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Il Consorziato Ottobre dicembre 2012 - Consorzio Marina di San ...

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il fondo del <strong>di</strong>rettore<br />

e<strong>di</strong>toriali<br />

QUELLI CHE FACEBOOK…<br />

Avevo già parlato tempo<br />

ad<strong>di</strong>etro <strong>di</strong> Facebook,<br />

il “social network”<br />

più <strong>di</strong>ffuso al<br />

mondo, con oltre un<br />

miliardo <strong>di</strong> iscritti, fenomeno planetario<br />

e strumento eccezionale per interscambi<br />

<strong>di</strong> ogni genere tra singoli<br />

in<strong>di</strong>vidui e gruppi. E avevo sottolineato<br />

come questo mezzo <strong>di</strong> comunicazione<br />

fosse importante, soprattutto<br />

per arricchire il proprio bagaglio <strong>di</strong><br />

conoscenze e allargare i propri orizzonti<br />

culturali. Insomma un giu<strong>di</strong>zio<br />

senza dubbio positivo, il mio, sempreché<br />

Facebook venga utilizzato costruttivamente e non come arma<br />

<strong>di</strong> offesa contro gli altri, manovrata da chi, evidentemente, ritiene<br />

che suo tramite si abbia la libertà incon<strong>di</strong>zionata <strong>di</strong> scrivere tutto<br />

ciò che si vuole senza temerne le conseguenze. Insomma uno strumento<br />

certamente utile e valido, ma che può trasformarsi in un’arma<br />

d’offesa, come detto, mici<strong>di</strong>ale e anche letale.<br />

Così mi ero modestamente espresso, ricordando che la libertà <strong>di</strong><br />

ciascuno <strong>di</strong> noi finisce dove inizia quella degli altri. Ebbene venni<br />

tacciato, da qualche singolare personaggio circolante in rete, come<br />

colui che intendesse imbavagliare la libera opinione. Beh… non è<br />

onesto, anzi tutt’altro, <strong>di</strong>re questo del sottoscritto, giornalista per<br />

passione, che propugna da sempre il sacrosanto <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> informare<br />

e <strong>di</strong> essere informati. Parlo ovviamente <strong>di</strong> informazione giusta e<br />

corretta, non certo improvvisata né tantomeno inventata.<br />

Io personalmente frequento Facebook molto poco, e ritengo <strong>di</strong> farlo<br />

in senso positivo, per arricchire e arricchirmi, e non negativamente,<br />

per denigrare o minacciare. Verso taluni gruppi in particolare<br />

ho l’i<strong>di</strong>osincrasia: mi ripugnano e cerco <strong>di</strong> ignorarli il più possibile.<br />

Ma certe esternazioni in essi spesso contenute, almeno quelle più<br />

vergognose, mi arrivano, per così <strong>di</strong>re, in<strong>di</strong>rettamente... Mi riferisco<br />

soprattutto a quei gruppi dove la gente sfoga i propri istinti repressi,<br />

le proprie carenze affettive, i propri fallimenti; dove riversa il veleno<br />

accumulato durante il giorno tra le <strong>di</strong>fficoltà della vita o del lavoro. Mi<br />

crea molto fasti<strong>di</strong>o, ad esempio, leggere le immani sciocchezze, le<br />

bugie come anche gli insulti spesso volgari verso gli altri, i commenti<br />

<strong>di</strong> carattere politico dove si fa becero qualunquismo o, peggio<br />

ancora, apologia <strong>di</strong> fascismo, xenofobia, intolleranza, istigazione<br />

alla violenza… e chi più ne ha più ne metta.<br />

Certi gruppi, poi, sono frequentati da personaggi che si nascondono<br />

(o pensano <strong>di</strong> farlo) agli occhi <strong>di</strong> alcuni, mentre si rendono ben visibili<br />

ad altri, oppure personaggi “virtuali”, con nomi inventati e immagini<br />

false (magari carpite da internet), così pensando <strong>di</strong> non essere in<strong>di</strong>viduati<br />

e poter scrivere a ruota libera ciò che si vuole contro tutto e tutti.<br />

Certo, è facile nascondersi o mascherarsi <strong>di</strong>etro falsi nomi e false<br />

immagini per offendere gli altri, il loro lavoro, la loro professionalità,<br />

la loro idea politica… Semplici pusillanimi e nient’altro!<br />

Se avessero coraggio, infatti, uscirebbero allo scoperto, come<br />

qualcuno ha fatto e continua a fare con nome e cognome “veri”,<br />

assumendosene tuttavia ogni responsabilità. E <strong>di</strong> responsabilità<br />

ve ne sono, eccome! Per loro e per i gestori dei gruppi.<br />

ROBERTO TURBITOSI<br />

SIAMO IN RITARDO<br />

ED ECCO PERCHÉ<br />

Questo numero del “<strong>Consorziato</strong>” esce con notevole ritardo<br />

rispetto ai tempi dovuti in quanto il Cda ha ritenuto<br />

utile e opportuno attendere la importante notizia<br />

dell’avvenuto <strong>di</strong>ssequestro del chiosco in legno <strong>di</strong> via Tre Pesci<br />

da parte del Tribunale <strong>di</strong> Civitavecchia e dell’intesa raggiunta tra<br />

il <strong>Consorzio</strong> e l’assegnatario della struttura per lo spostamento<br />

della struttura stessa da via Tre Pesci a piazzale Lucertola. Ciò<br />

per darne notizia ai consorziati e quin<strong>di</strong> re<strong>di</strong>gere l’articolo, che<br />

segue a pagina 5 e che tratta dell’argomento. Un argomento molto<br />

sentito dalla nostra comunità.<br />

Perciò questo numero del “<strong>Consorziato</strong>” contiene, oltre alla questione<br />

“chiosco”, altre notizie comunque rilevanti e <strong>di</strong> pubblica<br />

utilità, seppur un po’ datate, e notizie più fresche e recenti.<br />

Riteniamo che l’avvenuto <strong>di</strong>ssequestro nonché l’accordo intervenuto<br />

tra il <strong>Consorzio</strong> e il concessionario del chiosco in or<strong>di</strong>ne<br />

al suo spostamento siano un gra<strong>di</strong>to regalo per il nuovo anno<br />

offerto alla nostra comunità.<br />

Auguri!!!<br />

<strong>Il</strong> Consiglio <strong>di</strong> Amministrazione,<br />

il <strong>di</strong>rettore e il personale tutto<br />

del <strong>Consorzio</strong> <strong>Marina</strong> <strong>di</strong> <strong>San</strong> Nicola<br />

augurano un 2013<br />

ricco <strong>di</strong> pace,<br />

serenità e benessere.<br />

4 Ott/Dic <strong>2012</strong>

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