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INTERVISTA<br />

“Se c’è una spinta a dare<br />

trasparenza alla propria azienda,<br />

la Borsa è secondo me la miglior<br />

soluzione per crescere”<br />

Bisogna però che le aziende siano consapevoli<br />

degli oneri che comporta.<br />

Quanto contano le dimensioni dell’azienda<br />

che si vuole quotare?<br />

Non farei un discorso di dimensioni ma<br />

di solidità. Comunque, in generale sul<br />

mercato principale la quotazione richiede<br />

una capitalizzazione minima di 40<br />

m<strong>il</strong>ioni di euro, per suscitare l’interesse<br />

negli investitori, e una storia di almeno<br />

4-5 anni alle spalle. Per le start-up sono<br />

più adatti altri strumenti, come <strong>il</strong> venture<br />

capital o <strong>il</strong> private equity.<br />

Quali incognite possono influenzare<br />

negativamente una IPO?<br />

In primo luogo le condizioni esterne<br />

del mercato, ma anche le notizie sull’azienda<br />

che si quota. Il fattore tempo è<br />

invece relativo, oggi le tempistiche per<br />

quotarsi sono molto rapide.<br />

Carlo Pambianco ha consigliato alle<br />

aziende di fare “la prova della Borsa”…<br />

Come Borsa Italiana fate attività di formazione<br />

per le aziende?<br />

Da pochissimo abbiamo lanciato Elite,<br />

una sorta di “palestra” formativa dedicata<br />

alle aziende interessate al mercato finanziario<br />

in senso lato (non necessariamente<br />

intenzionate a quotarsi) che le porta<br />

a strutturarsi in modo adeguato da un<br />

punto di vista organizzativo e finanziario.<br />

L’iniziativa, che dura un massimo di<br />

3 anni, mira sia a far crescere le aziende<br />

a livello di mentalità, che a diventare<br />

una vetrina per gli investitori e un bacino<br />

per potenziali quotande. Abbiamo<br />

già le prime aziende interessate a partecipare<br />

e contiamo di arrivare a 200-300<br />

in 2-3 anni.<br />

Su cosa trova le aziende più carenti e su<br />

cosa più “pronte”?<br />

Sono più forti nell’organizzazione e nei<br />

sistemi di controllo interno e più carenti<br />

a livello di governance.<br />

Poichè spesso sono aziende “padronali”,<br />

nei CdA le decisioni sono prese direttamente<br />

dal proprietario, senza un dibattito<br />

auspicab<strong>il</strong>e.<br />

Quali sono i punti di forza dei brand<br />

del made in Italy in Borsa?<br />

La loro forte presenza e notorietà internazionale<br />

e <strong>il</strong> fatto di essere in un listino<br />

tra i più importanti per la moda a livello<br />

mondiale. Anche se le aziende del settore<br />

quotate oggi rappresentano solo <strong>il</strong><br />

5% circa della nostra capitalizzazione, la<br />

moda è un settore in crescita e a livello<br />

economico è fondamentale per l’Italia.<br />

Quali sono per un’azienda italiana i<br />

vantaggi di quotarsi a Piazza Affari piuttosto<br />

che su un listino internazionale?<br />

Il fatto che in Italia ci siano diverse<br />

aziende del settore quotate con<br />

cui confrontarsi ed essere confrontati,<br />

molta ricerca da parte degli analisti<br />

delle banche di investimento e una forte<br />

presenza di investitori internazionali,<br />

con oltre 40 Paesi rappresentati e più<br />

di 1.200 società di gestione. Inoltre, la<br />

maggior parte degli investitori proviene<br />

dal mondo occidentale perciò tende ad<br />

operare negli orari in cui i loro mercati<br />

sono aperti. Infine, al contrario di quanto<br />

credono molti, per i fondi asiatici e cinesi<br />

è più naturale investire in un listino<br />

europeo quando devono comprare una<br />

società europea.<br />

Attualmente sono 17 le aziende della<br />

moda e del lusso quotate a Piazza<br />

Affari, come vede <strong>il</strong> futuro?<br />

Siamo convinti che questo numero sia<br />

destinato ad aumentare nei prossimi<br />

anni. Abbiamo già diverse aziende intenzionate<br />

a quotarsi e molte altre, alla luce<br />

dei radicali cambiamenti del mercato<br />

attuale, “a sorpresa” potrebbero riconsiderare<br />

l’idea della quotazione. Detto<br />

questo, la nostra priorità è la qualità, con<br />

aziende che siano un marchio di eccellenza<br />

per <strong>il</strong> mercato italiano.<br />

17 novembre 2011 PAMBIANCOWEEK 41

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