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ESCLUSIVA
il territorio
INTERVISTA A OTTORINO FERILLI
“I Comuni uniti sui problemi più importanti della nostra area” di Romolo Bali
Abbiamo incontrato il sindaco di Fiano Romano, Ottorino Ferilli,
in qualità di presidente della Conferenza dei Sindaci Area Tiberina/Flaminia/Cassia,
con il quale abbiamo toccato le questioni più
urgenti per il territorio di questa macro-zona.
In merito al funzionamento del servizio postale caratterizzato
negli ultimi anni da frequenti disservizi, sono state
decise mosse risolutive?
Lo scorso 26 marzo la Conferenza dei Sindaci, da me presieduta,
ha incontrato i vertici di Poste Italiane, fra cui anche il
responsabile della comunicazione Mauro Lattanzi. Abbiamo
con chiarezza e fermezza indicato le gravi problematiche e i
disservizi e richiesto un intervento risolutivo: ora l’azienda
dovrà dare risposte e il prossimo appuntamento è fissato
entro fine mese in una riunione che si terrà a Castelnuovo di
Porto.
Quello dei rifiuti è un nodo da districare ora che, dopo Malagrotta,
anche la discarica di Cupinoro è stata chiusa.
Come state affrontando la questione?
Ogni Comune si è dovuto organizzare per conto proprio: le
Amministrazioni che hanno già avviato la raccolta differenziata
hanno potuto scegliere il sito più conveniente dove conferire
i rifiuti indifferenziati. Per gli altri si è creato un
extracosto che andrà a pesare sulla imposta Tares. Come
Presidente della Conferenza dei Sindaci ho inviato una lettera
al presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e al
prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro per chiedere di allestire
un tavolo per definire un supporto economico.
In che senso?
Abbiamo redatto una
griglia completa di tutti
i Comuni che conferivano
a Cupinoro e che
ora, a nostro parere, dovranno
ricevere un
aiuto, per evitare che la
questione dei rifiuti si
trasformi in vera e propria
emergenza.
In merito al cosiddetto
divieto di “abbruciamento”
che impedisce
ai privati di dare fuoco
a sfalci e potature nei
campi, esiste una posizione
univoca fra i sindaci?
È stata chiesta la stessa
deroga che ha recentemente
approvato la Provincia
di Viterbo ma non l’abbiamo ottenuta: di conseguenza
ai Comuni che avevano autonomamente abolito il divieto
con ordinanza del sindaco è arrivata la diffida del sub-commissario
straordinario della Provincia di Roma, Riccardo Carpino
e hanno dovuto revocare le ordinanze.
Quindi, di fatto, resta in vigore il divieto?
Sì, ma siamo in attesa dell’approvazione della legge di stabilità
nella quale, all’articolo 29, è prevista la possibilità di
permettere i roghi nei terreni entro certi limiti di sicurezza
per l’ambiente e la salute.
Veniamo alla calamità naturale che ha colpito lo scorso 31
gennaio diversi Comune dell’area: qual è, al momento la
situazione post alluvione?
Stiamo ancora quantificando il valore dei danni provocati
dall’alluvione, ma abbiamo già richiesto l’intervento urgente
della Regione Lazio e attendiamo risposte dopo Pasqua. La
nostra priorità è che venga istituito un tavolo permanente
Regione-Comuni al fine di approntare un piano sul rischio
idrogeologico che vada oltre le condizioni di emergenza e
impedisca il ripetersi di situazioni come quelle verificatesi a
fine gennaio.
Parliamo di viabilità e in particolare della via Tiberina che
necessita di interventi dal punto di vista della sicurezza, del
degrado e del fenomeno dilagante della prostituzione.
Cosa avete fatto?
Per ora i vari tentativi sono stati fatti in maniera individuale
dai Comuni, che non hanno però strutture e personale per
risolvere da soli la situazione. Le criticità, è vero, sono tante
e di particolare importanza, è per questo che mi prendo l’impegno
a inserire la tematica nel prossimo ordine del giorno
della conferenza dei sindaci che si terrà a fine aprile a Ca-
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