SPECIE MINACCIATE D'ESTINZIONE - United Nations Postal ...
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<strong>SPECIE</strong> <strong>MINACCIATE</strong> D’ESTINZIONE 2012<br />
Iguana iguana<br />
NOME COMUNE: Iguana Verde<br />
CLASSIFICAZIONE TASSONOMICA:<br />
Classe: Reptilia<br />
Ordine: Squamata<br />
Famiglia: Iguanidae<br />
L’iguana verde<br />
è uno dei rettili<br />
meglio conosciuti<br />
poiché molto frequente<br />
negli zoo e<br />
nelle collezioni di<br />
rettili private. Ha<br />
un aspetto molto caratteristico con una<br />
testa grande e un bargiglio (un’escrescenza<br />
di pelle sotto la gola) pronunciato.<br />
È dotato di una vistosa cresta con<br />
squame a forma di pettine che si estende<br />
dal centro della schiena fino alla coda.<br />
Come suggerisce il nome, questa iguana<br />
è normalmente verde (tonalità che<br />
spazia dal verde erba al turchese intenso),<br />
tuttavia è anche possibile trovare<br />
esemplari di colore arancione intenso<br />
in particolare nella gamma nordica. Il<br />
colore può anche variare in base alla<br />
temperatura, specialmente quando gli<br />
esemplari sono molto giovani, con una<br />
colorazione che varia dal verde intenso<br />
in caso di elevate temperature al verde<br />
scuro e spento quando fa freddo.<br />
L’iguana verde è ampiamente distribuita<br />
negli stati Messicani di Sinaloa e<br />
Veracruz, in tutta l’America Centrale e<br />
in Sud America fino al Peru, Paraguay<br />
e Argentina settentrionale. Si trova<br />
comunemente nelle foreste tropicali in<br />
prossimità dell’acqua. Si tratta di un<br />
rettile che vive prevalente sugli alberi<br />
e che si nutre di fogliame, in particolare<br />
foglie tenere e fiori di determinate<br />
piante, arbusti e erba. Per oltre il 90%<br />
del tempo l’iguana rimane inattiva e<br />
quando si muove lo fa spesso molto<br />
lentamente. Tuttavia, se necessario,<br />
l’iguana verde è in grado di correre<br />
velocemente e di immergersi in acqua<br />
per sfuggire all’attacco di eventuali<br />
predatori.<br />
L’iguana verde è vittima di caccia in<br />
alcuni paesi a causa della sua bellissima<br />
pelle che ha un alto valore commerciale,<br />
e per la sua costosa carne e<br />
uova . Viene anche spesso cacciata per<br />
essere trasformata in cibo o catturata<br />
per essere poi esportata come animale<br />
domestico. È elencata nell’Appendice<br />
II di CITES.<br />
Propithecus tattersalli<br />
NOME COMUNE: Sifaka dalla<br />
corona dorata<br />
CLASSIFICAZIONE TASSONOMICA:<br />
Classe: Mammalia<br />
Ordine: Primates<br />
Famiglia: Indriidae<br />
Il sifaka dalla corona<br />
dorata è il<br />
più piccolo esemplare<br />
di sifaka. È<br />
caratterizzato<br />
da una pelliccia<br />
color crema, e il<br />
nome deriva dalla sua corona di pelo<br />
color arancione/dorato acceso. Anche<br />
le spalle, gli arti anteriori, il petto e<br />
la schiena possono presentare venature<br />
di questo stesso colore. La faccia<br />
glabra e nera presenta un muso molto<br />
pronunciato e gli occhi sono di color<br />
arancione acceso. Una folta chioma<br />
di pelo bianco incornicia la testa e le<br />
orecchie si presentano dei ciuffi che<br />
danno alla faccia un’apparenza quasi<br />
triangolare. Ha gli arti anteriori particolarmente<br />
forti e molto più lunghi<br />
rispetto alle zampe anteriori, che sono<br />
sviluppate per permettere di saltellare<br />
da ramo in ramo in posizione eretta.<br />
Il sifaka dalla corona dorata è endemico<br />
del Madagascar e si trova in alcune<br />
parti della foresta presso al villaggio<br />
di Antanimarazoko. Vive in macchie<br />
di foreste aride, o semi-sempreverdi<br />
o decidue e si nutre di una varietà di<br />
frutti acerbi, semi, germogli, foglie e<br />
corteccia. L’intera gamma copre appena<br />
oltre gli 88.000 ettari.<br />
Tra tutti i lemuri, il sifaka dalla corona<br />
dorata è quello con la distribuzione<br />
più limitata. Gran parte del suo<br />
habitat naturale è stato distrutto e le<br />
poche zone di foresta che rimangono<br />
sono minacciate da incendi e disboscamento<br />
per la raccolta di legname. In<br />
alcune aree a specie è inoltre vittima<br />
della caccia. La recente scoperta di<br />
giacimenti d’oro nella zona ha causato<br />
la perdita di ulteriore habitat a causa<br />
dell’operato dei minatori, inoltre<br />
questi lemuri sono anche vittima della<br />
caccia per soddisfare la richiesta di<br />
carne. Il sifaka dalla corona dorata è<br />
elencato nell’Appendice I di CITES.<br />
Vienna (€ 0,70)<br />
Panthera uncia<br />
NOME COMUNE: Leopardo delle nevi<br />
CLASSIFICAZIONE TASSONOMICA:<br />
Classe: Mammalia<br />
Ordine: Carnivora<br />
Famiglia: Felidae<br />
Il bellissimo leopardo<br />
delle nevi<br />
ha una pelliccia<br />
grigio-bruna con<br />
sfumature gialle<br />
e una maculatura<br />
di rosette grigio<br />
scuro. È un animale che si adatta<br />
in molti modi all’habitat freddo in cui<br />
vive: è dotato di un pelo fitto e lungo,<br />
in particolare sul ventre, ampie zampe,<br />
un petto ben sviluppato e un condotto<br />
nasale che gli permette di riscaldare<br />
l’aria mentre viene inspirata. La coda,<br />
lunga e spessa, misura circa un metro<br />
serve sia per bilanciare il corpo sia<br />
come ulteriore protezione dal freddo<br />
per avvolgere il corpo e la faccia durante<br />
il riposo. Gli arti posteriori più<br />
corti rispetto agli arti anteriori permettono<br />
a questo leopardo di essere<br />
particolarmente agile nel suo habitat<br />
dal suolo irregolare.<br />
La maggioranza dei leopardi delle<br />
nevi si trova nella regione Tibetana<br />
della Cina. Pochi esemplari si trovano<br />
nelle impervie e remote aree montane<br />
dell’Asia Centrale. Il leopardo delle<br />
nevi è maggiormente attivo all’alba e<br />
al tramonto, è un predatore opportunista,<br />
capace di uccidere prede grandi<br />
fino a tre volte il proprio peso. Le prede<br />
sono prevalentemente pecore e capre<br />
selvatiche, anche se spesso attacca la<br />
selvaggina. Questi felini uccidono in<br />
media un grosso animale due volte al<br />
mese.<br />
La caccia ha ridotto significativamente<br />
le prede abituali del leopardo<br />
delle nevi nelle zone di alta montagna<br />
dell’Asia centrale, comportando una<br />
conseguente diminuzione del numero<br />
di questi leopardi. Anche l’uccisione da<br />
parte di allevatori per difendere il proprio<br />
bestiame dagli attacchi di questi<br />
felini ha contribuito alla loro diminuzione.<br />
La specie è elencata nell’Appendice<br />
I di CITES.<br />
http://unstamps.un.org<br />
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