31.07.2014 Views

Il Trillo – febbraio 2011 - Comunità degli Italiani di Pirano

Il Trillo – febbraio 2011 - Comunità degli Italiani di Pirano

Il Trillo – febbraio 2011 - Comunità degli Italiani di Pirano

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

GIOVANNI DUGAN SI È SPENTO IN GENNAIO ALL’ETÀ DI 103<br />

ANNI, DOPO UN’INTENSA VITA DI LAVORO<br />

<strong>di</strong> Gianni Katonar, pubblicato su La Voce del Popolo del 6 marzo 2007<br />

PORTOROSE- Un secolo intero<br />

<strong>di</strong> vita passato tra lavoro e famiglia.<br />

È il cammino <strong>di</strong> Giovanni<br />

Dugan, classe 1907, che qualche<br />

mese fa ha festeggiato i suoi invi<strong>di</strong>abili<br />

cento tre anni. Gli auguri,<br />

a nome <strong>di</strong> tutti i piranesi, gli<br />

sono stati formulati dal sindaco,<br />

Tomaž Gantar. Ha tagliato il traguardo<br />

in buona salute, rimessosi<br />

rapidamente dalla preoccupante<br />

malattia. che lo aveva costretto in<br />

ospedale. Ci ha accolto calorosamente<br />

nella sua casa <strong>di</strong> Portorose,<br />

a poche centinaia <strong>di</strong> metri dagli<br />

antichi magazzini del sale, che a<br />

soli otto anni lo videro debuttare<br />

nel mondo del lavoro. Guadagnò<br />

le prime corone contando le<br />

marchette sui sacchi in transito.<br />

Abbandonata presto la scuola <strong>di</strong><br />

<strong>Pirano</strong>, Giovanni si vide costretto<br />

ad aiutare la numerosa famiglia,<br />

che contava oltre ai genitori, ancora<br />

quattro fratelli e due sorelle.<br />

Dopo la crisi della prima guerra<br />

mon<strong>di</strong>ale, a se<strong>di</strong>ci anni entrò in<br />

aviazione ed apprese il mestiere<br />

<strong>di</strong> motorista. Prestò la sua opera<br />

nel locale idroscalo, da dove<br />

partivano i velivoli che mantenevano<br />

i contatti con l’altra sponda<br />

dell’Adriatico. “Era un ambiente<br />

fantastico” insegue ancora i ricor<strong>di</strong><br />

con grande luci<strong>di</strong>tà e precisione<br />

il nostro interlocutore, “pieno<br />

<strong>di</strong> gente <strong>di</strong>stinta ed istruita, come<br />

i piloti e gli ingegneri”. Arrivò il<br />

ventennio fascista a complicare le<br />

cose. Giovanni non si piegò alle<br />

pressioni per entrare nel Partito<br />

Fascista e fu subito perseguitato.<br />

Abbandonò i suoi aerei per passare<br />

alla marina mercantile. Fu una<br />

breve parentesi in mare, prima <strong>di</strong><br />

impiegarsi presso la costituenda<br />

miniera <strong>di</strong> carbone a Sicciole. Si<br />

occupò del sondaggio dei terreni<br />

e conobbe nei dettagli il sottosuolo<br />

<strong>di</strong> tutta l’Istria. Nel 1942 le sue<br />

simpatie per la social-democrazia<br />

e la sua chiara opposizione al fascismo,<br />

lo portarono al confino <strong>di</strong><br />

Manfredonia e dell’Aquila. Sopportò<br />

stoicamente le rigide temperature<br />

invernali e altri stenti per<br />

tornare a casa dopo l’Armistizio.<br />

Si trovò nella con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> dover<br />

inventarsi un altro mestiere e<br />

<strong>di</strong>ventò pasticcere. “Costruii con<br />

le mie mani i forni e gli altri strumenti<br />

<strong>di</strong> lavoro. Ho addolcito per<br />

anni la vita dei miei concitta<strong>di</strong>ni”.<br />

Prima della pensione, giunta dopo<br />

cinque decenni d’attività, Giovanni<br />

Dugan ha lavorato ancora alle<br />

saline <strong>di</strong> Sezza e Sicciole.<br />

È rimasto sempre a Portorose<br />

assieme alla moglie e alle figlie,<br />

Elena e Liliana, vivendo il dramma<br />

dell’esodo e la partenza <strong>di</strong> oltre<br />

300 mila persone dalla regione.<br />

Proprio il costante lavoro è il<br />

segreto della sua longevità. “Non<br />

seguo <strong>di</strong>ete particolari nemmeno<br />

oggi, ho consumato pochi alcolici<br />

ed ho fumato sino a vent’anni<br />

Pag. 5<br />

fa” ci spiegò Giovanni quando gli<br />

chie<strong>di</strong>amo “la ricetta” per <strong>di</strong>ventare<br />

centenari. Non dobbiamo insistere<br />

molto per strappargli qualche<br />

altro ricordo. »Ho visto nascere<br />

il Casinò <strong>di</strong> Portorose (che oggi<br />

dà lavoro a suo nipote Marco). I<br />

primi clienti erano proprio i miei<br />

piloti, che guadagnavano moltissimo<br />

ed i nobili della zona. Erano<br />

persone altolocate anche i villeggianti<br />

che soggiornavano a Portorose<br />

agli inizi dello scorso secolo.<br />

Era un turismo d’élite, non <strong>di</strong> massa<br />

come oggi”. <strong>Il</strong> signor Dugan ha<br />

visto sorgere anche il Grand Hotel<br />

Palace “Quando ero bambino gli<br />

alti alberi che oggi circondano il<br />

Palace, non raggiungevano i due<br />

metri d’altezza”. Prima <strong>di</strong> congedarci<br />

torna all’aviazione, la grande<br />

passione della sua vita. Ci fa<br />

vedere la foto <strong>di</strong> uno <strong>degli</strong> idrovolanti<br />

ai quali lavorava e ci esorta a<br />

fargli ancora visita. “Tanto dovrò<br />

vivere ancora trecento o quattrocento<br />

anni” scherza, salutandoci<br />

Giovanni Dugan.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!