entusiasmo e ai<br />
genitori che hanno aderito<br />
con generosità e affetto”.<br />
Merita questi atteggiamenti<br />
l’Avo: 70 soci di cui 60 in<br />
corsia; continuano ad entrare<br />
nuovi volontari e qualcuno<br />
che aveva dovuto interrompere<br />
l’impegno per<br />
motivi personali o familiari<br />
è rientrato in servizio. Così<br />
anche quest’anno, il servizio<br />
è garantito in maniera<br />
continuativa anche in estate.<br />
La volontà e lo spirito di<br />
servizio, accompagnati <strong>da</strong><br />
un sorriso luminoso, sono<br />
veramente il biglietto <strong>da</strong><br />
visita di quest’associazione<br />
che, anno dopo anno, si<br />
sta facendo sempre più dinamica<br />
e ancorata a una realtà<br />
in movimento.
V ITA DELLA C HIESA<br />
8 giugno '08<br />
11<br />
All’Oratorio Eden continua la Festa dell’Azione <strong>Cattolica</strong><br />
La regola dell’Amore<br />
E’<br />
in pieno svolgimento<br />
all’Oratorio cittadino<br />
Eden di Carpi,<br />
l’annuale Festa diocesana<br />
dell’Azione <strong>Cattolica</strong>, giunta<br />
alla ventunesima edizione.<br />
Incontri, conferenze, dibattiti,<br />
momenti di preghiera,<br />
giochi, spettacoli e buona<br />
cucina sono ancora una volta<br />
gli immancabili ingredienti<br />
della festa.<br />
Filo conduttore il tema “Regole,<br />
libertà, bene comune”.<br />
Molto apprezzate sono<br />
state le due conferenze iniziali<br />
tenute <strong>da</strong>l teologo Giacomo<br />
Canobbio e <strong>da</strong>l filosofo<br />
Carmelo Vigna domenica<br />
1 e lunedì 2 giugno.<br />
Il professor Vigna, in particolare,<br />
ha proposto la lettura<br />
in chiave evangelica della<br />
regola aurea “non fare<br />
agli altri quello che non<br />
vorresti fosse fatto a te”<br />
ovvero “fai agli altri quello<br />
che vorresti fatto a te stesso”,<br />
comune a tutte le culture<br />
e le religioni. Tutto ciò<br />
è certamente riassunto nel<br />
coman<strong>da</strong>mento dell’amore<br />
di Gesù, indicato quale<br />
“super” regola capace di<br />
portare a una vera liberazione<br />
interiore, <strong>da</strong> attuare<br />
mediante il libero arbitrio<br />
di scegliere, alla luce della<br />
fede, di perseguire ciò che è<br />
buono, giusto e vero e, quindi,<br />
il bene comune.<br />
Ancora un altro fine settimana<br />
intenso, quello del 7-<br />
8 giugno prossimi, secondo<br />
il programma che trovate<br />
pubblicato a fianco. Da vedere<br />
anche la mostra dedicata<br />
a Centro D, il periodico<br />
dell’Azione <strong>Cattolica</strong><br />
diocesana. Un modo per ripercorrere<br />
il cammino<br />
dell’Ac e della <strong>Chiesa</strong> locale<br />
<strong>da</strong>l 1971 ad oggi.<br />
C.C.<br />
La conferenza di Carmelo Vigna
12<br />
8 giugno '08<br />
C ULTURA E S OCIETA'<br />
Gli approfondimenti di Scienza e Vita/5<br />
Test diagnostici<br />
e gravi<strong>da</strong>nza<br />
La 25° edizione della Festa più pazza del mondo <strong>da</strong>l 12 al 15 giugno a Carpi<br />
La realtà: il luogo dove<br />
la verità non appassisce<br />
A<br />
Giovanni Battista<br />
Cavazzuti *<br />
lle donne non giovani<br />
che desiderano<br />
diventare madri, ma<br />
temono di procreare un figlio<br />
difettoso e pertanto ricorrono<br />
alla diagnosi preimpianto,<br />
l’ostetrico nor<strong>da</strong>mericano<br />
Schattman ha recentemente<br />
dichiarato che<br />
il prelievo delle cellule <strong>da</strong>ll’embrione<br />
può causarne la<br />
distruzione o <strong>da</strong>nneggiarlo,<br />
e che il risultato del test<br />
non è comunque attendibile.<br />
Addirittura spettacolare (in<br />
quanto ormai generalizzato<br />
in Italia) è l’impiego dei<br />
test genetici in corso di gravi<strong>da</strong>nza.<br />
Se ne eseguono<br />
non meno di 200.000 all’anno,<br />
senonché, per i limiti<br />
delle metodiche, sono<br />
in grado di rassicurare soltanto<br />
l’80% delle donne,<br />
lasciando le altre nella incertezza<br />
e nell’ansia (anche<br />
se i bambini con patologia<br />
congenita non sono<br />
più del 3%).<br />
Quanto ai test biochimici,<br />
sono molti milioni, e il risultato<br />
è errato nel 30% dei<br />
casi.<br />
Le ecografie praticate al<br />
feto sono incalcolabili. Si<br />
arriva spesso a 8 sedute per<br />
gravi<strong>da</strong>nza (mentre il Piano<br />
Sanitario ne consiglia<br />
3), con numerose ecografie<br />
ogni volta. Occorre sapere<br />
che l’esame individua<br />
solamente una parte delle<br />
malformazioni (ad esempio<br />
solo la metà di quelle<br />
cardiache), mentre non sono<br />
rari i falsi positivi.<br />
In un quinto delle donne<br />
italiane (un quarto in alcune<br />
regioni) si effettua<br />
l’amniocentesi o il prelievo<br />
del trofoblasto con possibili,<br />
anche se rari, rischi<br />
per il feto (aborto o malformazioni).<br />
Gli stessi ostetrici restano<br />
perplessi di fronte al dilagare<br />
di queste prassi che la<br />
suggestione esercitata <strong>da</strong>i<br />
mass media attraverso la<br />
presentazione della medicina-spettacolo,<br />
nonché una<br />
illusoria “volontà di potenza”<br />
derivante <strong>da</strong> scorrette<br />
conoscenze scientifiche,<br />
hanno indotto nella popolazione.<br />
E in Italia ciò avviene<br />
in misura notevolmente<br />
superiore a quanto<br />
si verifica in altri Paesi,<br />
con costi economici enormi.<br />
D’altronde non si possono<br />
ignorare i formi<strong>da</strong>bili interessi<br />
che sottendono queste<br />
operazioni, sia <strong>da</strong> parte<br />
delle<br />
agenzie<br />
laboratoristiche (non sempre<br />
di sicura affi<strong>da</strong>bilità)<br />
sia <strong>da</strong> parte di quegli “scienziati”<br />
che si sono affrettati<br />
a salire sul carro tecnologico<br />
per venire pubblicizzati<br />
<strong>da</strong>i mass media. Suscita<br />
sconcerto il travestimento<br />
buonista degli attori di questa<br />
“prevenzione”, che viene<br />
a coinvolgere una popolazione<br />
disinformata e fragile<br />
col risultato di creare<br />
artificiose gravi<strong>da</strong>nze a rischio<br />
e conseguenti aborti<br />
di embrioni spesso sani o<br />
affetti <strong>da</strong> patologie o difetti<br />
compatibili con una vita<br />
normale.<br />
Si parla enfaticamente di<br />
diritto alla salute della donna<br />
e del feto, ma innanzitutto<br />
vi è il diritto a non essere<br />
manipolati (e per i feti a<br />
non essere soppressi) <strong>da</strong> una<br />
mistificazione che induce<br />
a escludere una presunta<br />
“vita sbagliata”. Occorre<br />
piuttosto poter disporre di<br />
informazioni corrette che<br />
consentano di allontanare<br />
timori ingiustificati e, se<br />
del caso, programmare insieme<br />
all’ostetrico e al<br />
neonatologo la necessaria<br />
assistenza al feto e al neonato.<br />
Un recente studio<br />
pubblicato <strong>da</strong>ll’autorevole<br />
Journal of the American<br />
Medical Association ha riportato<br />
che, se le coppie<br />
sono correttamente informate,<br />
le decisioni di abortire<br />
diminuiscono <strong>da</strong>l 66%<br />
all’8%.<br />
Per concludere, donna e feto<br />
non devono essere ritenuti<br />
patologici per suggestioni<br />
o mode pseudo-scientifiche<br />
suscitate <strong>da</strong> interessi ambigui<br />
con la complicità<br />
massmediatica. E il medico<br />
ha il dovere di non farsi<br />
coinvolgere <strong>da</strong> questa deriva,<br />
ma deve difendere la<br />
vita e la dignità delle persone,<br />
anche <strong>da</strong>lle inaccettabili<br />
aggressioni tecnologiche<br />
e <strong>da</strong>lla infelicità che<br />
queste comportano.<br />
* Presidente Scienza & Vita<br />
Modena<br />
2 - Fine<br />
C<br />
he titolo la Festa di<br />
quest’anno! “La realtà:<br />
il luogo dove la<br />
verità non appassisce”. E’<br />
quanto di più distante si<br />
potesse dire rispetto alla<br />
percezione che comunemente<br />
abbiamo della realtà come<br />
impenetrabile disordine!<br />
“Realtà luogo di verità”<br />
suona infatti tutt’altro che<br />
il latino “tot capita, tot<br />
sententiae” (tante teste, tante<br />
opinioni); o che il moderno<br />
ed angosciante “la legge (il<br />
piano regolatore, il contratto<br />
di locazione, lo stampato<br />
per l’apertura del conto corrente<br />
o per l’acquisto di un<br />
bond argentino) per gli amici<br />
si interpreta, per i nemici si<br />
applica”. Tutt’altro insomma<br />
che quella confusione<br />
che ha reso la realtà un posto<br />
per furbi e per ricchi e,<br />
contemporaneamente, un bel<br />
guaio per il 99% delle persone,<br />
furbi e ricchi compresi.<br />
Mancò ad un certo punto<br />
e manca tuttora la percezio-<br />
GIOVEDI’ 12 GIUGNO<br />
• Ore 20,00 Aperitivo dei “25” … illustri anni della Festa più<br />
pazza del mondo!<br />
c/o la Mostra “Non muoio neanche se mi ammazzano”<br />
Mostra fotografica con le immagini più significative di questi<br />
25 anni della Festa più pazza del mondo.<br />
• Ore 20,30 apertura stand e cucina<br />
• Ore 21,30 “ Per il gran mar dell’essere” Lettura gui<strong>da</strong>ta di<br />
alcuni canti della Divina Commedia<br />
VENERDÌ 13 GIUGNO<br />
• Ore 20,30 apertura stand e cucina<br />
• Ore 22,30 Piazza Martiri, Le canzoni più belle <strong>da</strong>l mondo …<br />
alla Festa più pazza del mondo. Concerto di musica popolare<br />
<strong>da</strong>i vari continenti.<br />
SABATO 14 GIUGNO<br />
• Ore 12,00 S.Messa celebrata <strong>da</strong> S.E. Mons. Elio Tinti<br />
<strong>Chiesa</strong> della Sagra – p.le Re Astolfo<br />
• Dalle 16,00 alle 18,30 Giardinetti dietro il Teatro<br />
“La bottega delle fiabe” Laboratori creativi, giochi, letture<br />
per …<br />
• Ore 17,00 Piazza Martiri<br />
Finali e semifinali di calcetto su telo saponato<br />
• Ore 19,30 In collaborazione con la Fon<strong>da</strong>zione Enzo Piccinini:<br />
“I frutti di un’amicizia - Dallo sguardo di un amico il<br />
compimento della vita” testimonianze di personalità che<br />
hanno visto la loro vita trasformarsi e fiorire, anche professionalmente,<br />
grazie all’amicizia vissuta con il dott. Enzo<br />
Piccinini.<br />
Parteciperanno: Giuseppe Ranalli a.d. di Tecnomatic, azien<strong>da</strong><br />
leader nella progettazione e costruzione di macchine automatiche.<br />
Pierluigi Strippoli docente di Biologia e Genetica<br />
all’Università di Bologna<br />
• Ore 21,30 “Corri<strong>da</strong> Carpigiana 2” Talenti in piazza di ogni<br />
sorta e fatta… e che nessuno si senta escluso.<br />
Chi vuole esibirsi contatti: Diva 3393437694 o Lele<br />
3492372297<br />
ne dell’Amore per noi del<br />
Creatore e quindi la percezione<br />
della realtà come segno<br />
e termine di questo<br />
Amore. Perciò Dio si fece<br />
uomo. Per rendere<br />
percepibile di nuovo l’Amore<br />
di Dio.<br />
Il programma della Festa più pazza del mondo<br />
Dal 12 al 15 giugno 2008 in Piazza Martiri a Carpi<br />
DOMENICA 15 GIUGNO<br />
Si fece un uomo connotato<br />
di simpatia, un uomo<br />
acclamabile, che i lobbysti<br />
dell’epoca fecero fuori perché<br />
non gli rimescolasse le<br />
carte in tavola. Ma che non<br />
mollò la presa e che escogitò<br />
il modo di esserci ancora<br />
dopo l’esecuzione a morte.<br />
Ancora con simpatia,<br />
percepibile anche al più furbo<br />
dei furbi. Venticinque<br />
anni di comunità, di amicizia<br />
– non tutta rose e fiori<br />
ma sempre rianimata - sono<br />
il segno di questa Sua simpatia<br />
riconoscibile tra noi.<br />
Noi che - più che tra noi -<br />
siamo insieme intorno a Lui,<br />
avendo ceduto a Lui<br />
realisticamente.<br />
1° raduno di fiat 500 d’epoca e moderne<br />
• Ore 9.30 Ritrovo e iscrizioni presso il parcheggio Baracchi<br />
in via Peruzzi, giro turistico per le vie della città di Carpi,<br />
aperitivo alla “Cantina Sociale di Carpi”, pranzo in Piazza<br />
Martiri Le iscrizioni si raccolgono entro sabato 14 giugno ai<br />
seguenti indirizzi mail: ma.ri.72@hotmail.it |<br />
massimo@steton.it oppure al numero 348/6902593 dopo<br />
le 20.00<br />
• <strong>da</strong>lle 16,00 alle 18,30 Giardinetti dietro il Teatro<br />
“La bottega delle fiabe” Laboratori creativi, giochi,letture<br />
per …<br />
• Ore 19,30 Cortile del Comune<br />
“1920 Il testimone. Don Ivo Silingardi” La Resistenza: lo<br />
sguardo di chi l’ha vissuta.<br />
Seguirà un concerto corale di Canti alpini eseguito <strong>da</strong>i<br />
ragazzi di Gioventù Studentesca.<br />
• Ore 21,30 Piazza Martiri<br />
Match in 3 round di ascolti musicali vari senza esclusione<br />
di colpi (Vasco vs Liga * U2 vs Tokyo Hotel * Subsonica vs<br />
Negramaro * Mondomarcio vs Fabri Fibra e tanti altri...)<br />
• Ore 22,30<br />
“Music live experience” Viaggio musicale tra palco e<br />
realtà<br />
Torneo di calcetto su telo saponato<br />
Dal 7 al 11 giugno in Piazzale Re Astolfo e Gran Finale sabato<br />
14 giugno ore 17.00 in Piazza Martiri<br />
Torneo di calcetto a 5 su telo saponato (maschile e femminile).<br />
Ogni squadra (max 7 partecipanti) quota di iscrizione euro 70<br />
Per info e iscrizioni:<br />
Alessandro 328 81 48 811; Gianluca 320 05 38 908; Elisabetta<br />
348 42 84 292; Irene 349 56 11 867<br />
La Festa più pazza del mondo è un evento promosso <strong>da</strong> Gli<br />
Argonauti Associazione Culturale e Ricreativa Corso M.<br />
Fanti, 89 – Carpi e-mail: gli_argonauti@tiscali.it con il patrocinio<br />
della Città di Carpi
V ITA DELLA C HIESA<br />
8 giugno '08<br />
13<br />
D<br />
Virginia Panzani<br />
ai baraccati di<br />
Palomeras Altas a<br />
Madrid agli uomini di<br />
tutta la terra per annunciare<br />
loro la buona novella del<br />
Vangelo. Così il seme gettato<br />
a metà degli anni ’60 <strong>da</strong><br />
Kiko Arguello è diventato<br />
una realtà ecclesiale vivace<br />
e fecon<strong>da</strong> in ben 105 Paesi<br />
del mondo e in numerosissime<br />
diocesi, fra cui,<br />
naturalmente, quella di Carpi.<br />
La Messa presieduta lo scorso<br />
2 maggio <strong>da</strong> monsignor Elio<br />
Tinti nella chiesa di San Francesco<br />
per la prima Comunità<br />
Neocatecumenale di Carpi<br />
offre lo spunto per conoscere<br />
meglio quello che non è<br />
né un’associazione né un<br />
movimento, ma un vero e<br />
proprio cammino di fede.<br />
Abbiamo perciò rivolto alcune<br />
domande a don Claudio<br />
Pontiroli, cui fanno capo,<br />
in quanto parroco, i<br />
Neocatecumenali di<br />
Quartirolo.<br />
Il Cammino Neocatecumenale per riscoprire la fede<br />
e servire la <strong>Chiesa</strong> locale<br />
Ripartire <strong>da</strong>l Battesimo<br />
Come si è diffuso il Cammino<br />
Neocatecumenale nella<br />
diocesi di Carpi?<br />
Nei primi anni ‘70, dopo la<br />
grande primavera conciliare,<br />
si sentiva in tutte le parrocchie<br />
il bisogno di rinnovarsi,<br />
di vivere una liturgia<br />
nuova, di sentirsi “comunità”.<br />
Don Enea Tamassia,<br />
allora parroco di San Francesco,<br />
era stato tra i primissimi<br />
a cercare di realizzare<br />
la riforma liturgica non solo<br />
nella <strong>Chiesa</strong>, ma anche prestando<br />
attenzione al “nuovo”,<br />
assicurandosi però che<br />
l’ortodossia fosse al primo<br />
posto. Una volta andò a Roma<br />
con alcuni capi scout per cercare<br />
“canti nuovi” e vennero<br />
indirizzati alla chiesa dei Martiri<br />
Canadesi dove si era aperto<br />
<strong>da</strong> poco il Cammino<br />
Neocatecumenale. Ne portarono<br />
a casa un “qualcosa”<br />
dentro che spinse don Enea<br />
nel 1973 a chiedere la prima<br />
catechesi, cioè l’annuncio<br />
kerigmatico che porta al formarsi<br />
di una piccola comunità.<br />
In realtà la catechesi si<br />
tenne in San Giuseppe Artigiano<br />
e solo nella Quaresima<br />
‘74 in San Francesco.<br />
In quali parrocchie è stato<br />
o è presente il Cammino?<br />
Attualmente ci sono cinque<br />
comunità in San Francesco e<br />
quattro a Quartirolo. Il Cammino<br />
è stato poi presente a<br />
Santa Caterina di Concordia,<br />
dove don Manfredo Rebucci<br />
si trovò la canonica piena di<br />
tanti giovani che furono la<br />
sua gioia e il suo aiuto nella<br />
malattia e anche sul letto di<br />
morte. Si tennero catechesi<br />
anche a Panzano, a Quarantoli<br />
e a Quartirolo. Molte persone<br />
hanno ascoltato negli anni<br />
le catechesi iniziali ricevendone<br />
una parola di salvezza,<br />
senza però continuare il Cammino.<br />
Sono state tenute missioni<br />
popolari a Quarantoli,<br />
Gavello e Sant’Antonio in<br />
Mercadello. Vari fratelli e<br />
sorelle si sono inoltre prestati<br />
per le Missioni diocesane<br />
in parrocchia e dove è stato<br />
loro richiesto.<br />
Come si potrebbe descrivere<br />
in sintesi il cammino<br />
di fede che percorrono i<br />
Neocatecumenali?<br />
Il Cammino, sia negli statuti<br />
in via di approvazione definitiva,<br />
sia nei documenti pontifici,<br />
è presentato come un<br />
aiuto pastorale ai Vescovi e<br />
alle parrocchie per accompagnare<br />
chi lo desidera in<br />
una crescita spirituale fino<br />
al raggiungimento di una fede<br />
adulta e cioè capace di <strong>da</strong>re<br />
i segni dell’amore e dell’unità.<br />
Non è un movimento, né<br />
una aggregazione, ma un<br />
semplice aiuto offerto. In questo<br />
senso anche l’apertura di<br />
decine e decine di seminari<br />
“Redemptoris Mater” è un<br />
aiuto alle singole diocesi nel<br />
preparare presbiteri a servizio<br />
delle chiese locali. In questi<br />
seminari vengono avviati,<br />
dopo un lungo periodo di<br />
discernimento, i giovani che<br />
hanno risposto alle chiamate<br />
nelle Giornate mondiali<br />
dei giovani. Il cammino è<br />
semplicemente un vivere a<br />
tappe ciò che viene indicato<br />
<strong>da</strong>l “Rito dell’iniziazione cristiana<br />
degli adulti” ed è basato<br />
sul cosiddetto tripode:<br />
Parola di Dio, Liturgia, Comunità.<br />
Una delle caratteristiche<br />
fon<strong>da</strong>mentali che costituiscono<br />
il Cammino è la volontà<br />
di vivere la vita cristiana<br />
in comunità, cercando<br />
di recuperare il modello<br />
ecclesiale dei primi secoli.<br />
Come si svolgono gli “incontri”<br />
Neocatecumenali?<br />
Ogni comunità ha il suo percorso,<br />
secondo il momento<br />
che sta vivendo. In genere<br />
gli incontri sono costituiti<br />
<strong>da</strong> una celebrazione<br />
infrasettimanale della parola<br />
di Dio e <strong>da</strong>lla celebrazione,<br />
aperta a tutti, dell’Eucaristia<br />
il sabato sera. Nessuna<br />
comunità sogna o pretende<br />
di recuperare l’esperienza<br />
della prima comunità di<br />
Gerusalemme, ma certamente<br />
il fatto di essere in numero<br />
limitato favorisce la conoscenza<br />
e l’aiuto reciproco.<br />
Qual è il rapporto dei<br />
Neocatecumenali con i parroci<br />
e gli altri movimenti e<br />
associazioni attivi nelle parrocchie?<br />
Non c’è il rischio<br />
di chiudersi in se stessi?<br />
Il Vescovo e i parroci sono i<br />
primi responsabili del Cammino<br />
delle diverse comunità<br />
presenti in diocesi e in parrocchia.<br />
Il rapporto con gli<br />
altri movimenti ecclesiali è<br />
di piena adesione e di partecipazione<br />
convinta ad avvenimenti<br />
come, ad esempio,<br />
il Family <strong>da</strong>y, la Gmg, gli<br />
incontri con il Papa. Le difficoltà<br />
nascono laddove non<br />
ci si conosce e, invece di<br />
cercare il dialogo, ci si contrappone.<br />
Tuttavia, credo che<br />
questo sia un atteggiamento<br />
che alla fine invita all’esame<br />
di coscienza tutte le persone<br />
delle nostre comunità.<br />
Certo, nella mia vita di sacerdote<br />
ho avuto la possibilità<br />
di conoscere <strong>da</strong> vicino i<br />
Focolarini, la comunità di<br />
don Dossetti, l’Ac, il Csi,<br />
Nomadelfia, oltre al Cammino<br />
Neocatecumenale. In<br />
ciascuno vedo una forte capacità<br />
di attrarre e di rendere<br />
fratelli. Una capacità unica<br />
e coinvolgente, che mi pare<br />
sia meno presente nelle parrocchie<br />
che, prima di essere<br />
“un fatto” di chiesa, sono,<br />
per tradizione, la popolazione<br />
residente in un territorio.<br />
Con il nostro Vescovo, infine,<br />
c’è un legame di profondo<br />
affetto e di grande stima<br />
reciproca.<br />
E’<br />
Umberto Folena<br />
Otto per mille. Dove vanno veramente i soldi degli italiani<br />
La <strong>Chiesa</strong> restituisce tutto. Moltiplicato<br />
<br />
<br />
<br />
il “mistero” più trasparente<br />
che ci sia.<br />
Dove va<strong>da</strong>no a finire<br />
i soldi che gli italiani<br />
“<strong>da</strong>nno” alla <strong>Chiesa</strong> firmando<br />
a suo favore al momento<br />
della dichiarazione<br />
dei redditi, insomma per<br />
l’assegnazione dell’otto per<br />
mille del gettito complessivo<br />
Irpef, <strong>da</strong> anni lo possiamo<br />
vedere tutti in televisione<br />
sulle principali reti.<br />
Anche quest’anno gli spot<br />
della <strong>Chiesa</strong> cattolica invitano<br />
gli italiani a firmare<br />
mostrando loro le conseguenze<br />
della firma. Sono<br />
spot anomali, perché parlano<br />
il linguaggio della verità<br />
e dei fatti accanto alla<br />
grande massa di spot che<br />
parlano invece di paure,<br />
desideri e sogni.<br />
Ma forse, a ben pensarci,<br />
sono sogni pure questi. Certo<br />
non legati all’orizzonte<br />
pigro dei consumi, ma sogni…<br />
Don Daniele Varoli,<br />
della diocesi di Faenza, coltivava<br />
il sogno di partire<br />
per la missione. Oggi è un<br />
sacerdote fidei donum, ossia<br />
“donato” per un certo<br />
periodo di tempo <strong>da</strong> Faenza<br />
alla diocesi di Huànuco, in<br />
Perù. Da otto anni è parroco<br />
di Nuestra Señora de las<br />
Mercedes a Quivilla, a quota<br />
3200 metri, sulle Ande.<br />
Leggermente fuori mano:<br />
per recarsi a Huànuco occorrono<br />
sei ore di viaggio su<br />
una stra<strong>da</strong> sterrata. La parrocchia<br />
è l’unico centro di<br />
aggregazione degli abitanti<br />
della vasta area, il collante<br />
che li tiene insieme e li fa<br />
sentire comunità. Don Daniele<br />
si occupa soprattutto<br />
dei poveri, il cuore della missione,<br />
ed elabora progetti di<br />
formazione professionale<br />
per i giovani, perché un lavoro<br />
dignitoso è la chiave di<br />
ogni riscatto umano e sociale.<br />
Se don Daniele può continuare<br />
a coltivare il suo sogno,<br />
è anche grazie alle firme<br />
degli italiani.<br />
Un sacerdote più vicino a<br />
noi: don Franco Pagano, parroco<br />
a Riomaggiore, nelle<br />
Cinque Terre, località <strong>da</strong><br />
sogno. Mille abitanti d’inverno,<br />
molti dei quali anziani<br />
che faticano ad avventurarsi<br />
per i carrugi e le strette<br />
scalinate. E allora è don Franco<br />
ad an<strong>da</strong>rli a trovare, a<br />
confortarli, a farli sentire<br />
parte viva della comunità e<br />
non individui isolati e inutili,<br />
che non interessano a nessuno.<br />
D’estate i residenti si<br />
moltiplicano per cinque, e<br />
allora l’oratorio rimane sempre<br />
aperto e chi vuole può<br />
far benedire la propria famiglia<br />
nella casa di vacanza:<br />
un bel modo per intrecciare<br />
un dialogo. Don Franco può<br />
fare quello che fa anche perché<br />
riceve ogni mese una<br />
remunerazione, minima ma<br />
dignitosa, frutto in larga parte<br />
delle nostre firme.<br />
Spot e sogni. Quante giovani<br />
vendute e comprate, gettate<br />
sulla stra<strong>da</strong>, moderne<br />
schiave, coltivano il sogno<br />
di essere liberate? Don<br />
Oreste Benzi ha esaudito il<br />
sogno di 5500 di loro; ma le<br />
schiave nella sola Italia<br />
sono circa 100 mila. Don<br />
Oreste non c’è più ma a<br />
realizzare i sogni ha lasciato<br />
l’Associazione Giovanni<br />
XXIII con le sue 280<br />
case; le firme vanno ad<br />
esaudire tutti questi sogni.<br />
E poi i sogni dei poveri e<br />
dei minori, dei malati di<br />
Aids e degli ex detenuti<br />
assistiti <strong>da</strong>i progetti della<br />
Caritas di Cremona; dei<br />
giovani di Caltagirone che<br />
reclamano spazio per lo spirito;<br />
delle case famiglia di<br />
suor Angela e padre Adriano<br />
nei quartieri poveri di<br />
Bangkok, in Thailandia; e<br />
infine i sogni degli orfani<br />
di guerra, dei portatori di<br />
handicap e dei ragazzi privati<br />
di tutto <strong>da</strong>llo tsunami<br />
del 2004 che a Tewatte,<br />
nello Sri Lanka, possono<br />
frequentare la Diyagala<br />
Boys’ Town, la scuola senza<br />
differenze di casta, razza<br />
o credo religioso che si<br />
mantiene con donazioni<br />
private, adozioni a distanza<br />
e otto per mille.<br />
Pochi spot, pochi fasci di<br />
luce che illuminano appena<br />
una manciata delle migliaia<br />
di rivoli di aiuti, interventi<br />
e contributi provenienti<br />
<strong>da</strong>l grande lago della<br />
porzione di otto per mille<br />
assegnata alla <strong>Chiesa</strong>. È la<br />
<strong>Chiesa</strong> cattolica italiana che<br />
<strong>da</strong> sempre restituisce, moltiplicato,<br />
tutto quello che<br />
ha ricevuto.
14<br />
8 giugno '08<br />
V ITA DELLA C HIESA<br />
Pubblicati i nuovi orientamenti liturgico pastorali<br />
della Regione, il Vescovo ne fa dono alla sua <strong>Chiesa</strong><br />
Culmine e fonte dell’evangelizzazione<br />
In<br />
d. Luca Baraldi<br />
occasione della festa<br />
del Sacro Cuore<br />
di Gesù, giornata tradizionalmente<br />
dedicata alla<br />
santificazione dei sacerdoti,<br />
il Vescovo Elio ha consegnato<br />
a tutti i presbiteri<br />
della nostra Diocesi gli<br />
Orientamenti liturgico pastorali,<br />
pubblicati <strong>da</strong>lla<br />
Conferenza Episcopale<br />
emiliano romagnola.<br />
Il titolo di questo prezioso<br />
strumento L’Eucaristia e la<br />
liturgia, fonte e culmine<br />
dell’evangelizzazione, esprime<br />
che solo una visione di<br />
insieme del dinamismo pastorale<br />
della <strong>Chiesa</strong> intera<br />
permette di cogliere la ricchezza<br />
dei singoli elementi<br />
che la costituiscono, ed al<br />
tempo stesso richiama all’urgenza<br />
di annunciare ancora<br />
il Vangelo agli uomini<br />
ed alle donne del nostro tempo,<br />
così frammentati e spesso<br />
spaesati nel loro vivere quotidiano.<br />
L’articolazione in 10 capitoli<br />
del testo che, partendo<br />
<strong>da</strong>l recupero della centralità<br />
della pasqua settimanale per<br />
“Vuoi celebrare con devozione e fedeltà i misteri di<br />
Cristo secondo la tradizione della <strong>Chiesa</strong>, specialmente<br />
nel sacrificio eucaristico e nel sacramento della riconciliazione,<br />
a lode di Dio e per la santificazione del<br />
popolo cristiano?”. Con queste parole il Vescovo interroga<br />
i candi<strong>da</strong>ti all’ordine del presbiterato qualche istante<br />
prima di imporre loro le mai e consacrarli al servizio<br />
del popolo di Dio, individuando nella celebrazione della<br />
liturgia uno degli strumenti privilegiati per vivere nella<br />
tradizione ecclesiale la sequela del Signore risorto.<br />
la vita dei credenti, conduce<br />
sino alla sottolineatura<br />
della capitale importanza di<br />
una più sostanziosa formazione<br />
liturgica per il popolo<br />
di Dio, raccoglie in sé tutta<br />
la riflessione che per circa<br />
un decennio ha occupato i<br />
Vescovi della regione, i direttori<br />
degli uffici Liturgici<br />
ed altre persone che in ciò si<br />
sono impegnate.<br />
L’auspicio è che questo testo<br />
possa trovare diffusione<br />
presso tutti coloro che<br />
già si impegnano nell’animazione<br />
liturgica delle nostre<br />
assemblee, affinché sia<br />
sempre più chiaro a tutti<br />
che “la liturgia è il culmine<br />
verso cui tende l’azione della<br />
<strong>Chiesa</strong> e, al tempo stesso,<br />
Facoltà Teologica<br />
dell’Emilia Romagna<br />
Settimana Biblico-Patristica<br />
sul Libro dell’Esodo<br />
La Facoltà Teologica dell’Emilia Romagna organizza<br />
la 2° edizione della Settimana Biblico-Patristica sul<br />
Libro dell’Esodo che si svolgerà presso il Seminario<br />
Regionale, in p.le Bacchelli 4, a Bologna <strong>da</strong>l 1 al 6<br />
settembre. La 1° edizione ebbe a tema Genesi e furono<br />
circa 120 gli iscritti.<br />
Può essere una buona occasione per un corso di<br />
aggiornamento o di approfondimento per presbiteri,<br />
ministri istituiti, consacrati o laici, per un più qualificato<br />
servizio alle Chiese della nostra regione. Le<br />
lezioni avranno inizio alle ore 15 e termineranno alle<br />
ore 18,45.<br />
Info: Facoltà Teologica dell’Emilia Romagna, tel.<br />
051 330744 - L’iscrizione può avvenire direttamente<br />
on line, all’indirizzo http://www.fter.info/<br />
Luigi, Annalisa, Virginia, Daniele,<br />
tutta la Re<strong>da</strong>zione e<br />
l’Amministrazione di Notizie si stringono<br />
con affetto a Laura Michelini<br />
per la scomparsa dell’amato<br />
Nonno Ugo<br />
Annalisa e Umberto Bonaretti<br />
partecipano al dolore di Cesare Fontana<br />
per la prematura scomparsa della moglie<br />
Marta Gandolfi<br />
la fonte <strong>da</strong> cui promana tutta<br />
la sua energia. Il lavoro<br />
apostolico, infatti, è ordinato<br />
a che tutti, diventati<br />
figli di Dio mediante la fede<br />
e il battesimo, si riuniscano<br />
in assemblea, lodino Dio<br />
nella <strong>Chiesa</strong>, pren<strong>da</strong>no parte<br />
al sacrificio e alla mensa<br />
del Signore. A sua volta, la<br />
liturgia spinge i fedeli, nutriti<br />
dei « sacramenti pasquali<br />
», a vivere « in perfetta<br />
unione » ; prega affinché<br />
« esprimano nella vita<br />
quanto hanno ricevuto mediante<br />
la fede »; la<br />
rinnovazione poi dell’alleanza<br />
di Dio con gli uomini<br />
nell’eucaristia introduce i<br />
fedeli nella pressante carità<br />
di Cristo e li infiamma<br />
con essa. Dalla liturgia,<br />
dunque, e particolarmente<br />
<strong>da</strong>ll’eucaristia, deriva in noi,<br />
come <strong>da</strong> sorgente, la grazia,<br />
e si ottiene con la massima<br />
efficacia quella<br />
santificazione degli uomini<br />
nel Cristo e quella glorificazione<br />
di Dio, alla quale<br />
tendono, come a loro fine,<br />
tutte le altre attività della<br />
<strong>Chiesa</strong>”.( SC 10)<br />
Alla luce di questo “dono”,<br />
dunque il Vescovo invita<br />
tutti i sacerdoti a rinnovare<br />
nella concretezza la risposta<br />
che a Lui o a un suo<br />
confratello, che lo ha preceduto<br />
sulla Cattedra di<br />
Carpi, hanno <strong>da</strong>to il giorno<br />
della loro ordinazione.<br />
* direttore Ufficio<br />
Liturgico Diocesano<br />
Pastorale familiare<br />
Con la Comunità di Caresto un ritiro<br />
spirituale per persone separate<br />
La Comunità di Caresto molto attiva nelle proposte<br />
di spiritualità familiare organizza il 14 e 15 giugno<br />
un ritiro spirituale per persone separate. “Credo che<br />
ti sia chiaro – spiegano gli organizzatori nell’invito<br />
- che per ‘persona separata’, intendiamo chi si trova<br />
divisa e sola, con o senza figli. Se invece c’è<br />
qualche persona separata che intende<br />
riaccompagnarsi o si è risposata e ha in qualche<br />
modo composto una nuova unione allora<br />
c’è un diverso incontro che abbiamo organizzato in<br />
altra <strong>da</strong>ta”. L’iniziativa è sostenuta anche <strong>da</strong>lla<br />
pastorale familiare diocesana ed è aperta anche ad<br />
operatori interessati a fare un accompagnamento<br />
pastorale.<br />
Si consiglia l’arrivo per la cena del venerdì (13<br />
giugno). L’inizio è previsto per sabato alle ore 8,45<br />
con la preghiera, poi ci sarà una lectio divina con<br />
un po’ di riflessione insieme. Nel pomeriggio (<strong>da</strong>lle<br />
ore 15,30) si continuerà con la riflessione sulle<br />
Beatitudini evangeliche e la presentazione del cammino<br />
spirituale per i separati. La chiusura è prevista<br />
dopo la santa messa e con il pranzo<br />
della domenica alle ore 13.<br />
Info: Comunità di Caresto - 61048 Sant’Angelo<br />
in Vado (PU) tel. 0722.818497 - cell.328.9455674<br />
- e-mail: eremocaresto@libero.it - il sito internet:<br />
www.caresto.it - www.amicidicaresto.com<br />
Per chi fosse interessato a partecipare può rivolgersi<br />
a Marco Bulgarelli, cell. 329-9681334<br />
L’anno di servizio civile<br />
Un anno per te,<br />
un anno per gli altri<br />
L’anno di servizio civile è un anno della propria vita<br />
che si decide di vivere al fianco di chi ha bisogno di<br />
aiuto, inserito in servizi di utilità sociale, impegnato in<br />
azioni di soli<strong>da</strong>rietà.<br />
Ma l’anno di servizio civile è al tempo stesso un anno<br />
che i giovani possono investire su loro stessi e sulla<br />
loro formazione personale, per mettersi in gioco in<br />
prima persona e conoscere meglio il mondo che li<br />
circon<strong>da</strong>.<br />
L’anno di servizio civile in Caritas è l’anno delle<br />
quattro C:<br />
La C di conoscere: venire a contatto con realtà che<br />
prima ci sfioravano soltanto, conoscerle perché vissute<br />
direttamente e non lette sui giornali o viste alla TV.<br />
La C di capire: conoscere è il primo passo per capire,<br />
interpretare atteggiamenti lontani <strong>da</strong>i nostri, maturare<br />
nuove sensibilità.<br />
La C di condividere: condividere con chi è nel bisogno,<br />
fare un pezzetto di stra<strong>da</strong> insieme.<br />
La C di cambiare: il servizio civile dona nuovi occhi<br />
con cui guar<strong>da</strong>re il mondo, occhi che rimangono anche<br />
dopo la fine del servizio e fanno sì che non sia solo una<br />
parentesi di un anno. Partendo <strong>da</strong>l cambiamento di se<br />
si può arrivare <strong>da</strong>vvero ad un cambiamento della<br />
società.<br />
L’anno di servizio civile è l’anno dell’imparare facendo,<br />
per cui il ragazzo è sempre accompagnato <strong>da</strong><br />
figure competenti, responsabili dei progetti, che lo<br />
accompagnano e lo affiancano nell’inserimento e nel<br />
contatto con realtà delicate. Durante l’anno il giovane<br />
in Servizio Civile partecipa ad una proposta formativa<br />
che lo aiuti a maturare le conoscenze e le competenze<br />
per interpretare e vivere al meglio il proprio servizio.<br />
La possibilità dell’anno di servizio civile è rivolta<br />
a tutti i ragazzi/e di nazionalità italiana compresi<br />
fra i 18 e i 28 anni. Ha durata complessiva di 12 mesi,<br />
con un impegno settimanale di circa 30 ore alla settimana<br />
e retribuzione mensile di 433,27euro al mese,<br />
validi per i contributi pensionistici.<br />
La Caritas di Carpi offre la possibilità di fare<br />
Servizio Civile presso sei sedi:<br />
Associazione Porta Aperta ONLUS<br />
Associazione Porta Aperta ONLUS – Recuperandia<br />
Agape di Mamma Nina ONLUS<br />
Cooperativa Sociale “Il mantello”<br />
Casa famiglia “Venite alla Festa”<br />
Oratorio “San Domenico Savio” di Mirandola<br />
Non sai che cosa è una casa famiglia? Vorresti sapere<br />
meglio cosa fa un giovane in servizio civile impegnato<br />
in una cooperativa sociale?<br />
Vieni a trovarci in Caritas per avere maggiori informazioni<br />
sul Servizio Civile e sui nostri progetti. Ma<br />
affrettati! Il bando uscirà il 6 giugno e <strong>da</strong> quel giorno<br />
avrai tempo un mese, fino al sette luglio, per presentare<br />
la tua doman<strong>da</strong>.<br />
Regalati un nuovo punto di vista!<br />
Info: Caritas Carpi - Benedetta Rovatti - 3408285946
V ITA DELLA C HIESA<br />
Festeggiato a Mortizzuolo il 60° anniversario di fon<strong>da</strong>zione del guidismo a Mirandola<br />
Un passato sempre attuale<br />
8 giugno '08<br />
15<br />
Virginia Panzani<br />
I<br />
ntorno all’altare improvvisato<br />
nel giardino<br />
della canonica di<br />
Mortizzuolo, lunedì 2<br />
giugno si sono radunate un<br />
centinaio di ex coccinelle,<br />
guide e scolte per festeggiare<br />
il 60° anniversario di fon<strong>da</strong>zione<br />
del guidismo a<br />
Mirandola. Volti più o meno<br />
giovani e segnati <strong>da</strong>gli eventi<br />
della vita, tanti abbracci e<br />
saluti fra amiche che non si<br />
vedevano <strong>da</strong> tempo, un simbolico<br />
passaggio di testimone<br />
fra chi ha costruito il<br />
guidismo in passato e chi lo<br />
sta vivendo ora e lo trasmetterà<br />
in futuro alle nuove generazioni.<br />
Il tutto condito <strong>da</strong><br />
quell’entusiasmo che solo lo<br />
scautismo sa generare e che<br />
accomuna al di là di ogni<br />
distanza di tempo e di spazio<br />
chi si è formato alla sua scuola.<br />
Nulla va perduto<br />
Fortemente voluta <strong>da</strong>l gruppo<br />
“storico” delle guide<br />
mirandolesi, la festa per il<br />
60° ha vissuto due momenti<br />
di particolare intensità.<br />
Innanzitutto, la Santa Messa<br />
concelebrata - e non poteva<br />
essere altrimenti - <strong>da</strong> don<br />
Nino Levratti, don Luciano<br />
Ferrari e monsignor Rino<br />
Bottecchi, i tre assistenti<br />
ecclesiastici che hanno maggiormente<br />
contribuito alla<br />
nascita e allo sviluppo del<br />
guidismo a Mirandola. “Questa<br />
celebrazione - ha sottolineato<br />
don Nino durante l’omelia<br />
- è il momento fon<strong>da</strong>mentale<br />
di oggi, perché ci permette<br />
di ringraziare il Signore<br />
per il dono di poter far<br />
festa qui tutti insieme. In noi,<br />
attraverso lo scautismo, è stato<br />
gettato il seme dell’amore per<br />
Dio, per il prossimo, per la<br />
natura. C’è chi l’ha trasmesso<br />
ai propri figli e nipoti,<br />
divenuti a loro volta scout e<br />
guide, c’è chi invece ha fatto<br />
altre scelte nel corso della<br />
vita. Non importa. Il Signore<br />
- ha concluso - semina sempre<br />
anche quando non ce ne<br />
accorgiamo e nulla va mai<br />
perduto di ciò che viene <strong>da</strong>lla<br />
Sua grazia”.<br />
Dopo la Messa, si è svolto il<br />
pranzo comunitario nel teatro<br />
parrocchiale preceduto<br />
<strong>da</strong>lla proiezione di immagini<br />
e foto risalenti agli anni 1948-<br />
1958 e tratte <strong>da</strong>l volume sullo<br />
scautismo mirandolese<br />
recentemente pubblicato <strong>da</strong><br />
Stefano Zerbini e Fabio<br />
Balboni.<br />
Sui pagliericci a Glorenza<br />
Anno 1949: tre guide di<br />
Mirandola, Lydia Barozzi,<br />
Maria Luisa Porta e Mirta<br />
Braghiroli si uniscono ad un<br />
gruppetto di guide di Bologna<br />
per il campo estivo nella<br />
lontana Glorenza in Val<br />
Venosta. A gui<strong>da</strong>rle ci sono<br />
la professoressa Lucia<br />
Vezzini e monsignor Carlo<br />
Corni, i veri e propri creatori<br />
dell’Agi (Associazione<br />
Guide Italiane) a Bologna.<br />
“Fu <strong>da</strong>vvero qualcosa di<br />
pionieristico - osserva Laura<br />
Pighi Schram, una delle<br />
guide bolognesi che parteciparono<br />
al campo. - La guerra<br />
era finita <strong>da</strong> poco e con essa<br />
un periodo tormentato nella<br />
storia d’Italia. Eravamo convinte<br />
che toccasse a noi, con<br />
il nostro impegno, contribuire<br />
alla ricostruzione materiale<br />
e morale del paese. Questo<br />
grande senso di responsabilità<br />
ci venne proprio <strong>da</strong>llo<br />
scautismo che nella sua<br />
attenzione educativa verso le<br />
ragazze fu un movimento all’avanguardia<br />
per quei tempi”.<br />
“Come se non fossero<br />
bastate le docce con l’acqua<br />
gelata - racconta Mirta<br />
Braghiroli - a Glorenza dormivamo<br />
su alcuni pagliericci.<br />
Quando il padre di Laura Pighi<br />
ci fece visita, esclamò attonito:<br />
‘Ma come, dormite sui<br />
pagliericci?’. Eppure lui aveva<br />
fatto la guerra di trincea! Rimase<br />
sicuramente colpito <strong>da</strong>l<br />
fatto che noi ragazze vivessimo<br />
un’avventura allora ritenuta<br />
più a<strong>da</strong>tta ai maschi”.<br />
Ricor<strong>da</strong>ndo Mariella<br />
Dopo le “pioniere” degli inizi,<br />
chi ha lasciato un’impronta<br />
determinante sul guidismo<br />
mirandolese è stata l’indimenticabile<br />
Mariella Bruschi,<br />
che fu capo reparto tra la fine<br />
degli anni ’50 e l’inizio degli<br />
anni ’60. “Era l’immagine<br />
della perfetta capo scout –<br />
ricor<strong>da</strong> Tiziana Modena, che<br />
succedette a Mariella nella<br />
gui<strong>da</strong> del reparto. – Una vera<br />
sorella maggiore, sempre sorridente,<br />
accogliente e dotata<br />
di una straordinaria creatività.<br />
Fu lei che, in un periodo<br />
di stasi per l’Agi a Mirandola,<br />
ne prese in mano le redini<br />
con grande coraggio. E con<br />
lo stesso coraggio nel 1964<br />
affidò il reparto a me che<br />
frequentavo l’ultimo anno di<br />
liceo. Ma non mi lasciò sola.<br />
Infatti – conclude – in un<br />
quadernetto mi aveva lasciato<br />
tutte le indicazioni dettagliate<br />
per l’organizzazione e<br />
la buona riuscita del campo”.<br />
Grandi e piccole insieme<br />
Alla festa per il 60° erano<br />
presenti anche le guide che<br />
E’ un viso nobile e dolcissimo quello della statua della<br />
Madonna di Loreto che è stata portata in processione<br />
sabato 31 maggio a Mirandola. Una celebrazione suggestiva<br />
lungo le vie della città per accompagnare la statua<br />
<strong>da</strong>lla chiesa della Madonnina a quella del Gesù, che <strong>da</strong><br />
ora in poi ne sarà la dimora. Oltre ai fedeli convenuti per<br />
la conclusione del mese mariano, erano presenti anche<br />
Giuseppe Schirripa, direttore sanitario dell’Ospe<strong>da</strong>le<br />
di Mirandola, e Gino Mantovani, assessore alla Cultura.<br />
La statua, risalente al ‘500, è stata infatti donata<br />
<strong>da</strong>ll’Ausl di Modena che ne era proprietaria, al Comune<br />
di Mirandola che ha deciso di collocarla nella chiesa del<br />
Gesù e di restituirla finalmente alla devozione e all’affetto<br />
dei mirandolesi.<br />
V. P.<br />
hanno vissuto il passaggio<br />
<strong>da</strong>ll’Agi all’Agesci e quindi<br />
la “fusione” del ramo maschile<br />
con quello femminile<br />
dell’associazione.<br />
Mariangela Garutti ha partecipato<br />
come gui<strong>da</strong> al primo<br />
San Giorgio comune che si<br />
tenne nel 1980 a Isola del Po.<br />
Da allora ha ricoperto per<br />
anni l’incarico di capo reparto<br />
a Mirandola, ha fon<strong>da</strong>to il<br />
reparto femminile a Medolla<br />
ed è stata capo gruppo sia del<br />
Medolla che del Mirandola<br />
1. “Ogni attività scout a cui<br />
ho partecipato negli anni –<br />
osserva Mariangela – mi ha<br />
insegnato qualcosa e mi ha<br />
lasciato un ricordo indelebile.<br />
Per tutto ciò devo ringraziare<br />
di cuore i miei genitori<br />
che hanno creduto nel metodo<br />
scout e mi hanno permesso<br />
di essere sempre presente”.<br />
Dopo sessant’anni il<br />
guidismo appare a Mariangela<br />
più vivo e attuale che mai:<br />
“E’ bello vedere che le giovanissime,<br />
come le mie figlie,<br />
si trovano perfettamente<br />
a loro agio con le guide più<br />
‘grandi’. Infatti, siamo tutte<br />
accomunate <strong>da</strong>lla<br />
condivisione degli stessi valori,<br />
degli stessi giochi e canti,<br />
delle stesse avventure. E’<br />
questo un patrimonio di vita<br />
vissuta che non morirà mai”.<br />
A conclusione del mese mariano a Mirandola<br />
Restituita al culto la Madonna di Loreto<br />
La settimana comunitaria<br />
Venerdì 13 giugno spettacolo teatrale all’Eden<br />
Tra i momenti forti che caratterizzano l’esperienza<br />
della comunità di famiglie Venite alla festa c’è la<br />
Settimana Comunitaria, di solito collocata al termine<br />
dell’anno scolastico. Per cinque giorni le famiglie<br />
diventano un’unica famiglia condividendo spazi, tempo,<br />
attività quotidiane e relazioni.La settimana si<br />
conclude con una festa alla quale sono invitate a<br />
partecipare tutte le persone che per motivi diversi<br />
abbiamo incontrato, incontriamo o vorremmo incontrare.<br />
Quest’anno nell’ambito<br />
del progetto “Famiglie in<br />
movimento” verrà proposto<br />
uno spettacolo teatrale<br />
per parlare di accoglienza.<br />
Un modo per comunicare<br />
con le famiglie<br />
- non solo agli adulti - e a<br />
tutte le famiglie, anche<br />
quelle che non fanno affido,<br />
ma che sono interessate<br />
alle storie dei bambini.<br />
Lo spettacolo si intitola “Uno, due, tre... stella!” di<br />
Silvia Barbieri a cura della compagnia Teatro Prova<br />
di Bergamo e andrà in scena venerdì 13 giugno 2008<br />
alle ore 21 all’Oratorio cittadino in via S. Chiara a<br />
Carpi, in caso di maltempo al cinema Eden.<br />
Estate tempo <strong>da</strong> vivere bene<br />
Sul prossimo numero di Notizie la secon<strong>da</strong> puntata<br />
dedicata ai campi gioco e Grest, accompagnata <strong>da</strong>l<br />
resoconto dell’incontro diocesano di formazione<br />
per animatori dei centri estivi svoltosi a Carpi lo<br />
scorso 29 maggio.<br />
Parrocchia di Sant’Antonio <strong>da</strong> Padova<br />
Sant’Antonio in Mercadello<br />
Festa del Patrono 2008<br />
Venerdì 13 giugno<br />
Ore 20.15: Vespri nella chiesa parrocchiale<br />
Ore 20.30: Celebrazione eucaristica con la partecipazione<br />
della Corale “Simona Andreoli” di Rovereto<br />
Domenica 15 giugno<br />
Ore 10.30: Processione per le vie del paese con la<br />
statua del Patrono<br />
Ore 11: Solenne celebrazione eucaristica in onore di<br />
Sant’Antonio.<br />
Al termine sulla piazza lancio dei palloncini.<br />
Nei giorni 12-14-15-16 giugno<br />
Dalle ore 21.30 in Piazza Matteotti sarà aperta la<br />
“Pesca delle scatole” organizzata <strong>da</strong>ll’Azione <strong>Cattolica</strong><br />
e animata <strong>da</strong>ll’Acr parrocchiale. Il ricavato sarà<br />
utilizzato per le attività dell’Acr.<br />
Nei giorni 12-14-15 giugno<br />
Dalle ore 21.30 in Piazza Dante sarà aperto il Mercatino<br />
Missionario curato <strong>da</strong>l Circolo Anspi “Mario Gasparini<br />
Casari”. Il ricavato sarà destinato ai missionari della<br />
diocesi di Carpi.<br />
Confezione materassi<br />
a mano e a molle<br />
41012 CARPI (Modena) - Via Giovanni XXIII, 113<br />
Tel. 059 686985
V ITA DELLA C HIESA<br />
Virginia Panzani<br />
rent’anni in terra di<br />
T missione vissuti con<br />
gioia, abnegazione e<br />
totale fiducia nella<br />
Provvidenza. E’ questa la<br />
testimonianza di suor<br />
Carmen Pini, missionaria<br />
in Benin, attualmente in Italia<br />
per un periodo di cure, ospite<br />
presso la Casa Madre delle<br />
Figlie del Sacro Cuore di<br />
Modena. Nelle ultime settimane<br />
suor Carmen è venuta<br />
alcune volte a Carpi dove<br />
ha incontrato il Vescovo e i<br />
collaboratori del Centro<br />
suor Carmen Pini<br />
Missionario. “I rapporti con<br />
la diocesi di Carpi – osserva<br />
l’accoglienza dei fedeli che loro compito è dunque quello<br />
la missionaria – sono <strong>da</strong> giungono per pregare. Per di ascoltare e di indirizzare<br />
sempre ottimi. Sono infatti loro abbiamo appena finito i piccoli malati verso le strutture<br />
tanti i volontari e i benefattori<br />
di realizzare i servizi, le<br />
sanitarie e le cure a<strong>da</strong>t-<br />
che ci hanno aiutato e ai docce e una cucina esterna. te. “Nonostante le resisten-<br />
quali va tutta la nostra gratitudine.<br />
Poi ci occupiamo del servize<br />
causate <strong>da</strong>lla diffusa<br />
Ogni volta che abzio<br />
pastorale nelle quattro mentalità animistica – sot-<br />
biamo chiesto aiuto per i cappelle che fanno capo al tolinea suor Carmen - cerchiamo<br />
nostri progetti abbiamo trovato<br />
centro. Dato che i Padri<br />
di coinvolgere le<br />
una risposta generosa. Comboniani non riescono a famiglie e di convincerle<br />
E’ proprio vero che, senza venire tutte le domeniche, ad avere fiducia nelle cure<br />
fare troppo rumore, il Signore<br />
curiamo la celebrazione della offerte <strong>da</strong>lla medicina. Nel<br />
si serve di ciascuno Parola e la distribuzione frattempo, seppure nel pro-<br />
di noi per fare il bene”. dell’Eucaristia. Infine - aggiunge<br />
fondo rispetto delle altre<br />
Da un anno suor Carmen<br />
- accogliamo i bam-<br />
religioni, offriamo la nofondo<br />
presta servizio presso il bini malati che le famiglie stra testimonianza cristiana<br />
Centro di spiritualità per ci portano, cercando di trovare<br />
perché promozione umana<br />
gruppi e movimenti laicali<br />
la soluzione migliore e evangelizzazione vanno<br />
a Togbin nella diocesi di per curarli”. Nella zona di di pari passo”. In questa direzione<br />
Cotonou. Le attività che le Togbin, totalmente priva di<br />
si collocano i due<br />
suore svolgono sono molto luce e di acqua potabile, le progetti specifici che la comunità<br />
varie, come spiega la missionaria:<br />
suore non gestiscono né<br />
di suor Carmen sta<br />
“Innanzitutto c’è ambulatori né dispensari. Il promuovendo in questi mesi.<br />
16 8 giugno '08 Verso il pellegrinaggio diocesano a Lourdes<br />
In visita a Carpi suor Carmen Pini, missionaria a Togbin in Benin<br />
Signore, questa è la tua casa, pensaci tu<br />
Il primo è rivolto alle donne<br />
che coltivano piccoli orti<br />
intorno alla laguna locale:<br />
“Si è scoperto che questa<br />
terra sabbiosa è molto a<strong>da</strong>tta<br />
alla coltivazione dei pomodori.<br />
Abbiamo allora<br />
pensato, nel nostro piccolo,<br />
di incrementare questa coltivazione<br />
introducendo anche<br />
altre verdure <strong>da</strong> destinare<br />
non solo al mercato<br />
cittadino ma anche e soprattutto<br />
all’alimentazione<br />
delle famiglie”. Il secondo<br />
progetto è la creazione di<br />
una cooperativa fra i pescatori<br />
che vivono sulla spiaggia<br />
e “sono per lo più profughi<br />
e immigrati clandestini<br />
<strong>da</strong>i Paesi confinanti. Vorremmo<br />
anche dotarli di un<br />
motore <strong>da</strong> applicare a una<br />
delle loro barche”.<br />
Infine, alla periferia di<br />
Cotonou, su richiesta del<br />
Vescovo locale, si sta costruendo<br />
un santuario dedicato<br />
al Santissimo Sacramento<br />
e affi<strong>da</strong>to alla Congregazione<br />
di suor Carmen, che<br />
ha come carisma fon<strong>da</strong>mentale<br />
quello dell’adorazione<br />
eucaristica. Mancano ancora<br />
i fondi per completarne la<br />
costruzione, ma al riguardo<br />
suor Carmen non ha dubbi:<br />
“Dico spesso: ‘Signore, questa<br />
è la tua casa, pensaci tu!’<br />
e sono convinta che anche<br />
questa volta non mancherà<br />
di provvedere”.<br />
Dall’Indonesia<br />
Padre Aniceto Morini<br />
Oggi, 20 maggio, è venuto a farci visita, in arrivo <strong>da</strong>lla<br />
Spagna e di passaggio per recarsi a nord di Sumatra,<br />
dove insegnerà nel Seminario maggiore di Siantar, padre<br />
Raffaele Bardon, novello sacerdote Saveriano.<br />
Padre Aniceto è stato felice e orgoglioso della visita e di<br />
tutta la speranza nuova per la nostra missione qui.<br />
Un salutone a tutti specialmente <strong>da</strong> padre Aniceto che<br />
attende sempre con gioia notizie <strong>da</strong>ll’Italia.<br />
Padre Daniele<br />
Da destra padre Raffaele Bardon, padre<br />
Daniele, padre Aniceto e padre Matteo<br />
Rebecchi, vice provinciale<br />
Centro Missionario<br />
Diocesano<br />
Corso Fanti, 13 - Carpi<br />
Tel e fax 059 689525<br />
E-mail: ufficiomissionario<br />
@carpi.chiesacattolica.it<br />
Mezzana-Marilleva<br />
Val di Sole<br />
La Cooperativa “Unione Mariana” di Guastalla (Reggio Emilia)<br />
affitta a prezzi moderati a Mezzana-Marilleva (Trento) in Val<br />
di Sole a 940 metri di altitudine 3 appartamenti arre<strong>da</strong>ti (4-<br />
5 posti ca<strong>da</strong>uno) con garage. Ideali per trascorrere vacanze <strong>da</strong><br />
parte di famiglie, associazioni, piccoli gruppi di giovani e/o<br />
adulti. Info: 335-5753777<br />
MEDJUGORIE<br />
22-27 GIUGNO 2008<br />
In pullman<br />
Accompagnatori:<br />
don Marino Mazzoli<br />
e monsignor Rino Bottecchi<br />
Domenica 8 giugno alle ore 17 si terrà<br />
presso la parrocchia di Panzano l’incontro<br />
di preparazione al pellegrinaggio<br />
ché ama. In questa folla,<br />
misuro l’immensità del perdono<br />
che abita il cuore di<br />
Dio.<br />
La folla diviene in me canto<br />
di speranza infinita, esplosione<br />
di felicità e sento anche<br />
l’invito ad essere, io<br />
stesso, artefice del perdono,<br />
della felicità, della consolazione,<br />
della pace, come<br />
coloro che Gesù chiamava<br />
vicino a sé per servire, come<br />
lui, le folle senza pastore.<br />
UFFICIO DIOCESANO PELLEGRINAGGI<br />
24-27 settembre<br />
San Giovanni Rotondo<br />
La folla<br />
In occasione<br />
dell’ostensione del corpo<br />
di San Pio <strong>da</strong><br />
Pietrelcina l’Ufficio<br />
diocesano promuove un<br />
pellegrinaggio a San Giovanni<br />
Rotondo <strong>da</strong>l 24 al<br />
27 settembre 2008. Il pellegrinaggio<br />
prevede anche<br />
la visita a Trani, Barletta e Alberobello. Accompagna<br />
don Rino Malagoli.<br />
Info: Ufficio Diocesano Pellegrinaggi tel. 059 652552<br />
<strong>da</strong>l lunedì al venerdì <strong>da</strong>lle 9 alle 12<br />
Intravedo e comprendo che<br />
il perdono ricevuto è l’apertura<br />
di un cammino di servizio,<br />
di dono. Riceverò il<br />
sacramento del perdono e<br />
mi attarderò a lungo in questa<br />
folla, forse <strong>da</strong> una delle<br />
panchine, <strong>da</strong> uno degli spazi<br />
silenziosi del sagrato,<br />
oppure vicino alla Grotta.<br />
Questa folla mi parla di Dio,<br />
ed io chiederò al Signore<br />
che metta in me un amore<br />
immenso come il suo per<br />
28 LUGLIO - 2 AGOSTO 2008 pullman<br />
28 LUGLIO - 1 AGOSTO 2008 aereo<br />
GIUBILEO A LOURDES<br />
Luogo di consolazione e misericordia<br />
PELLEGRINAGGIO DIOCESANO<br />
“Lourdes è quella fonte dove la coscienza ritorna pulita” (Giovanni Paolo II)<br />
Verso Lourdes<br />
Domenica 15 Giugno alle ore 16.30 si terrà presso la Parrocchia di<br />
Panzano (tel. 059 525159) un incontro che inizierà con la recita del<br />
Rosario. Alle ore 17 un rappresentante dell’Agenzia viaggi “Brevivet”<br />
illustrerà le caratteristiche del pellegrinaggio con distribuzione dei<br />
documenti di viaggio e materiale di cortesia.<br />
Si invitano i pellegrini a sal<strong>da</strong>re l’importo del viaggio entro tale <strong>da</strong>ta<br />
presso l’Ufficio Diocesano Pellegrinaggi.<br />
Corso M. Fanti, 13 - 41012 Carpi (MO) – Tel. 059-652552 - uff.pellegrinaggi@tiscali.it<br />
La folla dei piccoli e dei<br />
poveri….Non si è forse<br />
sempre poveri quando si è<br />
pellegrini? Pensiamo alle<br />
folle della Palestina, quando<br />
Gesù vi passava in mezzo,<br />
presenza delle Beatitudini.<br />
Poveri, ammalati,<br />
bambini, labbra che mormorano,<br />
pene riportate<br />
nello sguardo, speranze.<br />
La folla mi riporta ad<br />
un’umiltà infinita. Appartengo<br />
a questa folla che<br />
Dio ama. Conosco Dio.<br />
Spalanco gli occhi stupito,<br />
sconvolto <strong>da</strong>ll’immensità<br />
dell’amore di Dio che<br />
si attar<strong>da</strong> in mezzo alla<br />
gente, che vi dimora perentrare<br />
nel servizio, come<br />
Lui. Pregherò per tutte le<br />
vocazioni, chiederò che la<br />
mia sia rinnovata. Zaccheo,<br />
perdonato, era pronto a <strong>da</strong>re<br />
senza misurare, a restituire<br />
quattro volte quanto aveva<br />
fro<strong>da</strong>to. Zaccheo, qui,<br />
mi ispira al risarcimento<br />
infinito. E improvvisamente<br />
comprendo cosa sia la<br />
penitenza, il risarcimento,<br />
in questo sacramento:<br />
<strong>da</strong>re quattro volte di più di<br />
quanto si è preso perché le<br />
sorgenti dell’amore sono<br />
liberate in noi. Esulto di<br />
gioia in Dio, mio salvatore!<br />
Padre Jacques Nievarts<br />
<strong>da</strong> “Dossier: I segni di Lourdes<br />
ci parlano”<br />
a cura dell’Ufficio Pellegrinaggi
C ULTURA E S PETTACOLI<br />
8 giugno '08<br />
17<br />
U<br />
Annalisa Bonaretti<br />
In una conferenza stampa Alberto Marri ha presentato Palazzo Foresti dopo tre<br />
anni di lavori. Negozi, un ristorante, uffici, appartamenti e soprattutto uno spazio<br />
dove poter ammirare i suoi 130 dipinti dell’Ottocento italiano. Alla collezione<br />
permanente si affiancheranno mostre, iniziative legate all’arte, ma non solo<br />
Imprenditore illuminato<br />
n passato denso di futuro<br />
Palazzo Foresti<br />
che ha aperto le porte<br />
martedì 4 giugno per<br />
una conferenza stampa, “Storia<br />
e arte sotto un unico tetto”.<br />
L’occasione voluta <strong>da</strong> Alberto<br />
Marri e <strong>da</strong>lla sua famiglia<br />
– il padre Mario, le sorelle<br />
Maria Adele e Lara – proprietari<br />
di questo gioiello per<br />
presentare i nuovi spazi ristrutturati<br />
per promuovere<br />
eventi culturali, incontri pubblici,<br />
convention. Palazzo<br />
Foresti è anche uffici e appartamenti<br />
<strong>da</strong> affittare ma è soprattutto<br />
una storica dimora<br />
non più abitazione di qualche<br />
privilegiato – come nel caso<br />
di Pietro Foresti o di<br />
Umberto Severi – ma uno<br />
spazio fruibile a tutti.<br />
Dopo circa tre anni di lavori<br />
non ancora conclusi, Palazzo<br />
Foresti ritrova atmosfere an<strong>da</strong>te<br />
perdute per qualche decennio<br />
e ora riapparse grazie<br />
a una filosofia imprenditoriale<br />
certamente non comune nel<br />
nostro Paese.<br />
“I talenti <strong>da</strong> sotterrare non<br />
fanno per me – spiega Alberto<br />
Marri -, sarà il mio essere<br />
cattolico, sarà la mia formazione<br />
scout che ha lasciato<br />
una traccia profon<strong>da</strong> con le<br />
parole di Baden-Powell ‘lasciate<br />
il mondo migliore di<br />
come l’avete trovato’, sarà che<br />
la mia famiglia mi ha sempre<br />
insegnato che non esiste un<br />
solo tipo di dividendo, quello<br />
economico, ma che esistono<br />
anche i dividenti della soddisfazione,<br />
della qualità della<br />
vita, sarà per tutte queste ragioni<br />
che con il papà e le mie<br />
sorelle ho deciso di aprire il<br />
Palazzo. Carpi ha <strong>da</strong>to molto<br />
alla mia famiglia, noi abbiamo<br />
deciso di restituire qualcosa.<br />
Naturalmente – aggiunge<br />
per alleggerire questo clima<br />
di mecenatismo che evidentemente<br />
lo imbarazza un<br />
po’ – stando ben attenti ai<br />
conti. Non dimentico di essere<br />
un imprenditore”. Che ricor<strong>da</strong><br />
velocemente la storia<br />
familiare. Un’impresa di maglieria<br />
per 50 anni, poi il momento<br />
della scelta dovuto sia<br />
all’età del padre – giovanile<br />
ancora oggi, ma certamente<br />
non più giovanissimo -, le<br />
sorelle sempre più proiettate<br />
verso le rispettive famiglie,<br />
lui impegnato nel settore energia<br />
e immobiliare, decisamente<br />
attratto <strong>da</strong> quanto stava imparando<br />
grazie allo zio Guido<br />
Gradellini e a quella autentica<br />
meraviglia che è Palazzo<br />
Trecchi a Cremona, altra<br />
proprietà di famiglia.<br />
Un’esperienza che sicuramente<br />
gli ha insegnato tanto e che<br />
sta riproponendo, pur con le<br />
dovute diversità, anche per<br />
Palazzo Foreseti.<br />
Alberto Marri ricor<strong>da</strong> l’incontro<br />
con Regina Severi e ammette<br />
di averlo vissuto quasi<br />
come una indicazione precisa,<br />
insomma c’erano tutte le<br />
condizioni per valutare a fondo<br />
un acquisto. Ringrazia<br />
Manuela Ghizzoni, allora<br />
assessore alla Cultura e lo studio<br />
di Nando Lugli per la<br />
collaborazione <strong>da</strong>ta fin <strong>da</strong>ll’inizio,<br />
quando decise di ristrutturare<br />
il Palazzo. Che prima<br />
era un’abitazione privata,<br />
perciò ben diversa <strong>da</strong> oggi;<br />
un’unica cosa è rimasta<br />
immutata, il delizioso<br />
Salottino Rosa, il salotto<br />
Liberty opera di Carlo Grossi,<br />
uno dei pochissimi a mantenere<br />
intatte tutte le caratteristiche<br />
originali.<br />
Adesso Palazzo Foresti ospita<br />
la Collezione Marri, circa<br />
130 opere dell’Ottocento e<br />
primi del Novecento italiano<br />
comperate in una decina d’anni<br />
<strong>da</strong> Alberto Marri, una passione<br />
che gli ha comunicato<br />
lo zio a cui è stato particolarmente<br />
vicino. Una passione<br />
adulta quindi particolarmente<br />
robusta; che sia autentica lo<br />
si capisce sentendolo parlare.<br />
Presenta pittori, indica dipinti,<br />
privilegia i Macchiaioli rispetto<br />
agli Impressionisti sottolineando<br />
come questi ultimi<br />
non ci sarebbero se non ci<br />
fossero stati quegli artisti prevalentemente<br />
toscani,<br />
emiliani e veneti che hanno<br />
fatto scuola ma non sono ricor<strong>da</strong>ti<br />
e apprezzati a dovere.<br />
Tutto giusto anche se, onestamente,<br />
andrebbe detto che<br />
l’Ottocento francese ha generato<br />
la pittura moderna, ma<br />
questa è un’altra storia. Sta di<br />
fatto che i pittori viaggiavano,<br />
si conoscevano, i contatti<br />
tra italiani e francesi erano<br />
saldi e la contaminazione,<br />
come si dice oggi, esisteva<br />
già allora.<br />
Ricor<strong>da</strong>, Marri, la Collezione<br />
Foresti che aveva sede proprio<br />
nel Palazzo, una delle più<br />
importanti d’Europa con quadri<br />
di Raffaello, Da Vinci e<br />
tanti altri artisti di primissimo<br />
piano. “Quando è an<strong>da</strong>ta<br />
all’asta – rammenta – c’erano<br />
700 lotti. Senza dimenticare<br />
che il lascito Foresti è stato il<br />
nucleo fon<strong>da</strong>nte del Museo di<br />
Carpi”.<br />
Accanto a lui l’esperto d’arte<br />
Luciano Rivi. Illustra con<br />
calma alcune tele, tesse le lodi<br />
di alcuni pittori della Collezione<br />
Marri. Giovanni Fattori,<br />
Telemaco Signorini, Antonio<br />
Fontanesi, Vincenzo<br />
Cabianca, Giovanni<br />
Sottocornola, Giuseppe<br />
Abbati, Niccolò Cannicci,<br />
Cristiano Banti, Alberto<br />
Pasini, Giuseppe Graziosi,<br />
poi i rappresentanti della scuola<br />
modenese, Giovanni<br />
Muzzioli, il preferito di Marri<br />
e che, secondo lui, “andrebbe<br />
rivalutato”, Gaetano Bellei,<br />
Eugenio Zampighi. Ci sono<br />
anche alcune sculture di Francesco<br />
Messina, artista amico<br />
dello zio Guido Gradellini.<br />
Una collezione di valore non<br />
In primo piano Alberto Marri e Luciano Rivi.<br />
Alle spalle Mario e Maria Adele Marri<br />
“C’è la volontà, mia e della mia famiglia, di mettere a<br />
disposizione della città gli spazi del piano nobile per<br />
accogliere e sviluppare iniziative che si possono affiancare<br />
a quelle già promosse con successo <strong>da</strong>lla Fon<strong>da</strong>zione<br />
e <strong>da</strong>l Comune”. Un privato illuminato Alberto Marri.<br />
Speriamo sia un nuovo inizio per Carpi.<br />
solo per le singole opere ma<br />
perché è il frutto di un criterio<br />
ben preciso di raccolta, geografico-storico-artistico.<br />
Una<br />
raccolta dove Telemaco<br />
Signorini e Albano Lugli si<br />
tengono insieme. Il primo è<br />
un precursore, ha sperimentato<br />
ciò che altri, dopo, avrebbero<br />
preso in esame; il secondo<br />
ha il merito di aver portato<br />
a Carpi e a Modena un modello<br />
che aveva incontrato in<br />
Toscana. Insomma, una collezione<br />
realizzata con intelli-<br />
Un intervento integrato<br />
che valorizza l’intero<br />
Palazzo Foresti, tre livelli<br />
che <strong>da</strong>nno vita a un<br />
ambiente armonioso e di<br />
assoluto prestigio.<br />
Il piano nobile, cuore<br />
culturale del progetto,<br />
ospita in modo permanente<br />
la Collezione Marri. In<br />
quest’area troveranno<br />
spazio mostre, iniziative<br />
legate all’arte, convegni,<br />
incontri pubblici, anche<br />
offrendo, come precisa<br />
Marri, ad associazioni e a<br />
realtà private la possibilità<br />
di utilizzare la suggestiva<br />
cornice di Palazzo<br />
Foresti.<br />
Al piano terra verranno<br />
collocate attività commerciali,<br />
rigorosamente<br />
selezionate. “Un mio<br />
vecchio pallino sarebbe<br />
un restauratore – confi<strong>da</strong><br />
Alberto Marri -, spero sia<br />
possibile”. Sicuramente ci<br />
sarà un ristorante, il 25;<br />
probabilmente un’enoteca<br />
e un caffé letterario.<br />
Al secondo piano sono<br />
stati creati appartamenti<br />
di diverse dimensioni per<br />
chi vuole – e può – vivere<br />
in un ambiente esclusivo<br />
nel cuore della città.<br />
genza e sensibilità. Una collezione<br />
che rivela pittori noti<br />
e meno noti e, assieme a loro,<br />
il collezionista.<br />
“Intorno a noi abbiamo un<br />
enorme valore – osserva Luciano<br />
Rivi -; sarebbe pericoloso<br />
muoversi sull’on<strong>da</strong> della<br />
nostalgia, si va nella direzione<br />
del confronto con il presente.<br />
Dobbiamo avere la capacità<br />
di guar<strong>da</strong>re avanti poggiando<br />
sul patrimonio attuale.<br />
Ci troviamo in un momento<br />
di grandi cambiamenti, nel<br />
pubblico e nel privato, occorre<br />
reinventare ruoli e rapporti.<br />
Quella di Marri con Palazzo<br />
Foresti auspico possa diventare<br />
un modello. Desidero<br />
sottolineare che una persona<br />
che ha deciso di aprire la propria<br />
raccolta al pubblico è straordinaria”.<br />
Da sottoscrivere.<br />
APPUNTAMENTI<br />
FOTOGRAFIA Martedì 10 giugno<br />
Carpi – Cortile interno Biblioteca “A. Loria”, via Rodolfo Pio 1<br />
Ultimo atto del ciclo “Incontri sulla Fotografia” promosso <strong>da</strong>l Gruppo<br />
Fotografico Gran<strong>da</strong>ngolo: martedì 10 giugno, alle ore 21 presso il cortile<br />
interno della biblioteca multimediale “A. Loria”, la dottoressa Aman<strong>da</strong><br />
Maselli intervista Paolo Degiampietro. Nell’occasione l’artista presenterà<br />
“Trabajo”, il suo reportage sul lavoro minorile nel Patio Bonito di<br />
Bogotà. Ingresso libero e gratuito. Per info: tel. 059/685726 - 333/<br />
9442072.<br />
FESTA MULTICULTURALE Sabato 7 giugno<br />
Mirandola – Centro Giovani “Acquaragia”, via Dorando Pietri 1<br />
Sabato 7 giugno a Mirandola si festeggia la terza Festa Multiculturale: un<br />
momento di svago innanzitutto ma anche un’occasione di riflessione.<br />
Infatti, alle ore 17, si inizia all’insegna del confronto con una tavola<br />
roton<strong>da</strong> sul tema: Costituzione, diritti e immigrazione. A seguire spettacolo<br />
circense per grandi e piccini, musiche e balli <strong>da</strong>l mondo (ore 18.30)<br />
e “assaggiamo le culture” <strong>da</strong>lle ore 20. Per info: www.acquaragia.it;<br />
info@acquaragia.it.<br />
MATTINO AL MACE’ Da mercoledì 11 a venerdì 27 giugno<br />
Carpi – Spazio Giovani Macè, viale De Amicis 59<br />
Dopo il successo ottenuto l’anno scorso, lo Spazio Giovani Macè<br />
ripropone le aperture del mattino di lunedì, martedì, mercoledì e venerdì,<br />
<strong>da</strong>lle 9.30 alle 12.30.<br />
Il Macè offre la possibilità a tutti i ragazzi e le ragazze <strong>da</strong>i 12 ai 20 anni<br />
di avere un luogo dove ritrovarsi, fare nuove amicizie e passare il tempo<br />
libero dopo un lungo anno scolastico.<br />
Tornei, giochi ed altre attività, oltre alla possibilità di ascoltare cd,<br />
leggere fumetti e riviste, giocare a bigliardino, ping pong, Playstation 2<br />
o con i giochi di società. Per informazioni e iscrizioni: tel. 059 649271 -<br />
mail: spaziog@carpidiem.it.<br />
“Episcopal Collegiate<br />
School Chamber Choir”<br />
a Carpi<br />
Ospite della Corale<br />
“Palestrina”<br />
domenica 8 giugno<br />
Domenica 8 giugno la Corale “G. P. <strong>da</strong><br />
Palestrina” di Carpi ospiterà il Coro americano<br />
“Episcopal Collegiate School Chamber<br />
Choir” di Little Rock (Arkansas) .<br />
Il Coro è composto <strong>da</strong> una trentina di studenti<br />
provenienti <strong>da</strong>lle varie specializzazioni del loro<br />
College e si esibirà in un repertorio principalmente<br />
polifonico che prevede brani di Palestrina,<br />
Di Lasso, Rachmaninoff, Bruckner, Parker, e<br />
Schiavonne.<br />
La Corale Palestrina interverrà con alcuni<br />
brani.<br />
Il concerto si terrà nella <strong>Chiesa</strong> di Sant’<br />
Ignazio alle ore 21.<br />
Ingresso libero.<br />
Inaugura<br />
sabato 14 giugno<br />
Mostra degli allievi del<br />
Centro Arti Figurative<br />
Sabato 14 giugno alle<br />
ore 18 sarà inaugurata<br />
presso la Sala ex Poste<br />
di Palazzo Pio la mostra<br />
degli allievi del Centro<br />
Arti Figurative di Carpi.<br />
L’esposizione “Omaggio<br />
a Mauro Fogliari”<br />
raccoglie opere di<br />
disegno, pittura, scultura<br />
e restauro realizzate<br />
<strong>da</strong>gli allievi del Centro<br />
sotto la gui<strong>da</strong> degli<br />
insegnanti Erica<br />
Melotti, Alberto Cova,<br />
Giuseppe Merighi e<br />
Amedeo Pantaleoni.<br />
La mostra sarà aperta <strong>da</strong><br />
sabato 14 a domenica 22<br />
giugno tutti i giorni <strong>da</strong>lle<br />
20 alle 23 e il sabato e la<br />
domenica <strong>da</strong>lle 10 alle<br />
13 e <strong>da</strong>lle 17 alle 23.
A GENDA<br />
18 8 giugno '08 CURIA VESCOVILE<br />
La curia diocesana è composta<br />
<strong>da</strong> persone e uffici che<br />
<strong>da</strong> vicino collaborano con il<br />
Vescovo nel suo ufficio pastorale.<br />
Accanto a quelli già<br />
indicati con sede esterna,<br />
sono presenti i seguenti uffici:<br />
beni culturali, catechistico,<br />
liturgico, per la pastorale<br />
sociale e del lavoro, per<br />
la pastorale familiare, per la<br />
pastorale della salute, per la<br />
pastorale scolastica e insegnamento<br />
della religione cattolica,<br />
per il tempo libero,<br />
turismo e sport.<br />
Sedi: Curia Vescovile, Corso Fanti, 13 -<br />
Carpi. Tel 059 686048.<br />
UFFICIO PELLEGRINAGGI<br />
Organizza e coordina i pellegrinaggio<br />
diocesani; disponibili<br />
in sede diverse pubblicazioni<br />
sui luoghi di pellegrinaggio.<br />
Aperto <strong>da</strong>l lunedì al sabato <strong>da</strong>lle 9 alle 12.<br />
E-mail: uff.pellegrinaggi@tiscali.it .<br />
UFFICIO MISSIONARIO<br />
Tiene i contatti con tutti i<br />
missionari della Diocesi nei<br />
diversi Paesi del mondo e<br />
coinvolge la comunità su<br />
progetti in loro sostegno.<br />
Aperto <strong>da</strong>l lunedì al sabato <strong>da</strong>lle 9 alle 12,30<br />
e il martedì <strong>da</strong>lle 15 alle 18. Tel e fax 059<br />
689525. E-mail:<br />
ufficiomissionario@carpi.chiesacattolica.it .<br />
ASSOCIAZIONE SOLIDARIETÀ MISSIONARIA ONLUS<br />
Legata all’attività del Centro<br />
Missionario diocesano, è<br />
un servizio in più a favore<br />
dei missionari della Diocesi<br />
di Carpi per offrire possibilità<br />
aggiuntive di intervento.<br />
Sede: c.so Fanti, 13 - Carpi. Tel e Fax 059<br />
689525. e-mail: solmissionaria@tiscali.it<br />
ASSOCIAZIONE VOLONTARI PER LE MISSIONI<br />
Nata nell’ambito del Centro<br />
Missionario per favorire la<br />
preparazione e l’invio di volontari<br />
presso le missioni nei<br />
paesi in via di sviluppo. Promuove<br />
iniziative atte a finanziare<br />
i progetti che ver-<br />
Direttore responsabile: Luigi Lamma<br />
ranno realizzati.<br />
Sede: c.so Fanti, 13 - Carpi. Tel 340<br />
2482552 e Fax 059 689525. e-mail:<br />
vol.mission@tiscali.it<br />
SPES – SERVIZI PER L’EDUCAZIONE E LA SCUOLA<br />
Si impegna nella promozione<br />
dei diritti dell’infanzia e<br />
dell’adolescenza e nell’innovazione<br />
e sperimentazione<br />
di servizi socio-educativi<br />
(doposcuola, sostegno ai disturbi<br />
specifici dell’apprendimento,<br />
campi gioco estivi,<br />
formazione degli educatori di<br />
stra<strong>da</strong> e dei centri di aggregazione).<br />
Sede: c/o Oratorio Eden, via S. Chiara, 18;<br />
Recapito: c.so Fanti, 44 - Carpi. Tel 059 686889.<br />
TEOLOGIA ED EVANGELIZZAZIONE ONLUS<br />
Associazione costituitasi in<br />
occasione del 25° anniversario<br />
di ordinazione sacerdotale<br />
di monsignor Gildo<br />
Manicardi, per sostenere giovani<br />
della Diocesi di Carpi<br />
che scelgano di studiare teologia<br />
dopo le superiori.<br />
Sede: c.so Fanti, 89–Carpi. Tel/fax. 059/685210.<br />
GIOVEDÌ 5 GIUGNO<br />
INCONTRI<br />
• Ore 21 – Curia – Commissione<br />
diocesana per la famiglia<br />
PREGHIERA<br />
• Ore 21 – Santa Chiara – Preghiera per<br />
le vocazioni<br />
SABATO 7 – DOMENICA 8 GIUGNO<br />
INCONTRI<br />
Festa diocesana di Azione <strong>Cattolica</strong><br />
Serra Club<br />
Incontro con il Vescovo<br />
a San Marino<br />
Il Serra Club si riunirà venerdì 6 giugno<br />
alle ore 18.45 presso il Santuario<br />
di Ponticelli a San Marino. Alle ore 19<br />
il Vescovo presiederà la celebrazione<br />
della Santa Messa, a cui seguirà alle<br />
ore 20 l’agape fraterna presso i locali<br />
della parrocchia di San Marino.<br />
Amici di don Enea<br />
Gita a Ravenna<br />
Il gruppo<br />
“Amici di don<br />
Enea” organizza<br />
per sabato<br />
14 giugno una<br />
gita a Ravenna<br />
aperta a tutti.<br />
La quota di partecipazione,<br />
comprendente<br />
viaggio in pullman,<br />
visita con<br />
gui<strong>da</strong> a San Vitale, al mausoleo di<br />
Galla Placidia e a Sant’Apollinare<br />
Nuovo, e il pranzo, è fissata a 55 euro.<br />
Per gustare appieno i particolari artistici<br />
si consiglia di portare un binocolo.<br />
Le prenotazioni si accettano fino a<br />
venerdì 6 giugno.<br />
Per informazioni telefonare a Giuliano<br />
Guan<strong>da</strong>lini (cell. 3494474896).<br />
La gita sarà effettuata se si raggiungeranno<br />
40 adesioni.<br />
50 ani di matrimonio per<br />
Mario e Maria Buzzega<br />
“Un dono<br />
del Signore”<br />
“Ringrazio Dio per la fede, per averci<br />
fatto vivere questi 50 anni di matrimonio<br />
sotto la sua protezione”, l’affermazione<br />
della signora Maria Morselli che l’8<br />
giugno di 50 ani fa, a Ganaceto, ha sposato<br />
Mario Buzzega.<br />
Casalinga lei, impegnata con la famiglia<br />
e in Cattedrale, rappresentante di commercio<br />
lui, ancora attivo nel mondo del<br />
lavoro. Ottanta anni portati alla grande<br />
per Mario, una manciata in meno per<br />
Maria, grata più che mai al Signore anche<br />
per questa gioia che si appresta a<br />
vivere con tutta la famiglia.<br />
Intorno a Maria e a Mario, per celebrare<br />
il cinquantesimo di matrimonio, le tre<br />
figlie, Maria Cristina, Daniela, Maria<br />
Chiara, i generi Roberto, Gery, Claudio,<br />
i sei nipoti, Serena, Giuseppe, Andrea,<br />
Letizia, Giovanni, Caterina.<br />
LUNEDÌ 9 GIUGNO<br />
INCONTRI<br />
• Ore 18 - Centro Missionario - Prima<br />
riunione della nuova Commissione<br />
diocesana<br />
MARTEDÌ 10 GIUGNO<br />
INCONTRI<br />
• Ore 11 – Vescovado - Incontro della<br />
Commissione Formazione Clero<br />
Calen<strong>da</strong>rio celebrazioni<br />
della Santa<br />
Messa<br />
Case Protette “Il<br />
Carpine” e “Il<br />
Quadrifoglio” di<br />
Carpi<br />
Mese di giugno<br />
Sabato 7 ore 17: “Il Quadrifoglio”<br />
Domenica 8 ore 10: “Il Carpine”<br />
Sabato 14 ore 17: “Il Quadrifoglio”<br />
Domenica 15 ore 10: “Il Carpine”<br />
Sabato 21 ore 17: “Il Quadrifoglio”<br />
Domenica 22 ore 10: “Il Carpine”<br />
Sabato 28 ore 17: “Il Carpine”<br />
Domenica 29 ore 10: “Il Quadrifoglio”<br />
Associazione Porta Aperta<br />
Ricerca di personale<br />
L’associazione Porta Aperta di Carpi per<br />
sostituzione di maternità ricerca personale<br />
con il seguente profilo:<br />
1) Addetto/a di “segreteria e ascolto al<br />
pubblico” presso il centro di ascolto di via<br />
Peruzzi, con contratto part-time di 20 ore<br />
settimanali <strong>da</strong> giugno 2008 a marzo 2009.<br />
2) Responsabile per “animazione con le<br />
scuole” presso il centro Recuperandia di<br />
via Montecassino con contratto part-time<br />
di 24 ore settimanali <strong>da</strong> luglio 2008 a<br />
maggio 2009.<br />
Informazioni e curriculum: Porta Aperta,<br />
via Peruzzi 38, tel. 059 689370, e-mail<br />
segreteria@portaapertacarpi.it . Apertura<br />
al pubblico lunedì, martedì, giovedì<br />
e venerdì <strong>da</strong>lle 9,30 alle 11,30 e <strong>da</strong>lle<br />
16,30 alle 18,30.<br />
Domenica 8 giugno alle 10.45 in Cattedrale<br />
una santa messa per ripercorrere<br />
insieme mezzo secolo di vita e per ringraziare<br />
insieme Dio. “Per tutto quello<br />
che ci ha <strong>da</strong>to, e per la fede”, ripete una<br />
radiosa signora Maria che non si stanca<br />
di esprimere gratitudine per questo traguardo<br />
raggiunto in serenità.<br />
Ai coniugi Buzzega le felicitazioni di<br />
Notizie e l’augurio che i prossimi anni<br />
siano lieti e generosi come i 50 appena<br />
passati.<br />
A.B.<br />
UFFICIO DIOCESANO PER L’EDUCAZIONE E LA SCUOLA<br />
Si propone come punto di<br />
riferimento, coordinamento<br />
di sostegno di iniziative e di<br />
formazione e aggiornamento<br />
rivolte a chi opera nella<br />
scuola e nel mondo dell’educazione.<br />
Tiene i contatti con<br />
le comunità parrocchiali con<br />
le scuole e con il territorio.<br />
Sede: C.so Fanti 13 – Carpi Tel 059686048 –<br />
fax 0596326530 - Orario: lunedì 9-11;<br />
venerdì 10-12 (o per appuntamenti)<br />
UNITALSI<br />
Unione <strong>Italiana</strong> Trasporto<br />
Ammalati a Lourdes e<br />
Santuari internazionali<br />
Accanto all’organizzazione<br />
di pellegrinaggi ai santuari<br />
italiani ed esteri, vi<br />
sono numerose proposte di<br />
incontro con gli ammalati.<br />
Sede di Carpi: via San Bernardino <strong>da</strong> Siena,<br />
14 - 41012 - Carpi (MO), Tel e fax: 059<br />
640590. Orario: martedì - giovedì 17.30-19.<br />
Sede di Mirandola: c/o Parrocchia del<br />
Duomo, via don Minzoni 3, 41037 Mirandola<br />
(MO), Tel: 0535 21018 – Fax: 0535 27330.<br />
Orario: ogni sabato <strong>da</strong>lle 9 alle 12.<br />
AGAPE DI MAMMA NINA<br />
Casa di accoglienza femminile<br />
secondo il carisma della<br />
venerabile Mamma Nina<br />
Saltini. Gestita anche con<br />
l’aiuto di volontari.<br />
Sede: via Matteotti 91 – Carpi - Tel 059<br />
641015 – Fax 059 6223181.<br />
COOPERATIVA SOCIALE NAZARENO<br />
Nasce nel Novembre 1990<br />
in Carpi con lo scopo di accogliere,<br />
valorizzare ed aiutare<br />
persone con disabilità e<br />
disturbo mentale.<br />
Sede: Via Bollitora Interna, 130 - 41012<br />
Carpi -Tel. 059 664774 - Fax 059 664772, e-<br />
mail segreteria: ivonne.brianti@nazarenocoopsociale.it,<br />
sito internet: www.nazarenocoopsociale.it/<br />
Settimanale della Diocesi di Carpi<br />
Re<strong>da</strong>zione: Annalisa Bonaretti (coordinatrice, area cronaca<br />
cultura e società); Virginia Panzani (area vita ecclesiale);<br />
Daniele Fran<strong>da</strong>; Laura Michelini (area Mirandola – Concordia);<br />
Benedetta Bellocchio; Saverio Catellani; Corrado Corradi.<br />
Collaboratori: Lidia Bovi, Gianpaolo Camurri, Nicola Catellani,<br />
Davide Cattini, Dante Colli, Pier Giuseppe Levoni, Maria<br />
Luisa Luppi, don Carlo Malavasi, Silvia Pignatti, Antonio<br />
Prandi, mons. Douglas Regattieri, Alberto Rustichelli, Ornella<br />
Tibasti, Luca Verrini.<br />
Fotografia: Paolo Santini - Art Director Claudio Varetto<br />
GRAFICA E IMPAGINAZIONE: Compuservice sas - 059/684472.<br />
Re<strong>da</strong>zione - Ufficio Abbonamenti e Pubblicità -<br />
Amministrazione: via d.E.Loschi 8 - Carpi<br />
(a fianco della Cattedrale)<br />
tel. 059/687068 - fax 059/630238<br />
Una copia 1,00(i.i) - Copie arretrate 2,00(i.i)<br />
ABBONAMENTO ORDINARIO 35,00 (i.i)<br />
ABBONAMENTO SOSTENITORE 50,00 (i.i) BENE-<br />
MERITO 100,00 (i.i)<br />
Registrazione del Tribunale di Modena n. 841 del 22.11.86 - C.C.P. n.<br />
15517410 intestato a Notizie, Settimanale della Diocesi di Carpi -<br />
Stampa: Galeati industrie grafiche Spa - www.galeati.it - Autorizzazione<br />
Prot. DCSP/1/1/5681/102/88/BU del 13.2.90. Notizie fruisce dei<br />
contributi statali diretti di cui alla Legge 7 agosto 1990 nr. 250.<br />
Re<strong>da</strong>zione: re<strong>da</strong>zione@notiziecarpi.it<br />
Amministrazione:<br />
amministrazione@notiziecarpi.it<br />
Ai sensi del D.Lgs n. 196 del 30/06/1993 si comunica che i <strong>da</strong>ti dei<br />
destinatari del giornale, forniti all'impresa editrice Notizie scrl all'atto<br />
della sottoscrizione dell'abbonamento, o diversamente acquisite <strong>da</strong><br />
enti e associazioni collegati, sono contenuti in un archivio informatico<br />
idoneo a garantire la sicurezza e la riservatezza. Tali <strong>da</strong>ti saranno<br />
utilizzatti, salvo divieto espresso per iscritto <strong>da</strong>gli interessati, oltre<br />
che per il rispetto al rapporto di abbomaneto o di invio pacchi, anche<br />
per le proprie attività istituzionali, ivi comprese la comunicazione,<br />
l'informazione e la promozione, nonchè per conformarsi ad obblighi<br />
normativi e di legge.<br />
ASSOCIATO ALL'USPI<br />
UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA<br />
E ALLA FISC<br />
FEDERAZIONE ITALIANA<br />
SETTIMANALI CATTOLICI
A GENDA<br />
8 giugno '08<br />
19<br />
ORARIO SS. MESSE<br />
Zona Pastorale 1<br />
Prima messa festiva<br />
• 17,00: casa protetta Quadrifoglio/Carpine (p.zza Donatori<br />
di Sangue 1) • 18,00: Cattedrale • 18,30: S. Nicolò<br />
• 19,00: S. Francesco • 19,30: Ospe<strong>da</strong>le<br />
Festive<br />
• 7,15: S. Bernardino <strong>da</strong> S. • 7,30: S. Chiara • 8,00:<br />
Cattedrale, S. Nicolò • 9,00: Ospe<strong>da</strong>le, Tenente Marchi<br />
• 9,30: Cattedrale, S. Francesco, S. Nicolò • 10,00:<br />
casa protetta Quadrifoglio/Carpine (p.zza Donatori di<br />
Sangue 1) • 10,30 Cimitero • 10,45: Cattedrale •<br />
11,00: S. Francesco, S. Nicolò • 12,00: Cattedrale •<br />
17,30: S. Nicolò • 18,00: Cattedrale • 19,00: S. Francesco<br />
– Ospe<strong>da</strong>le<br />
Zona Pastorale 2<br />
Prima messa festiva<br />
• 19,00: Quartirolo, S. Croce, Corpus Domini<br />
Festive<br />
• 8,00: Quartirolo • 8,30: Corpus Domini, S. Croce •<br />
9,45: Quartirolo • 10,00: Corpus Domini, Gargallo •<br />
11,15: Quartirolo, S. Croce • 11,30: Corpus Domini,<br />
Panzano<br />
Zona Pastorale 3<br />
Prima messa festiva<br />
• 17,30: Cortile • 19,00: S. Bernardino R., Limidi<br />
Festive<br />
• 8,00: Limidi • 9,30: S. Bernardino R, S. Martino Secchia<br />
• 10,00: Limidi • 11,00: S. Bernardino R, Cortile •<br />
11,15: Limidi • 17,00: S. Bernardino R.<br />
Zona Pastorale 4<br />
Prima messa festiva<br />
• 19,00: S. Agata-Cibeno, S. Giuseppe Artigiano, S. Marino<br />
Ponticelli, Fossoli • 21,00: Budrione<br />
Festive<br />
• 8,00: S.Marino • 9,30: S. Giuseppe A., S. Agata-Cibeno<br />
• 10,00: Fossoli, Migliarina • 11,00: S. Giuseppe A.,<br />
S.Marino • 11,15: S. Agata-Cibeno, Fossoli, Budrione •<br />
17,00: Fossoli (prima domenica del mese) • 18,30: S.<br />
Giuseppe A.<br />
Zona Pastorale 5<br />
Prima messa festiva<br />
• 18,00: Novi di Modena • 19,00: Rolo, S. Antonio in M.<br />
• 20,30: Rovereto<br />
Festive<br />
• 8,00: Rovereto • 8,30: Novi di Modena • 9,30: Rolo,<br />
Rovereto • 10,00: Novi di Modena • 11,00: Rovereto,<br />
S. Antonio in M. • 11,15: Rolo • 17,00: Novi di Modena<br />
Zona Pastorale 6<br />
Prima messa festiva<br />
• 17,00: Mirandola S. Francesco, Mirandola Casa di Riposo<br />
• 18,00: Civi<strong>da</strong>le • 18,30: Mirandola Duomo •<br />
18,30: Mortizzuolo • 20,00: S. Giacomo Roncole<br />
Festive<br />
• 7,30: Mirandola Ospe<strong>da</strong>le • 8,00: Mirandola S. Francesco<br />
• 8,30: Civi<strong>da</strong>le • 9,00: Mirandola Duomo • 9,30:<br />
Mortizzuolo, S. Giacomo Roncole • 9,45: S. Giustina •<br />
10,30: Mirandola Duomo, Civi<strong>da</strong>le, S. Martino Carano •<br />
11,15: Mirandola S. Francesco • 11,30: Mortizzuolo, S.<br />
Giacomo Roncole • 12,00: Mirandola Duomo • 17,00:<br />
Mirandola S. Francesco • 18,30: Mirandola Duomo<br />
Zona Pastorale 7<br />
Prima messa festiva<br />
• 18,30: Concordia • 19,00: Fossa, S. Possidonio •<br />
20,30: Vallalta<br />
Festive<br />
• 8,00: Concordia, S. Possidonio • 9,00: Vallalta, S.<br />
Caterina • 9,30: Fossa, S. Possidonio • 10,00: Concordia<br />
• 10,45: S. Giovanni • 11,00: Vallalta • 11,15:<br />
Fossa • 11,30: S. Possidonio, Concordia<br />
Zona Pastorale 8<br />
Prima messa festiva<br />
• 17,00: San Martino Spino<br />
Festive<br />
• 9,00: S. Martino Spino • 9,30: Gavello • 11,00: S.<br />
Martino Spino, Quarantoli • 11,15: Tramuschio<br />
In grigio gli orari modificati <strong>da</strong>ll'elenco pubblicato in precedenza.<br />
Le parrocchie sono pregate di segnalare eventuali variazioni.<br />
Chi cammina per la retta via vedrà la salvezza di Dio<br />
Domenica 8 giugno<br />
LETTURE: Os 6, 3-6; Sal 49; Rm 4,18-25; Mt 9,9-13<br />
X DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO<br />
ANNO A – II SETT. SALTERIO<br />
Dal vangelo secondo Matteo<br />
In quel tempo, Gesù, passando, vide un uomo, chiamato Matteo, seduto al banco<br />
delle imposte e gli disse «Seguimi». Ed egli si alzò e lo seguì.<br />
Mentre Gesù sedeva a mensa in casa, sopraggiunsero molti pubblicani e peccatori e si misero a tavola con<br />
lui e con i discepoli.<br />
Vedendo ciò, i farisei dicevano ai suoi discepoli: «Perché il vostro maestro mangia insieme ai pubblicani<br />
e ai peccatori?».<br />
Gesù li udì e disse: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati.<br />
An<strong>da</strong>te dunque e imparate che cosa significhi: Misericordia io voglio e non<br />
sacrificio. Infatti non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori».<br />
Venerdì 13 giugno – Sant’Antonio <strong>da</strong> Padova, dottore della <strong>Chiesa</strong><br />
Festa patronale a Sant’Antonio in Mercadello.<br />
E’ per antonomasia il “Santo”, veneratissimo in tutto il mondo. Fernando di<br />
Buglione nasce a Lisbona nel 1195 e a 15 anni entra nel monastero agostiniano di<br />
San Vincenzo, dove nel 1219 viene ordinato sacerdote. Nel 1220 giungono a<br />
Coimbra i corpi di cinque frati francescani decapitati in Marocco, dove si erano recati a predicare per<br />
ordine di Francesco d’Assisi. Ottenuto il permesso <strong>da</strong>i superiori, Fernando entra nel romitorio dei Minori<br />
mutando il nome in Antonio. Invitato al Capitolo generale di Assisi, arriva con altri francescani a Santa<br />
Maria degli Angeli dove ha modo di ascoltare Francesco, ma non di conoscerlo personalmente. Per circa<br />
un anno e mezzo vive nell’eremo di Montepaolo, presso Forlì. Su man<strong>da</strong>to dello stesso Francesco inizierà<br />
poi a predicare in Romagna, nell’Italia settentrionale e in Francia. Nel 1227 diventa provinciale dell’Italia<br />
settentrionale proseguendo nell’opera di predicazione. Il 13 giugno 1231 sentendosi male a Camposampiero<br />
chiede di rientrare a Padova, dove muore in serata.<br />
AGENDA del VESCOVO<br />
Segreteria vescovile Corso Fanti 7 Carpi - Tel. 059 686707<br />
GIOVEDI’ 5<br />
• <strong>da</strong>lle ore 11 alle ore 13: udienze private<br />
• ore 16: Mirandola: Duomo, Santa Messa per la San<br />
Vincenzo<br />
• ore 21: Carpi, Curia Vescovile: Incontro con la Commissione<br />
Pastorale Familiare<br />
VENERDI’ 6<br />
• ore 9.30: Scuola delle Suore Figlie della Provvidenza per<br />
Sordomute: Santa Messa di fine anno scolastico<br />
• <strong>da</strong>lle ore 11 alle ore 13: riceve i collaboratori della Curia<br />
e i Sacerdoti<br />
• ore 18.45: Ponticelli: Santa Messa per il Serra Club e<br />
Agape presso la parrocchia di San Marino<br />
SABATO 7<br />
• ore 9.30: Carpi, Seminario Vescovile: presiede il Coordinamento<br />
Regionale del Diaconato<br />
• ore 20: Carpi, Canonica del Duomo, incontro e cena con<br />
le famiglie della Cattedrale<br />
DOMENICA 8<br />
• ore 11: Parrocchia di Fossa: Cresima<br />
• ore 19: Carpi, Oratorio Eden: celebrazione dei Vespri<br />
nella Festa dell’Azione <strong>Cattolica</strong> e cena con i Sacerdoti<br />
LUNEDI’ 9<br />
• <strong>da</strong>lle ore 11 alle ore 13: riceve i collaboratori della Curia<br />
e i Sacerdoti<br />
• ore 18: Carpi, Centro Missionario: Prima riunione della<br />
nuova Commissione diocesana<br />
• ore 21: San Martino Carano: presiede il Corso fi<strong>da</strong>nzati<br />
MARTEDI’ 10<br />
• <strong>da</strong>lle ore 11 alle ore 13: Vescovado: presiede l’incontro<br />
della Commissione Formazione Clero<br />
• ore 21: Carpi, Curia Vescovile: presiede il Corso per<br />
Fi<strong>da</strong>nzati<br />
MERCOLEDI’ 11<br />
• Giornata personale di studio, di preghiera e di riflessione<br />
GIOVEDI’ 12<br />
• <strong>da</strong>lle ore 11 alle ore 13: udienze private<br />
• ore 21: Parrocchia di Cibeno: presiede il Corso per<br />
fi<strong>da</strong>nzati<br />
VENERDI’ 13<br />
• <strong>da</strong>lle ore 11 alle ore 13: riceve i collaboratori della Curia<br />
e i Sacerdoti<br />
• ore 18: Santuario della Madonna di San Luca: Concelebra<br />
la Santa Messa per l’80° compleanno del cardinale<br />
Giacomo Biffi<br />
• ore 20.30: Villa Delfini, Cavezzo: Partecipa al Meeting<br />
di chiusura del Lions Club “A. Pio” per l’assegnazione<br />
del Melvin Jones Fellow a Mamma Nina e a suor Angela<br />
Bertelli<br />
SABATO 14<br />
• <strong>da</strong>lle ore 10 alle ore 11.30: udienze private<br />
• ore 12: Carpi, <strong>Chiesa</strong> della Sagra: Santa Messa per<br />
Comunione e Liberazione nella “Festa più pazza del<br />
mondo”<br />
• ore 18: Carpi, Villa Chierici: Santa Messa e incontro con<br />
i Diaconi permanenti e con i Ministri Istituiti<br />
DOMENICA 15<br />
• ore 11: Parrocchia di Santa Croce: Cresima<br />
• ore 17: Panzano: Saluto ai partecipanti all’incontro di<br />
preparazione del pellegrinaggio diocesano a Lourdes<br />
Frequenza per la diocesi FM 90,2<br />
Il quotidiano<br />
dei cattolici<br />
La Tv dell’incontro<br />
Digitale terrestre - Canale 801 Sky - “E’ TV” Bologna