20.04.2014 Views

ilnuovo

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CAROL’S CORNER<br />

a cura di Carolina Garrow<br />

fluidi...<br />

Il numero di questo mese verte sull’acqua, fluido vitale per la sopravvivenza:<br />

è sinonimo di vita, senza di essa è impensabile far crescere<br />

qualsiasi cosa. Compone gran parte del nostro corpo… Ma il nostro<br />

corpo è composto anche da un altro fluido vitale… Senza il quale non<br />

potremo vivere e, a volte, sopravvivere. L’acqua è trasparente, scorre<br />

nei fiumi e sottoterra, il fluido di cui parlo è rosso e scorre nelle nostre<br />

vene. È ricco di sostanze, proprio come l’acqua, ed è così prezioso che<br />

c’è chi lo dona come un tesoro sapendo che cambierà la vita a qualcuno.<br />

In questi giorni sono stata nelle scuole, a parlare con i ragazzi,<br />

ho incontrato circa 174 alunni, tra ragazzi della terza media e bambini<br />

della quinta elementare, ho parlato ai vostri figli. Spiegavo loro che<br />

nessuno pensa mai al dono prezioso che portiamo dentro, non ci pensiamo<br />

a tal punto che il Lazio è una regione che deve comprare sangue<br />

perché non ha abbastanza donatori.<br />

“Ma perché?” mi chiedevano stupiti “Non siamo abbastanza?”<br />

In realtà siamo tanti, potremo bastare, ma finché qualcosa non ti tocca<br />

da vicino non ci si pensa. Anche io ho pensato a donare perché sono<br />

Se spazio e tempo, a detta dei saggi,<br />

sono cose che non possono essere,<br />

la mosca che vive un solo giorno<br />

vive tanto quanto noi.<br />

Ma intanto viviamo finché possiamo,<br />

mentre vita e amore sono liberi,<br />

poiché il tempo è tempo, e fugge via…<br />

(T.S. Eliot, Lirica)<br />

“Per<br />

non farli annoiare mentre fanno la fila!” diceva uno,<br />

“Per dirgli che per me sono come degli eroi!” diceva un altro,<br />

“Per farli ridere!”<br />

Quei messaggi li potete vedere sul sito dell’AVIS e potrà vederli chi<br />

verrà alla prossima donazione; prima di andare via una bambina mi è<br />

venuta ad abbracciare dicendomi<br />

“Adesso so che se starò male io o qualcuno della mia famiglia ci sarà<br />

l’AVIS che pensa a noi!”<br />

A quella bambina non ho avuto il coraggio di dire che se entro dicembre<br />

2014 l’associazione non sarà riuscita a trovare una struttura a<br />

norma di legge l’AVIS Castelnuovo non potrà pensare più a nessuno.<br />

Io sono una volontaria da pochissimo, quasi un anno e quando alle riunioni<br />

mi si racconta come e dove è cominciato tutto mi si stringe il<br />

cuore: 22 anni fa, poche persone, dentro un garage, riscaldate da una<br />

stufetta che con dedizione e fatica hanno fatto crescere quest’associazione,<br />

portandola ad essere una delle Avis più attive nel Lazio.<br />

stata toccata personalmente, volevo dare il mio sangue ad una persona<br />

cara, ma non è stato permesso: il mio sangue non andava bene, non<br />

aveva abbastanza ferro…<br />

“Allora non posso fare nulla!” pensavo…<br />

Ma riflettendo a fondo ho capito che potevo fare molto ancora: potevo<br />

girare nelle scuole e parlare della donazione, potevo scrivere un articolo,<br />

potevo andare a sistemare le sedie il giorno del concerto, dare<br />

volantini! E mentre raccontavo questo ai bambini i loro occhi si illuminavano,<br />

perché alcuni di loro hanno paura degli aghi e perché i 18 anni<br />

sono lontani, ma immaginavano diversi modi per rendersi utili subito<br />

ed hanno scritto dei messaggi su dei cartelloni per i donatori<br />

Tutto questo impegno, tutto questo tempo, tutto questo amore verso<br />

gli altri dove andrà a finire?<br />

È una domanda che rivolgo a me stessa, ai miei compagni volontari, ai<br />

donatori, a tutti quelli che stanno leggendo, ai genitori dei bambini che<br />

ho incontrato e a tutti quelli che non ci hanno mai pensato seriamente,<br />

forse perché mai toccati personalmente. Il tempo fugge via…<br />

Siamo davvero pronti a perdere una parte così importante di noi<br />

stessi senza neanche chiederci quale potrebbe essere il nostro contributo?<br />

Soffermarsi a riflettere un istante, un’ora, un giorno, dedicargli<br />

il giusto tempo e poi decidere…<br />

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