appunti lezioni - Omero - Università di Pisa

Un'altra caratteristica tipica del nuovo quadro etologico emerso dagli studi
sperimentali recenti riguarda la capacità imitativa vocale, che un tempo veniva
considerata esclusiva dell'uomo, e che adesso viene riconosciuta anche per
alcune specie animali.
Alcune specie, in particolare alcuni mammiferi (i delfini) o alcuni uccelli (i
pappagalli o gli uccelli canterini) mostrano una spiccata capacità di imitazione
vocale, comparabile a qlla degli uomini. I delfini possono inventare giochi
vocali, possono imitare le voci che sentono intorno a loro.
Da sottolineare che questa capacità imitativa, che si osserva non solo nell’uomo
ma anche in altri mammiferi (in particolare nei delfini e anche in alcuni uccelli),
è pressoché assente nei primati.
I primati ed anche gli scimpanzè non mostrano una capacità imitativa vocale
parallela a quella che si osserva presso altri animali mammiferi.
PARADOSSO: da un lato noi osserviamo che alcune scimmie in particolare le
scimmie di tipo Macaco nico mostrano - così come accade nella nella specie
umana - i cosiddetti neuroni-specchio nella corteccia pre-motoria; ciò
nonostante questi stessi animali non ci mostrano una sviluppata capacità di
initazione vocale.
Si è molto parlato in questi ultimi anni dei neuroni specchio, che sembrano
attivarsi quando l'animale non solo compie un'azione, ma anche soltanto la vede
compiere da altri o, per l’uomo, se la evoca nella propria mente.
Gli studi di neuroimaging consentono di indagare il funzionamento e la'ttivazione
delle diverse aree cerebrali, nei primati come negli uomini.
Chomsky e i due AA. ritengono che sia importante distinguere tra i correlati
neurali e le capacità e le funzioni attivate concretamente dagli esseri animali.