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Progetto Centro Diurno Pasquariello

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Modello di presentazione di progetti<br />

per il finanziamento del Comune di Roma<br />

Anno 2011<br />

INDICE<br />

Scheda anagrafica del <strong>Centro</strong> ..................................................................................... 2<br />

Finalità del centro......................................................................................................... 3<br />

<strong>Progetto</strong> per l’anno 2011.............................................................................................. 4<br />

1. Scheda utenti ............................................................................................................ 4<br />

2. Valutazione dell’attività svolta nell’anno precedente ........................................... 7<br />

3. Le modalità di progettazione................................................................................... 8<br />

4. Il progetto .................................................................................................................. 9<br />

Gli obiettivi del progetto......................................................................................................................................... 9<br />

La struttura ............................................................................................................................................................ 9<br />

Il contesto.............................................................................................................................................................. 9<br />

La visibilità (strategie di comunicazione e promozione) del <strong>Centro</strong> all’esterno. ................................................. 10<br />

Le attività di supporto allo sviluppo del progetto................................................................................................. 10<br />

Le collaborazioni con altri.................................................................................................................................... 11<br />

Schema della rete ........................................................................................Errore. Il segnalibro non è definito.<br />

Legenda .............................................................................................................................................................. 13<br />

5. Le attività................................................................................................................. 14<br />

Le attività del progetto......................................................................................................................................... 14<br />

I risultati dell’attività ............................................................................................................................................. 14<br />

Le attività di supporto allo sviluppo dell’attività ................................................................................................... 14<br />

Rapporti e collaborazioni con il territorio............................................................................................................. 14<br />

6. Altre attività.......................................................... Errore. Il segnalibro non è definito.<br />

Attività rivolte alla famiglia............................................................................Errore. Il segnalibro non è definito.<br />

Attività con le associazioni di familiari..........................................................Errore. Il segnalibro non è definito.<br />

Attività con le associazioni di utenti .............................................................Errore. Il segnalibro non è definito.<br />

7. La fattibilità delle singole attività .......................................................................... 37<br />

8. Finanziamento richiesto al Comune di Roma...................................................... 38<br />

9. Costo complessivo del progetto........................................................................... 38<br />

10. Altri finanziamenti e progetti in corso ................................................................ 38


Scheda anagrafica del <strong>Centro</strong><br />

Nome del <strong>Centro</strong> diurno <strong>Centro</strong> <strong>Diurno</strong> <strong>Pasquariello</strong><br />

Indirizzo: via <strong>Pasquariello</strong> 8<br />

Tel. 0677307775 / 068802867<br />

Fax 068809666<br />

e-mail fermenta@tiscali.it; fabiokandidi@tiscali.it<br />

Responsabile dott. Fabio Massimo Candidi<br />

Sede: mq 150<br />

Operatori ASL (specificare qualifica e orario settimanale di servizio)<br />

Candidi Fabio Massimo<br />

Luisa Canganella<br />

Rita Cerquitella<br />

De Santis Ornella<br />

Petrocchi Tiziana<br />

psicologo<br />

ass. sociale<br />

infermiera<br />

infermiera<br />

terapista della riabilitazione<br />

Tutto il personale è a tempo pieno ed è di ruolo a parte la terapista della riabilitazione che ha un<br />

contratto di 23 mesi<br />

Operatori di cooperativa di tipo A in convenzione con la ASL (specificare qualifica e orario<br />

settimanale di servizio)<br />

Soggetti in convenzione<br />

specificare :<br />

◊ nominativo cooperativa e/o associazione in convenzione<br />

verrà indetta una gara<br />

◊ elenco nominativo degli operatori indicando l’attività svolta<br />

Gli operatori attualmente operanti e che vorremmo riproporre sono<br />

Ascione Mauro grafica e informatica ore 16<br />

Barbato Chiara scrittura ore 8<br />

Del Bove Monica ECDL ore 8<br />

Fasano Atonietta cucina ore 4<br />

Martinez Stefano fotovideo ore 8<br />

Per il progetto foto proponiamo una fotogra professionista conosciuta all’interno del progetto<br />

cinema<br />

Scarpa Manuela progetto foto ore 5<br />

Per il coordinamento gestito dalla coop ore 3<br />

Operatore scelto dalla nuova coop coordinamento<br />

Totale ore 52<br />

Il progetto si articola su 44 settimane<br />

A tutto questo bisogna aggiungere i due pacchetti del progetto cinema non suddivisibili in settimane<br />

Le attività del 2011sono divise in due sezioni distinte:<br />

1. il progetto cinema rivolto ad una fascia giovanile e con maggiore risorse compresa tra i<br />

18 e i 35 anni svolta prevalentemente presso strutture esterne;<br />

2. le attività del centro rivolte agli utenti che frequentano quotidianamente la struttura.<br />

2


allegare:<br />

◊ curriculum aggiornato della cooperativa e di ciascun operatore<br />

Per quanto riguarda la coop siamo in attesa della gara<br />

Altro personale (numero di volontari del servizio civile, volontari, etc.)<br />

Il <strong>Centro</strong> è frequentato da tirocinanti semestrali della Facoltà di psicologia, in genere due per ogni<br />

semestre e da tirocinanti della Facoltà di Medicina e chirurgia –Tecnica della riabilitazione psichiatrica<br />

Finalità del centro<br />

Di seguito vengono riportati alcuni dei compiti prioritari dei Centri diurni. A quale/i di queste finalità il<br />

<strong>Centro</strong> diurno pensa di contribuire? (indicarne massimo 4)<br />

1. la presenza attiva nel territorio, in collaborazione con le associazioni dei familiari e di<br />

volontariato, con gli altri servizi sanitari e sociali e con le cooperative;<br />

2. la formulazione concordata di piani terapeutici – di prevenzione secondaria e/o<br />

terapeutico riabilitativi personalizzati e complessi;<br />

3. l’ integrazione, nei piani terapeutici, dell’apporto della rete sociale del territorio (in<br />

particolare per quanto riguarda il pieno godimento dei diritti di cittadinanza es. diritto<br />

alla salute);<br />

4. il coinvolgimento della famiglia come uno dei soggetti attivi nell’attuazione del progetto<br />

terapeutico dell’utente;<br />

5. la costruzione di un percorso che risponda ai bisogni specifici di ogni utente: l’abitare, il<br />

tempo libero, la socializzazione, l’inserimento lavorativo;<br />

x<br />

x<br />

x<br />

x<br />

6. il funzionamento di gruppi di mutuo aiuto di familiari e di utenti;<br />

7. lo sviluppo di iniziative di informazione alla popolazione, con lo scopo di diminuire i<br />

pregiudizi verso il disagio mentale e diffondere atteggiamenti di maggiore solidarietà;<br />

8. il tutoraggio agli inserimenti lavorativi degli utenti sia interni alla cooperativa che esterni<br />

9. lo sviluppo di cooperative sociali per l’inserimento lavorativo (tipo B);<br />

10. altro………………………………………………………………………………………………<br />

……………………………………………………………………………………………………<br />

……….……………………………………………………………………………………………<br />

11. altro………………………………………………………………………………………………<br />

……………………………………………………………………………………………………<br />

……….……………………………………………………………………………………………<br />

3


<strong>Progetto</strong> per l’anno 2011<br />

1. Scheda utenti<br />

Descrivere l’utenza del <strong>Centro</strong> che usufruisce del progetto fornendo le seguenti informazioni:<br />

Posti a disposizione del <strong>Centro</strong> 1 ........................................................................................................................................................................<br />

……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….<br />

Numero degli utenti in carico: 47 media giornaliera: 1)nel centro: 15 2) esterna al centro: 10<br />

Numero inserimenti previsti…………………………………………<br />

DATI UTENTE DIAGNOSI SOCIALE<br />

Cod. Utente Genere<br />

Anno di<br />

nascita<br />

Mese e anno<br />

Anno presa in<br />

dell’inserimento<br />

al CD 2 carico al CSM<br />

Attività<br />

Invalidità 3 Titolo di studio 4 Contesto<br />

esterne al<br />

Esperienze<br />

abitativo 5 lavorative 6 circuito di<br />

salute<br />

frequenza del<br />

<strong>Centro</strong> <strong>Diurno</strong><br />

nell’anno<br />

mentale 7 Modalità di<br />

all’interno del<br />

circuito di<br />

salute mentale<br />

nell’anno 2010<br />

(escluso<br />

<strong>Centro</strong> <strong>Diurno</strong><br />

e CSM) 9<br />

2010 8 Interventi<br />

1 Se esiste un numero stabilito di posti del <strong>Centro</strong> indicare chi lo definisce e secondo quali parametri.<br />

2 Effettiva presa in carico del <strong>Centro</strong> diurno.<br />

3 Occorre indicare sia la percentuale (%) di invalidità che è stata riconosciuta all’utente, sia l’eventuale titolarità di una pensione di invalidità o l’inabilità lavorativa: 1. pens. da invalidità<br />

civile 2.pens. da inabilità lavorativa 3. accompagno 4. pens. da invalid. civ + accompagno 5. pens. da inabilità lavorativa + accompagno 6. pensione di reversibilità 7. pens. da lavoro 8.<br />

Privo di riconoscimento di invalidità<br />

4 1. Nessuno 2. Licenza elementare 3. Licenza media inferiore 4. Licenza media superiore 5. Attestato professionale 6. Diploma di laurea 7. Altro<br />

5 1. Solo 2. Famiglia d’origine 3. Famiglia propria 4. Comunità terapeutica 5. Residenze socio-sanitarie 6. Appartamento personalizzato<br />

6 Dichiarare solo se l’esperienza lavorativa ha avuto carattere continuativo (ad esempio: superiore a sei mesi) e significativo.<br />

7 Attività esterne (attività ricreative, formative, ecc.) sono quelle non organizzate direttamente dal CD, ma realizzate autonomamente dall’utente. 1. No 2. Si<br />

8 1. Alto utilizzatore (frequenta 3/5 giorni a settimana per più di una attività/laboratorio) 2. Medio utilizzatore (frequenta per 1/2 giorni a settimana per almeno una attività/laboratorio<br />

3. Basso utilizzatore (frequenta al bisogno come punto di riferimento sociale o contenimento temporaneo di stati emotivi).<br />

9 Interventi all’interno del circuito sanitario 1. No 2. SPDC 3. Clinica convenzionata 4 Day hospital 5 UOS Riab. Sport. E tecn. Innov. 6 UOS Psich. Post acuzie 7 UOS Assist.<br />

Psicol. Giovani Adulti<br />

4


Cod. Utente Genere<br />

Anno di<br />

nascita<br />

DATI UTENTE DIAGNOSI SOCIALE<br />

Mese e anno<br />

dell’inserimento<br />

al CD<br />

Anno presa in<br />

carico al CSM<br />

Invalidità Titolo di studio<br />

Contesto<br />

abitativo<br />

Esperienze<br />

lavorative<br />

Attività<br />

esterne al<br />

circuito di<br />

salute mentale<br />

Modalità di<br />

frequenza del<br />

<strong>Centro</strong> <strong>Diurno</strong><br />

nell’anno 2009<br />

A.P. M 1964 Mag-03 1996 100% 5 3 2 no 1 1 5<br />

B.V. M 1973 Mar-04 2001 100% 1 4 1 si 1 3 1<br />

B.F. M 1977 Dic-04 2001 75% 1 4 4 si 2 1 1<br />

C.G. M 1977 Ott-06 2005 100% 1 4 2 si 1 3 1<br />

C.E. M 1951 Sett-95 1975 100% 5 4 2 no 2 1 2<br />

D.V.V M 1962 Apr-95 1998 100% 2 4 2 si 1 2 1<br />

F. M. M 1976 Sett-07 2000 100% 5 4 2 si 2 2 1<br />

F.A.L. M 1967 Apr-95 1988 100% 5 3 2 no 2 1 1<br />

G.A. F 1945 Apr-04 1999 100% 3+7 6 2 no 2 1 3+5<br />

G.A. M 1971 Apr-95 1989 100% 5 3 2 no 2 1 1<br />

L.L. F 1974 Apr-08 2000 100% 5 4 1 si 1 2 1<br />

M.A. F 1975 Sett-04 2002 100% 5 6 2 no 1 1 5<br />

N.D. F 1977 Ott-95 1997 100% 2 4 4 no 1 1 5<br />

S.M M 1968 Ago-95 1986 100% 5 4 2 no 1 1 1<br />

S.C. F 1966 Nov-2007 1984 100% 5 3 1 no 1 1 1<br />

T.G. F 1956 Sett-01 1989 100% 5 4 2 no 2 1 5<br />

V.M.G. F 1976 Feb-08 2005 100% 2 4 2 si 1 3 1<br />

V.F. M 1972 Mag-08 1990 100% 3 4 2 si 1 3 1<br />

B.C. F 1969 Genn-09 1989 80% 1 4 1 si 1 2 1<br />

M.P. M 1959 Giu-01 1998 100% 2 4 1 no 2 1 2+3<br />

F.A. M 1977 Mar-09 2007 8 4 2 no 2 2 2+5<br />

C.D. M 1979 Feb-09 2008 8 4 2 si 1 1 2<br />

F.A. M 1968 Mar-09 1994 100% 2 3 2 no 1 3 1<br />

D.R.V. M 1984 Apr-06 2003 8 4 2 si 2 2 1<br />

F.F. M 1975 Feb-09 2000 100% 4 2 si 2 3 5<br />

S.L. F 1981 Mar-09 2009 8 5 2 no 2 2 1<br />

G.P. F 1961 Ott-09 1992 80% 2 4 2 si 2 2 1<br />

I. L. M 1972 Apr-09 2005 68% 3 4 si 1 3 2<br />

N.A. M 1963 Giu-97 1992 80% 1 4 5 si 2 2 5<br />

C.D. M 1976 Febbr-10 1998 8 6 4 si 2 2 6<br />

Interventi<br />

all’interno del<br />

circuito di<br />

salute mentale<br />

nell’anno 2009<br />

(escluso<br />

<strong>Centro</strong> <strong>Diurno</strong><br />

e CSM)<br />

5


I.M.G. F 1982 Genn-10 2003 100% 2 3 4 si 1 3 1<br />

P.T. M 1985 Genn-10 2005 8 4 4 no 1 2 2 +6<br />

P.A. F 1980 Genn-10 2004 8 6 2 si 2 2 7<br />

E.A. M 1974 Genn-10 1999 100% 1 4 4 si 1 2 1<br />

M.V. M 1979 Genn-10 2003 100% 1 4 4 si 2 2 6<br />

M.A. M 1992 Genn-10 2009 8 3 2 no 2 2 7<br />

L.L.2 F 1974 Genn-10 2004 70% 4 2 si 1 2 5<br />

D.G.A. F 1973 Mar-04 2001 8 4 2 no 2 2 5<br />

G.M. M 1975 Mar-04 2003 8 4 2 si 2 2 7<br />

C.S. F 1983 Febb-10 2009 8 6 4 si 2 2 6<br />

C.C. F 1977 Febb-10 2002 8 4 2 si 2 3 1<br />

P.S M 1979 Febb-10 2008 8 4 2 si 2 3 1<br />

R.F. F 1979 Febb-10 2005 8 6 2 si 2 2 6<br />

B.M.C. F 1957 Mag-02 1997 8 4 3 Si 1 2 1<br />

B.F.3 M 1963 Genn-10 Altra asl?? 8 4 2 si 2 2 7<br />

I.N. F 1978 Genn-10 1999 8 2 4 no 1 2 1<br />

S.F. M 1982 Genn 10 2006 75% 1 4 2 si 1 2 7<br />

6


2. Valutazione dell’attività svolta nell’anno precedente<br />

Descrivere l’attività svolta nell’anno precedente.<br />

Analizzare:<br />

<br />

<br />

<br />

quali aspetti hanno contribuito maggiormente al raggiungimento degli obiettivi;<br />

a. la collaborazione della Coop Magazzino ha contribuito notevolmente al successo di alcune<br />

iniziative del <strong>Centro</strong>, in particolar modo di grande rilievo è stato il corso del cinema i cui<br />

risultati hanno superato le aspettative, grande è sato l’impegno della coop nel cercare<br />

risorse nel territorio, anche se non si sono raggiunti risultati concreti, ma riteniamo che si<br />

sia attivato un processo che potrà essere sviluppato nel prossimo anno<br />

b. la presenza nella équipe di un’assistente sociale<br />

c. il miglioramento dei rapporti con gli altri servizi del DSM, già da alcuni anni comunque<br />

buoni, che ha consentito l’invio di un’utenza adeguata al nostro progetto<br />

d. il contatto costante con il IV Municipio che ci ha visto lavorare insieme sia sugli inserimenti<br />

lavorativi sia sulle residenze<br />

quali sono le possibili spiegazioni di eventuali limiti e insuccessi;<br />

a. le scarse risorse economiche e di personale a disposizione e una scarsa recettevità del<br />

territorio.<br />

b. l’altro grande problema è la difficoltà di dimissione degli utenti più cronicizzati<br />

le modifiche che si pensa di apportare per raggiungere gli obiettivi prefissati.<br />

a. proseguire sulla strada intrapresa e dove possibile potenziarla<br />

b. continuare a collaborare con il Municipio cercando cercando di implementare le iniziative<br />

già in corso<br />

c. concordare con tutti i Centri Diurni della ASLRMA delle sinergie e un’ottimizzazione delle<br />

risorse e delle competenze, trovando sia dei punti di ampia collaborazione, sia delle<br />

differenziazioni degli obiettivi, in accordo con la Direzione del DSM<br />

d. anche il rapporto con i servizi del Dipartimento sono migliorati e da qualche mese<br />

partecipiamo alle riunioni di équipe dei due ambulatori, sono stati scritti dei protocolli<br />

d’intesa con le comunità, gli ambulatori, Colpo d’Ala (il servizio del DSM per il trattamento<br />

degli adolescenti). Sono diversi anni che collaboriamo con appuntamenti mensili con<br />

l’équipe della comunità del nostro territorio, cosa che ha comportato notevoli miglioramenti<br />

nella gestione dei casi<br />

Specificare:<br />

in merito all’utenza:<br />

• il numero degli utenti complessivamente coinvolti nello sviluppo del progetto;<br />

nel 2010 i pazienti coinvolti sono stati 47, con una media giornaliera di 15 utenti al’interno del<br />

<strong>Centro</strong> <strong>Diurno</strong> e altri 10 utenti all’esterno del <strong>Centro</strong><br />

• il numero degli utenti dimessi (indicare per ognuno età/tempo di permanenza nel CD/motivazione);<br />

è stato dimesso un paziente<br />

T.G. anni 47 ha frequentato dal 2000, termine percorso riabilitativo<br />

7


• il numero degli utenti che hanno abbandonato (indicare per ognuno età/tempo di permanenza nel<br />

CD;<br />

gli abbandoni sono stati 2<br />

A.M. anni 24 paziente proveniente dalla comunità Marcigliana ha frequentato pochissimo per<br />

scarsa compliance<br />

P.A. anni 23 ha frequentato pochissimo per scarsa compliance<br />

in merito ad ogni attività:<br />

• realizzata:il numero degli utenti previsti/numero utenti che hanno effettivamente frequentato e le<br />

motivazioni di eventuali differenze significative;<br />

a. La frequenza ai laboratori ha corrisposto alle aspettative, sia da parte dei pazienti già<br />

conosciuti che di quelli di nuovo inserimento che nel 2010 sono stati numerosi<br />

b. E’ stata fissata una data per il 17 dicembre al Baobab, da gestire unitamente agli altri CD<br />

della ASL Roma A, per promuovere le attività dei nostri Centri, riflettere sul futuro, mostrare<br />

i risultati ottenuti nel corso dell’anno, integrarsi con altre realtà del territorio.<br />

• non realizzata: spiegarne le ragioni;<br />

tutte le attività sono state regolarmente svolte<br />

• Indicare l’eventuale realizzazione di eventi/pubblicazioni/etc. attraverso le quali sono state<br />

divulgate le attività del CD e/o che hanno coinvolto i cittadini del territorio;<br />

la divulgazione delle attività del centro è avvenuta attraverso le associazioni dei familiari, alcune<br />

scuole del quartiere con le quali si è tentata una collaborazione, con gli operatori del IV Municipio.<br />

Abbiamo partecipato a delle giornate sulla prevenzione organizzate dal IV Distretto della ASL RMA<br />

che ha coinvolto alcune scuole medie del quartiere. Alcuni dei nostri utenti che frequentano il<br />

laboratorio di scrittura sono stati premiati per le loro composizioni, altri utenti che frequentano il<br />

laboratorio audio-video hanno effettuato le riprese dell’evento. Abbiamo in questo contesto fatto<br />

conoscere agli alunni e insegnati delle scuole coinvolte il lavoro svolto dal <strong>Centro</strong> <strong>Diurno</strong>.<br />

Come negli anni passati un’altra occasione di divulgazione è la rappresentazione teatrale che<br />

vedrà coinvolti un gran numero di utenti del <strong>Centro</strong> <strong>Diurno</strong> che frequentano il laboratorio di teatro<br />

finanziato dalla Regione Lazio, quest’anno verrà effettuata presso l’ex Lanificio Luciani in via di<br />

Pietralata.<br />

3. Le modalità di progettazione<br />

Descrivere le modalità utilizzate per la stesura del progetto presentato al Dipartimento Promozione dei<br />

Servizi Sociali e della Salute – U.O. Disabilità e Disagio Mentale - del Comune di Roma per l’anno<br />

2011. In particolare, indicare se alla costruzione del progetto hanno partecipato il responsabile della<br />

cooperativa, gli operatori della ASL, gli operatori della cooperativa, i tecnici dei laboratori: “come” sono<br />

stati coinvolti, su quale ambito, con quale peso decisionale e per quale ragione e/o scopo.<br />

Come negli anni passati il progetto è stato elaborato dal responsabile del <strong>Centro</strong> con il presidente della<br />

Cooperativa, con tutti gli operatori ASL e discusso con i tecnici della Coop. Il monitoraggio delle attività<br />

è costante per tutto l’anno e c’è una continua condivisione sia con il personale sanitario sia con la coop<br />

(responsabile e tecnici)<br />

8


Analogamente dire se alla costruzione del progetto hanno partecipato gli utenti e/o i familiari del CD,<br />

descrivendo, anche in questo caso: “come” sono stati coinvolti, su quale ambito, con quale peso<br />

decisionale e per quale ragione e/o scopo.<br />

Non sono stati coinvolti i familiari mentre gli utenti sono aggiornati sui cambiamenti in corso e sulle<br />

motivazioni di tali cambiamenti. Costante è il monitoraggio con gli utenti sull’andamento dei laboratori,<br />

sul livello di soddisfazione e sulle eventuali difficoltà.<br />

4. Il progetto<br />

Gli obiettivi del progetto<br />

Presentare gli obiettivi che si intendono raggiungere con il progetto complessivo.<br />

In particolare discutere:<br />

il rapporto tra gli obiettivi e le finalità del centro;<br />

la significatività degli obiettivi rispetto all’utenza (nell’utenza sono considerati sia gli utenti che i<br />

familiari);<br />

la fattibilità degli obiettivi;<br />

Nel corso del 2010 10 utenti in una fascia compresa tra i 18 e i 35 anni hanno frequentato il corso del<br />

cinema con regolarità e con eccellenti risultati, i docenti del corso sono rimasti entusiasti<br />

dell’esperienza e hanno deciso di continuare con lo stesso gruppo l’esperienza per il prossimo anno.<br />

Gli utenti hanno garantito una partecipazione molto alta al corso, mostrando una fortissima<br />

motivazione e competenza. I docenti, tutti professionisti del settore, hanno ritenuto opportuno, oltre<br />

che possibile, la partecipazione a dei festival presentando dei corti. Con sorpresa, anche nostra,<br />

hanno valutato i nostri utenti fra i migliori dei corsi tenuti nelle loro scuole. Va infine sottolineato come<br />

l’équipe curante, insieme al servizio sociale, ha finanziato, come progetto terapeutico, ad uno dei<br />

partecipanti al corso l’iscrizione per il prossimo anno alla scuola di cinema Sentieri Selvaggi all’interno<br />

della loro normale programmazione didattica.<br />

Entro la fine dell’anno organizzaremo una giornata di presentazione del lavoro svolto e dei prodotti<br />

girati rivolta all’interno del nostro ambito socio-sanitario ma soprattutto all’ambiente del cinema. La<br />

rivista specializzata di cinema “EIDOS cinema psyche ed arti visive” in un articolo sul numero<br />

attualmente in commercio parla della nostra esperienza.<br />

La struttura<br />

Descrivere la struttura del <strong>Centro</strong> diurno.<br />

Il locale di via <strong>Pasquariello</strong> 8 è situato al primo piano di uno dei palazzoni delle case popolari in un<br />

quartiere al confine tra la Serpentara e Fidene. È di circa 150 mq ed è composto da un salone molto<br />

grande e da tre stanze. Nel salone si tengono i gruppi e si trascorre tutto il tempo non strutturato; una<br />

stanza è utilizzata per gli accoglimenti e i colloqui, mentre nelle altre due si svolgono i laboratori.<br />

I bagni sono quattro, uno per ogni stanza.<br />

Il contesto<br />

Descrivere il contesto in cui è ubicato il <strong>Centro</strong> diurno (caratteristiche della zona e del quartiere in cui si<br />

trova, mappatura delle risorse che in esso si possono trovare).<br />

Spiegare perché il contesto descritto è significativo per il progetto proposto (obiettivi-utenza-attività).<br />

Il quartiere è povero di iniziative e non esistono punti di aggregazione, un classico quartiere dormitorio.<br />

Abbiamo mantenuto i contatti con la biblioteca circoscrizionale attivati lo scorso anno, infatti alcuni<br />

nostri pazienti continuano a frequentarla, in diverse occasioni i laborastori di scrittura e di audio video<br />

si sono recati a consultare e prendere in prestito libri utili alle attività dei laboratori.<br />

Attiva anche una convenzione con la piscina comunale.<br />

9


Vanno segnalati, anche se per ora infruttuosi, i contatti unitamente intrapresi dalla presidente della<br />

coop Magazzino e dalla nostra assistente sociale, con il IV Municipio al fine di individuare locali<br />

disponibili nel quartiere.<br />

Attualmente siamo in trattativa con il IV Distretto al fine di acquisire delle stanze libere in una scuola<br />

pubblica vicina al <strong>Centro</strong> <strong>Diurno</strong>, date in utilizzo appunto al IV Distretto.<br />

La visibilità (strategie di comunicazione e promozione) del <strong>Centro</strong> all’esterno.<br />

Illustrare attraverso quali attività si intende far conoscere all’esterno il <strong>Centro</strong>.<br />

Chiarire come la visibilità del <strong>Centro</strong> può influenzare il raggiungimento degli obiettivi e più in generale<br />

del successo del progetto presentato.<br />

All’interno del progetto cinema si è realizzato un corto nel quale gli utenti hanno curato tutte le fasi<br />

della produzione, dal soggetto, sceneggiatura, riprese, recitazione ad eccezione del montaggio e altri<br />

sono in via di realizzazione all’interno del territorio della IV Circ., uno dei quali è un documentario sullo<br />

stabilimento dell’Acqua Sacra, una fonte storica del quartiere Montesacro.<br />

Con il prossimo anno uno degli obiettivi è quello di partecipare a delle manifestazioni<br />

cinematografiche, in collaborazione con altri Centri Diurni della ASL RMA in particolar modo Palestro e<br />

Boemondo con i quali è stato già raggiunto un accordo.<br />

Le attività di supporto allo sviluppo del progetto<br />

Descrivere e analizzare le attività di coordinamento e verifica previste (che possono riguardare: i<br />

percorsi individuali degli utenti; il progetto annuale; il lavoro degli operatori; il funzionamento del centro<br />

in generale).<br />

Uno strumento che già nella progettazione favoisce e sviluppa le attività di coordinamento è aver<br />

concepito la quasi totalità delle attività come in stretta interdipendenza le une alle altre, il confronto non<br />

solo è opportuno, ma indispensabile visto che il lavoro di ogni laboratorio è strettamente interconnesso<br />

con gli altri. Questo coordinamento è quindi attivo e continuamente monitorato sui laboratori, sui<br />

pazienti, sugli operatori e sul funzionamento del <strong>Centro</strong>. La verifica è, anche in funzione delle risorse<br />

che abbiamo a disposizione, empirica: si è realizzato ciò che avevamo programmato o non si è<br />

realizzato, i pazienti hanno avuto dei miglioramenti o non li hanno avuti, si è creato un sollievo alle<br />

famiglie oppure no.<br />

Descrivere e argomentare le attività di formazione previste rivolte agli operatori del <strong>Centro</strong>,<br />

specificando se si tratta degli operatori ASL e/o del privato sociale.<br />

La cooperativa Magazzino per tutto l’anno ha svolto attività di formazione agli operatori. Gli operatori<br />

sanitari del <strong>Centro</strong> frequentano tanti corsi di formazione organizzati dal Dipartimento, personalmente<br />

ho attivato un corso di formazione per i terapisti della riabilitazione del DSM recentemente assunti con<br />

contratti a temine, nella convinzione che questa figura professionale sia di grande importanza, non<br />

solo come supporto, nella realizzazione del progetto. Sempre compatibilmente con le risorse grande<br />

attenzione è posta al confronto e discussione sulle fasi del progetto e sulla sua attuazione con gli<br />

operatori della coop. In questa funzione notevole è stato il contributo del presidente della coop<br />

Magazzino.<br />

Descrivere e argomentare le attività di supervisione previste rivolte agli operatori del <strong>Centro</strong>,<br />

specificando se si tratta degli operatori ASL e/o del privato sociale.<br />

Gli operatori ASL del <strong>Centro</strong> usufruiscono di regolari supervisioni organizzate dal Modulo<br />

Dipartimentale e portano in discussione ciclicamente il proprio lavoro<br />

Descrivere e argomentare le attività di documentazione dei percorsi degli utenti e delle attività del<br />

<strong>Centro</strong> (i diari, le schede presenza, ecc.).<br />

Le presenze degli utenti sono quotidianamente registrate dal sistema informatizzato<br />

10


Le collaborazioni con altri<br />

a) Indicare la presenza di collaborazioni con altri (ad esempio: enti, associazioni, agenzie,<br />

organizzazioni, gruppi, servizi) esplicitando:<br />

- l’elenco dettagliato dei soggetti coinvolti;<br />

- le attività e le iniziative svolte;<br />

- le ragioni che sono alla base di tale collaborazione;<br />

- le modalità con cui si attuano;<br />

- il ruolo del <strong>Centro</strong> diurno e degli altri soggetti coinvolti;<br />

- l’eventuale collaborazione con altri Centri diurni.<br />

Il centro collabora con la facoltà di psicologia non solo per quanto riguarda i tirocini Il DSM del IV<br />

Modulo, unitamente con il DSM della Roma E e l’Ospedale Sant’Andrea hanno attivato un corso di<br />

Laurea per Terapisti della riabilitazione e il responsabile del <strong>Centro</strong> è tra i docenti del corso. Il corso di<br />

laurea prevede che i tirocini degli studenti vengano svolti anche all’interno del nostro centro.<br />

È anche stata attivata una convenzione tra l’Ospedale Sant’Andrea e il DSM della ASL RMA per cui<br />

alcuni studenti del Sant’Andrea svolgeranno una parte del loro tirocinio nelle nostre strutture.<br />

b) Fornire una rappresentazione grafica delle relazioni e delle collaborazioni del centro diurno<br />

utilizzando lo schema riportato di seguito che include quattro diverse figure geometriche in<br />

considerazione dei differenti soggetti che costituiscono la rete del centro diurno. Lo schema deve<br />

essere personalizzato in base allo stato reale delle relazioni, indicando all’interno delle singole figure i<br />

nominativi dei soggetti e collegandoli utilizzando la linea – continua o tratteggiata - in considerazione<br />

dell’intensità della relazione (vedi legenda). Si precisa che lo schema può essere modificato,<br />

ampliando o riducendo il numero delle figure, per poter rappresentare al meglio la rete coinvolta nelle<br />

attività.<br />

11


Legenda<br />

Ambiti della relazione:<br />

Servizi sanitari (es.: CSM, Comunità terapeutiche, Centri diurni,<br />

SERT, altro)<br />

Istituti di istruzione: scuole e università<br />

Organismi del territorio/Istituzioni (es.: associazioni<br />

culturali/sportive/di volontariato, Banca del tempo, biblioteche, teatri,<br />

C.O.L., Municipi, cooperative, enti di formazione – come UPTER e scuole<br />

per ECDL - , centri sociali, Province e Regioni, altro)<br />

Aziende profit (es.: supermercati, esercizi commerciali, istituti<br />

di credito, artigiani, altro)<br />

Intensità/frequenza della relazione:<br />

continua<br />

periodica o saltuaria<br />

13


5. Le attività 10<br />

Le attività del progetto<br />

<strong>Progetto</strong> fotografia<br />

Spiegare:<br />

• Le modalità di realizzazione e la durata;<br />

• Le caratteristiche specifiche dell’attività in relazione agli utenti che la frequenteranno, precisando<br />

eventuali elementi trasformativi oppure la consolidata validità;<br />

Analizzare la coerenza tra gli obiettivi che l’attività si pone e quelli complessivi del progetto.<br />

Questa attività prevede la realizzazione di un lavoro fotografico in stile reportage creato dagli utenti<br />

con l’obiettivo di raccontare i loro luoghi: la casa, il quartiere e il <strong>Centro</strong> <strong>Diurno</strong>.<br />

Durerà per l’intero anno e gli incontri avverranno per due volte alla settimana, per un totale di 5 ore<br />

settimanali.<br />

Tale attività mira a stimolare, attraverso la fotografia, la percezione di sé in relazione al contesto in cui<br />

gli utenti vivono.<br />

L’attività di fotografia è rivolta alla maggior parte degli utenti del <strong>Centro</strong> <strong>Diurno</strong>, i quali saranno stimolati<br />

a confrontarsi con la propria realtà e con quella degli altri.<br />

I risultati dell’attività<br />

Descrivere i risultati attesi con la realizzazione della attività in esame.<br />

Inoltre argomentare perché questi risultati si ritengono significativi rispetto all’utenza ed agli obiettivi<br />

Da questa attività potrebbe scaturire una mostra fotografica che racconti come l’utenza psichiatrica<br />

percepisca i luoghi dell’intimità, casa, quartiere e centro diurno; ciò potrebbe avvicinare la cittadinanza<br />

alla realtà psichiatrica, marando al superamento dello stigma.<br />

Tra i risultati attesi si evidenziano l’aumento della motivazione, un forte coinvolgimento, una continuità<br />

di lavoro ed una condivisione tra i partecipanti al progetto.<br />

Le attività di supporto allo sviluppo dell’attività<br />

Descrivere le attività previste di coordinamento, verifica, valutazione e documentazione che riguardano<br />

la specifica attività in esame.<br />

Tale attività potrebbe interfacciarsi con il progetto cinema iniziato già da quest’anno, e ovviamente<br />

collaborare i modo fattivo con gli altri laboratori del centro diurno.<br />

Rapporti e collaborazioni con il territorio<br />

Indicare ed argomentare se, per la realizzazione dell’attività in esame, si intende attivare una<br />

collaborazione con realtà esterne al <strong>Centro</strong>, indicando con quali soggetti e con quale partecipazione si<br />

costruisce la collaborazione.<br />

Proprio per la sua struttura e per le sue finalità tale attività mira anche a rapportarsi con il territorio. Gli<br />

utenti dovranno scattare fotografie inerenti il loro quartiere, la loro casa, quindi questo permetterà di<br />

immergersi nella realtà esterna.<br />

Ci sarà uno stretto rapporto tra l’utenza e il quartiere di appartenenza.<br />

10 N.B. Questa parte deve essere compilata per ciascuna attività del progetto (socializzante, sportiva, formativa,<br />

culturale, ludica).<br />

14


5. Le attività 11<br />

Le attività del progetto<br />

Laboratorio di scrittura<br />

II gruppo di scrittura si tiene due volte a settimana ed è in stretto contatto con quello di informatica e<br />

con quello di fotografia. E' quello che fornisce il materiale per la rivista.<br />

Nel 2010 il laboratorio ha continuato a mantenere il suo ruolo di contenitore e legame tra le diverse<br />

esperienze vissute nel centro e sentite e rielaborate in maniera totalmente diversa da ogni persona del<br />

gruppo. Affianco a questo obiettivo fondamentale è emersa la necessità di provare a “guardare fuori”,<br />

oltre che a “guardarsi dentro”. Guardare al contesto sociale in cui si vive, prestare orecchio alle notizie<br />

del tg, spesso ascoltate distrattamente o per nulla, ed elaborare così degli articoli relativi a “fatti” che<br />

non toccano solo noi (utenti e operatori del centro) ma tutti.<br />

Nel perseguire questi obiettivi il laboratorio ha lavorato nel corso dell’anno alla stesura di altri due<br />

numeri della rivista Ferment@ in collaborazione con il laboratorio di grafica e ingfromatica, e alla<br />

collaborazione con il laboratorio di fotografia per un nuovo progetto.<br />

- Un numero della rivista è stato dedicato alla pubblicazione degli elaborati del gruppo inviati ad<br />

un concorso proposto dalla Comunità Terapeutica di Minturno sul tema “Sogno e Realtà”.<br />

- L’altro numero è stato invece dedicato a “I fatti 2010”, in cui ogni mese, tra i vari fatti ascoltati<br />

fuori o avvenuti dentro al centro, se ne è scelto uno, di particolare rilevanza per il gruppo o per<br />

una persona nello specifico: si è quindi passati dal raccontare l’arrivo di un nuovo laboratorio<br />

all’ “evento” della neve in città, da un disegno creato e mai sperato alla morte di Sandra e<br />

Raimondo, dalla sconfitta ai mondiali, alla tragedia di Druisburg, al valore della musica per<br />

ognuno di noi (et al.). L’attenzione ha continuamente fluttuato dal dentro al fuori, come<br />

dovrebbe poter essere in ogni vita, ma come spesso e mal volentieri, non è.<br />

- La collaborazione con il lab.di fotografia è consistita nel lavorare insieme alla progettazione e<br />

scrittura di un libro su F. Fellini, di cui il gruppo, nel 2009, ha visto diversi film. I protagonisti del<br />

libro, ancora in corso d’opera, sono e saranno gli utenti che, attraverso una narrazione “in stile<br />

felliniano” fatta di immagini, ricordi, recensioni, aneddoti, uscite, foto, disegni, racconteranno se<br />

stessi e, parallelamente, il grande regista, i luoghi dei suoi film, il suo spirito.<br />

Nel 2009, oltre all’usuale collegamento con i laboratori di grafica e fotografia, ha collaborato con un<br />

laboratorio di teatro finanziato dalla Regione Lazio che ha portato alla rappresentazione di due<br />

spettacoli al Palladium, unitamente alle comunità terapeutiche “Tarsia” della ASLRMA e quella della<br />

RMB di piazza Urbania, con la rappresentazione de “L’Orlando furioso”<br />

Il laboratorio di scrittura ha steso la sceneggiatura dello spettacolo nella quale ciascun paziente ha<br />

proposto una personale rilettura del testo, discussa ed elaborata insieme al regista ed all’attrice del<br />

gruppo teatrale. Ha successivamente lavorato alla realizzazione di due numeri della rivista Ferment@<br />

di cui uno interamente dedicato allo spettacolo messo in scena.<br />

L'esperienza di scrittura proposta, accanto alI'obiettivo di "produrre" materiale per Ia rivista, è<br />

innanzitutto intesa come un'esperienza di relazione positiva tra operatore e utente/gruppo di utenti<br />

all'interno della quale si vuole favorire l'emergere delle risorse, delle parti "sane", presenti all'interno di<br />

ogni utente che prende parte all' attività.<br />

Lavorare con Ia scrittura significa Iavorare suI "poter scrivere" che implica un ascolto e un contatto con<br />

Ia propria produzione immaginativa, difficile da gestire perchè sentita spesso dall'utente come<br />

"eccessiva", assente, poco interessante. Lo Scrivere, (e quindi il pensare, il sentire, il chiarire, il<br />

11 N.B. Questa parte deve essere compilata per ciascuna attività del progetto (socializzante, sportiva, formativa,<br />

culturale, ludica).<br />

15


comunicare), può rappresentare dunque un'importante esperienza di contatto: con la parola detta<br />

(magari mai detta), ascoltata, sbagliata, cambiata, modificabile; con il proprio sentire e con l'altro<br />

(immaginario o concreto) che ascolta, al quale si parla. Nello scrivere è quindi presente un continuo<br />

passaggio dall'Io al Tu perche sempre, anche se a volte inconsapevolmente, è presente un<br />

interlocutore al quale ci si rivolge.<br />

Le parole allora, a seconda di come vengono usate, possono diventare muri di difesa rispetto all'altro<br />

o ponti attraverso cui è possibile comunicare, lavorando sulla possibilità di cambiare punto di vista,<br />

vedere l'altro, ascoltarlo, poter stare in una relazione.<br />

All'interno di questa progetto sono quindi continuamente implicati sia aspetti tecnici che fortemente<br />

trasformativi.<br />

La coerenza tra gli obiettivi che l'attività si pone e quelli complessivi del progetto sono diversi ma<br />

riassumibili nel fatto che il lavoro di scrittura è lo spazio dove Ie diverse esperienze quotidiane delIa<br />

vita del centro, delle attività, hanno la possibilità di essere elaborate, metabolizzate.<br />

I risultati attesi sono: un continuo miglioramento da parte dei pazienti di sviluppare capacità cognitive<br />

ed emotive che migliorino sensibilmente la loro qualità della vita. Pensare e conoscere Ie proprie<br />

emozioni è infatti un prerequisito indispensabile per consolidare processi di cambiamento. Altro<br />

importante obiettivo è quello della creazione di un gruppo di lavoro connotato dal potenziamento<br />

nell’ascolto critico della produzione di ciascun membro del gruppo.<br />

Gli obiettivi che l'attività si propone e i risultati attesi, si riferiscono quindi alla possibilità di poter<br />

riaccendere un interesse reale verso se stessi e verso l' altro, interesse spesso inesistente o fugace in<br />

questo tipo di utenza.<br />

Rapporti e collaborazioni con il territorio<br />

Il laboratorio collaborerà con il progetto cinema ad esempio lavorando su delle sceneggiature con<br />

modalità che si articoleranno nel dettaglio in corso d’opera oltre alla consueta collaborazione con i<br />

laboratori di foto-video e grafica. Si stanno progettando e ricercando contatti per una maggiore<br />

diffusione della rivista e per proseguire con il cineforum (fuori dal finanziamento comunale), unitamente<br />

al laboratorio di fotografia, anche all'esterno facendo riferimento ai professionisti coinvolti nel progetto<br />

cinema.<br />

5. Le attività 12<br />

Le attività del progetto<br />

Attività di cucina<br />

Il laboratorio consiste nello stabilire una ricetta da preparare, fare la lista della spesa, fare la spesa,<br />

realizzare insieme la ricetta, assaggiarla insieme, commentarla e raccontare la modalità di<br />

preparazione.<br />

La preparazione di un pasto, o una parte del pasto, comporta:<br />

1. Apprendere un procedimento (che ha a che fare con una fondamentale parte della cura di sé).<br />

12 N.B. Questa parte deve essere compilata per ciascuna attività del progetto (socializzante, sportiva, formativa,<br />

culturale, ludica).<br />

16


2. Collaborare con altri nello svolgimento del compito.<br />

3. Condividere un piacere (che è quello dell'assaggio).<br />

4. Avere un contatto con l'esterno, per quanto riguarda l'acquisto degli ingredienti.<br />

5. Focalizzare sugli ingrendienti della stagione (che comporta un aggancio alla realtà).<br />

6. Rimemorare momenti di socialità (in famiglia, per esempio, un familiare che faceva una<br />

determinata pietanza)<br />

7. Confrontarsi tra le varie provenienzi regionali degli utenti e le varie usanze.<br />

I risultati attesi da quest'attività sono molto diversificati a seconda degli utenti e delle loro capacità. Con<br />

determinati utenti si può mirare, alla preparazione in autonomia, altri, di poter portare avanti una parte<br />

del procedimento autonomamente, altri, la sola partecipazione ad una parte del procedimento è un<br />

obiettivo da raggiungere e consolidare.<br />

Quest'attività può facilmente avvalersi della collaborazione con l'attività di fotografia e di informatica, in<br />

quanto si può fotografare il procedimento, e scrivere la ricetta al computer, dando così agli utenti le<br />

ricette delle pietanze preparate.<br />

Quest'anno abbiamo cercato di realizzare delle ricette seguendo le stagioni. Un altro criterio che ho<br />

utilizzatoè quello della ripetizione di parti, come la preparazione del sugo, della crema, della pasta<br />

frolla, della pasta all'uovo, in modo di favorire la memorizzazione del procedimento. E a fine anno,<br />

proporre una ricetta, semplice, cercando di fare lavorare gli utenti nel modo più autonomo possibile.<br />

5. Le attività 13<br />

Le attività del progetto<br />

Attività di Informatica:<br />

1) grafica<br />

Spiegare:<br />

• Le modalità di realizzazione e la durata;<br />

• Le caratteristiche specifiche dell’attività in relazione agli utenti che la frequenteranno, precisando<br />

eventuali elementi trasformativi oppure la consolidata validità;<br />

Il laboratorio di grafica è aperto a tutti gli utenti ed è prima di tutto un laboratorio di progettazione<br />

all'interno del quale confrontare le proprie idee.<br />

Qualsiasi progetto (rivista, calendari, ricettario, locandina, etc) viene pensato e discusso in ogni<br />

dettaglio (contenuti, colori, immagini, posizione e grandezza testo) e successivamente viene<br />

trasformato in una bozza cartacea.<br />

Nella fase successiva la bozza cartacea diventa il modello per realizzare un file grafico.<br />

Gli utenti con maggiori risorse, e che frequentano questo corso già da un po', hanno raggiunto un<br />

livello minimo di autosufficienza che permette loro di realizzare piccole porzioni di questo file. Gli utenti<br />

con minori risorse o che frequentano da poco o saltuariamente possono contribuire anch'essi perché<br />

l'operatore indica la successione delle operazione da seguire.<br />

Questo laboratorio si svolge tre volte a settimana ed i programmi utilizzati sono due: Quark Xpress e<br />

Photoshop.<br />

Quark Xpress è un programma di impaginazione professionale che consente la stampa sia in un<br />

service sia in tipografia. Esso è molto complesso ma ha il vantaggio di poter realizzare delle pagine<br />

master, ovvero, delle pagine personalizzate richiamabili numerose volte. Questa caratteristica fa si che<br />

gli utenti con maggiori risorse si dedichino principalmente alla elaborazione della pagina master dando<br />

13 N.B. Questa parte deve essere compilata per ciascuna attività del progetto (socializzante, sportiva, formativa,<br />

culturale, ludica).<br />

17


la possibilità agli utenti con minori risorse di fare anche solo piccoli aggiustamenti ma fondamentali per<br />

realizzazione del progetto.<br />

Questo schema oramai collaudato viene confermato anche per il 2011.<br />

I risultati dell'attività<br />

Descrivere i risultati attesi con la realizzazione delle attività in esame.<br />

Inoltre argomentare perché questi risultati si ritengono significativi rispetto all'utenza ed agli obiettivi.<br />

Rafforzare le dinamiche di gruppo; migliorare le competenze di entrambi i software citati sopra e far<br />

sentire tutti gli utenti partecipi sia della progettazione sia della realizzazione del progetto.<br />

Le attività di supporto allo sviluppo dell'attività<br />

Descrivere le attività previste di coordinamento, verifica, valutazione e documentazione che riguardano<br />

la specifica attività in esame.<br />

Il laboratorio di grafica è di supporto alle attività degli altri laboratori in particolare al laboratorio di<br />

scrittura (rivista e libro su Fellini) e al laboratorio di fotografia (libro su Fellini). Per queste attività sono<br />

previste molte riunioni di coordinamento tra questi laboratori.<br />

Rapporti e collaborazioni con il territorio<br />

Indicare ed argomentare se, per la realizzazione dell'attività in esame, si intende attivare una<br />

collaborazione con realtà esterne al <strong>Centro</strong>, indicando con quali soggetti e con quale partecipazione si<br />

costruisce la collaborazione.<br />

Nel 2010 abbiamo realizzato i layout grafici per una brochure e un affiche per il CSM di Via Monte<br />

Tomatico relativa ad un convegno scientifico. La stessa cosa è stata fatta per la Comunità Ripa<br />

Grande relativamente ad un altro convegno.<br />

In questi giorni stiamo ultimando il layout grafico di un calendario per l'anno 2011 in formato A3<br />

orizzontale sempre per la Comunità Ripa Grande.<br />

Per la realizzazione di questi progetti sono state necessarie alcune visite per capire le esigenze dei<br />

soggetti coinvolti e per scambiarsi idee, opinioni e materiale digitale.<br />

Nel 2011 si potrebbe dedicare una minima parte delle ore del progetto a contattare alcune strutture<br />

sanitarie per far conoscere questi lavori di grafica per iniziare altre collaborazioni.<br />

2) impaginazione della rivista Ferment@<br />

Spiegare le modalità di realizzazione e la durata;<br />

le caratteristiche specifiche dell'attività in relazione agli utenti che la frequentano, precisando eventuali<br />

elementi trasformativi oppure la consolidata validità. Analizzare la coerenza tra gli obiettivi che l'attività<br />

si pone e quelli complessivi del progetto.<br />

18


Una volta a settimana il laboratorio di grafica viene svolto insieme al laboratorio di scrittura. Le attività<br />

principali sono: trascrivere al computer i testi prodotti durante il laboratorio di scrittura, progettare la<br />

parte grafica della rivista, scegliere/progettare immagini.<br />

In questo laboratorio anche gli utenti con minori risorse possono dare un valido supporto alla<br />

realizzazione della rivista dettando e trascrivendo testi, facendo proposte su argomenti e grafica.<br />

Questo laboratorio si svolge una volta a settimana ed i programmi utilizzati sono tre: Word, Quark<br />

Xpress e Photoshop.<br />

Questo schema oramai collaudato viene confermato anche per il 2011.<br />

I risultati dell'attività<br />

Descrivere i risultati attesi con la realizzazione delle attività in esame.<br />

Inoltre argomentare perché questi risultati si ritengono significativi rispetto all'utenza ed agli obiettivi.<br />

Rafforzare le dinamiche di gruppo; migliorare le competenze informatiche e far sentire tutti gli utenti<br />

partecipi sia della progettazione sia della realizzazione della rivista.<br />

Le attività di supporto allo sviluppo dell'attività<br />

Descrivere le attività previste di coordinamento, verifica, valutazione e documentazione che riguardano<br />

la specifica attività in esame.<br />

Questo laboratorio viene svolto insieme al laboratorio di scrittura e sono in stretto collegamento anche<br />

con quello fotografia.<br />

Sono previste molte riunioni di coordinamento e di verifica tra i tre laboratori.<br />

Rapporti e collaborazioni con il territorio<br />

Indicare ed argomentare se, per la realizzazione dell'attività in esame, si intende attivare una<br />

collaborazione con realtà esterne al <strong>Centro</strong>, indicando con quali soggetti e con quale partecipazione si<br />

costruisce la collaborazione.<br />

La rivista viene spedita e distribuita in oltre 300 strutture sanitarie e non, sia interne al DSM sia in tutto<br />

il territorio nazionale.<br />

19


5. Le attività 14<br />

<strong>Progetto</strong> cinema<br />

Le premesse sono le stesse dello scorso anno, ovvero che il centro diurno <strong>Pasquariello</strong> è connotabile<br />

dagli esordi della propria Attività, dalla Formazione nel settore foto audio-video dalla produzione della<br />

Rivista Fermenta. Annovera un CD musicale con testi di canzoni a cura dei propri utenti, un libro di<br />

fotografie, un libro di poesie. Raccogliendo questo percorso pregresso, riteniamo proponibile un<br />

progetto che ne rappresenti l’avanzamento consequenziale ed esponenziale.<br />

Il Corso di Cinema organizzato dal <strong>Centro</strong> <strong>Diurno</strong> <strong>Pasquariello</strong> e la Coop. Sociale Magazzino, è stato<br />

progettato nel 2009 prevedendo una fase di sperimentazione nel corso dell’anno 2010. Il Corso è<br />

stato ideato per offrire a giovani pazienti l’opportunità di ricevere stimoli culturali ed informazioni<br />

professionali attraverso l’incontro diretto con esperti del settore e produrre, con la guida di<br />

professionisti, due cortometraggi ed un video clip.<br />

E’ stato formato un gruppo di 10 pazienti con diagnosi medio-gravi, in età 20-35 anni ed un curriculum<br />

scolastico con diploma o laurea.<br />

Sin dalle prime lezioni la risposta alla proposta formativa ha sorpreso oltre le aspettative l’équipe<br />

specialistica ed i docenti che si sono incontrati con i ragazzi. Il clima degli incontri è stato sempre<br />

caratterizzato da una piacevole vivacità negli scambi, capacità di analisi critica e di operare<br />

collegamenti sulla base di una approfondita conoscenza del cinema dell’ultimo ventennio. Questa<br />

vivacità, solitamente sopita nel paziente con patologia psichiatrica grave, è stata peraltro indicata dai<br />

docenti superiore alla media rispetto ai gruppi con cui essi interagiscono nella didattica di routine.<br />

Altro elemento importante è rappresentato dalla crescita o comunque dalla costanza della<br />

motivazione. Il corso si svolge presso sedi esterne, spesso lontane dalle zone abitative, che richiedono<br />

un notevole impegno per rispettare la puntualità degli incontri e la cadenza del calendario formativo.<br />

Nonostante queste difficoltà si sono avute solo due defezioni e per motivi oggettivi (salute e<br />

trasferimento al’estero dell’utente).<br />

Il gruppo ha prodotto un primo cortometraggio lavorando con la Scuola di Cinema “Sentieri Selvaggi”.<br />

La fase di pre produzione e la realizzazione del set è stata attuata dai pazienti, con le indicazioni dei<br />

docenti che hanno poi curato la fase di post produzione . Il corto ha già ricevuto critiche positive per<br />

l’originalità della sceneggiatura e l’accuratezza della realizzazione.<br />

E’ stato prodotto un altro cortometraggio con la DWB Comunication, finalizzato all’apprendimento di<br />

alcune tecniche di ripresa all’esterno e della fase di montaggio; il tema del corto documentava inoltre<br />

una realtà del IV Municipio (La fonte dell’acqua sacra) per cui, partendo da uno studio del quartiere, ha<br />

consentito un contatto con realtà ivi presenti quali botteghe artigiane ed uffici.<br />

Un’altra fase del progetto ha portato alla realizzazione di un videoclip. Anche in questo caso si è partiti<br />

da una conoscenza diretta, attraverso un lavoro cognitivo di analisi, sintesi e ricerca di significati, del<br />

prodotto – videoclip per poi passare alla creazione e realizzazione pratica utilizzando un brano<br />

musicale scelto dal gruppo.<br />

Questa esperienza ha dimostrato come un lavoro di produzione di strumenti cinematografici, corti o<br />

videoclip, presenti molte valenze positive: partendo da un dichiarato interesse per la musica e per il<br />

cinema gli utenti hanno la possibilità di compiere un lavoro che coinvolge in modo integrato le loro<br />

facoltà cognitive (attenzione, memoria, pensiero simbolico) e le loro emozioni; si va al di là della<br />

fruizione passiva del prodotto cinematografico, anch’essa valida:nella produzioni diretta di corti e video<br />

14 N.B. Questa parte deve essere compilata per ciascuna attività del progetto (socializzante, sportiva, formativa,<br />

culturale, ludica).<br />

20


il mondo interno può manifestarsi e prendere forma sperimentando il senso dell’esistere e dell’essere<br />

efficace nella creazione concreta e nella condivisione del gruppo.<br />

Un ulteriore risvolto si è avuto con una borsa di studio per un corso di montaggio presso la scuola<br />

“Sentieri selvaggi” per un’utente che sta frequentando il corso.<br />

Obiettivi<br />

La conoscenza di una Disciplina partendo dallo studio dello Strumento, fino alla sua Realizzazione.<br />

Il compimento di un processo decennale che approdi ad un risultato empirico e verificabile: la<br />

realizzazione di un prodotto cinematografico.<br />

L’incontro tra le risorse di Persone affette da disagio psichico che si affacciano all’offerta formativa di<br />

un <strong>Centro</strong> <strong>Diurno</strong>, e le risorse di una rosa di Professionisti del Cinema che accettano di confrontarsi,<br />

insegnando il proprio Lavoro, con un mondo di interlocutori poco conosciuto.<br />

La conclusione di un ciclo di Attività Formativa di lunga durata, che non lasci elusi gli aspetti tecnici<br />

(teorici e pratici) dell’argomento preso in esame, né le possibili sinergie interne al <strong>Centro</strong> <strong>Diurno</strong> con i<br />

corsi formativi già in essere, né le sinergie con il Territorio di riferimento e con tutti i singoli<br />

professionisti o Enti che si occupano di Cinema e che dunque sono stati coinvolti.<br />

Un Prodotto finale che parli del Territorio cittadino o municipale: occasione di identità e di<br />

appartenenza.<br />

La visibilità del Prodotto. Un’uscita finale attraverso il canale del Web, o attraverso una proiezione<br />

presso una Sala cinematografica.<br />

Strumenti<br />

Durante lo svolgimento dei Corsi rispettivamente di foto audio-video e di scrittura, curati dai rispettivi<br />

Tecnici Formatori di consolidata esperienza nel settore del disagio psichico, andiamo a inserire un<br />

Corso completo sul cinema, suddiviso in moduli che affrontano i vari argomenti articolandone il<br />

contenuto in incontri diversificati, a cura di Professionisti della Materia.<br />

Ci avvaliamo della Scuola di Cinema “SENTIERI SELVAGGI”con i propri insegnanti di Regia,<br />

Sceneggiatura e Ripresa, le aule e le attrezzature; di una sala di Montaggio della Società DBW<br />

Communication.<br />

Localizzazione<br />

Prevalentemente le sedi delle Strutture partecipanti.<br />

Per il prossimo anno vogliamo continuare a sviluppare il progetto cinema prevalentemente nella sua<br />

parte più operativa. Quindi non riprendiamo le parti teoriche affrontate lo scorso anno e abbiamo<br />

affidato alla scuola di cinema Sentieri Selvaggi e alla società DBW l’elaborazione di un progetto.<br />

Entrambe hanno aderito con entusiamo alla proposta di continuare l’esperienza iniziata nel 2010. Il<br />

gruppo iniziale di 10 utenti è rimasto stabile e vista l’ottima tenuta proponiamo di continuare con il<br />

gruppo dello scorso anno e di inserire un paio di utenti nuovi. Di seguito riportiamo quanto da loro<br />

inviatoci.<br />

21


QuickTime e un<br />

decompressore<br />

sono necessari per visualizzare quest'immagine.<br />

Spett.le <strong>Centro</strong> <strong>Diurno</strong> <strong>Pasquariello</strong> ASLRMA<br />

Oggetto: proposta formativa WORKSHOP VIDEO di terzo livello<br />

Presentazione:<br />

il WORKSHOP VIDEO di terzo livello è finalizzato alla realizzazione di uno o più<br />

prodotti audiovisivi in alta definizione che saranno realizzati sul territorio della<br />

IV circ. di Roma. Le riprese saranno post-prodotte presso la sede operativa<br />

della DBW Communication srl di Viale Gioacchino Rossini 7 Roma. Durante il<br />

corso, per il quale prevediamo un numero massimo di otto studenti, sarà<br />

messo a disposizione materiale didattico audiovisivo e cartaceo, telecamere<br />

professionali HD, una sala di montaggio Avid Nitris HD e tutte le attrezzature<br />

per la ripresa del suono in presa diretta.<br />

Il corso:<br />

la didattica si articola in n°3 incontri, dedicati alla definizione di un soggetto e<br />

di un piano di lavorazione, della durata di 3 ore (per un totale di 9 ore) da<br />

svolgersi presso il locali del <strong>Centro</strong> <strong>Diurno</strong> di riferimento per i corsisti, in n°4<br />

laboratori di ripresa della durata di 5 ore (per un totale di 20 ore) e in n°4<br />

laboratori di montaggio della durata di 6 ore (per un totale di 24 ore)<br />

Durante i quattro laboratori di ripresa gli studenti si divideranno in due gruppi<br />

composti da quattro persone e realizzeranno le riprese.<br />

I laboratori di montaggio e postproduzione si svolgeranno presso una sala di<br />

montaggio e post-produzione della DBW Communication. I due gruppi di lavoro<br />

saranno affiancati da un montatore professionista. In questa sede i filmati<br />

montati, saranno finalizzati e masterizzati su supporto ottico digitale.<br />

I docenti:<br />

il corso prevede la presenza di un docente, di un tutor e di un editor.<br />

Il docente sarà Stefano Rebechi , regista e produttore televisivo, il tutor sarà<br />

Stefano Bonetti, video maker e regista televisivo, mentre l’editor sarà Valentina Cesari, montatrice<br />

professionista.<br />

Sede Fiscale: DBW Communication s.r.l. - Via Tuscolana 63 - 00182 Rome IT - P.I. 06389811008<br />

Sede Operativa: DBW Communication s.r.l. - Viale G. Rossini n 7 - 00198 Rome IT<br />

Ph./Fax +39 06 97600548 - www.dbwcommunication.it - info@dbwcommunication.it<br />

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QuickTime e un<br />

decompressore<br />

sono necessari per visualizzare quest'immagine.<br />

Curriculum docenti:<br />

Stefano Rebechi, regista e produttore, realizza documentari e reportage per le<br />

reti Rai, l’emittente La7 e per diversi canali tematici via satellite (Rai Edu, Cult<br />

Network, Rai Sat, Al Jazeera …).<br />

Ha curato come direttore artistico, producer, e regista la realizzazione di molti<br />

canali tematici temporanei via satellite. Ha realizzato e prodotto spot<br />

pubblicitari, filmati promozionali e documentari industriali. Per l’agenzia<br />

Pentastudio cura, per il mercato italiano, la comunicazione audiovisiva del<br />

carrier satellitare Eutelsat.<br />

Si è occupato di video arte, realizzando video installazioni, spettacoli<br />

multimediali e live performance.<br />

Come docente ha tenuto un corso di regia del documentario, per la facoltà di<br />

Scienze della Comunicazione all’università di Roma “La Sapienza” e dal 2002<br />

insegna Teorie e tecniche del montagio presso L’Istituto Europeo del Design di<br />

Roma.<br />

Stefano Bonetti, video maker, regista operatore video, lavora dal 1990 nel<br />

campo delle produzioni audiovisive. Tra le varie produzioni ha curato la regia<br />

della “Casa del grande fratello” dal 2007 al 2010, le regie esterne del<br />

programma “Bastardi” per Comedy Central (sky), la regia del programma “Non<br />

è mai troppo tardi” di Rai 2, e la regia dei servizi esterni “Cominciamo bene<br />

estate” di rai 3.<br />

Valentina Cesari, laureata al DAMS è montatrice professionista dal 1999.<br />

Costi:<br />

docente, 29 ore = € 290<br />

tutor, 20 ore = € 200<br />

editor, 24 ore = € 240<br />

attrezzature audio/video e sede = € 0<br />

sala di montaggio = € 450<br />

supporti ottici = € 50<br />

Totale = € 1.230 + iva<br />

TOTALE € 1476<br />

Distinti saluti<br />

Stefano Rebechi<br />

Sede Fiscale: DBW Communication s.r.l. - Via Tuscolana 63 - 00182 Rome IT - P.I. 06389811008<br />

Sede Operativa: DBW Communication s.r.l. - Viale G. Rossini n 7 - 00198 Rome IT<br />

Ph./Fax +39 06 97600548 - www.dbwcommunication.it - info@dbwcommunication.it<br />

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Il cinema è un’invenzione del futuro<br />

www.sentieriselvaggi.it<br />

www.scuolasentieriselvaggi.it<br />

____________________________________________________________________________<br />

PROGETTI DI CORSI DI CINEMA PER IL CENTRO DIURNO PASQUARIELLO<br />

TRE CORSI MONOGRAFICI: SCENEGGIATURA, REGIA, RIPRESA<br />

e un laboratorio operativo “Fare un documentario”<br />

- SECONDA ANNUALITA’ -<br />

Presentazione<br />

I corsi della Scuola di Cinema Sentieri selvaggi si caratterizzano per una laboratorialità che si<br />

accompagna, in modo piacevole, a una teoria di base comunque coinvolgente. Il principio che<br />

perseguiamo è sempre lo stesso: imparare facendo. Un principio semplice che dà sempre ottimi<br />

risultati. Gli allievi sono incentivati a partecipare, a provare, a mettersi in gioco.<br />

In tale ottica, continuiamo a credere e a proporre docenti capaci di mettere assieme straordinarie<br />

esperienze e ottime abilità comunicative e interrelazionali. E, ovviamente, garantiamo un contesto<br />

capace di agevolare le esperienze e sollecitare sperimentazioni: questo è il motivo che ci spinge a far<br />

utilizzare le macchine professionali che mettiamo sempre a disposizione, a ipotizzare obiettivi<br />

concreti, a mirare a realizzazioni capaci di sollecitare soluzioni ai mille problemi che la messa in<br />

scena propone.<br />

Anche realtà più complesse traggono beneficio da un’impostazione capace di trasmettere conoscenze<br />

in modo chiaro, lineare, pratico col dichiarato intento di proporre linguaggi – quelli dell’audiovisivo –<br />

sempre accattivanti, utili a narrare sogni, speranze, fantasie ma capaci, anche, di diventare<br />

competenze spendibili, perché no, nel mondo del lavoro e della professione.<br />

Consuntivo della prima annualità<br />

Il corso tenuto dalla Scuola di Cinema Sentieri Selvaggi si è articolato in due fasi distinte dedicate<br />

rispettivamente all'alfabetizzazione di base del linguaggio e della tecnica dell'audio video (con la<br />

produzione di un cortometraggio) e alla storia, analisi e produzione del videoclip. I ragazzi del <strong>Centro</strong><br />

<strong>Diurno</strong> <strong>Pasquariello</strong> hanno risposto molto positivamente agli stimoli e alle proposte dei docenti,<br />

instaurando un rapporto di fiducia reciproco e nei confronti dei docenti, arricchendo i passaggi di lavoro<br />

e discussione in maniera originale e appassionata. Hanno anche dimostrato motivazioni forti nei<br />

confronti di questo mezzo di espressione e delle tecniche e linguaggi che esso comporta, oltre a<br />

dimostrare aree di competenza e propria passione in alcuni casi anche inaspettata, elemento che ha<br />

permesso anche ai docenti di arricchire il proprio bagaglio professionale.<br />

Incontri<br />

Si prevedono, per ogni materia, 3 incontri di 4 ore l’uno per complessive 36 ore (a parte va considerato<br />

il laboratorio operativo).<br />

________________________________________________________________________ Associazione<br />

Culturale Sentieri selvaggi Scuola di Cinema - Servizi per l'editoria e il cinema - Web Magazine Via<br />

Carlo Botta 19 - 00184 Roma – Tel . (+39)-06.96049768 e-mail: info@sentieriselvaggi.it P.IVA 08913001007-<br />

C.F. 97314610581<br />

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www.scuolasentieriselvaggi.it<br />

___________________________________________________________________________________<br />

Per sceneggiatura barà la presenza di un docente mentre per regia e ripresa è prevista la presenza di<br />

un docente e di un tutor tecnico.<br />

Costi lezioni (gruppi di circa 6/8 allievi)<br />

Docente x 36 ore = 360 + iva<br />

Tutor x 24 ore = 240 + iva<br />

Sede x 9 incontri complessivi = 450 + iva<br />

Attrezzature e materiali di consumo = 0<br />

Totale € 1050 + iva<br />

TOTALE € 1260<br />

SECONDA ANNUALITA’: I PROGRAMMI<br />

SCENEGGIATURA<br />

Partire da un’idea condivisa: il brainstorming.<br />

Pianificare le ricerche.<br />

Ricerche.<br />

REGIA<br />

Esercizi di messa in scena: raccontare un paesaggio.<br />

Esercizi di messa in scena: raccontare un oggetto.<br />

Esercizi di messa in scena: raccontare un luogo.<br />

Esercizi di messa in scena: raccontare una persona.<br />

RIPRESA<br />

Esercitazioni di ripresa: raccontare con un piano sequenza.<br />

Montaggio in macchina.<br />

L’intervista: piani e contro piani.<br />

Immagini descrittive.<br />

Immagini emotive.<br />

Immagini simboliche.<br />

Immagini estetiche.<br />

Il punto di vista.<br />

LABORATORIO “Fare un documentario”<br />

8 incontri di 5 ore presso la sede di Sentieri selvaggi (per un totale di 40 ore), con un docente<br />

e un tutor.<br />

____________________________________________________________________________<br />

Associazione Culturale Sentieri selvaggi Scuola di Cinema - Servizi per l'editoria e il cinema - Web<br />

Magazine Via Carlo Botta 19 - 00184 Roma – Tel . (+39)-06.96049768 e-mail: info@sentieriselvaggi.it P.IVA<br />

08913001007- C.F. 97314610581<br />

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Il cinema è un’invenzione del futuro<br />

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____________________________________________________________________________<br />

INCONTRO 1<br />

Visionamento di documentari.<br />

Analisi e riflessioni.<br />

INCONTRO 2<br />

Scegliere un tema, scegliere un argomento.<br />

INCONTRO 3<br />

Un sopralluogo per definire le immagini: fontane, scorci, luoghi, visi,…<br />

INCONTRO 4<br />

Scelta di musiche.<br />

INCONTRO 5<br />

Organizzazione: chi fa cosa quando.<br />

INCONTRO 6<br />

Riprese.<br />

INCONTRO 7<br />

Prepararsi al montaggio: visionamento delle immagini.<br />

Un premontato da fare tutti assieme.<br />

FUORI CORSO<br />

(Finalizzazione del montaggio.)<br />

INCONTRO 8<br />

Visionamento collettivo.<br />

Costi laboratorio<br />

Docente x 40 ore = 400 + iva<br />

Tutor x 40 ore = 400 + iva<br />

Noleggio attrezzature = 300 + iva<br />

Sede x 8 incontri = 400 + iva<br />

Finalizzazione/Montaggio = 200 + iva<br />

TOTALE € 1700 + iva<br />

Totale € 2040<br />

Totale due sezioni del progetto € 3300<br />

Coordinamento generale: Federico Chiacchiari 373.7181916<br />

Direzione dei corsi: Demetrio Salvi 338.9924436<br />

Docente:<br />

Bruno Fruttini<br />

Tutor:<br />

Nicola di Vico<br />

____________________________________________________________________________<br />

Associazione Culturale Sentieri selvaggi Scuola di Cinema - Servizi per l'editoria e il cinema - Web<br />

Magazine Via Carlo Botta 19 - 00184 Roma – Tel . (+39)-06.96049768 e-mail: info@sentieriselvaggi.it P.IVA<br />

08913001007- C.F. 97314610581<br />

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5. Le attività 15<br />

Le attività del progetto<br />

Attività corso ECDL<br />

Nel corso del 2010 tre utenti hanno superato l’esame del primo livello, gli stessi hanno tentato anche il<br />

secondo livello ed uno dei tre l’ha superato<br />

Il corso si svolgerà secondo le stesse modalità del 2010 dove si è strutturato un corso formativo<br />

attraverso il quale i partecipanti possano acquisire la conoscenza base sia teorica che pratica del<br />

computer e del sistema operativo Windows XP. Il corso è finalizzato a conseguire la preparazione<br />

necessaria per affrontare gli esami necessari ad ottenere la patente europea del computer (ECDL). Si<br />

prevede quindi di seguire, in base aIle specifiche competenze e capacita degli utenti, la suddivisione<br />

del materiale nei seguenti 7 moduli del livello Core:<br />

1- Concetti di base delIa Tecnologia dell'informazione<br />

2- Uso del computer e gestione dei files<br />

3- Elaborazione testi<br />

4- Fogli elettronici<br />

5- Database<br />

6- Strumenti di presentazione<br />

7- Reti informatiche<br />

Nel corso dell’anno<br />

Lo scopo e quello di offrire all'utente non solo una base formativa finalizzata ad un eventuale<br />

auspicabile inserimento lavorativo, ma anche la possibilità di raggiungere in modo graduale un<br />

obiettivo che può essere ritenuto significativo. Può quindi essere utile al fine di accrescere la capacita<br />

di provare interesse o di sviluppare una motivazione.<br />

II corso richiede esercitazioni che si prevede di realizzare in collaborazione con Ie attività del <strong>Centro</strong>,<br />

come testi di scrittura o materiale foto-video da utilizzare nelle presentazioni.<br />

Visti i buoni risultati del corso e data l’evoluzione del centro verso un’utenza giovanile abbiamo<br />

raddoppiato le ore a disposizione del corso che quindi passa da una a due volte alla settimana e sarà<br />

indirizzato ad una utenza prevalentemente esterna al centro valutando eventualmente l’opportunità di<br />

offrire anche altre attività ai pazienti frequentanti il corso.<br />

15 N.B. Questa parte deve essere compilata per ciascuna attività del progetto (socializzante, sportiva, formativa,<br />

culturale, ludica).<br />

27


6. Altre attività<br />

Attività rivolte alla famiglia<br />

Descrivere le singole attività che coinvolgono direttamente i familiari degli utenti e le modalità con cui si<br />

intende svolgerle.<br />

Analizzare le finalità specifiche delle attività, indicando come queste si collocano nel progetto<br />

complessivo. Inoltre specificare se le attività presentano caratteristiche di innovazione.<br />

Tutti i familiari sono seguiti e supportati nel percorso che il paziente svolge al <strong>Centro</strong>, ogni famiglia ha<br />

uno spazio, con una frequenza che varia da situazione a situazione, di colloquio con il personale del<br />

<strong>Centro</strong> mirati alIa comprensione e sostegno delle difficoltà che possono essere presenti, in alcuni<br />

momenti acuti. Frequenti sono anche i contatti telefonici, li segnaliamo perché rappresentano un<br />

importante strumento di lavoro e monitoraggio, vengono mantenuti non soltanto nei momenti di<br />

difficoltà e assorbono una mole di lavoro non indifferente che a volte anche a noi non risulta del tutto<br />

evidente. Spesso rappresentiamo uno snodo importante per la famiglia e diventiamo punto di<br />

riferimento e raccordo dei vari interventi ambulatoriali, sociali, riabilitativi. Quando questa raccordo<br />

funziona bene e tutti gli attori collaborano i risultati sono estremamente positivi. Si tengono anche degli<br />

incontro con tutti i familiari. Insieme a loro e alIa coop ci stiamo impegnando ad una maggiore<br />

diffusione e visibilità delle nostre attività. Uno degli obiettivi raggiunti nel corso degli anni per quanta<br />

riguarda Ie famiglie e la creazione di un gruppo molto solidale e organizzato, con funzioni efficienti di<br />

auto mutuo aiuto, tra di loro c'e una fitta rete e i contatti al di Ia delle riunioni o dei colloqui sono molto<br />

frequenti.<br />

Attività con le associazioni di familiari<br />

Descrivere le attività che coinvolgono (oppure rivolte a) le associazioni di familiari.<br />

Analizzare le finalità specifiche delle attività, indicando come queste si collocano nel progetto<br />

complessivo. Inoltre specificare se le attività presentano caratteristiche di innovazione.<br />

Con le famiglie c’è sempre stato un dialogo e contatto diretto e continuativo, tanto che una delle<br />

associazioni “Oltre le barriere”, è nata dai genitori che frequentavano e che ancora frequentano il<br />

centro. Con l’associazione nel tempo abbiamo organizzato eventi e condiviso i percorsi terapeutici<br />

Il contatto con l’associazione dei familiari è intenso, collaborativo e di discussione. Noi crediamo che i<br />

familiari costituiscano una risorsa importantissima, fondamentale, ma ciò non significa che dobbiamo<br />

assecondare Ie loro richieste, anzi nel corso degli anni ci sono state discussioni molto intense e di<br />

totale disaccordo, ma poi si è sempre trovata un'intesa e un rispetto reale e profondo tra noi e loro.<br />

Da novembre 2010 si terrranno, nella sede dell’ambulatorio del DSM di via Lablache, dei gruppi<br />

multifamiliari rivolti anche ai familiari del <strong>Centro</strong> <strong>Diurno</strong> che vorranno parteciparvi.<br />

Attività con le associazioni di utenti<br />

Descrivere le attività che coinvolgono (oppure rivolte a) le associazioni di utenti.<br />

Analizzare le finalità specifiche delle attività, indicando come queste si collocano nel progetto<br />

complessivo. Inoltre specificare se le attività presentano caratteristiche di innovazione.<br />

Uno dei nostri pazienti è stato vicepresidente dell' Associazione La Rondine e altri hanno partecipato<br />

saltuariamente aIle iniziative dell'associazione, continuremo a cercare di favorire punti di incontro e di<br />

adesione.<br />

28


7. La fattibilità dell’attività informatica prestampa 16<br />

Descrivere la fattibilità di ciascuna attività del progetto utilizzando la tabella che segue.<br />

Numero di utenti<br />

Indicare il numero degli utenti che partecipano con continuità all’attività proposta.<br />

I pazienti coinvolti sono 9<br />

Frequenza<br />

Si chiede di specificare:<br />

la frequenza settimanale e mensile dell’attività;<br />

3 volte a settimana circa 12 al mese<br />

la durata di ciascuno incontro/laboratorio (in ore);<br />

4 ore<br />

la frequenza complessiva nell’anno dell’attività.<br />

132 incontri<br />

Inoltre occorre correlare la frequenza con gli obiettivi dell’attività.<br />

La frequenza è congrua al raggiungimento degli obiettivi di formazione<br />

Sede<br />

Si chiede di esplicitare:<br />

se l’attività è svolta all’interno del CD o all’esterno;<br />

all’interno<br />

le caratteristiche del luogo in cui si svolge (anche le dimensioni);<br />

una stanza grande adeguata al numero dei partecipanti<br />

Trasporti<br />

Se l’attività è realizzata all’esterno del centro devono essere indicati i mezzi<br />

utilizzati per gli spostamenti degli utenti.<br />

Strumentazione<br />

(macchinari e<br />

materiali)<br />

Si chiede di descrivere:<br />

la strumentazione che già si possiede per svolgere l’attività in esame;<br />

3 computer, due stampanti, uno scanner<br />

la strumentazione che deve essere acquisita per svolgere l’attività in esame.<br />

Altri 2 computer<br />

Operatori<br />

(ASL di cooperativa)<br />

Si chiede di indicare il numero complessivo di operatori che partecipano alla<br />

realizzazione della attività in esame, specificando se si tratta di operatori ASL, di<br />

cooperativa integrata alla ASL, di operatori / artigiani di cooperativa sociale o<br />

maestri d’arte.<br />

1 operatore coop<br />

16 N.B. Questa parte deve essere compilata per ogni attività proposta dal <strong>Centro</strong>.<br />

29


7. La fattibilità del progetto foto 17<br />

Descrivere la fattibilità di ciascuna attività del progetto utilizzando la tabella che segue.<br />

Numero di utenti<br />

Indicare il numero degli utenti che partecipano con continuità all’attività proposta.<br />

È rivolta a 12 utenti alcuni interni al <strong>Centro</strong><br />

Frequenza<br />

Si chiede di specificare:<br />

la frequenza settimanale e mensile dell’attività;<br />

1 a settimana 4 al mese<br />

la durata di ciascuno incontro/laboratorio (in ore);<br />

4 ore<br />

la frequenza complessiva nell’anno dell’attività.<br />

44 incontri<br />

Sede<br />

Si chiede di esplicitare:<br />

se l’attività è svolta all’interno del CD o all’esterno;<br />

all’interno<br />

le caratteristiche del luogo in cui si svolge (anche le dimensioni);<br />

una stanza grande adeguata al numero dei partecipanti<br />

Trasporti<br />

Se l’attività è realizzata all’esterno del centro devono essere indicati i mezzi<br />

utilizzati per gli spostamenti degli utenti.<br />

Esterna<br />

Strumentazione<br />

(macchinari<br />

materiali)<br />

e<br />

Si chiede di descrivere:<br />

la strumentazione che già si possiede per svolgere l’attività in esame;<br />

3 computer, due stampanti, uno scanner<br />

la strumentazione che deve essere acquisita per svolgere l’attività in esame.<br />

Altri 2 computer<br />

Operatori<br />

(ASL di cooperativa)<br />

Si chiede di indicare il numero complessivo di operatori che partecipano alla<br />

realizzazione della attività in esame, specificando se si tratta di operatori ASL, di<br />

cooperativa integrata alla ASL, di operatori / artigiani di cooperativa sociale o<br />

maestri d’arte.<br />

1 operatore coop<br />

17 N.B. Questa parte deve essere compilata per ogni attività proposta dal <strong>Centro</strong>.<br />

30


7. La fattibilità dell’attività cucina 18<br />

Descrivere la fattibilità di ciascuna attività del progetto utilizzando la tabella che segue.<br />

Numero di utenti<br />

Indicare il numero degli utenti che partecipano con continuità all’attività proposta.<br />

10 utenti<br />

Frequenza<br />

Si chiede di specificare:<br />

la frequenza settimanale e mensile dell’attività;<br />

1 volta a settimana 4 mese<br />

la durata di ciascuno incontro/laboratorio (in ore);<br />

4 ore e mezza<br />

la frequenza complessiva nell’anno dell’attività.<br />

44 incontri<br />

Sede<br />

Si chiede di esplicitare:<br />

se l’attività è svolta all’interno del CD o all’esterno;<br />

all’interno, si esce per fare la spesa<br />

le caratteristiche del luogo in cui si svolge (anche le dimensioni);<br />

è un salone molto grande<br />

Trasporti<br />

Se l’attività è realizzata all’esterno del centro devono essere indicati i mezzi<br />

utilizzati per gli spostamenti degli utenti.<br />

Interno<br />

Strumentazione<br />

(macchinari<br />

materiali)<br />

e<br />

Si chiede di descrivere:<br />

la strumentazione che già si possiede per svolgere l’attività in esame;<br />

una cucina elettrica con forno e vari accessori da cucina<br />

la strumentazione che deve essere acquisita per svolgere l’attività in esame.<br />

Gli eventuali utensili o piccoli elettrodomestici usurati<br />

Operatori<br />

(ASL di cooperativa)<br />

Si chiede di indicare il numero complessivo di operatori che partecipano alla<br />

realizzazione della attività in esame, specificando se si tratta di operatori ASL, di<br />

cooperativa integrata alla ASL, di operatori / artigiani di cooperativa sociale o<br />

maestri d’arte.<br />

1 operatore coop<br />

18 N.B. Questa parte deve essere compilata per ogni attività proposta dal <strong>Centro</strong>.<br />

31


7. La fattibilità dell’attività corso ECDL 19<br />

Descrivere la fattibilità di ciascuna attività del progetto utilizzando la tabella che segue.<br />

Numero di utenti<br />

Indicare il numero degli utenti che partecipano con continuità all’attività proposta.<br />

8 utenti<br />

Frequenza<br />

Si chiede di specificare:<br />

la frequenza settimanale e mensile dell’attività;<br />

2 volte a settimana 8 al mese<br />

la durata di ciascuno incontro/laboratorio (in ore);<br />

4 ore<br />

la frequenza complessiva nell’anno dell’attività.<br />

88<br />

Sede<br />

Si chiede di esplicitare:<br />

se l’attività è svolta all’interno del CD o all’esterno;<br />

interno<br />

le caratteristiche del luogo in cui si svolge (anche le dimensioni);<br />

una stanza grande<br />

Trasporti<br />

Se l’attività è realizzata all’esterno del centro devono essere indicati i mezzi<br />

utilizzati per gli spostamenti degli utenti.<br />

Interno<br />

Strumentazione<br />

(macchinari<br />

materiali)<br />

e<br />

Si chiede di descrivere:<br />

la strumentazione che già si possiede per svolgere l’attività in esame;<br />

3 computer<br />

la strumentazione che deve essere acquisita per svolgere l’attività in esame.<br />

Altri 2 computer<br />

Operatori<br />

(ASL di cooperativa)<br />

Si chiede di indicare il numero complessivo di operatori che partecipano alla<br />

realizzazione della attività in esame, specificando se si tratta di operatori ASL, di<br />

cooperativa integrata alla ASL, di operatori / artigiani di cooperativa sociale o<br />

maestri d’arte.<br />

1 operatore coop<br />

19 N.B. Questa parte deve essere compilata per ogni attività proposta dal <strong>Centro</strong>.<br />

32


7. La fattibilità dell’attività foto audio-video 20<br />

Descrivere la fattibilità di ciascuna attività del progetto utilizzando la tabella che segue.<br />

Numero di utenti<br />

Indicare il numero degli utenti che partecipano con continuità all’attività proposta.<br />

10<br />

Frequenza<br />

Si chiede di specificare:<br />

la frequenza settimanale e mensile dell’attività;<br />

2 volte a settimana, 8 al mese<br />

la durata di ciascuno incontro/laboratorio (in ore);<br />

4 ore<br />

la frequenza complessiva nell’anno dell’attività.<br />

88<br />

Sede<br />

Si chiede di esplicitare:<br />

se l’attività è svolta all’interno del CD o all’esterno;<br />

una parte del lavoro viene svolta fuori per le riprese foto video<br />

le caratteristiche del luogo in cui si svolge (anche le dimensioni);<br />

oltre al gabinetto fotografico, viene utilizzata la stanza dei computer<br />

Trasporti<br />

Se l’attività è realizzata all’esterno del centro devono essere indicati i mezzi<br />

utilizzati per gli spostamenti degli utenti.<br />

A piedi o con mezzi pubblici<br />

Strumentazione<br />

(macchinari<br />

materiali)<br />

e<br />

Si chiede di descrivere:<br />

la strumentazione che già si possiede per svolgere l’attività in esame;<br />

ingranditore, macchina fotografica, videocamera, computer<br />

la strumentazione che deve essere acquisita per svolgere l’attività in esame.<br />

Operatori<br />

(ASL di cooperativa)<br />

Si chiede di indicare il numero complessivo di operatori che partecipano alla<br />

realizzazione della attività in esame, specificando se si tratta di operatori ASL, di<br />

cooperativa integrata alla ASL, di operatori / artigiani di cooperativa sociale o<br />

maestri d’arte.<br />

1 operatore coop<br />

20 N.B. Questa parte deve essere compilata per ogni attività proposta dal <strong>Centro</strong>.<br />

33


7. La fattibilità dell’attività scrittura 21<br />

Descrivere la fattibilità di ciascuna attività del progetto utilizzando la tabella che segue.<br />

Numero di utenti<br />

Indicare il numero degli utenti che partecipano con continuità all’attività proposta.<br />

12<br />

Frequenza<br />

Si chiede di specificare:<br />

la frequenza settimanale e mensile dell’attività;<br />

2 volte a settimana 8 volte al mese<br />

la durata di ciascuno incontro/laboratorio (in ore);<br />

4 ore<br />

la frequenza complessiva nell’anno dell’attività.<br />

88<br />

Sede<br />

Si chiede di esplicitare:<br />

se l’attività è svolta all’interno del CD o all’esterno;<br />

Interno<br />

le caratteristiche del luogo in cui si svolge (anche le dimensioni);<br />

una stana grande<br />

a relazione tra le caratteristiche della sede e il numero degli utenti che<br />

partecipano e gli obiettivi dell’attività.<br />

Trasporti<br />

Se l’attività è realizzata all’esterno del centro devono essere indicati i mezzi<br />

utilizzati per gli spostamenti degli utenti.<br />

Interno<br />

Strumentazione<br />

(macchinari<br />

materiali)<br />

e<br />

Si chiede di descrivere:<br />

la strumentazione che già si possiede per svolgere l’attività in esame;<br />

3 computer<br />

la strumentazione che deve essere acquisita per svolgere l’attività in esame.<br />

Operatori<br />

(ASL di cooperativa)<br />

Si chiede di indicare il numero complessivo di operatori che partecipano alla<br />

realizzazione della attività in esame, specificando se si tratta di operatori ASL, di<br />

cooperativa integrata alla ASL, di operatori / artigiani di cooperativa sociale o<br />

maestri d’arte.<br />

1 operatore coop<br />

21 N.B. Questa parte deve essere compilata per ogni attività proposta dal <strong>Centro</strong>.<br />

34


7. La fattibilità del progetto cinema 22<br />

sceneggiatura, regia e ripresa<br />

Descrivere la fattibilità di ciascuna attività del progetto utilizzando la tabella che segue.<br />

Numero di utenti<br />

Indicare il numero degli utenti che partecipano con continuità all’attività proposta.<br />

10<br />

Frequenza<br />

Si chiede di specificare:<br />

la durata di ciascuno incontro/laboratorio (in ore)<br />

4 ore<br />

la frequenza complessiva nell’anno dell’attività.<br />

Un ciclo di 9 inconti ed un secondo di altri 8 incontri, per un totale di 17<br />

Sede<br />

Si chiede di esplicitare:<br />

se l’attività è svolta all’interno del CD o all’esterno;<br />

all’esterno<br />

le caratteristiche del luogo in cui si svolge (anche le dimensioni);<br />

le lezioni si terranno presso la sede della scuola di cinema “Sentieri Selvaggi”<br />

Trasporti<br />

Se l’attività è realizzata all’esterno del centro devono essere indicati i mezzi<br />

utilizzati per gli spostamenti degli utenti.<br />

Mezzi pubblici<br />

Strumentazione<br />

(macchinari e<br />

materiali)<br />

Si chiede di descrivere:<br />

la strumentazione che già si possiede per svolgere l’attività in esame;<br />

la strumentazione che deve essere acquisita per svolgere l’attività in esame.<br />

La strumentazione è messa a disposizione della scuola di cinema Sentieri<br />

Selvaggi<br />

Operatori<br />

(ASL di cooperativa)<br />

Si chiede di indicare il numero complessivo di operatori che partecipano alla<br />

realizzazione della attività in esame, specificando se si tratta di operatori ASL, di<br />

cooperativa integrata alla ASL, di operatori / artigiani di cooperativa sociale o<br />

maestri d’arte.<br />

2 docenti della scuola di cinema “Sentieri Selvaggi”<br />

22 N.B. Questa parte deve essere compilata per ogni attività proposta dal <strong>Centro</strong>.<br />

35


7. La fattibilità del progetto cinema 23<br />

workshop video<br />

Descrivere la fattibilità di ciascuna attività del progetto utilizzando la tabella che segue.<br />

Numero di utenti<br />

Indicare il numero degli utenti che partecipano con continuità all’attività proposta.<br />

8<br />

Frequenza<br />

Si chiede di specificare:<br />

la durata di ciascuno incontro/laboratorio (in ore)<br />

4 ore<br />

la frequenza complessiva nell’anno dell’attività.<br />

11 incontri<br />

Sede<br />

Si chiede di esplicitare:<br />

se l’attività è svolta all’interno del CD o all’esterno;<br />

una piccola parte all’interno la maggior parte all’esterno<br />

le caratteristiche del luogo in cui si svolge (anche le dimensioni);<br />

le lezioni si terranno in parte nei locali del <strong>Centro</strong> e altri presso la sede della<br />

società DBW<br />

Trasporti<br />

Se l’attività è realizzata all’esterno del centro devono essere indicati i mezzi<br />

utilizzati per gli spostamenti degli utenti.<br />

Mezzi pubblici<br />

Strumentazione<br />

(macchinari e<br />

materiali)<br />

Si chiede di descrivere:<br />

la strumentazione che già si possiede per svolgere l’attività in esame;<br />

la strumentazione che deve essere acquisita per svolgere l’attività in esame.<br />

I macchinari sono messi a disposizione dalla società DBW<br />

Operatori<br />

(ASL di cooperativa)<br />

Si chiede di indicare il numero complessivo di operatori che partecipano alla<br />

realizzazione della attività in esame, specificando se si tratta di operatori ASL, di<br />

cooperativa integrata alla ASL, di operatori / artigiani di cooperativa sociale o<br />

maestri d’arte.<br />

3 docenti della produzione e postproduzione DBW<br />

23 N.B. Questa parte deve essere compilata per ogni attività proposta dal <strong>Centro</strong>.<br />

36


7. La fattibilità del progetto foto<br />

Descrivere la fattibilità di ciascuna attività del progetto utilizzando la tabella che segue.<br />

Numero di utenti<br />

Indicare il numero degli utenti che partecipano con continuità all’attività proposta.<br />

I pazienti coinvolti sono 14<br />

Frequenza<br />

Si chiede di specificare:<br />

la frequenza settimanale e mensile dell’attività;<br />

2 volte a settimana circa 20 al mese<br />

la durata di ciascuno incontro/laboratorio (in ore);<br />

2,5 ore<br />

la frequenza complessiva nell’anno dell’attività.<br />

88 incontri<br />

Inoltre occorre correlare la frequenza con gli obiettivi dell’attività.<br />

La frequenza è congrua al raggiungimento degli obiettivi di formazione<br />

Sede<br />

Si chiede di esplicitare:<br />

se l’attività è svolta all’interno del CD o all’esterno;<br />

esterno<br />

le caratteristiche del luogo in cui si svolge (anche le dimensioni);<br />

la casa e il quartiere dove abita il paziente<br />

Trasporti<br />

Se l’attività è realizzata all’esterno del centro devono essere indicati i mezzi<br />

utilizzati per gli spostamenti degli utenti.<br />

Mezzi pubblici<br />

Strumentazione<br />

(macchinari e<br />

materiali)<br />

Si chiede di descrivere:<br />

la strumentazione che già si possiede per svolgere l’attività in esame;<br />

1 macchina fotografica digitale<br />

la strumentazione che deve essere acquisita per svolgere l’attività in esame.<br />

Altre 2 macchine fotografiche<br />

Operatori<br />

(ASL di cooperativa)<br />

Si chiede di indicare il numero complessivo di operatori che partecipano alla<br />

realizzazione della attività in esame, specificando se si tratta di operatori ASL, di<br />

cooperativa integrata alla ASL, di operatori / artigiani di cooperativa sociale o<br />

maestri d’arte.<br />

1 operatore coop<br />

37


8. Finanziamento richiesto al Comune di Roma<br />

Si chiede di descrivere l’utilizzo del finanziamento richiesto al Comune di Roma in base<br />

alle voci di spesa contenute nella tabella che segue.<br />

VOCI DI<br />

SPESA 24<br />

Personale tecnico e artigiano impiegato nelle attività<br />

Attività Ore annue Costo orario Totale<br />

ECDL 352 17.04 € 5998,08<br />

Scrittura 352 17.04 € 5998,08<br />

Fotovideo 352 17.04 € 5998,08<br />

Prestampa<br />

528 17.04 € 8997.12<br />

Grafica<br />

Informatica Di Base 176 17.04 € 2999.04<br />

Cucina 176 17.04 € 2999.04<br />

<strong>Progetto</strong> Foto 220 17.04 € 3748.80<br />

Corso Cinema DBW € 1496.00<br />

Corso Cinema<br />

€ 3300.00<br />

Sentieri Selvaggi<br />

Coordinamento 132 € 2249.28<br />

Materiale di consumo<br />

rivista<br />

€ 43783.52<br />

€ 6121.80<br />

€ 3375.00<br />

Attività ricreative (gite, altro), culturali, sportive.<br />

Trasporti per attività esterne € 2428.41<br />

Spese di gestione (massimo 5% della voce personale)<br />

€ 1751.34<br />

Totale € 57460.07<br />

9. Costo complessivo del progetto<br />

Finanziamenti richiesti<br />

al Comune di Roma<br />

per il progetto<br />

Altri finanziamenti<br />

Richiesti per questo progetto 25<br />

Totale complessivo<br />

per il progetto<br />

€ 57460.07 € 57460.07<br />

10. Altri finanziamenti e progetti in corso<br />

La Regione Lazio finanzia un progetto teatrale, il finanziamento è devoluto ad una associazione<br />

teatrale che da tre anni ci ha incluso nel suo progetto e quindi non è un finanziamento al <strong>Centro</strong><br />

<strong>Diurno</strong>, sebbene il <strong>Centro</strong> ne usufruisca.<br />

24 Compilare solo le voci che riguardano la realizzazione del progetto in esame.<br />

25<br />

Se un progetto è finanziato da istituzioni diverse indicare i finanziatori e il tipo di attività realizzate con quelle<br />

risorse.<br />

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