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Accastampato n. 1 in pdf

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IL RESTO DEL NEUTRINO<br />

Figura 11 Alcuni esempi di occhiali LCD Shutters.<br />

polarizzazione, risolve alla radice alcuni problemi, come la non<br />

perfetta resa cromatica del primo caso, ma riduce sensibilmente<br />

la lum<strong>in</strong>osità e ha il costo più alto <strong>in</strong> assoluto (ogni occhiale può<br />

raggiungere i 100$). È però la più accreditata, come dimostra<br />

l’offerta dedicata all’Home Enterte<strong>in</strong>ment di nVidia, per il prossimo<br />

futuro dell’Home C<strong>in</strong>ema 3D, soprattutto alla luce dei moderni<br />

schermi LCD o al plasma con frequenze di aggiornamento<br />

di 200 Hz o più.<br />

A marg<strong>in</strong>e segnalo che la Creative offre una soluzione ulteriore e<br />

radicale con il suo nuovo sistema MyVu, <strong>in</strong> cui all’<strong>in</strong>terno degli<br />

occhiali sono montati veri e propri schermi LCD opportunamente<br />

messi a fuoco da lenti ottiche: semplicemente <strong>in</strong>filandosi gli occhiali,<br />

si può vedere il filmato scelto come <strong>in</strong> un sistema head-up<br />

(schermo virtuale sovrapposto alla realtà esterna) con una risoluzione<br />

di 640x480 a 24 bit di profondità di colore e una frequenza<br />

di aggiornamento di 60Hz, vale a dire una qualità equivalente al<br />

dvd, ma non ancora all’alta def<strong>in</strong>izione del blu-ray.<br />

Per ora non si parla di funzionalità 3D, ma è evidente che un<br />

semplice sistema di <strong>in</strong>put a doppio canale video, uno per ogni<br />

schermo, lo permetterebbe. Soluzione sicuramente <strong>in</strong>teressante<br />

per l’<strong>in</strong>trattenimento privato, a differenza evidentemente di quello<br />

c<strong>in</strong>ematografico.<br />

Commenti<br />

A mio avviso nelle tecnologie appena elencate c’è un problema<br />

di fondo che non è legato alla particolare implementazione usata,<br />

ma proprio alle caratteristiche <strong>in</strong>tr<strong>in</strong>seche della fotografia e della<br />

stereoscopia. Il sistema visivo umano è tale che la messa a fuoco<br />

è automatica e segue il processo attentivo: il punto della scena<br />

su cui poniamo attenzione è sempre messo a fuoco (nei soggetti<br />

sani o portatori di occhiali correttivi, naturalmente), a meno che<br />

non cerchiamo consapevolmente di vedere zone sfocate dell’immag<strong>in</strong>e<br />

(il classico caso delle gocce su una f<strong>in</strong>estra). Nella fotografia<br />

(sia da stampa che c<strong>in</strong>ematografica), <strong>in</strong>vece, l’estensione<br />

della zona di messa a fuoco (profondità di campo) è limitata, soprattutto<br />

per scene miste con oggetti sia <strong>in</strong> primo piano che sullo<br />

sfondo. Guardando una foto o un film bidimensionale noi vediamo<br />

le zone sfocate e non possiamo ovviamente metterle a fuoco<br />

ulteriormente. Usiamo però quest’<strong>in</strong>formazione per ricostruire<br />

idealmente le distanze relative tra i vari oggetti, partendo dal presupposto<br />

che gli oggetti più lontani siano più sfocati rispetto all’oggetto<br />

<strong>in</strong> primo piano, a fuoco. Nel caso del c<strong>in</strong>ema 3D, però,<br />

noi già vediamo una scena tridimensionale e l’<strong>in</strong>formazione data<br />

dalle zone fuori fuoco non serve. Porre qu<strong>in</strong>di l’attenzione su queste<br />

zone dà fastidio, soprattutto se ci sono oggetti <strong>in</strong> movimento,<br />

che evidenziano l’omonimo effetto (motion blur, <strong>in</strong> <strong>in</strong>glese).<br />

Curiosamente questo permette al<br />

regista, che decide dove mettere<br />

a fuoco la scena, di catturare<br />

molto di più l’attenzione dello<br />

spettatore sui particolari che gli<br />

<strong>in</strong>teressa sottol<strong>in</strong>eare, quasi costr<strong>in</strong>gendolo<br />

a guardare ciò che<br />

vuole.<br />

Bibliografia<br />

(1) Anaglifia: http://en.wikipedia.org/wiki/<br />

Anaglyph_image<br />

(2) Semplice tutorial per realizzare stereogrammi:<br />

http://dicillo.blogspot.com/2007/07/<br />

tutorial-stereografia-come-realizzare.html<br />

(3) Silicon Imag<strong>in</strong>g SI-2K Digital Camera:<br />

www.siliconimag<strong>in</strong>g.com/DigitalC<strong>in</strong>ema/SI_2K_<br />

key_features.html<br />

(4) 3DStereo.it: www.3Dstereo.it<br />

(5) Bob’s trip <strong>in</strong>to Dolby3D Technology:<br />

www.moviestripe.com/dolby3D/<br />

(6) The Dolby solution to Digital 3D:<br />

http://www.edcf.net/edcf_docs/dolby-3D.<strong>pdf</strong><br />

(7) Dolby3D: http://www.dolby.com/consumer/<br />

technology/dolby-3D.html<br />

(8) Filtri dicroici: http://en.wikipedia.org/wiki/<br />

Dichroic_filter<br />

(9) LCD: http://it.wikipedia.org/wiki/LCD<br />

(10) Creative MyVu: www.tecnologiecreative.it/<br />

schede/MyVu_Edge_301/<strong>in</strong>dex.html<br />

Sull’autore<br />

Alessio Cimarelli (jenk<strong>in</strong>@accatagliato.org)<br />

si è laureato <strong>in</strong> Fisica nel settembre 2009 alla Sapienza<br />

di Roma, con una tesi sul comportamento collettivo<br />

degli stormi di uccelli <strong>in</strong> volo (progetto Starflag).<br />

È tra gli ispiratori e gli amm<strong>in</strong>istratori del portale<br />

accatagliato.org. Al momento frequenta<br />

il Master <strong>in</strong> Comunicazione Scientifica alla Sissa<br />

di Trieste, collaborando attivamente con il portale<br />

accatagliato.org e la rivista accastampato.<br />

accastampato num. 1, Giugno 2010 15

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