DIRITTI UMANI: - Governo Italiano

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della società, sia nel contesto nazionale sia anche proiettandolo nella prospettiva europea e, successivamente mondiale. Il riconoscimento della strutturazione multiculturale della società italiana ha come diretta conseguenza la fine dell’assunto dogmatico proprio, fino a tempi recenti, anche della scuola dell’omogeneità linguistica, culturale ed etnica dell’Italia. Ciò si traduce, nella pratica scolastica, nella fine dell’emarginazione delle culture “altre”, anche di quelle di cui lo Stato ha esteso la tutela prevista dall’art. 6 della Costituzione. Il nuovo progetto educativo che la scuola italiana fa proprio si propone, infatti, come o- biettivo il rispetto dell’alterità culturale, nel quadro di un positivo confronto tra culture che, da un lato, siano la base di un processo di integrazione sociale che non implichi necessariamente l’omologazione culturale, e siano, dall’altro, fattore di crescita per l’elemento culturale dominante, attraverso il confronto dialettico con gli elementi “altri”. Queste riflessioni introduttive hanno ispirato il documento, che intende per ciò stesso configurarsi come un commentario sistematico di tutti quei strumenti di livello internazionale (carte, convenzioni etc.) elaborati per assicurare una dignità sostanziale alle minoranze. Esso contiene, altresì alcuni saggi di vario tipo riguardanti la ricchezza del patrimonio culturale prodotto dalle minoranze, nonché alcuni temi sull’integrazione. L’appendice estremamente ricca comprende le disposizioni sulla non discriminazione e sugli aspetti della comunicazione. Tabelle e dati statistici sulle minoranze in Europa e in Italia completano l’opera. Di ciò occorre dare una testimonianza. Anche per questo il volume – per la struttura e per i contenuti – si raccomanda come testo che può formare oggetto di dibattito per i giovani, con particolare riferimento all’ambito scolastico. Educare alla pace, educare alla tolleranza, significa anche mettere a disposizione del giovane i materiali che possono essere usati per costruire ragionamenti, per impostare strategie di comprensione reciproca, per valutare la realtà come complessità. Al termine di questa breve introduzione, non posso non esprimere il mio più vivo apprezzamento all’autore per il competente impegno, per la professionalità e per l’apprezzabile sforzo di analisi che hanno consentito un sostanziale approfondimento delle tematiche affrontate in questo documento di studio. Prof. Christoph Pan Direttore dell’Istituto dei Gruppi Etnici di Bolzano 4
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PREMESSA Il progetto di Convenzione
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Trattato sull’Unione europea e Co
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