Il Trillo – febbraio 2011 - Comunità degli Italiani di Pirano

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UGO FONDA (1949 – 2011) Ricordo di averlo incontrato la prima volta guardando delle vecchie foto di scuola. C’ erano lui e il suo preside e altri due compagni di scuola. Erano ritratti in gita in Italia. Era questo il ginnasio italiano di Pirano, tutti dentro alla Volkswagen del suo preside. La foto era stata individuata per essere esposta alla prima festa che avevamo organizzato per i 40 anni della scuola. E Ugo era venuto . E ci eravamo conosciuti e avevamo parlato: naturalmente di scuola. Era il 1986. Siamo stati insieme nel primo periodo di democrazia della Slovenia all’ interno del Consiglio esecutivo, credevamo di poter portare una nuova umanita’ in un nuovo sistema, credevamo di poter cambiare le cose e gli uomini. Credevamo nelle istituzioni, nella loro forza,Credevamo nella scuola, nella scuola della nostra comunita’, nella scuola italiana. Alle nostre scuole del piranese avevamo dato dei nomi per rialacciare memoria storica, per continuare a ricostruire memoria , instancabili, convinti ambedue della bonta’ dei nostri progetti, del senso superiore del nostro agire. Poi Ugo è stato chiamato anche a dare un contributo concreto a scuola, nonostante il suo lavoro, i suoi numerosi impegni, ad insegnare biologia e chimica. A Pirano, ad Isola. Paziente, preparato, attento Vi ricordate di sior Giovanin? Il mio vicino buono che mi portava a pescare? Mi è tornato in mente un altro aneddoto nel quale hanno ruoli importanti sior Giovanin e la sua barca, per me poi è stato molto istruttivo perché in quell’ occasione ho imparato che cosa sono i rebus. Avevo già menzionato che la sua barca era provvista di vela, non ne ricordo esattamente la forma, ma penso che fosse più o meno come nel disegno, era di colore grigio ai ragazzi, la scuola era un’ istituzione importante, lui lo sapeva, per lui era stata come quel padre che aveva perduto in giovane eta’, quella che lo aveva avviato agli studi, che aveva fatto di lui molto di piu’ di un pescatore, di un contadino. Ma era un uomo semplice Ugo, era un uomo solare, lavoratore, forte, pacato, generoso, intelligente, equilibrato. Un biologo pescatore, o meglio un pescatore, un marinaio e un biologo con tante passioni e con l’ amore giovanile per la letteratura italiana che lo accompagnava anche nella maturita’. Era ritornato a leggere l’ Orlando Furioso, che, diceva, finalmente capiva, e i Promessi sposi, e li trovava un’ opera meravigliosa, di lingua, di stile, di psicologia, e ne parlavamo quando gli impegni del lavoro suo, delle nuove attivita’ economiche intraprese e del mio ce lo permettevano. Ogni volta le sue osservazioni mi sorprendevano, erano fuori dagli schemi, non c’ era sovrastruttura critica. Era suo, originale, il modo di capire e leggere i classici. Ed è in questo contesto che va capito il suo desiderio di scrivere in dialetto piranese, di penetrarlo, di fissarlo registrandolo, documentandolo prima della sparizione, capirlo fino in fondo. Chiedeva il perche’ di certe forme linguistiche, di certi suoni, se si potevano spiegare con la storia della lingua. Nei piccoli IL REBUS biancastro, il colore naturale delle fibre, probabilmente di lino. Un bel giorno però sorpresa: sullo sfondo uniforme spiccava, ben visibile anche da lontano, il disegno che riporto qui sotto. Fu uno scherzo di suo genero (marito della figlia Anita). Anche in questo caso sior Giovanin non si offese, anzi penso che divertisse anche lui visto che ridacchiando invitava i passanti a risolvere il rebus anche se la soluzione non era tanto rispettosa nei suoi confronti. bozzetti che amava scrivere quando il male era meno aggressivo, voleva trasmettere le sensazioni di un tempo altro e di un’ altra stagione, i pensieri piu’ intimi che dovevano trovare forma nella lingua piu’ intima e ricca come quel dialetto musicalissimo, diverso ma antico che aveva appreso dalle labbra della mamma, dei familiari, delle persone piu’ care. Altre erano state poi le scelte obbligate dello studio e del lavoro. Il dialetto piranese rimaneva il suo primo e grande amore, la sua curiosita’, dava forma ai suoi sentimenti, dava calore…. Nell’ ultimo anno, ambedue malati, ci eravamo ulteriormente avvicinati. C’era una comprensione sottile, un sentire fisico che il valore della vita non è fuori, nel mondo, ma dentro noi, nell’anima, nei pensieri, nelle emozioni che possiamo trasmettere a chi ci sta vicino. Della solitudine della malattia non tutto si puo’ dire, non tutto si puo’ svelare. Il dolore che lo accompagnava nella sua immane battaglia era un argomento soltanto di contorno, lui voleva parlare d’ altro, di tutto quello che poteva rendere piu’ affascinante il giorno, la luce, semplicemente parlare della vita. Lucido il suo sguardo e il suo pensiero sul futuro, avrebbe fermato il tempo per prolungare i minuti, le ore, i giorni che rimanevano... D.P. Voi sapete risolvere i rebus? È facile, provate! Pag. 8
BANDI – CORSI – CONCORSI XLIV Concorso d’Arte e di Cultura 2011 ISTRIA NOBILISSIMA (scadenza 15 marzo 2011) * * * * * BANDO DI CONCORSO PER IL PREMIO GIORNALISTICO “PAOLO LETTIS” (scadenza 15 marzo 2011) * * * * * BANDO DI CONCORSO Mailing List “HISTRIA” (scadenza 31 marzo 2011) * * * * * BANDO DI CONCORSO “Disegni al sole” illustrazioni sul tema della diversità (scadenza 30 aprile 2011) BANDO DI CONCORSO PER L’ASSEGNAZIONE DI CONTRIBUTI ALLO STUDIO MESSI A DISPOSIZIONE DALLA FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI TRIESTE-”FONDO DONAZIONE PROF. DIEGO DE CASTRO” Il Bando mette a concorso contributi allo studio una tantum nell’ammontare massimo netto di Euro 800,00, sino ad esaurimento dei fondi a disposizione, per la frequenza di corsi di laurea presso università italiane o slovene, presso istituzioni di studio e formazione, parificate alle università di entrambi gli Stati e di corsi di formazione e di abilitazione alla professione per l’Anno Accademico 2010/2011. Il bando completo è a disposizione presso la segreteria della Comunità e sul sito www.comunitapirano.com con scadenza il 28 febbraio 2011. Le persone interessate ai bandi e alle modalità dei concorsi sono invitate a rivolgersi alla segreteria della Comunità (lunedì-venerdì 9.00 – 12.00). AVVISO Informiamo i nostri lettori che “Il Trillo” ospita testi, contributi e fotografie di tutti coloro che sentono il desiderio di inviarci aneddoti, racconti di vita vissuta, vecchie storie, memorie e fotografie della Pirano di un tempo. È un modo per raccogliere ancora testimonianze, prima che queste siano cancellate dell’oblio del tempo: una maniera per documentare questa nostra presenza su questo lembo di terra istriana. Ognuno di voi certamente avrà dei racconti, delle storie di vita vissuta, ambientate o inerenti la nostra città,conservati o celati nella propria memoria: si tratta di estrapolarli e di inviarceli. Grazie per la collaborazione la redazione de “Il Trillo” A TUTTI GLI INFORMATIZZATI! PER POTERVI INFORMARE E RAGGIUNGERE VELOCEMENTE STIAMO PREPARANDO UNA MAILING LIST DI TUTTI I SOCI. VI INVITIAMO A MANDARCI L’INDIRIZZO DELLA VOSTRA POSTA ELETTRONICA ALLA SEGUENTE MAIL DELLA COMUNITÀ: comunita.italiana@siol.net Trova sempre ascolto, l’uomo garbato e colto. Il vischio che hai raccolto per Natale conservalo fino a Carnevale. Alle tre brinate, acqua e neve aspettate. Beata la famiglia, dove prima nasce una figlia. Starnuto della sera, buona nova mena. Se il camino non tira, il tempo gira.. PROVERBI Pag. 9 La veste di lana, tiene la pelle sana. Dove c’è lume acceso, c’è qualcuno atteso. Con la polenta, il freddo spaventa. Tanti auguri a tutta la grande famiglia della Comunità. Nella Nemec di Strugnano.
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