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Circondario<br />
<strong>La</strong> <strong>Tribuna</strong> | Mercoledì <strong>15</strong> ottobre <strong>2014</strong><br />
Pagina 13<br />
Forlì, capriolo travolto e ferito e l’automobilista scappa<br />
Un capriolo<br />
Un’auto ha investito un capriolo sulla via del Partigiano: l’animale è rimasto ferito sanguinante in mezzo alla<br />
strada. L’altra sera attorno alle 19.30 in tanti hanno visto questa scena proprio a poca distanza dall’autovelox<br />
sul rettilineo che precede il bosco della Siba. Il capriolo diventava un ostacolo pericoloso per le auto che<br />
non rompevano fila anche per il rientro dalla sagra di Portico. Claudio Torrenzieri di Castrocaro si è fermato<br />
per segnalare il pericolo, munito anche di una torcia perché iniziava a fare buio. Nel frattempo ha chiamato<br />
il 112. “Ho notato - racconta Torrenzieri - un’auto ferma sulla destra con le frecce accese, ho rallentato<br />
e ho visto che c’era un capriolo ferito e tutt’intorno una distesa di vetri rotti oltre a vistose macchie di sangue.<br />
Ho telefonato agli ‘Amici degli animali’ per soccorrere il capriolo. Poi ho chiamato il 112.<br />
[[<br />
Faenza Non ci sono responsabilità da parte dei gestori del locale [[<br />
Cattolica Il marito ha ucciso la moglie con 50 coltellate<br />
Botte da orbi in discoteca<br />
e lungo il vialetto<br />
Un “funerale di donne”<br />
in difesa delle donne<br />
Parapiglia tra giovani stranieri e faentini, gli addetti<br />
alla sicurezza lo sbattono fuori ma loro continuano<br />
Un disc jockey<br />
Notte turbolenta in viale Baccarini.<br />
Erano da poco trascorse<br />
le 2 del mattino di domenica<br />
quando due gruppi di giovani<br />
che avevano causato un parapaglia<br />
all’interno della discoteca<br />
“Giradischi”, è stato espulso<br />
dal locale con fatica e beccandosi<br />
pure qualche colpo dagli addetti<br />
alla sicurezza. Lungi dal voler interrompere<br />
la rissa, i due gruppi,<br />
sostanzialmente extracomunitari<br />
contro italiani, hanno continuato<br />
imperterriti la loro sfida a suon di<br />
cazzotti sul vialetto che conduce<br />
alla stazione ferroviaria. Fortunatamente<br />
c’è chi ha provveduto<br />
a telefonare alle forze dell’ordine<br />
così, nel giro di pochi minuti,<br />
è giunta sul posto la volante della<br />
polizia di Stato con in appoggio<br />
una pattuglia dei carabinieri della<br />
Compagnia di Faenza. All’arrivo<br />
delle auto di agenti e militari<br />
qualcuno ha gridato “gli sbirri!”<br />
e, nel volgere di una manciata<br />
di secondi in un fuggifuggi generale,<br />
le strade sono diventate deserte.<br />
Alla scena hanno assistito<br />
decine di persone, scese dal locale,<br />
dove un gruppo di ragazzi immigrati<br />
e figli d’immigrati arrivati<br />
da fuori città, a quanto pare come<br />
in altre occasioni, aveva dato<br />
luogo a una serie di provocazioni,<br />
suscitando la reazione di molti<br />
avventori faentini.<br />
L’addio a Ivana Intilla, Don Biagio:<br />
“Dobbiamo combattere la violenza che<br />
esplode per pazzia contro i più deboli”<br />
Una folla di oltre 500 persone<br />
ha accompagnato Ivana Intilla<br />
nel suo ultimo viaggio, tra la<br />
chiesa di S. Benedetto e il cimitero,<br />
passando davanti alla casa<br />
dove aveva pensato di vivere felice<br />
con la sua nuova famiglia e<br />
dove il marito Raffaele Ottaviani<br />
ha infranto, con 50 coltellate,<br />
i suoi sogni di giovane sposa e<br />
quelli dei due figli gemelli che, a<br />
soli tre anni, si sono si sono trovati<br />
orfani di entrambi i genitori.<br />
E non per un fatale incidente.<br />
Ma per l’incapacità del loro<br />
padre di accettare la separazione<br />
che la povera mamma, delusa<br />
da un matrimonio che presumibilmente<br />
riteneva irrecuperabile,<br />
ha avuto l’incauta idea<br />
di avvisarlo che se ne voleva andare<br />
di casa. <strong>La</strong> giovane pensava<br />
di essere nel <strong>2014</strong> non al tempo<br />
della pietra. Al giorno d’oggi,<br />
Una volante dei carabinieri<br />
dopo 20 secoli di diritto romano<br />
e 225 anni dalla proclamazione<br />
dei diritti umani, una donna<br />
crede di potersi separare: civilmente,<br />
non con un bagno di<br />
sangue. C’è ancora qualche uomo<br />
che pensa di essere proprietario<br />
di una donna, solo perché<br />
l’ha sposata e si sente, di conseguenza,<br />
l’atavico diritto cavernicolo<br />
di ucciderla, se lei con lui<br />
non vuole starci più.<br />
Forlì, arrestato un 38enne<br />
con 4 chili di marijuana<br />
<strong>La</strong> droga è stata rinvenuta<br />
nella sua abitazione<br />
insieme a due piante di<br />
circa 3 metri, del peso di<br />
9 chili. I Carabinieri della<br />
Stazione di Sarsina, ieri<br />
pomeriggio hanno tratto<br />
in arresto un cittadino<br />
mercatese, di 38 anni,<br />
per detenzione e coltivazione<br />
di marijuana. A<br />
seguito di una perquisizione nell’abitazione dell’uomo i carabinieri<br />
hanno rinvenuto più di 4 kg. di “erba” già essiccata<br />
e pronta per lo spaccio, oltre a due piante, di circa 3 metri,<br />
in coltivazione a poca distanza dall’abitazione, del peso complessivo<br />
di 9 kg. L’udienza di convalida oggi ha confermato<br />
l’arresto, ed il soggetto rimane in carcere in attesa di giudizio.<br />
Rimini, Pantani, è mistero<br />
su un fax e l’orologio<br />
Dopo essersi fermate per dieci anni le lancette sul caso Pantani<br />
tornano a girare e indicare dubbi sulla morte del Pirata. A<br />
infittire quello che ha tutte le sfumature di un giallo è proprio<br />
un orologio, il Rolex Daytona che il campione indossava quel<br />
San Valentino nero del 2004. Fermo alle ore 5 meno 5 minuti.<br />
Un dettaglio su cui punta Antonio De Rensis, avvocato della<br />
famiglia del ciclista. Ieri il legale è stato ricevuto in Procura a<br />
Rimini e ha svelato di avere in mano una perizia di un esperto<br />
di Rolex che consegnerà a giorni. L’aspetto cruciale è che<br />
questo gioiello da polso si sarebbe fermato a causa di un colpo,<br />
che avrebbe rotto il bilanciere. Il Daytona è un modello a<br />
carica automatica che una volta sfilato va avanti per molte<br />
ore, circa 50. L’orologio non era stato però periziato e nessuno<br />
aveva controllato il datario. Così come non era stata esaminata<br />
la bottiglia di vetro con tracce di cocaina trovata nella<br />
stanza. Altro dettaglio fondamentale. In questa nuova inchiesta<br />
l’ipotesi di reato è di omicidio volontario.