Il Consorziato Ottobre dicembre 2012 - Consorzio Marina di San ...
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arte&cultura<br />
<strong>San</strong> Nicola, da porto commerciale<br />
a luogo <strong>di</strong> villeggiatura<br />
Uno sguardo ai reperti archeologici e alle ricerche effettuate ci racconta la storia <strong>di</strong> questo tratto <strong>di</strong> costa,<br />
abitato fi n dall’età arcaica, che vide il suo massimo splendore in epoca romana, nell’età imperiale<br />
<strong>Il</strong> territorio <strong>di</strong> <strong>Marina</strong> <strong>di</strong> <strong>San</strong> Nicola<br />
era già abitato in epoca etrusca. Infatti<br />
tracce <strong>di</strong> inse<strong>di</strong>amenti risalenti al VII e<br />
VI sec. a.C. si possono in<strong>di</strong>viduare sia<br />
intorno al Castello <strong>di</strong> Palo che sul sito della<br />
villa romana. Quest’area, affacciata sul fosso<br />
Cupino, in età arcaica poteva rappresentare<br />
il luogo ottimale per un porto: poche centinaia<br />
<strong>di</strong> metri più a nord la presenza <strong>di</strong> alcune<br />
sepolture, risalenti allo stesso periodo,<br />
rafforza l’ipotesi che la parte costiera del<br />
comprensorio fosse sede <strong>di</strong> un porto commerciale<br />
e <strong>di</strong> relativi inse<strong>di</strong>amenti.<br />
conclusa l’espansione <strong>di</strong> Roma nel Me<strong>di</strong>terraneo,<br />
sede <strong>di</strong> veterani. Con l’ascesa della<br />
potenza romana e con il consolidamento del<br />
suo dominio sul mare, le funzioni <strong>di</strong>fensive<br />
delle città costiere vennero a cadere, come<br />
anche quelle portuali in quanto a Roma servivano<br />
porti più gran<strong>di</strong> per i gran<strong>di</strong> traffici<br />
marittimi (come Pozzuoli e poi Ostia): ecco<br />
quin<strong>di</strong> che gli inse<strong>di</strong>amenti sulla costa iniziarono<br />
ad essere utilizzati come luoghi <strong>di</strong><br />
villeggiatura per i nobili che vi e<strong>di</strong>ficarono<br />
ricche ville; anche nell’area <strong>di</strong> Alsio sorsero<br />
gran<strong>di</strong> ville degradanti verso il mare e immerse<br />
nella natura, relativamente vicine alla<br />
città <strong>di</strong> Roma a cui le collega la strada consolare<br />
Aurelia.<br />
Che la zona <strong>di</strong> <strong>San</strong> Nicola abbia avuto<br />
il suo massimo splendore in età imperiale<br />
risulta evidente dal fatto che è incastonata<br />
tra le aree <strong>di</strong> due gran<strong>di</strong> ville imperiali:<br />
quella situata a <strong>Marina</strong> <strong>di</strong> Palo, <strong>di</strong> cui sono<br />
visibili i resti intorno al Castello Odescalchi<br />
e sui cui ruderi fu costruito l’e<strong>di</strong>ficio<br />
settecentesco attualmente sede della Posta<br />
Vecchia (nelle parti sotterranee dell’e<strong>di</strong>ficio<br />
si possono ammirare i pavimenti in marmo<br />
policromo dell’antica villa), e quella denominata<br />
villa romana <strong>di</strong> <strong>San</strong> Nicola o villa<br />
<strong>di</strong> Pompeo, i cui resti più evidenti sono il<br />
criptoportico e alcuni tratti perimetrali del<br />
corpo centrale. Questa area archeologica si<br />
situa al limite del Comune <strong>di</strong> La<strong>di</strong>spoli.<br />
E’ interessante ricordare un episo<strong>di</strong>o<br />
<strong>di</strong> abuso e<strong>di</strong>lizio verificatosi all’epoca<br />
della costruzione <strong>di</strong> queste ville,<br />
in età repubblicana: nel 124 a.C. Marco<br />
Alsio poi, il più antico porto <strong>di</strong> Caere<br />
(nome etrusco <strong>di</strong> Cerveteri), era quasi certamente<br />
situato lungo il tratto <strong>di</strong> costa corrispondente<br />
a Palo e <strong>San</strong> Nicola, e potrebbe<br />
corrispondere all’area centrale depressa<br />
della nostra località. Tutta l’area portuale si<br />
sarebbe completamente insabbiata nel corso<br />
dei secoli per poi essere occupata dalle<br />
costruzioni <strong>di</strong> nuovi inse<strong>di</strong>amenti.<br />
Benché risulti <strong>di</strong>fficile in<strong>di</strong>viduare la<br />
collocazione esatta del porto <strong>di</strong> Alsio, è però<br />
certo che sia stato un importante centro<br />
commerciale, noto per le sue peschiere e<br />
soprattutto per il commercio del sale (“alsio”<br />
in lingua greca antica). E probabilmente<br />
attorno al porto si sviluppò una città<br />
commerciale, con luoghi <strong>di</strong> culto e <strong>di</strong> soggiorno,<br />
dove si svolgevano le compraven<strong>di</strong>te<br />
senza che i commercianti si dovessero<br />
recare a Caere.<br />
Alsio passò sotto il dominio romano intorno<br />
alla metà del III secolo a.C. e ne <strong>di</strong>venne<br />
una colonia con la finalità <strong>di</strong> <strong>di</strong>fendere<br />
la costa da assalti via mare nel lungo periodo<br />
delle guerre contro<br />
Cartagine. Come tutte le<br />
colonie marittime create<br />
da Roma in quel periodo,<br />
Alsio aveva una<br />
notevole autonomia e<br />
<strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>nanza:<br />
questa con<strong>di</strong>zione privilegiata<br />
fu mantenuta fino<br />
al tardo periodo imperiale<br />
e ne fece, una volta<br />
12 Ott/Dic <strong>2012</strong>