Deiulemar, un armatore âglocalâ a Torre del Greco - Porto & diporto
Deiulemar, un armatore âglocalâ a Torre del Greco - Porto & diporto
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ta ha trasportato nell’ultimo anno ben<br />
50 milioni di tonnellate di merce. Ma<br />
anche se ne rimane il core business il<br />
trasporto di carichi secchi non è l’<strong>un</strong>ico<br />
settore di attività <strong>del</strong> Gruppo <strong>Deiulemar</strong>.<br />
La crescente domanda di energia nel<br />
mondo ha spinto la <strong>Deiulemar</strong> Shipping<br />
S.p.A. ad affacciarsi nel settore<br />
<strong>del</strong> trasporto di gas liquefatto mediante<br />
l’acquisto di due gasiere, con capacità<br />
di 4000 mc ciasc<strong>un</strong>a. Un acquisto<br />
strategico per monitorare il mercato<br />
dall’interno ed affinare, eventualmente,<br />
nuove strategie di espansione. Ma non<br />
solo.<br />
Altro settore in cui il Gruppo <strong>Deiulemar</strong><br />
è attivo è il “Real Estate” che con<br />
acquisizioni di immobili prestigiosi, centri<br />
sportivi ed hotels costituisce per la<br />
società <strong>un</strong>a fonte di investimento strategico<br />
e di pregio. Recente l’accordo<br />
con Accor Hospitality, grazie al quale<br />
l’albergo Sakura, acquistato alc<strong>un</strong>i anni<br />
fa dall’imprenditrice italo-giapponese<br />
Dorotea Liguori, cambia proprietario e<br />
nome. Non più “Sakura” ma “Mercure<br />
Napoli - <strong>Torre</strong> <strong>del</strong> <strong>Greco</strong>” a sancirne<br />
l’inserimento nella catena Mercure <strong>del</strong><br />
gruppo Accor che in Italia conta 21 hotel<br />
mentre nel mondo sono 690 distribuiti<br />
in 59 Paesi.<br />
Un altro albergo di circa 18mila mq,<br />
sempre <strong>del</strong>la catena Accor, è ubicato<br />
nel centro storico di <strong>Torre</strong> <strong>del</strong> <strong>Greco</strong>,<br />
sulle ceneri <strong>del</strong> complesso immobiliare<br />
ex Molini Marzoli. Conta 9 piani, 70<br />
camere e 30 mini appartamenti di lusso,<br />
ristorante, centro benessere e sala<br />
congressi: <strong>un</strong> investimento di oltre 30<br />
milioni di euro che ha prodotto 40 nuovi<br />
posti di lavoro.<br />
Tornando allo shipping, la flotta è gestita<br />
principalmente con proprie risorse<br />
e professionalità: <strong>un</strong>a scelta che negli<br />
anni ha permesso <strong>un</strong>’attenta gestione<br />
dei costi rendendo la Società competitiva<br />
nel suo mercato oltre a far crescere<br />
professionalmente il personale<br />
che oggi riesce a gestire tutte le navi in<br />
ottemperanza alle normative nazionali<br />
ed internazionali. Anche oggi, attenta<br />
al mondo <strong>del</strong> lavoro sta investendo in<br />
risorse umane nazionali per implementare<br />
il personale italiano a bordo per<br />
tutte le categorie, in particolare la bassa<br />
forza, ma anche ufficiali italiani che<br />
andranno ad incrementare la marineria<br />
nazionale. Obiettivo? In tempi di grave<br />
crisi occupazionale, creare occasioni<br />
per i giovani. La <strong>Deiulemar</strong> non guarda<br />
solo al risultato economico, come sul<br />
fronte <strong>del</strong>l’occupazione è impegnata<br />
già da diversi anni nella sicurezza e in<br />
<strong>un</strong>’attenta gestione ambientale <strong>del</strong>le<br />
proprie attività. Con il percorso intrapreso<br />
dalla società per l’ottenimento<br />
<strong>del</strong>la certificazione <strong>del</strong> proprio Sistema<br />
di Qualità secondo la norma ISO 9001,<br />
nonché la certificazione ambientale<br />
ISO 14001 ha conseguito come prima<br />
società armatoriale in Europa la registrazione<br />
EMAS. Sta lavorando ad <strong>un</strong><br />
progetto di integrazione dei vari sistemi<br />
di gestione in atto (qualità, sicurezza,<br />
ambiente, salute e 231) per rendere<br />
l’applicazione degli stessi semplice ed<br />
efficace sia negli uffici di terra che a<br />
bordo <strong>del</strong>le navi.<br />
La strategia di DEIULEMAR Shipping<br />
S.p.A è orientata alla completa integrazione<br />
dei sistemi volontari di gestione<br />
in quelli già obbligatori, costituendo <strong>un</strong><br />
<strong>un</strong>ico Sistema di Gestione applicato<br />
Da sinistra in piedi Angelo Della Gatta e Leonardo Lembo,<br />
seduti Pasquale Della Gatta, Giuseppe Lembo e Michele Iuliano<br />
dalla società, a garanzia <strong>del</strong>l’efficienza,<br />
<strong>del</strong>la qualità e <strong>del</strong> rispetto ambientale<br />
<strong>del</strong>la propria attività.<br />
Patrizia Lupi<br />
Evoluzione <strong>del</strong> mercato dry<br />
Il vorticoso sviluppo industriale dei Paesi emergenti riflette <strong>un</strong> notevole<br />
aumento <strong>del</strong>la richiesta di materie prime. In particolare si nota che la Cina<br />
ha prodotto nel 2010 il 65% <strong>del</strong>l’acciaio mondiale e quest’anno prevede di incrementare<br />
ancor di più tale produzione. Questo comporta <strong>un</strong> aumento <strong>del</strong>le<br />
importazioni di iron ore nel prossimo quadrimestre rispetto alle stime previste<br />
con <strong>un</strong>a positiva inversione di tendenza nel mercato. Ciò, nonostante il<br />
continuo aumento di nuove <strong>un</strong>ità. Inoltre e’ da notare che il mercato indiano<br />
sta incrementando le importazioni, in particolare di “steaming coal” dal Sud<br />
Africa ed Indonesia, settore quest’ultimo, dove la <strong>Deiulemar</strong> è presente con<br />
diverse <strong>un</strong>ità. Bisogna p<strong>un</strong>tualizzare, in questo scenario globale, l’influenza<br />
negativa <strong>del</strong>la speculazione finanziaria che sta interessando il prezzo medio<br />
<strong>del</strong> fuel combustibile per le navi. In particolare occorre considerare chenegli<br />
ultimi mesi ad <strong>un</strong> prezzo medio <strong>del</strong> barile a circa 85 USD corrisponde <strong>un</strong><br />
prezzo medio <strong>del</strong> b<strong>un</strong>ker per le navi intorno ai 650 USD/tonn. Tale dato,<br />
confrontato con i valori di alc<strong>un</strong>i mesi fa (ottobre/dicembre 2010), quando<br />
ad <strong>un</strong> prezzo medio <strong>del</strong> barile di 83/84 USD corrispondeva <strong>un</strong> prezzo medio<br />
<strong>del</strong> b<strong>un</strong>ker per le navi di circa 450 USD/tonn, è la dimostrazione evidente di<br />
grossi movimenti speculativi in atto. Le regole <strong>del</strong> mercatosono dettate dai<br />
protagonisti maggiori. In questo momento storico dai paesi emergenti quali<br />
Cina, India e Brasile. C’è da chiedersi quale ruolo debbano assumere i paesi<br />
occidentali per non limitarsi solo a constatare questi grandi movimenti.<br />
settembre 2011 - 11