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01_gennaio - Porto & diporto

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ORTO&<strong>diporto</strong>IL MAGAZINE CHE APRE IL PORTO ALLA CITTÁTariffa R.O.C. Poste Italiane SpA - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/2/2004 n. 46) - art. 1, comma 1, DCB Napoli - ANNO VII - N. 1 - <strong>gennaio</strong> 2<strong>01</strong>2 - Costo singola copia € 2,50Seatec - Compotec 2<strong>01</strong>2also in english


editoriale / porto&<strong>diporto</strong>Concordia prima e dopoLa tragica vicenda dalla CostaConcordia lascia un profondosenso di sgomento in tutti noi,in tutti quelli che hanno vissuto la loroesperienza lavorativa sul mare o per ilmare. Scrivere da trenta anni di mare edi porti mi fa appartenere alla predettacategoria e mi consente di esternarealcune considerazioni che sono figliedella prima emotività: nel momentoin cui scrivo queste poche righe nonc’è ancora nessuna certezza, né sullecausa del disastro, né sul suo evolversinelle prime ore successive alla tragedia.Unica certezza il dolore per lamorte e l’ansia per la sorte dei dispersiancora numerosi in questo momento;e poi un’altra certezza ancora, strana,che si insinua tra gli altri pensieri, chequesto disastro potrà determinare unospartiacque, divenire un momento delprima e del dopo, prima del Costa Concordia,dopo la sua perdita. Perché daora non si parlerà solo di SOLAS o diregolamenti, ma sono sicuro che inizieràuna riflessione che coinvolgerà l’interosettore, una riflessione per ripensarela strutture stessa dello strumento principedel mercato crocieristico, la nave.Entrano in gioco i sistemi di sicurezza,le procedure, gli standard qualitativi ele loro applicazioni, ma cosa forse piùimportante ancora si dovranno ripensarele filosofie di mercato e quelledi gestione armatoriale: sicuramentel’indice sarà rivolto verso il gigantismoche sta producendo lo sviluppo e la costruzionedi navi sempre più grandi consempre più crocieristi a bordo. Naturalmentegli esperti studiano i sistemi perrendere sicuri tanti vacanzieri, ma il “sistema”ha un limite? Ci siamo arrivati?Si possono produrre tutte le procedureperfettamente studiate, ma reggerannoin momenti di stress, fino al panico, cheuna imminente tragedia può generaretra 4/5mila persone? Alcune indicazionigià le abbiamo, penso al gigantismodelle navi cisterne, c’è stato un tempoche la corsa alla petroliera più grandesembrava non avesse limiti, 300mila,400mila tonnellate di portata lorda, finoalla Knock Nevis, sembra la nave piùgrande mai costruita, lunga 458 metri,con una portata lorda di oltre 560mila tonnellate. Poi la costruzione diquesti giganti è stata abbandonata,probabilmente per raggiunto limitestrutturale così come i giganti dell’aria,che hanno visto un rallentamento nellaprogettazione del sempre più grande:evidentemente anche in questo casoil problema è la gestione di 700/800persone in momenti di crisi in spaziestremamente ridotti. Altro problemamai risolto in mare è il numero di scialuppedi salvataggio presenti a bordodi ogni nave; la Solas (Safety of life atsea) stabilisce che le scialuppe di salvataggiodevono garantire una capacitàpari a tutte le persone previste abordo (passeggeri ed equipaggio) piùuna percentuale pari ad un quarto deltotale. Ma come sempre accade peravarie in mare, la prima cosa che generalmentesi verifica è l’inclinazione, piùo meno accentuata della nave: questosignifica quasi sempre che metà dellescialuppe resterà inutilizzata perché risulteràimpossibile calarle in mare. Nonè quindi una questione di quantità oqualità delle scialuppe, ma di ripensarela filosofia del sistema che dal Titanic inpoi ha sempre presentato questo graveproblema. Altro problema evidenziatoin questa tragica fatalità è la composizionedell’equipaggio: sempre la Solasstabilisce che l’equipaggio deve gestirel’emergenza e il personale alberghierodeve coadiuvare. Ma sia gran partedell’equipaggio che quasi tutto il personalealberghiero nel caso delle crocierenon sono della lingua madre dellacompagnia, per intenderci su una naveitaliana di una compagnia italiana ci siaspetta che tutti parlino italiano; questonon accade e in momenti di emergenzala maggior parte del personale di bordonon è in grado di fornire assistenzaper problemi linguistici contribuendosemmai ad aumentare il disordine edil possibile successivo panico. La sicurezzain mare dovrebbe esigere unauniformità linguistica a bordo? Esisteuna regola? E quale è l’ente che devevigilare in merito? Ancora si dovrebberipensare tutto il sistema alberghierocon attenzione alla apertura delle portedelle cabine dall’esterno: forse un sistemadi disattivazione delle serraturee di apertura automatica delle porte ditutte le cabine quando si raggiunge uncerto livello di emergenza. Sicuramenteil settore crocieristico, inteso come gestionee costruzione della nave, cambieràmolto, dopo la Concordia.Antonio De Cesare2 - <strong>gennaio</strong> 2<strong>01</strong>2


gati alla nautica intesa nella sua accezioneampia.”Seatec 2<strong>01</strong>2 si propone dunque comeappuntamento naturale per l’intero Mediterraneoper il business nautico e leattività collegate, mentre Compotec,unico evento italiano dedicato all’impiegodei materiali compositi, si confermacome manifestazione di riferimentoper i professionisti che si occupano dicompositi, materiali sempre più diffusie utilizzati in molti ambiti produttivi: aeronautica,automotive, arredo, nautico,trasporti, costruzioni, energia, chimica,medicale, fino allo sport, al tempo libero,alla sperimentazione artistica.Dal 2006, nell’ambito di Seatec sisvolge Abitare il Mare, un contenitoredi eventi e convegni legati ai temi deldesign che vuole analizzare il mutaredei costumi e degli stili di vita partendoda punti cardine quali design, tecnologia,nuovi materiali, ergonomia e sostenibilità.Altri dibattiti, di carattere tecnico, oppurespecifici per i vari settori rappresentatiin fiera, sono curati da Aziendeed Enti e compongono un programmadi alto profilo che costituisce uno deglielementi caratterizzanti di Seatec-Compotec.Fra gli appuntamenti consolidati diSeatec 2<strong>01</strong>2 i concorsi hanno un ruolomolto importante, dal MYDA - MillenniumYacth Design Award 9° edizione,alla Targa Bonetto 18° edizione, senzadimenticare Abitare la Barca alla sestaedizione.Per tutti si prevede una forte partecipazione,effetto della notorietà che hannoconquistato nelle Università, Scuoledi Design e Studi Professionali di moltiPaesi di tutti i Continenti che consideranola partecipazione ai concorsi diSeatec una verifica molto significativamentre per i giovani progettisti esserepremiati per un progetto può diventarericonoscimento importante per un percorsoprofessionale.Anche le Aziende espositrici sarannopremiate per i contenuti innovativi deiprodotti presentati in fiera con QualitecAward, premio conferito per prodottiche forniscono un contributo innovativoal settore nautico. Le aziende possonopartecipare in due categorie “Technology”e “Design”. Per i contenuti che faemergere e per il valore dei prodotti individuatiQualitec Award si è affermatocome un riconoscimento internazionalealla tecnologia e al design con unapartecipazione in crescita costante siaper il numero dei partecipanti sia per laqualità dei prodotti.Novità assoluta sarà il Forum Yacht &Cruise Security a cura di Ethos MediaGroup che in uno spazio del padiglioneB (area centrale aperta al pubblico)organizza per tutte le tre giornate interventisul tema della sicurezza a 360°(tecnologie e normative di riferimento)e presentazioni di “Application case” inuna sorta di sessione formativa permanenteche si propone di aprire un dialogofra tecnici, progettisti e buyers deicantieri.Molto impegnate nell’organizzareincontri le associazioni di categoriadel settore, come Assonautica edAsso.N.A.T. che presenta le LineeGuida per la redazione del bilancio disostenibilità di approdi e porti turistici,mentre gli Espositori possono presentareprodotti e attività aziendali siapresso lo stand sia organizzando specificiworkshop.CNA Nautica (Associazione NazionaleImprese nautica da <strong>diporto</strong>) daràil suo contributo curando un’iniziativain collaborazione con LMCT (lavoratorimarittimi costa tirrenica) sui “titoli professionalidel <strong>diporto</strong>”.L’Istituto Italiano della Saldatura daràancora un contributo originale organizzandoil convegno “Saldatura: Istruzioniper l’uso. Procedure, personale, normedi riferimento”, mentre Seatec cureràun’iniziativa dedicata al refitting nellanautica: “Refitting, Restoring e Restylingin campo nautico: i diversi aspettidi un settore in crescita” che avrà comepresidente il Prof. Massimo Musio-Saledell’Università di Genova.Nell’Area Vela, oltre alla conferenzaa cura di Navimeteo per illustrare lenovità in tema di navigazione e meteorologiamarina, si terrà anche il primoconvegno realizzato nell’ambito di Millee Una Vela Cup iniziativa di MassimoPaperini e Paolo Procesi ideata nel2005 per supportare l’organizzazionedi regate di imbarcazioni progettate erealizzate da studenti universitari. Saràl’occasione per parlare, oltre che di didatticasperimentale e progettazionenautica anche di metodi costruttivi improntatiall’eco-sostenibilità.L’area Unimot (Unione nazionalemotori marini entrobordo ed affini) saràdedicata, secondo tradizione, al mondodella propulsione e dei motori con meeting,workshop e dibattiti per tutta ladurata di Seatec.Di grande interesse per i professionistile iniziative già programmate a Compotec,parte delle quali ripropongono iltema della “Green Policy”, argomentoaffrontato con il convegno “Verdecome i compositi - I materiali tecnologicamenteavanzati sempre più attentiall’ambiente” che si svilupperà su tresessioni, una per ciascun giorno, conaziende, tecnici, progettisti, ricercatorie docenti universitari che si confronterannosui materiali, polimeri e compositieco-sostenibili.Assomotoracing, nell’ambito di unsolido rapporto, organizzerà il convegno“Progettazione di compositi avanzatinei settori difesa e aerospaziale”.Un’intera giornata sarà dedicata alworkshop tecnico-scientifico coordinatodal Prof. Quaresimin e dall’Ing. Cimadorosu Metodologie per lo sviluppoe la progettazione di prodotti in materialecomposito.RedMar<strong>gennaio</strong> 2<strong>01</strong>2 - 5


seatec2<strong>01</strong>2 / porto&<strong>diporto</strong>CarraraFiere, nel 2<strong>01</strong>2sarà record di eventiTante novità con venti manifestazioni anche lontanodal complesso espositivo. 380mila visitatori e 40milioni di euro di indotto nel 2<strong>01</strong>1Anche in presenza di unacongiuntura economica difficileCarraraFiere investe sunuovi eventi e aumenta il numero dellefiere portando il suo know how anchelontano dal complesso di Marina diCarrara. Il programma 2<strong>01</strong>2 supera largamente,per numero e qualità, gli anniprecedenti con ben venti manifestazioni,organizzate direttamente oppureospitate nella modernissima strutturadi Marina di Carrara (cinque in più rispettoal 2<strong>01</strong>1) con nove fiere curate daorganizzatori esterni.“Proseguiamo nella realizzazionedi un progetto avviato da anni, che civede impegnati a consolidare gli eventiorganizzati nella struttura di nostraproprietà – afferma Paris Mazzanti,direttore generale di CarraraFiere illustrandoil programma – puntandosu fiere ad altissima specializzazionefavorendo l’ingresso di nuovi organizzatorimuovendo da una competitivitàspecifica, basata sulle caratteristichedel complesso di nostra proprietà oltreche sulle competenze organizzative dimostratenegli anni. Tutto questo ci haconsentito di trovare nuovi interlocutorie nuovi campi di attività”.Le novità più interessanti del calendario2<strong>01</strong>2 riguardano, ancora unavolta, l’economia del mare con YARE(acronimo di Yacht After Sales & RefitExhibition) in programma dal 26 al 29aprile a Viareggio, nella Darsena Europa,promosso dal Comitato promotoreformato da Comune di Viareggio, Cameradi Commercio di Lucca, Provinciadi Lucca, CNA, Confartigianato e Confindustriadi Lucca con il sostegno diToscana Promozione, che punta a svilupparei servizi di manutenzione e refitdove sono protagoniste le aziende cheoperano a Viareggio e in Versilia.Carrarafiere mette in campo le suecapacità organizzative con YARE cheintegra e completa l’attività di SEATECla rassegna di tecnologie e fornitureche si svolge a CarraraFiere e che nel2<strong>01</strong>2 celebra la decima edizione ed èormai considerato l’evento di riferimentotecnico per la nautica e i servizi.La seconda iniziativa curata daCarraraFiere fuori della sede espositivaè Carrara Marble Weeks, l’eventopromozionale legato al marmo, cheha come scopo quello di rafforzareil legame storico di Carrara e del suoterritorio con il suo materiale principeattraverso mostre e iniziative che dianonuova consapevolezza del valore delmateriale e della grande cultura che locaratterizza.Carrara Marble Week sarà inaugurataassieme a Carrara Marmotec, la FieraInternazionale di Marmi, tecnologiee Design, 31° edizione, in programmadal 23 al 26 maggio, che sarà l’eventobusiness all’interno del complessoespositivo che ospiterà pietre naturalie tecnologie.6 - <strong>gennaio</strong> 2<strong>01</strong>2


Move Forward with ConfidenceTo increase the profitability of your ships, you arelooking to minimize cost, cut outage to the boneand ensure lasting safety. Among our various specializedservices Veristar, a Bureau Veritas software,is used for classification and certification ofships and their equipment. The seaborne transportsector can count on our responsiveness and arange of key services to help make shipping morereliable, safe and profitable. Bureau Veritas hasbeen putting its comprehensive business experienceto good use since 1828. Our current workforceof 40.000 currently does business in more than140 countries throughout 850 offices, sharing andmanaging knowledge for the greater benefit of our300.000 customers supporting their own valuecreation goalsFor information: MARINE DIVISION ITALY Edificio "Caffa" - Darsena di Genova - 4, Via Paolo Imperiale -16126 Genova - ITALYtel: +39 <strong>01</strong>0 585439 - fax: +39 <strong>01</strong>0 594067 - e-mail: bvmarineitaly@bureauveritas.com - website: www.veristar.comBureau Veritas is authorizedand entrusted for statutorycertificates on behalf of theItalian Administration.<strong>gennaio</strong> 2<strong>01</strong>2 - 7


“Le novità non sono casuali ma sonoil risultato di una crescita del territorio edella capacità di interagire da parte ditutti i soggetti e, anche in momenti difficiliper l’intera economia – prosegueMazzanti - registriamo con piacere lavolontà di realizzare nuove manifestazionianche da parte di soggetti privatiche si impegnano in un settore davveromolto complicato”.Restando nell’ambito delle attivitàParis MazzantiDirettore generale CarraraFierelegate al mare e alla costa torna, dal4 all’8 marzo, Balnearia (Salone professionaledelle attrezzature balneare,design e benessere) in contemporaneacon Tirreno CT, mostra convegnodell’ospitalità anticipando così la stagioneturistica con tutte le novità cheriguardano spiagge, ristoranti, alberghi,centri benessere.L’autunno, per CarraraFiere, si apriràcon 4x4Fest, il Salone nazionaledell’auto a trazione integrale (dal 12 al14 ottobre) che è ormai considerata lamanifestazione di riferimento nazionaleper fuoristrada e accessori e diventeràappuntamento per tante migliaia diappassionati. La lunga serie di eventicurati direttamente da CarraraFiere siconcluderà con Mondo Pesca e MondoCaccia (in contemporanea dal 22 al25 novembre), saloni specializzati chehanno già catturato l’attenzione di tantiprofessionisti e appassionati ma anchecuriosi attratti dalle novità di due settoriche contano un numero incredibile dipraticanti.“Il 2<strong>01</strong>1 si è chiuso in linea con le previsioni:380mila visitatori, oltre duemilaespositori e generando un indotto dicirca quaranta milioni di euro. Consideratala situazione generale, è davveroun ottimo risultato – è la riflessione deldirettore di CarraraFiere – ma l’obiettivo,per l’anno che si apre, è quello dimigliorare. I nuovi eventi in calendario,il consolidamento di manifestazioni chestanno trovando un loro spazio ci consentedi mantenere una visione positivaanche per l’anno che viene, anno chenon sarà semplice perché, come tuttisanno, le fiere sono uno dei termometripiù precisi e sensibili dell’andamentodell’economia con le aziende che,nelle situazioni di incertezza riduconosensibilmente gli investimenti destinatia marketing, comunicazione e partecipazioneagli eventi espositivi”.La fiducia di CarraraFiere è legataanche al successo delle altre manifestazioniprogrammate da operatori privati.La serie inizia con Expo elettronica(professionale e di consumo) il 18 e19 febbraio, per proseguire con TirrenoCT e arrivare a Tuttocasa (dal 21aprile al primo maggio) che, assiemeGiorgio BianchiniPresidente CarraraFiereall’arredamento per case e giardinipropone mostre come Antiquamente(modernariato, antiquariato e brocantage)ospitando anche Giorni d’arte conuna grande proposta di arte moderna econtemporanea.Evento clou dell’estate sarà Septemberfest– Tutti in fiera (dal 25 agosto al6 settembre) con specialità bavaresi eprodotti dell’artigianato, per proseguirecon il Festival dell’Oriente e Arti Marziali( dal 24 al 28 ottobre).Toscana Sposi (16 – 18 novembre) sisvolgerà in contemporanea con la secondaedizione di Children’s pride, Saloneinternazionale dei diritti del bambinoche alla prima edizione ha riscossogrande successo per la capacità dicoinvolgere in ore piacevoli e spensieratei bambini e le famiglie con iniziativelegate alle tematiche educative senzamai dimenticare l’aspetto ludico.Giacomo Canarsa8 - <strong>gennaio</strong> 2<strong>01</strong>2


seatec2<strong>01</strong>2 / porto&<strong>diporto</strong>Inizia il percorso Greentecall’interno di Seatec-CompotecSeatec-Compotec 2<strong>01</strong>2 presentaGREENTEC, una nuovainiziativa grazie alla qualele Aziende partecipanti, già ben strutturatein termini di ricerca per quantoriguarda la crescente domanda di ecosostenibilità,potranno “autosegnalare”i prodotti “verdi” della propria azienda,quelli cioè più sostenibili per l’ambientedal punto di vista del prodotto finale,piuttosto che del processo produttivoper ottenerlo. GREENTEC consentiràai visitatori di individuare all’immediatoi prodotti massimamente aderentiall’ecosostenibilità: biodegradabili, ecosostenibiliin misura superiore all’80%,costituiti da materiali riciclabili, con forteriduzione delle sostanze pericolose perla salute e l’ambiente, con packaging inmateriali riciclati. Attenzione particolareè dedicata anche alle fasi della produzione,auspicabile in condizioni di consumoenergetico ridotto, con l’impiegodi energie rinnovabili, a basso livellodi emissioni, con minore uso di acqua.Il “percorso” GREENTEC sarà contraddistintodalla ‘fogliolina verde’ cheevidenzierà gli stand degli Espositoriiscritti all’iniziativa: sui due siti della manifestazioneè inoltre disponibile e giàattiva un’apposita sezione in cui sonopubblicate le caratteristiche principalidei numerosi prodotti segnalati, chetestimoniano l’attenzione delle Imprese- nonostante le difficoltà del mercato- a ricerca, ingegnerizzazione, tecnologia,design. CarraraFiere supportaal meglio con servizi, promozione,immagine, know-how, gli Espositori diSEATEC-COMPOTEC che, in molticasi, nel prossimo febbraio, festeggerannoil decennale di partecipazione aSEATEC 10° edizione. COMPOTEC,al 4° anno di attività, consolida la sualeadership sul mercato Nazionale e Internazionale.Cosimo Brudetti


seatec2<strong>01</strong>2 / porto&<strong>diporto</strong>Consilium:sicurezza in mareDagli inizi degli anni ’60 il Gruppo Consilium(www.consilium.se) ha concentrato il propriointeresse sul tema della sicurezza in mare,raggiungendo negli anni successivi la leadership mondialenel mercato navale per il settore della rivelazioneincendio ed affermandosi anche quale uno dei principalifornitori di sistemi di navigazione e di monitoraggiodelle emissioni ambientali. Il principio ispiratore ela filosofia predominante che caratterizzano le attivitàdi Consilium è quello di proteggere e salvaguardare lepersone, l’ambiente ed i beni.Nel settore della rivelazione incendio, Consilium detieneuna posizione dominante nel segmento delle navida crociera, con una quota di mercato di circa il 75%. Dicaratteristiche particolarmente innovative è l’integrazionedel sistema di rivelazione incendio, di quello per gliarresti di sicurezza nel sistema di controllo e gestionedella sicurezza. Questa soluzione realizza, oltre ad unarappresentazione grafica complessiva dello stato di tuttii sistemi di sicurezza della nave, anche la funzione disupporto decisionale all’operatore, all’insorgere di unaparticolare situazione di pericolo. Inoltre, la soluzionecosì concepita è una delle prime progettate in accordoalla recentissima regolamentazione di “Safe Return ToPort” introdotta dall’IMO per le navi da crociera.L’esperienza maturata ha permesso di sviluppare soluzionianaloghe per altre applicazioni, destinate ad unità offshore,militari, compresi prestigiosi megayachts. La versatilità dellesoluzioni offerte è stata dimostrata di recente anche nell’altrosettore di tradizionale interesse di Consilium con la recenteintroduzione sul mercato dell’Oil Spill Detection Radar, ovveroun radar capace di rilevare lo sversamento di idrocarburiin mare. Questo prodotto, salutato come una delle più interessantiinnovazioni dell’industria, si inserisce fra le attivitàdell’European Maritime Safety Agency (EMSA). Quest’organizzazioneha creato alcuni anni fa una rete di mezzi navalipronti ad un rapido intervento in risposta alla presenza diidrocarburi in mare, per supportare i dispositivi di protezionecontro l’inquinamento degli stati membri dell’UE, in manieraefficiente dal puntodi vista dei costi. La rete copre cinque regioni:Mar Baltico, Mare del Nord, Costa Atlantica e Canaledella Manica, Mediterraneo e Mar Nero.Caratteristica principale dell’Oil Spill Detection Radar è lasua capacità di integrare la funzione di rilevamento di macchiedi idrocarburi in un radar convenzionale di navigazione.Dopo una serie di prove in condizioni reali di funzionamento,effettuate in collaborazione con la Norwegian CoastalAdministration e la Norwegian Clean Seas Association forOperative Companies (NOFO), il radar è stato installato sulrompighiaccio “Kontio” che sorveglia l’area del Mar Baltico.È interessante notare che l’intero sviluppo di questo radarè stato eseguito presso lo stabilimento di Consilium in Italia,ubicato presso Montagnana Val di Pesa, nelle vicinanze diFirenze.L’altra area d’interesse di Consilium è quella della protezionee sostenibilità dell’ambiente. Le soluzioni proposte comprendonouna gamma completa di sistemi di monitoraggio econtrollo delle emissioni nell’ambiente, come pure di eventualitracce di perdite di sostanze potenzialmente dannose (ad es.fumi olio nell’ambiente). Essendo le attività radicate nel settoredella sicurezza, è evidente come l’interesse di Consiliumsia quello di promuovere i principi della sicurezza in mare,soprattutto considerati i continui progressi della tecnologia.Negli ultimi 15 anni si è assistito ad un rapido sviluppo deisistemi di sicurezza per le navi, tuttavia non accompagnatodall’adozione di requisiti specifici che regolino il collaudo funzionalee la manutenzione. Spesso, gli equipaggi non hannoil tempo, la conoscenza o l’esperienza per mantenere l’efficienzadi questi sistemi tecnologicamente avanzati, cosicchéspesso accade che venga riscontrata una condizione di deterioramento.Consilium è attualmente impegnata in sede IMOaffinchè venga implementata come standard regolamentarela verifica annuale delle prestazioni (Annual PerformanceTest) dei sistemi di sicurezza nave, come oggi già accadeper gli apparati radio, per il “Voyage Data Recorder”, e per isistemi di identificazione automatica.Stefania Vergani10 - <strong>gennaio</strong> 2<strong>01</strong>2


Nata nel 1997, IntermaticaS.p.A. offre soluzioni dedicatenel settore delle telecomunicazioniconun approccioal merca-to flessibilee inno- vativo.Opera-tore telefonicoeserviceproviderdeimaggiorisistemisatelli-tari,la società èin grado diproporre soluzioniglobalied integrate perla telefonia fissa,mobile e satellitare.Le infrastrutture direte sono installatepresso la Avalon Telehousedi Infracom aMilano, dove sono presentii maggiori carriernazionali e internazionalicon cui è possibile effettuareinterconnessioni efficienti,rapide e flessibili. I sistemi dicontrollo e di business intelseatec2<strong>01</strong>2/ porto&<strong>diporto</strong>NaviSat, per telefonareanche in navigazioneche consentirà a tutte le imbarcazionidi navigare in sicurezza”.Intermatica è membro delle commissioniper le specifiche tecniched’interconnessione e regolamentaridel Ministero dello Sviluppo Economico- Dip. Comunicazioni, del comitatoNGN - New Generation Networkpresso l’AGCOM e dal 2007 è entrataa far parte dell’ITU - Unione Internazionaledelle Telecomunicazioni.E’ inoltre associata: AFCEA - Associazionedelle Comunicazioni e dell’Elettronicaper le Forze Armate, A.I.PRO.S- Associazione Italiana Professionistidella Sicurezza, ANFoV - Associazioneper la convergenza nei servizi di comunicazionee UCINA - Unione NazionaleCantieri Industrie Nautiche ed Affini.Operatore Telefonico nazionale eService Provider ufficiale per l’Italia diThuraya, Inmarsat ed Iridium, la societàopera con Licenze del Ministero delloSviluppo Economico - Dipartimentodelle Comunicazioni.Michela FanisMobile Line è la BusinessUnit di Intermaticadedicata all’offerta diprodotti e servizi per latelefonia mobile terrestree satellitare.Il panel di prodotti eservizi si articola su diversereti con l’offerta disoluzioni sia standard cheproprietarie, tutte modulari perrispondere ad ogni esigenza.L’offerta include sistemi e servizisatellitari fruibili in tutto il mondo,poli compresi: voce, dati GPRS,DSL, monitoraggio e georeferenziazione.Importanti partnershipcon operatori internazionali consentonoad Intermatica di offriretutte le soluzioni di comunicazionemobile sia per utilizzo personaleche professionale. La disponibilitàdi terminali portatili, fissi e di sistemiper uso marittimo ed aeronautico,garantiscono i servizi MobileLine in ogni situazione di utilizzo.ligence sono installati e gestiti nellasede operativa di Roma.Intermatica presenta al Seatec NaviSat,una nuova soluzione per telefonareanche in navigazione ampliandola propria gamma di telefoni satellitarimarini con quest’ultima novità. Il nuovoterminale per uso nautico consentedi telefonare ed effettuare connessionidati (in modalità GmPRS fino a 60kbps) anche in navigazione. Rispettoagli altri telefoni satellitari, il NaviSatPhone si caratterizza per i ridotti costidi acquisto e di esercizio e, soprattutto,per l’estrema semplicità di installazionea bordo: è infatti composto da un moduloesterno, comprensivo di antenna,e da un modulo interno a cui collegareil telefono in dotazione ed il PC. Caratteristicheche lo rendono facilmenteinstallabile a bordo di qualsiasi tipodi imbarcazione.Il NaviSat Phone è disponibilein esclusiva presso i punti venditadella rete Intermatica: è unprodotto che rappresenta l’alternativaa costi contenutiper avere la sicurezzaabordo chesolo un telefonosatellitare puògarantire. RuggeroPietroforte, Direttore Marketingdi Intermatica, affermache “Il NaviSat Phone potrebbe diventareil telefono più installato a bordograzie al prezzo concorrenziale ed allafacilità d’installazione. La soluzione attesasia dai cantieri che dagli armatoriNella foto: il telefono a coperturaglobale, IsatPhone<strong>gennaio</strong> 2<strong>01</strong>2 - 11


seatec2<strong>01</strong>2 / porto&<strong>diporto</strong>Federagenti: si al rigorema senza penalizzareil settore dei grandi yachtFederagenti condivide e supporta la posizione di rigoresostenuta dal Governo Monti – afferma in una nota- ma ritiene indispensabile una rivisitazione delle misuresulla tassazione delle imbarcazioni da <strong>diporto</strong> contenutenel Decreto all’esame del Parlamento.La norma contenuta, se non rivista, farà si che i flussi turisticied economici si sposteranno in altre aree del Mediterraneoevitando volutamente l’Italia, tenuto conto che si tratta diclientela internazionale (solo il 4% degli utilizzatori dei grandiyacht é italiano) di cui una grande parte di società di charter.Se si considera che nel Mediterraneo esiste un’offerta turisticaappetibile e competitiva anche in Francia, Spagna, Croazia,Turchia, Grecia, sarà inevitabile una perdita, stimabile inben oltre il 50% dei flussi crocieristici dei grandi yacht in Italiacon conseguente impatto sull’occupazione.Tutto questo è purtroppo già avvenuto in passato con la cosiddetta“Tassa Soru”, dichiarata peraltro illegittima dalla Cortedi Giustizia Europea, che portò sul territorio sardo moltomeno di quello che invece i flussi di turismo estero qualificatoerano soliti lasciare in Sardegna.“Nel primo anno di applicazione della tassa Soru – ha affermatoFulvio Luise, presidente di Federagenti Yacht, che raggruppale agenzie marittime specializzate nel settore – si èverificato una perdita del flusso turistico dei grandi yacht parial 40%. E parliamo di un provvedimento con un impatto piùleggero rispetto alla tassa di stazionamento della manovraMonti che penalizzerà soprattutto le unità di stazza elevata,oltre i 30 metri di lunghezza, che sono generalmente seguitedalle agenzie marittime. Per questo esiste il fondato timoreche gli approdi possano calare del 50% ed oltre creando nelleagenzie specializzate gravi difficoltà gestionali, tanto da paventaredrastici tagli a partire dal personale. Non si tratta delmero importo economico – continua a spiegare Luise – chepotrebbe essere poca cosa per chi spende decine di migliaiadi euro per una vacanza, ma è una questione di accoglienza,e segnali negativi arrivano già dalle fiere specializzate, daifornitori e da tutti gli attori dell’indotto”.Non parliamo solo della spesa tecnica del costo scalo maanche dell’indotto generato dalla spesa “turistica” degli utilizzatoried anche degli equipaggi dei Super Yacht.Per dare un ordine di grandezza nazionale, lo scorso annoil Turismo Nautico generato dai grandi yacht, per il solo tramitedegli agenti marittimi, ha portato sul territorio italiano oltre200 milioni di euro di “spesa tecnica”, cioè direttamentericonducibile allo scalo della nave (ormeggio, rifornimentocarburante, cambusa, riparazioni, allestimenti floreali, eventisul territorio).Questa cifra, che è prodotta in massima parte durante lastagione estiva (in media 5 mesi in un anno), non è comprensivadelle spese direttamente effettuate dall’imbarcazione(ospiti ed equipaggi) in ristoranti, saloni di bellezza, alberghi,impianti termali, discoteche, esercizi commerciali e artigianalidi eccellenza del Made in Italy.Queste risorse economiche così generate e tutte ridistribuitesul territorio sono un importante contributo a sviluppo edoccupazione locale.Sul piano dell’indotto economico e occupazionale generatodalla cantieristica e dalla sua filiera, è poi riconosciuto come- grazie all’opera svolta dalle agenzie marittime - le grandiimbarcazioni da <strong>diporto</strong> si siano fidelizzate ed abbiano elettoi porti italiani come gli “Home Port” dove passare la stagionedi fermo invernale e dedicarsi agli interventi di servizio e manutenzione.Benché l’ultima versione del provvedimento escluda dallatassazione il fermo “tecnico” dell’unità, è evidente come l’allontanamentodalle nostre coste durante la stagione estivaporterà alla conseguente rottura di quel rapporto di fiduciagenerale con le nostre coste che tanto faticosamente il “sistemadello yachting italiano” ha creato in questi anni.Gli agenti marittimi italiani, consci del momento storico epronti a fare sacrifici, ritengono tuttavia che sia importanteincentivare quella che è una naturale vocazione dell’Italia: ilturismo, che ha dimostrato di subire meno di altri gli effettidella crisi.Gli agenti marittimi specializzati nello Yachting sono un eccellenzadel Made in Italy e sono caratterizzati da un’altissimaprofessionalità, flessibilità, grandi standard di qualità ed offronoservizi e assistenza a barche superiori ai 25 metri. Si trattadi circa 50 agenzie marittime, per lo più aziende familiari, cheimpiegano oltre 300 persone e che sono in grado di produrreoccupazione stabile con una operatività reale fortemente stagionaleche va dai 4-6 mesi della Liguria e Campania ai pocopiù dei 2 mesi della Costa Smeralda in Sardegna.Giovanni Piro12 - <strong>gennaio</strong> 2<strong>01</strong>2


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armamento / porto&<strong>diporto</strong>Intrepidi, giovani armatoriPresentato uno studio per la competitivitàdella bandiera italianaLa concorrenza è spietata suimari del mondo. I tempi sonoduri, a partire dalla crisi dei mercatie dagli atti di pirateria che sconvolgonole Compagnie e la categoria deimarittimi. Ma proprio in tempi di crisiè opportuno rimboccarsi le manichee aguzzare i cervelli per trasformare iproblemi in opportunità.E’ quello che fanno i giovani armatoriche hanno recentemente costituito ungruppo di lavoro per l’analisi e l’osservazionedei fattori che condizionanol’operatività della flotta mercantile italianaconfrontandola con il contesto internazionale.Lo studio è stato presentatoin occasione dell’Assemblea di fineanno dei Giovani Armatori, presiedutada Valeria Novella, convocata insiemealla Commissione Navigazione Oceanicapresieduta da Angelo d’Amato.Sono quattro i gruppi di lavoro costituitidai giovani che operano in lineacon le finalità della loro associazione,che sono quelle di promuovere la consapevolezzadella responsabilità eticae sociale delle attività imprenditoriali edi approfondire temi strategici, utili allacrescita del settore armatoriale. L’ulti-mo gruppo di lavoro, in ordine di tempo,è forse il più atipico, ma certamenteinnovativo. E’ quello dedicato alla InformationTechnology. Vi aderiscono nonsolo i giovani armatori ma anche gli IT-Manager delle aziende di navigazioneassociate. Il coordinatore e ideatoredel Gruppo è Salvatore d’Amico che siavvale della collaborazione dell’IT Managerdella propria azienda. Obiettivodel gruppo di lavoro è mettere in rete leconoscenze e le pratiche adottate dallesocietà di navigazione nell’ambito delletecnologie informatiche e delle telecomunicazionial fine di individuare le soluzioniche, sul campo, danno i risultatimigliori sotto molteplici aspetti: funzionale,tecnologico, economico.Un secondo gruppo di lavoro, coordinatoda Lorenzo Matacena, trattale attualissime tematiche della GreenEconomy guardando alle potenzialitàofferte dalle tecnologie “verdi” per ilmiglioramento delle prestazioni dellenavi. “Le problematiche ambientali perla salvaguardia del “bene mare” – spiegaMatacena - siano esse legate alleemissioni in atmosfera, al ciclo di vitadella nave dalla costruzione alla demolizione,costituiscono una delle sfideprincipali per il nostro settore”. Recentelo studio di fattibilità per l’utilizzo in ambitomarittimo del gas naturale (LNG)che viste le sue caratteristiche di combustibile“pulito” offre buone possibilitàdi diffusione in ambito navale. Il Gruppoha avviato una serie di iniziative conoscitivesvolte mediante l’incontro diesperti del settore (registri di classifica,fornitori di motori), visite all’estero edelaborazione di analisi specifiche avvalendosidella preziosa collaborazionedi alcuni studenti della facoltà di IngegneriaNavale dell’Università FedericoII di Napoli e del Master in Shippingdell’IPE di Napoli. Non meno sentito iltema della formazione per favorire l’inserimentodi nuove leve per la conduzionedelle aziende armatoriali e delleattività correlate. Il gruppo, coordinatoda Adele Marina Rizzo, punta principalmentealla formazione delle figure professionalimarittime impiegate a terra.A questo scopo ha attivato una seriedi collaborazioni con le più importantirealtà universitarie e post-universitariededicate al mondo dello shipping (Sea-Master, Master in Shipping dell’IPE).14 - <strong>gennaio</strong> 2<strong>01</strong>2


Grazie a queste sinergie gli studentisono coinvolti in alcuni dei progetti portatiavanti dai giovani armatori sia mediantel’intervento di questi ultimi durantela didattica attraverso testimonianzeo vere e proprie lezioni specialistiche.Il Gruppo organizza anche focus groupdi approfondimento su temi di interessearmatoriale aperti alla partecipazionedelle aziende associate a Confitarma aiquali sono invitati ad intervenire espertinazionali ed internazionali sugli specificiargomenti trattati. Fra i primi temi trattatiquello del contesto macroeconomicoe valutario mondiale e del vetting nelsettore del trasporto di idrocarburi. Ilquarto gruppo, coordinato da GiacomoGavarone ed Andrea Garolla, studia lacompetitività della bandiera italiana perindividuare i possibili interventi di miglioramento,sia legislativi che amministrativi,riguardanti il funzionamento deiregistri di iscrizione delle navi. Infatti, inun mercato globalizzato e competitivodiventano fondamentali per mantenereil ruolo della Flotta italiana, non soltantole misure previste dal Registro Internazionalema anche tutti gli aspettilegati ad una minore burocrazia ed allasemplificazione normativa.Da queste considerazioni è natal’esigenza dello studio comparativo -al quale hanno assiduamente lavoratoAndrea Berlingieri Jr., Andrea Garolla,Giacomo Gavarone e Francesco Beltrano- che mette a confronto il RegistroInternazionale con alcuni registri comunitaridi Inghilterra, Malta, Norvegia,Danimarca ed Olanda. “La Commissioneda me presieduta – ha affermato AngeloD’Amato – ha supportato questoimpegnativo lavoro dei Giovani Armatori.Ci è sembrata molto interessantel’idea di analizzare i principali aspettiche influiscono sulla operatività degliarmatori italiani confrontando norme eprocedure previste in altri registri europei.Tengo a sottolineare che gli interventiprevisti nelle proposte di questostudio dei Giovani Armatori sono a “costozero”, un contributo particolarmenteapprezzabile in questo momento digrave crisi del nostro Paese e soprattuttoin linea con le indicazioni di rigoredel nuovo Governo”.Dallo studio emerge chiaramente chesono numerosi gli elementi di forza delRegistro Internazionale Italiano che, introdottodopo gli altri, ha assorbito glielementi positivi evitando l’adozione diquelli che hanno creato problemi aglialtri registri nati prima, per esempio perquanto riguarda gli aspetti gestionali efiscali. “In un contesto in continua evoluzionecome quello marittimo - affermaValeria Novella – dobbiamo mantenerel’eccellenza del nostro Registro Internazionaleaggiornandolo e migliorandolo,in linea con le nuove esigenzedegli operatori. In particolare, l’aspettoche necessita di maggiori perfezionamentiè quello legato alle procedureburocratiche per le varie fasi della vitadi una nave”.Il problema della burocratizzazionedei processi che colpisce anche altrisettori dell’economia italiana a partiredal settore portuale, tocca da vicino gliarmatori. Sarebbe necessario “sburocratizzare”,tutta una serie di procedureche riguardano, ad esempio il rilasciodi documenti/certificati per i quali oggisono necessari procedure complesse etempi troppo lunghi. “Per la semplificazione– spiega Valeria Novella - comeaccade in molti altri paesi, basterebbesviluppare procedure informatiche evia Internet, consentendo una maggiorevelocità e praticità dell’interscambiodei documenti”.Un accentramento delle competenzeper il rilascio delle pratiche amministrative,oggi distribuite in varie sedisul territorio nazionale, potrebbe notevolmentecontribuire alla semplificazionementre una ulteriore spinta allosnellimento potrebbe essere data daun maggior coinvolgimento dei Registridi Classifica, per quanto concerneil rilascio di alcuni specifici certificatistatutari.Patrizia LupiLa flotta privata italiana ha dalla sua parte numeri ed esperienze consolidati.Oltre 1.000 navi presenti su tutte le principali rotte nazionali e internazionali,230 tra gruppi armatoriali, società di navigazione, imprese ed enti. 15.600milioni di euro investiti negli ultimi dieci anni per la costruzione di navi in Italiaed all’estero. 24.000 posti di lavoro a bordo e a terra, 49.000 posti di lavoroattivati nei comparti dell’indotto. Il cabotaggio fra porti nazionali conta 20 milionidi passeggeri, 3,3 milioni di autovetture, 11 milioni di metri lineari di veicolicommerciali, 52 milioni di tonnellate di merci. Il traffico internazionale fa registrare122 milioni di tonnellate di merci trasportate in tutto il mondo con navi diproprietà e noleggiate, oltre 70 linee regolari di navigazione che distribuisconoprodotti italiani in tutto il mondo. L’Italia mantiene ancora il 1° posto in Europaper importazioni via mare, con 185,4 milioni di tonnellate di merci, e al 3° peresportazioni, con 47 milioni – a poca distanza da Germania e Olanda. Nel trafficopasseggeri, l’Italia è al primo posto con 6,7 milioni di persone come base edestinazione delle crociere. Soprattutto, il cluster marittimo contribuisce al 2,6%del Pil nazionale, all’11% della produzione del settore dei trasporti e utilizzaquasi l’1% delle unità di lavoro rilevate nel Paese, quota che raggiunge il 2%considerando anche l’impatto a monte e a valle.<strong>gennaio</strong> 2<strong>01</strong>2 - 15


armamento / porto&<strong>diporto</strong>La concentrazioneè la risposta alla crisidel containerIrecenti report di due fra i principalianalisti internazionali delsettore del trasporto marittimo incontainer hanno messo in lucealcuni trend del 2<strong>01</strong>1 che rischiano diripercuotersi pesantemente sul mercatonell’anno appena iniziato.Di particolare impatto quanto rimarcatodalla società di consulenza londineseDrewry: una volta completati iconsuntivi, il volume di traffici containera livello mondiale registrerà unacrescita vicina al 6,5% nel 2<strong>01</strong>1, ma lecompagnie portacontainer chiuderannol’anno con perdite complessive per 5,2miliardi di dollari circa.Questo risultato negativo, meno gravedi quello del 2009 (-19,4 miliardi didollari), ma in controtendenza rispettoal 2<strong>01</strong>0 (profitti complessivi di 17 miliardidi dollari), si manifesterà non solo adispetto del trend segnato dai volumi,ma anche delle previsioni della stessaDrewry a inizio anno. Ciò perché, secondol’analista inglese, i carrier avrebberocambiato strategia, abbandonandoil focus sulle linee fondamentali peravviare una ‘battaglia’ a tutto campo alfine di guadagnare quote di mercato,con il risultato di far crollare i noli (anchedel 50% sulle rotte più battute).Tutto ciò si rifletterà secondo Drewryin un 2<strong>01</strong>2 difficile, durante cui si verificherannoil disarmo di un’ampia fettadella flotta mondiale (la previsione èdell’8%, pari a circa 1,2 – 1,3 milioni diTEUs), la sparizione di piccoli player eun ulteriore consolidamento del mercato.Il tutto alimentato da una sfrenatacrescita della flotta mondiale.Un fenomeno quest’ultimo evidenziatoda un altro recente report, elaboratoquesta volta da Alphaliner. Vi si leggeche a livello globale il 2<strong>01</strong>1 ha visto unincremento della capacità impiegata suiservizi di linea del 7%, a toccare quota15,9 milioni di TEUs. In questa dinamicai primi 20 liner del mondo hanno rafforzatola propria posizione passandoda una quota del 83,1% della capacitàall’84,2%.Particolarmente intraprendenti i carriercinesi Cosco e China ShippingContainer Lines, che hanno incrementatodel 20% la propria capacità. MaMaersk non è stata da meno con un+18% pari a 392.000 TEUs aggiuntivi,toccando i 2,5 milioni complessivi, eneppure il secondo e il terzo liner mondialisono rimasti a guardare: MSC haincrementato la capacità del 4% a 2,1milioni di TEUs e CMA CGM dell’11% a1,3 milioni di TEUs. Fra i primi 20 operatorisolo CSAV, Zim e Hanjin hannoregistrato un calo nel corso del 2<strong>01</strong>1.Questa ‘battaglia’ fra i container carrierdi tutto il mondo, combattuta a suondi ribassi e bilanci in rosso, nelle ultimesettimane ha portato tuttavia ad emergereun ulteriore fenomeno: se la logicadi utilizzare navi sempre più grandiè quella dell’abbattimento dei costi attraversoil meccanismo delle economiedi scala, molti liner stanno elaborandopartnerships, share agreement e variealtre forme di collaborazione – ancoranon è chiaro quanto compatibili con levarie legislazioni in tema di concentrazionedei mercati – per ottenere lo stessorisultato.L’ammiccamento più reclamizzato è16 - <strong>gennaio</strong> 2<strong>01</strong>2


CGM, ZIM e Niver Lines: cinque compagnieper un unico servizio effettuatocon 8 navi da 5.900 TEUs (inizialmenteuna di Hamburg Sud e 7 di MSC), chescaleranno fra gli altri anche i porti diGioia Tauro, Livorno e Genova. E sempreHamburg Sud diventerà operatingpartner del servizio Med Pacific Service(MPS) di Hapag-Lloyd, su cui finoraaveva soltanto acquistato degli slots.E se gli operatori si alleano non sorprendeche lo facciano anche i proprietari.In Germania è notizia recenteche il gruppo tedesco ER Schiffahrtdell’imprenditore Erick Rickmers stiastudiando una fusione operativa con lacompagnia connazionale Komrowski,guidata da Ernst Peter Komrowski, percreare una nuova entità armatoriale lastato quello fra MSC e CMA CGM, chea inizio dicembre hanno annunciatocongiuntamente un “accordo di cooperazionecommerciale e operativa” suscala globale, riguardante alcune delleprincipali rotte di traffico, fra cui quellefra Asia e Nord Europa, Asia e Sud Africae i collegamenti per i porti del SudAmerica.“Siamo molto lieti - ha detto DiegoAponte, vicepresidente dell’elveticaMSC - di aver sottoscritto questa ampiacooperazione, che unirà per i prossimianni le nostre due aziende di proprietàfamiliare. L’accordo ci offre l’opportunitàdi ottimizzare l’impiego delle nostrerispettive flotte, di migliorare i transittime e di aumentare le nostre performance”.Stessa soddisfazione è stata espressaanche da Rodolphe Saadé, amministratoredelegato della francese CMACGM. “Per più di 30 anni le nostre duecompagnie hanno seguito la medesimatraiettoria e per un certo numero di anniabbiamo cooperato in alcune linee.Sulla base di questa esperienza e sullanostra visione condivisa dell’industriadello shipping, abbiamo deciso di rafforzarela nostra partnership in modo checostituisca un impegno di collaborazionea lungo termine e che ci consentadi offrire ai clienti soluzioni e servizimigliori”. Poche settimane dopo è statala volta di Evergreen, ‘avvicinatasi’ allagià rodata alleanza “CKYH”, costituitada Cosco Container Lines (COSCON),Kawasaki Kisen Kaisha (“K” Line),Yang Ming Line, Hanjin Shipping. Evergreennon farà parte del ‘consorzio’ maaccrescerà la collaborazione con i suoiservizi sulle rotte tra Asia ed Europa etra Asia e Mediterraneo a partire dalsecondo trimestre del 2<strong>01</strong>2. Le cinquecompagnie realizzeranno complessivamente12 servizi. In particolare, Evergreene CKYH realizzeranno 8 servizisettimanali tra i porti asiatici e i portinordeuropei e 4 servizi settimanali trai porti asiatici e i porti mediterranei. Lamaggioranza delle navi della flotta impiegatanei 12 loop avrà una capacitàtra 8.000 e 13.000 TEUs.Per restare in oriente COSCO ContainerLines (COSCON) e China ShippingContainer Lines (CSCL) hannoannunciato uno sviluppo della loro cooperazionesulle rotte tra Asia ed Europae tra Asia e Mediterraneo, con incrementodella copertura di porti, aumentodelle frequenze e miglioramento deitransit time. Lo scambio slot permetteràdi realizzare tre ulteriori rotazioni daparte di ciascuno dei due vettori.Seago Line, brand di Maersk dedicatoai servizi europei e intra-mediterranei,ha noleggiato spazi del suo AegeanSea Service alla turca Turkon Linee ha stretto una partnership con HamburgSud sulle due nuove linee NorthSea e Levant Sea inaugurate a inizio<strong>gennaio</strong>, mentre la stessa HamburgSud ha siglato un accordo con MSCche prevede la fusione dei collegamenti,operati fino ad oggi autonomamentedalle compagnie, tra Mediterraneo ecosta orientale dell’America Latina, incollaborazione anche con CSAV, CMAcui flotta sarà composta da 162 navi(120 portacontainer, 25 bulker, 13 unitàoffshore e 4 navi multipurpose, peruna capacità di trasporto complessivadi 9,4 milioni di tonnellate), molte dellequali noleggiate ai principali liner internazionali.L’obiettivo dichiarato dell’armatoreanseatico è quello di costituireun’entità aziendale di dimensioni maggiori,creando una holding a cui affiliarepoi altri operatori marittimi più piccoli,che potranno comunque continuare adoperare con i propri brand, elementomolto importante in un comparto caratterizzatodall’elevato numero di aziendefamigliari. Il progetto sta prendendoforma e continuerà fino a raggiungereuna ‘densità’ pari a circa 200-250 naviin flotta, target individuato per affrontareun mercato depresso e una concorrenzasempre più agguerrita da partedei grandi gruppi.Andrea Moizo<strong>gennaio</strong> 2<strong>01</strong>2 - 17


armamento / porto&<strong>diporto</strong>Un napoletano al timonedella nuova SiremarA margine della trattativa fra le organizzazionisindacali e Compagniadelle Isole (la newco che, ottenuto intantoil placet dell’Antitrust, si è recentementeaggiudicata l’ex controllatadi Tirrenia Siremar) conclusasi con lasalvaguardia dei livelli occupazionali econtrattuali tramite l’assunzione di tuttoil personale navigante e amministrativo(quasi 1.000 lavoratori secondo leOO.SS.), è stato presentato il pianoindustriale di CdI, redatto sulla basedel paper elaborato dal suo Advisor,Accuracy, dall’eloquente titolo “Compagniadelle Isole e l’operazione Siremar.Overview, posizionamento competitivoe possibilità di sviluppo”.La parte più ‘succosa’ del documentoè certamente quella relativa ai pianiper il futuro elaborati da Compagniadelle Isole per Siremar: “Per supportarela strategia di crescita della societàsaranno intraprese azioni commercialivolte all’ampliamento del network, attraversol’integrazione con altre modalitàdi trasporto (ad esempio, per itrasferimenti inter-isole in Sicilia nei periodidi bassa stagione, si potranno svilupparelinee di collegamento a mezzodi idrovolanti); allo sviluppo dei canalidi vendita tradizionali integrati con unapiattaforma internet in linea con gli altrioperatori di mercato; all’offerta di nuoviservizi (collegamenti nazionali e internazionali)e di qualità più elevata, alfine di guadagnare quote di mercato;a rafforzare la presenza commercialefacendo leva sul marchio e sugli assetsdistintivi”.Per fare ciò la strategia delineata daAccuracy prevede di: “Recuperare laproduttività mediante un’efficiente edefficace allocazione delle risorse, inrelazione alla rivisitazione delle tabelledi armamento e degli investimenti sullaflotta (…); sviluppare la ‘Metropolitanadel Mare’, ossia la realizzazione di unarete di trasporti che copra tutti i collegamentivia mare tra le città della fasciacostiera siciliana; sviluppare nuovotraffico, sia passeggeri che merci, da eper la Sicilia”. Fra le nuove rotte ipotizzateGioia Tauro - Milazzo, Reggio Calabria– Catania, Trapani – Pantelleriae collegamenti internazionali come Trapani– Barcellona o il prolungamento aTunisi della Palermo – Pantelleria. E ilpaper non esclude un successivo coinvolgimentodi altri paesi (Egitto, Libia,Turchia).Il documento però, nella parte iniziale,riepiloga anche la multiforme compagineazionaria di Compagnia delleIsole: il 65,3% del capitale è in mano aMediterranea Holding di Navigazione,SpA controllata dalla Regione Sicilianacon il 43,02% delle azioni e partecipataal 34,26% dal gruppo armatoriale partenopeoLauro.it (guidato da SalvatoreLauro, al timone anche della stessaCdI); che controlla direttamente il 5,4%di CdI, essendo quindi di fatto il secondoazionista della compagnia; il 21,8%fa capo a Davimar Eolie di Navigazione(società della famiglia Taranto, titolaredi Tarnav, compagnia che opera minicrocieregiornaliere alle Eolie); il 5,4%a Isolemar (realtà che raggruppa numerosiimprenditori turistici e immobiliari,la compagnia sarda Delcomar e lastessa Davimar); l’1,9% a NavigazioneGenerale Italiana (a sua volta partecipataal 50% da Caronte & Tourist dellefamiglie Franza e Matacena e al 50%da SGM Società Generale Marittimadella famiglia La Cava); lo 0,1% a SiciliaOccidentale Marittima (societàfacente capo alla trapanese RiccardoSanges).Il paper prosegue con una descrizionedelle attività di Siremar (linee operate),della sua situazione operativo-finanziariae del suo posizionamento sulmercato: “L’andamento della societànegli ultimi anni ha risentito fortementedella crisi economica e della maggioreconcorrenza, evidenziando una fortecontrazione dei ricavi sia nel 2009che nel 2<strong>01</strong>0”. Da qui la decisione diporre Siremar in amministrazione straordinariae “di perseguire il recuperodell’equilibrio economico delle attivitàimprenditoriali attraverso l’affidamentodella società a un partner industriale”.Interessante anche l’analisi swot(Strengths, Weaknesses/Limitations,Opportunities, and Threats): “Siremar(che trae il 65% dei ricavi dal trasportopasseggeri) beneficia di un buonposizionamento sul mercato (con unaquota del 50% circa) e vanta una comprovataesperienza nel settore. I maggioripunti di debolezza risiedono nellelimitazioni imposte dalla Convenzione(di servizio pubblico, ndr), atte a garantirela prestazione del servizio in tutti iperiodi dell’anno (che però frutterà allacompagnia una sovvenzione annualedi 55,6 milioni di euro, ndr). A questalimitazione si aggiunge un elevatogrado di obsolescenza economico/tecnica della flotta e l’elevato costo delpersonale, superiore rispetto ai privatiper effetto del livello di contrattazionedi secondo livello e delle tabelle di armamentoattualmente in vigore”. Comeopportunità è indicata la “crescita dellaSicilia come piattaforma intermodaledel Mediterraneo, mentre le minaccesono individuate nel caro-carburante enella “concorrenza degli operatori privati”(espressione che - interpretandomaliziosamente - sembra sottintendereil permanere dello status pubblico…).Specificato che “il nuovo modello digestione implementato da Compagniadelle Isole permetterà un miglioramentodell’EBITDA”, il documento si concludepreconizzando “l’ammodernamentodella flotta attraverso la sostituzione dialcune imbarcazioni (traghetti/aliscafi)e significativi interventi di rinnovo sullaflotta esistente”.Andrea Moizo18 - <strong>gennaio</strong> 2<strong>01</strong>2


ADV AM EDITORIOrganismonotificatoper la nauticada <strong>diporto</strong>.Quality & Security s.r.l.Ente CertificatoreOrganismo riconosciutoAi sensi della direttiva2003/44/CE ex 94/25/CEDecreto del 17/12/2002 G.U.n. 302 del 27/12/2002notificato C.E. n. 1262Direzione Generale3 via Benedetto Croce94 via <strong>Porto</strong>84121 SalernoTel + 39 089 2583295info@qualitysecurity.itwww.qualitysecurity.it<strong>gennaio</strong> 2<strong>01</strong>2 - 19


formazione / porto&<strong>diporto</strong>Master in Shippinga cura dell’I.P.E.Intervista ad Antonio Ricciardi, ordinario di EconomiaAziendale, Università della Calabria e Direttore dei Masterdella Scuola di Alta Formazione dell’I.P.E.Professore come definirebbela realtà dell’I.P.E.L’I.P.E., fondato nel 1979 daun gruppo di docenti universitari, professionistie imprenditori è stato erettoad Ente morale con D.P.R. 374/81; èdel mondo professionale. Hanno svoltolezioni, durante l’ultimo anno, circa80 professori universitari provenientida 15 Università e 60 dirigenti di realtàaziendali, istituzionali e bancarie. Leaziende Partner che sostengono laScuola hanno un duplice ruolo: offronocontributi per le borse di studio degliallievi e partecipano attivamente allaprogettazione dei moduli didattici.Che cosa vi caratterizza sul mercatodella formazione?L’I.P.E. propone un programma formativoche offre contemporaneamenteun’elevata specializzazione tecnicagrazie alla faculty (docenti universitaridi numerose Università Italiane e di alcuneinternazionali) e una forte operativitàgrazie alle testimonianze dal mondodel management, dell’economia edella finanza.Quali sono i risultati in termini diposizionamento nel mercato del lavorodei vostri allievi?In dieci anni l’I.P.E. ha formato circa1000 giovani con tassi di placement parial 90% a tre mesi dalla fine del Mastere al 100% a sei mesi. Il conseguimentodi tale risultato, reiterato nel tempo, èconseguito grazie all’ufficio Job placementche Accompagna gli Allievi deiMaster IPE ad acquisire una serie diskill molto utili e ricercate nel mondodel lavoro, ma che spesso sono carentinella formazione del neo-laureato.Professore il 16 febbraio scade iluna rete tra intellettuali il cui obiettivo èla valorizzazione del capitale umano dieccellenza del Sud. L’Istituto, con sedelegale in Napoli, promuove e gestisceCollegi universitari a Napoli e Bari, che,per i programmi e le attività realizzate,rappresentano centri di eccellenza nelpanorama della formazione universitariae post-universitaria. Dieci anni faè nata la Scuola di Alta Formazionedell’I.P.E., una divisione che si occupadella formazione post-laurea nel campodell’economia, della finanza e del managementaziendale; il boarding è formatoda tre organi: Il Comitato scientifico,che individua le linee strategicheper la didattica e la ricerca. La Faculty,composta da docenti di Università italianee internazionali e rappresentanti20 - <strong>gennaio</strong> 2<strong>01</strong>2


ando del Master in Shipping ...Si, giovedì 16 febbraio alle ore 13.00si chiudono i termini per presentare lapropria candidatura al Master in Shipping.Vale la pena sottolineare che per ipartecipanti il Master è gratuito perché icosti per tutti gli allievi sono coperti dalleborse di studio erogate dalle Aziendepartner. Inoltre, gli otto studenti che otterrannoi punteggi più alti nelle provedi valutazione riceveranno altrettanteborse di studio di merito dal valore minimodi 500 € fino ad un massimo di1000 € ciascuna.Quali le caratteristiche del programmaformativo del Master Shipping?Durante le 350 ore di lezioni teoricheed applicative, i 20 allievi selezionatiavranno l’opportunità di entrare incontatto con il settore marittimo e coni comparti ad esso correlati attraversoun’analisi a 360 gradi. Verranno infattiproposti dieci moduli formativi che spazierannodai “profili contabili e fiscali”delle imprese armatoriali alla “ship finance”,dagli aspetti giuridici che regolanoil mondo della navigazione al“business english”, dalle caratteristichedel settore alla “shipping insurance”.Gli ultimi due moduli saranno invecededicati al “Business Ethics & SoftSkills”- ovvero alla cura di tutti quegliaspetti che arricchiscono una figuraprofessionale aldilà delle competenzetecniche - e al “Job Placement”, attraversoil quale gli allievi raffineranno lecapacità di presentazione dei propri CVe simuleranno le diverse tipologie diselezione che si troveranno ben prestoad affrontare.MDCMaster in Shipping Finanza, Logisticae Strategia d’ImpresaIV edizionePartecipanti: 25 neolaureati e laureandi delle facoltà di Economia,Giurisprudenza, Ingegneria, Scienze Politiche e Scienze e TecnologieRequisiti: età inferiore ai 26 annivoto di laurea superiore a 105/110media degli esami superiore ai 27/30conoscenza certificata dell’inglese.Durata : 350 ore di lezione e 120 ore Project workTermine di presentazione della domanda: 16 Febbraio 2<strong>01</strong>2Moduli1. Trasporti, Shipping e Logistica2. Caratteristica del settore3. Profili contabili e fiscali4. Ship Finance5. Diritto della Navigazione6. Shipping Insurance7. Business English e Certificazione IELTS8. Project Work9. Business Ethics & Soft Skills10. Job Placement<strong>gennaio</strong> 2<strong>01</strong>2 - 21


cantieristica / porto&<strong>diporto</strong>Sestri Ponente, navi glorioseed un futuro incertoIl 2<strong>01</strong>2 sarà certamente un altroanno difficile per l’industria cantieristicaitaliana. Quest’anno potrebbeessere quello decisivo per il futurodello storico stabilimento di SestriPonente, oggi facente parte del gruppoFincantieri.Il dimezzamento degli ordini ha obbligatoFincantieri a concentrare gli ordinidi nuove navi da crociera nei cantieripiù tecnologicamente avanzati e quindipiù competitivi sul mercato, cioè Monfalconee Marghera. Perciò il cantieregenovese è rimasto ormai senza commessecon una sola nave ancora daconsegnare a breve, e poi?L’ombra della chiusura sembravaessere stata scongiurata con la firmadell’accordo per il “ribaltamento amare” (grazie a dei riempimenti per rubarespazio al mare si potranno trasferiretutti gli impianti a valle della ferroviache taglia in due il cantiere), ma ad ogginon si ha ancora nessuna certezza suitempi e i modi di attuazione di questoaccordo e soprattutto non si sa qualepotrebbe essere la “mission” produttivadopo questa ristrutturazione. L’aziendatriestina s’era impegnata a non chiudereil cantiere durante questi lavori chedovrebbero durare minimo tre anni, masenza nuove commesse la serrata diventerebbeun dato di fatto.Quel che è certo è che l’unica stradapercorribile è quella della riduzionedegli occupati del settore per adeguarlialla reale domanda di mercato; in talesenso Fincantieri ha sottoscritto nelcorso del 2<strong>01</strong>1 degli accordi separaticon i sindacati di alcuni dei suoi stabilimentiper l’esodo incentivato dellamanodopera eccedente. Ma non in tuttigli 8 cantieri del gruppo è stato possibile:situazioni molto delicate si stannovivendo ad Ancona, Palermo, Castellammaredi Stabia e Sestri Ponente.Proprio in questo cantiere la vertenzasembra quella più dura con continuiblocchi stradali degli operai, occupazionidel cantiere e con l’interruzionedei lavori sull’ultima nave da crocierain ordine.Visto che negli ultimi mesi si è parlatotanto di questa vertenza, con questoarticolo vorremmo ricordare invecei celebri scafi che sono stati varati nelcantiere genovese e che rappresentanouna grande fetta della storia dellamarineria italiana.Fino alla fine degli anni Sessanta delsecolo scorso questo cantiere è statoquello più importante in Italia, poi coni grandi investimenti impiantistici fattia Monfalcone, il primato è passatoa quest’ultimo: una grande fetta dellenavi passeggeri e militari italiane piùprestigiose sono nate nella periferiagenovese.Non potendo citare tutte queste navici soffermeremo solo su quelle più celebri.Inizieremo il nostro racconto allavigilia della Prima Guerra Mondiale,quando si stavano progettando i primigrandi transatlantici di costruzione nazionaleche dovevano competere conquelli dei paesi più avanzati in questocampo. Purtroppo lo scoppio dellaguerra portò al blocco di tutti i progettie il cantiere di Sestri, allora Ansaldo,fu dedicato quasi esclusivamente allaproduzione bellica. Sullo scalo principaleperò si trovava già la prima diqueste navi, il Duilio (24.281 tsl) dellaNavigazione Generale Italiana (NGI):fu varato nel 1916 e rimorchiato in unabanchina in attesa degli eventi. Finita laguerra si ripresero i lavori e la nave fucompletata nel 1923; fu la prima grandenave passeggeri realizzata in uncantiere italiano. Per l’Ansaldo questosuccesso portò alla nascita di una partnershipcon la NGI che commissionòaltri liners nel corso degli anni Venti.Vennero completati il Roma (32.583tsl) nel 1926 e l’Augustus (32.652 tsl)nel 1927; nonostante queste due navifossero quasi gemelle, la prima avevaun apparato motore a turbina, mentrela seconda un apparato motore diesel22 - <strong>gennaio</strong> 2<strong>01</strong>2


che ne faceva la più grande motonavedel mondo. Ma la storia di Sestri è legataindissolubilmente a quella della suapiù famosa realizzazione: il mitico Rex(51.062 tsl), vincitore del Nastro Azzurronel 1933. Ordinato sempre dallaNGI entrò però in servizio nel 1932 coni colori della Società Italia-Flotte Riunitenata per volere governativo dallafusione delle tre principali compagniedi navigazione italiane. Ricordiamo cheall’epoca il cantiere non era dotato diuna banchina d’allestimento, quindi gliscafi appena varati venivano rimorchiatiin porto a Genova per completare lesovrastrutture presso le officine di allestimentosempre di proprietà dell’Ansaldo.Con l’avvicinarsi di nuovi venti diguerra il cantiere tornò a concentrarsisulle navi militari e tra queste vorremmoricordare le grandi navi da battagliaLittorio (consegnata nel 1940) ed Impero(mai completata).Dopo le distruzioni del secondo conflittomondiale il cantiere fu ricostruito edotato anche di una banchina di allestimento.La rinascita della flotta dellaSocietà Italia iniziò con la realizzazionedella sfortunata Andrea Doria (29.083tsl) e della sorella Cristoforo Colombo(29.191 tsl) consegnate la prima nel1952 e la seconda nel 1954. Negli anniCinquanta l’Ansaldo realizzò anche laGripsholm (23.191 tsl), nuova ammiragliadella Svenska AmerikaLinien e la Federico C. (20.416tsl), prima nuova costruzionedella Costa Armatori. Dopo latragica perdita dell’Andrea Doria,al cantiere genovese spettòil compito di costruire il suorimpiazzo: la Leonardo da Vinci(33.340 tsl), consegnata nel1960. Infine l’epopea dei granditransatlantici si concluse perSestri con la sofferta consegnadella Michelangelo (45.911 tsl)nel 1965.In seguito i bacini presero ilposto degli scali, il cantiere fuinglobato nella nuova Italcantiericontinuando a sfornarenavi mercantili. Negli anni Ottantaun’altra grande crisi e ilpassaggio a Fincantieri; infinecon l’inizio del nuovo millenniol’ingresso nel fortunato mercatodella costruzione delle navi dacrociera. Dal 2003 sono statecompletate a Sestri Costa Fortuna(102.587 tsl), Costa Magica(102.587 tsl), Costa Concordia(114.147 tsl), Costa Serena (114.147tsl), Carnival Splendor (113.323 tsl),Costa Pacifica (114.288 tsl) ed infineMarina (66.084 tsl). Ora non resta incantiere che la gemella di quest’ultima,Riviera: poi il silenzio calerà su quellafucina di navi che è stata Sestri Ponente.Sarà solo per un breve periodo oper sempre? Resta comunque scritta alettere indelebili sui libri di storia navalela tradizione di questo cantiere.Matteo Martinuzzi<strong>gennaio</strong> 2<strong>01</strong>2 - 23


cantieristica / porto&<strong>diporto</strong>AS.P.A. è riuscita ad aggiudicarnsi l’appalto per larealizzazione di un’unità da lavoro altamentetecnologica: un rimorchiatoreil cui secondo fine è quello di salvaguardarel’ambiente marino in caso diinquinamento accidentale causato daversamenti di sostanze oleose nocive,servizio recoil. I complessi lavori sonoterminati nella fine del 2<strong>01</strong>1.La società armatrice, la “GlobecoS.P.A.”, aveva avviato già altrove i lavoridel rimorchiatore “BLU” nel 2007riuscendo però a completare in altrasede solo in parte la carpenteria di scafoe sovrastrutture, trovandosi dunquenella necessità di avviare e completarel’intero allestimento dello scafo pressoun cantiere il cui know how e forza lavoropermettessero di terminare i lavorientro la fine del 2<strong>01</strong>1.La scelta è ricaduta dunque sul cantierePalumbo, data la profonda conoscenzadelle unità tipo rimorchiatore,l’esperienza assunta dalla produzionein cantiere di nuove costruzioni tecnologicamenteavanzate (catamaraniWave piercer con propulsione ad idro-Palumbo: alta tecnologiaper il rimorchiatore BLUmetà del 2<strong>01</strong>1 la Palumbo getto, Mega Yacht dai 40 ai 55 metri), in impianto oleodinamico, alimentato dagenerale di grossi refitting ed in particolarmodo l’esperienza sulla gestione di trascinata dal motore principale, capa-quattro elettropompe o da una pompaimpianti ad alto livello di elettronica ed ce di gestire praticamente tutte le utenzeautomazione.speciali di bordo: passo variabileIl rimorchiatore BLU è un’unità in acciaiodelle eliche, pompa incendio, bow thru-della lunghezza fuori tutto di 38 ster, salpancore, capestano di poppa,m, 10,6 m di larghezza, stazza di 464 rulli avvolgi panne, portelloni laterali,GRT. L’unità è equipaggiata con due pantografi per le dotazioni nei recessimotori Caterpillar 3516B da 1864 kW skimmer, elica di estrazione, tangoniaccoppiati a due assi attraverso riduttoridel disperdente. L’intero impianto èMekanord e propulsa da due eliche gestito da elettronica ed automazionea passo variabile alla massima velocità della SAMSUNG che in collaborazionedi 13 nodi. La capienza è di 13 personecon il cantiere ha integrato il propriod’equipaggio alloggiate in 8 cabine, software al fine di un controllo comple-con un’area lavoro in coperta di circa to dei servizi e delle relative sicurezze160 metri quadrati equipaggiati con di impiego.gancio rimorchio, due rulli a panne, gru Il rimorchiatore BLU ha rappresentatodi servizio oleodinamica da 3 tonnellateper il cantiere Palumbo una sfidae, caratteristica innovativa dell’imbarcazione,sia per le tempistiche ridotte che per ladue tangoni per soffiante e complessità generale degli impianti e ladisperdente e due recessi skimmer per loro gestione, sfida che con l’impegnoil trattamento delle acque contaminate costante e le conoscenze in parte acquisiteda sostanze oleose ognuno dotato died in parte affrontate, assimilateportellone laterale stagno, condotta di ed applicate, è stata vinta realizzandoestrazione e due macchine per la separazioneun mezzo da lavoro affidabile, sicuro edegli elementi, una a nastro dal carattere ecologico.l’altra a vuoto.Peculiarità dell’unità è un complessoRedMar24 - <strong>gennaio</strong> 2<strong>01</strong>2


crociere / porto&<strong>diporto</strong><strong>gennaio</strong> 2<strong>01</strong>2 - 25


infrastrutture / porto&<strong>diporto</strong>Assoporti focalizza le prioritàdel settore marittimoSi è tenuta nei giorni scorsi la riunione del Consiglio direttivodell’Associazione Porti Italiani; nel corso della riunione,il Presidente Francesco Nerli ha illustrato il contenuto deldocumento delle priorità del settore marittimo-portuale inviato al Ministro,unitariamente da Assoporti, Assologistica, Assiterminal, Confitarma,Federagenti e Fise-Uniport, nel quale si richiede l’interventodel Governo per il potenziamento delle infrastrutture portuali, per laripresa della competitività del sistema e per la stabilizzazione sociale.Il documento costituisce un primo passo di discussione con il nuovoGoverno sulle necessità della portualità italiana. E’ seguita un’ampiariflessione sull’attuale situazione di crisi che sembra far presagireun’ulteriore diminuzione dei traffici l’anno prossimo. Questo in unoscenario in cui il futuro della portualità è condizionato da una riorganizzazionedelle rotte dovuta alle nuove alleanze tra le compagniearmatoriali. In questo quadro sono necessarie, per garantire la tenutadei porti, regole comuni per evitare conflitti che potrebbero mettere indiscussione il sistema di governance. Il Direttivo considera importanteun confronto con il Governo teso ad ottenere provvedimenti per laportualità, a partire dal riconoscimento dell’autonomia finanziaria. Perquanto riguarda i temi d’interesse in discussione in Unione Europea,il presidente Nerli ha aggiornato gli associati sulle novità riguardantile concessioni, i servizi portuali e il lavoro portuale. Inoltre, si è parlatodelle Reti Transeuropee e dello studio del Parlamento Europeo sugliaiuti di Stato. Il Consiglio ha anche preso atto della lettera inviata daun Presidente per conto di otto Autorità Portuali nella quale si comunicaval’intenzione di recedere dalla Associazione. In considerazionedella riflessione fatta sulla crisi del settore, secondo gli associati,occorre mantenere una forte unità e promuovere un maggior ruolodi rappresentanza per l’Associazione. La divisione degli sforzi è destinataad indebolire l’intero sistema portuale italiano. I membri deldirettivo hanno pertanto concluso, dando mandato al Presidente Nerlidi incontrare i Presidenti delle Autorità Portuali elencati nella lettera,per aprire una riflessione, che coinvolga tutti gli associati. “L’obiettivoè quello di ricondurre la discussione ad un’unità di intenti, per il benedel sistema nel suo complesso” ha dichiarato Nerli al termine dellariunione che ha avuto un prosieguo anche nell’azione che tre associazioniportano avanti presso il ministero dell’ambiente affinché sistabiliscano criteri certi per il rilascio dei materiali di escavo risultantedall’attività di dragaggio all’interno dei porti.“Per i porti, il dragaggio dei fondali è una priorità strategica” ed èquesta la sintesi della necessità di scrivere al Ministero dell’Ambientee al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti delle tre associazioniprincipali presenti nei porti, Assiterminal e Assologistica per i terminalisti,e Assoporti per le Autorità Portuali, chiedendo il varo del decretoche stabilisca “…i criteri da osservare per il rilascio dell’autorizzazioneall’immersione deliberata in mare dei materiali di escavo.” I trePresidenti delle Associazioni nelle lettera inviata recentemente hannoposto l’accento sull’importanza di realizzare interventi di escavo percompetere con il mercato europeo e del Mediterraneo. A titolo esemplificativo,sono stati evidenziati gli indici caratteristici del traffico deicontenitori e anche del traffico crocieristico, che transitano su navi didimensioni che necessitano fondali superiori a quelli attuali di moltiporti italiani. La sollecitazione nasce dal fatto che da tempo i contenutidel decreto, un adempimento previsto nel Codice Ambientale (D.lgs152/2006), sono stati condivisi dalle competenti Amministrazioni, marisultano ancora “fermi” negli uffici preposti. Le associazioni si sonoanche rese disponibili ad un incontro con i Ministeri qualora fossenecessario..Alberto Medina26 - <strong>gennaio</strong> 2<strong>01</strong>2


Contship Italia, leader in Italianella gestione dei terminalcontainer portuali e nelsettore del trasporto intermodale, hasiglato Lunedì 16 Gennaio scorso uncontratto che prevede la cessione del50% di CSM ITALIA-GATE S.p.A., lasub-holding che controlla il 66,7% diMedcenter Container Terminal, a TerminalInvestment Limited – TIL. TIL èuno dei principali operatori globali diterminal container presente con i propriinvestimenti in 16 paesi nei cinquecontinenti e movimenta 15 milioni dicontainer. TIL è una società riconducibilea Mediterranean Shipping CompanyS.a. – MSC, la seconda compagniaarmatoriale al mondo. A seguito ditale operazione, Medcenter ContainerTerminal sarà detenuta pariteticamentecon una quota pari ad un terzo daitre partner: Contship Italia, APM Terminals e Terminal Investment Limited.Il nuovo Consiglio di Amministrazionesarà composto da 6 membri, espressionedi ciascuno dei trepartner, e cosìcostituito: Presidente ed AmministratoreDelegato di nomina Contship Italia,due Consiglieri di nomina TIL e dueConsiglieri di nomina APM Terminals.“Sono molto soddisfatta - ha commentatoCecilia Eckelmann-Battistello,Presidente del GruppoContship Italia e di Medcenter ContainerTerminal - L’ingresso di TIL e lapartnership con APM Terminals contribuisconoa rafforzare ulteriormentele relazioni commerciali e gli sviluppiorganizzativi del terminal per far frontealle sfide del mercato del trasporto coninfrastrutture/ porto&<strong>diporto</strong>Entra un nuovo partnerin MTC a Gioia Taurotenitori in un momento particolarmentedifficile a livello globale”.Quindi la Msc ha messo radici a GioiaTauro, dopo aver acquisito il 33%delle azioni della Medcenter ContainerTerminal (Mct). Del buon andamentodelle trattative, il presidente dell’Autoritàportuale di Gioia Tauro, GiovanniGrimaldi, nel suo viaggio ad Amburgo adicembre dello scorso anno, era statoinformato, dettagliatamente, da CeciliaBattistello, presidente di Contship Italiae di Mct.Naturalmente, per discrezione e pernon interferire nelle trattative commercialidelle due società, Grimaldi hapreferito mantenere il riserbo fino almomento dell’ufficialità dell’accordoannunciato da una personale missivadella patron di Contship Italia che havoluto dare la buona notizia direttamenteal presidente Grimaldi. “Si concludecosì - ha dichiarato il presidentedell’Autorità Portuale - un ambito iterche vede giungere a Gioia Tauro la secondacompagnia di navigazione piùimportante al mondo. Il pacchetto azionariodel gruppo è stato così suddivisoin tre quote eguali, ognuno al 33%, trala Mct, Maersk ed Msc. Insieme, questitre colossi del mare potranno lavorarein sinergia per garantire la crescita delnostro porto. Ho salutato con grandeplauso la trattativa appena conclusaperché credo si tratti di un importantissimoaccordo per il futuro dello scalo.In questo modo la Msc di GianluigiAponte si radica in modo definitivo nellabanchina portuale di Gioia Tauro. Sonocerto che la nuova alleanza, con la presenzadiretta di Msc in Calabria, saràforiera di positivi e futuri risultati”.Dalla lettera della Battistello, il presidenteGrimaldi è stato informato, neiparticolari, dei passaggi intercorsi chehanno portato all’avvenuta sottoscrizione.E’ stato, altresì, messo al correntedell’ organizzazione interna cheavrà il Consiglio di Amministrazionedel neo gruppo che gestirà il porto. “Daoggi – ha aggiunto Grimaldi - si potràguardare con rinvigorito spirito positivoagli sviluppi dei traffici e, quindi, allacrescita del nostro scalo portuale che,infrastrutturalmente, ha tutte le carte inregola per ritornare a guidare la leadershipdel circuito internazionale del transhipmentnel Mediterraneo”.E visto che le buone notizie non giungonoda sole, Grimaldi ha poi aggiunto:“Il clima positivo che sta investendo ilnostro scalo si arricchisce di altre importantinovità. A breve tre nuovi servizisaranno avviati da Msc nel porto diGioia Tauro che sarà, così, collegatocon strategiche vie di navigazione. Inparticolare, a fine <strong>gennaio</strong>, giungerà ilservizio “Canada Express” che unisceGioia Tauro a Montreal con frequenzasettimanale. Successivamente, saràattivato il servizio “Spain Saec” checollegherà, settimanalmente, i porti delSud America con il nostro scalo. Nelmese di marzo, inoltre, sarà attivato ilnuovo servizio “Jade” che unirà, anchequesto con frequenza settimanale, gliscali di Shangai-Singapore con quellidel Mediterraneo passando per GioiaTauro”.Cosimo Brudetti<strong>gennaio</strong> 2<strong>01</strong>2 - 27


crociere / porto&<strong>diporto</strong>Nuove navi da crocierail 2<strong>01</strong>2 e prospettive futureAnche il 2<strong>01</strong>2 vedrà il debuttodi nuove navi da crociera;però il numero di questi gigantiche entreranno sul mercato saràinferiore rispetto a quello degli annipassati. Infatti anche nel mercato dellecostruzioni navali ad alto contenutotecnologico si sentono gli effetti dellacrisi. Nonostante la recessione economica,tra il 2009 e il 2<strong>01</strong>1 numerosesono state le consegne di nuove navivisto che questi contratti erano stati acquisitientro il 2008.La crisi globale ha portato a ridurrei prezzi delle crociere per continuarea riempire le navi e sommando il contemporaneoaumento del costo deicarburanti gli armatori si sono trovaticon una minore redditività del prodottocrociera. Tutto questo si è tradotto nellaminor capacità delle compagnie di farenuovi investimenti e di conseguenza gliordini di nuove navi si sono dimezzatiportando l’industria cantieristica in unasituazione di sofferenza. Quindi neglianni a venire ci sarà un dimezzamentodei vari delle nuove unità con gravi ripercussionisull’occupazione di manodoperaspecializzata nel campo dell’industrianavale.Ora cercheremo di ricapitolare leconsegne del 2<strong>01</strong>2 e degli anni successiviper renderci conto di quali carichi dilavoro abbiano i cantieri impegnati inquesto mercato di nicchia. Indicheremosolamente le nuove costruzioni conuna stazza lorda superiore alle 50.000tonnellate: questo per poter tener contosolo delle commesse di navi di dimensionisignificative e dall’alto costo direalizzo.Prima di tutto vediamo in breve qualisaranno le nuove navi del 2<strong>01</strong>2 cheporteranno 19.184 letti bassi in più sulmercato:- il 9 febbraio a Bremerhaven DisneyCruise Line prenderà in consegna DisneyFantasy; realizzata da MeyerWerft a Papenburg, ha una stazza lordadi 129.600 t. e potrà ospitare 2.500passeggeri in cabina doppia.- il 19 aprile è previsto a Montecarloil battesimo di Riviera di Oceania Cruises,unità da 66.000 tsl per 1.258 ospitiin cabina doppia; questa lussuosa navesi trova ora in allestimento nello stabilimentoFincantieri di Sestri Ponente ela sua consegna potrebbe essere ritardataa causa delle agitazioni operaieche interessano il cantiere genovese inquesto periodo.- il 3 maggio partirà da Amburgo peril suo viaggio inaugurale AIDAmar; realizzatanello stabilimento Meyer Werftdi Papenburg per conto di AIDA Cruises,stazza 71.300 t. e potrà ospitare2.192 passeggeri in cabina doppia.- per il 6 maggio è stato invece fissatoil battesimo di Costa Fascinosa a Savona;la nuova nave di Costa Crociereè attualmente in allestimento pressola Fincantieri di Venezia-Marghera edavrà una stazza lorda di 113.200 tonnellatee potrà ospitare in cabina doppia3.<strong>01</strong>2 ospiti.- il 26 maggio invece sarà la volta delbattesimo di MSC Divina a Marsiglia; lanuova ammiraglia di MSC Crociere, realizzataa Saint Nazaire da STX FranceCruise, stazzerà 140.000 t. per unacapacità di 3.502 passeggeri in cabinadoppia.- il 3 giugno avrà inizio a Venezia laprima crociera di Carnival Breeze, ultimanata dello stabilimento Fincantieridi Monfalcone; realizzata per conto diCarnival Cruise Lines, avrà una stazzalorda di 128.000 t. per 3.690 ospiti incabina doppia.- infine il 12 ottobre partirà da Amsterdamper il suo viaggio inauguralel’ultima evoluzione della fortunata classe“Solstice” di Celebrity Cruises, Ce-28 - <strong>gennaio</strong> 2<strong>01</strong>2


lebrity Reflection; anche quest’ultima èin costruzione negli impianti di MeyerWerft a Papenburg, stazzerà 126.000 t.e potrà ospitare in cabina doppia 3.030.passeggeri.Nel 2<strong>01</strong>3 invece le consegne sarannosolo 4; Norwegian Breakawaydi 144.000 tsl e la quarta sorella da71.300 tsl di AIDA Cruises, entrambenel portafoglio ordini di Meyer Werft.Fincantieri darà alla luce solamenteRoyal Princess da 141.000 tsl nel propriostabilimento di Monfalcone. Inoltreentro il primo semestre dell’anno verràcompletata a Saint Nazaire la naveordinata a suo tempo dalla compagnialibica GMTC. A seguito del mancatopagamento di quest’ultima delle ratepattuite (a causa della crisi libica), STXFrance Cruise ha rescisso il contrattoe continuato la costruzione in contoproprio; visto che la nave era basatasul progetto di MSC Fantasia, quasisicuramente sarà rilevata da MSC Crociere.Per il 2<strong>01</strong>4 sono 5 le nuove naviin programma; un nuovo gigante da158.000 tsl commissionato da RoyalCaribbean International e NorwegianGetaway da 144.000 tsl, entrambe assegnatea Meyer Werft. Fincatieri completeràa Monfalcone la seconda unitàda 141.000 tsl per conto di PrincessCruises, mentre lo stabilimento di Margheraconsegnerà a Costa Crociere lanuova ammiraglia da 132.500 tsl deri-ORDINI NAVI DA CROCIERA SUPERIORI ALLE 50.000 TSL (2<strong>01</strong>2-2<strong>01</strong>6) AL 31/12/2<strong>01</strong>1Nome nave T.s.l. Armatore Cantiere costruttore2<strong>01</strong>2MSC Divina 140.000 MSC CROCIERE STX France Cruise, Saint NazaireDisney Fantasy 129.600 DISNEY CRUISE LINE Meyer Werft, PapenburgCarnival Breeze 128.000 CARNIVAL CRUISE LINES Fincantieri, MonfalconeCelebrity Reflection 126.000 CELEBRITY CRUISES Meyer Werft, PapenburgCosta Fascinosa 113.200 COSTA CROCIERE Fincantieri, Venezia-MargheraAIDAmar 71.300 AIDA CRUISES Meyer Werft, PapenburgRiviera 66.000 OCEANIA CRUISES Fincantieri, Genova-Sestri2<strong>01</strong>3Norwegian Breakaway 144.000 NORWEGIAN CRUISE LINE Meyer Werft, PapenburgRoyal Princess 141.000 PRINCESS CRUISES Fincantieri, MonfalconeN/A 139.400 costruzione in conto proprio STX France Cruise, Saint NazaireN/A 71.300 AIDA CRUISES Meyer Werft, Papenburg2<strong>01</strong>4N/A 158.000 ROYAL CARIBBEAN INTERNATIONAL Meyer Werft, PapenburgNorwegian Getaway 144.000 NORWEGIAN CRUISE LINE Meyer Werft, PapenburgN/A 141.000 PRINCESS CRUISES Fincantieri, MonfalconeN/A 132.500 COSTA CROCIERE Fincantieri, Venezia-MargheraN/A 97.000 TUI CRUISES STX Europe, Turku2<strong>01</strong>5N/A (opzione) 158.000 ROYAL CARIBBEAN INTERNATIONAL Meyer Werft, PapenburgN/A 141.000 P&O CRUISES Fincantieri, MonfalconeN/A 125.000 AIDA CRUISES Mitsubishi Heavy Industries, NagasakiN/A (opzione) 97.000 TUI CRUISES STX Europe, Turku2<strong>01</strong>6N/A (opzione) 141.000 P&O CRUISES Fincantieri, MonfalconeN/A 125.000 AIDA CRUISES Mitsubishi Heavy Industries, Nagasakivata dalla Carnival Dream. Infine STXFinland con il suo cantiere di Turkurientrerà nel mercato delle passeggericon la consegna della prima nuovacostruzione di TUI Cruises, un’unità da97.000 tsl dedicata al pubblico di linguatedesca.Per gli anni successivi c’è ancoratempo per concludere nuove trattative,comunque al momento è in programmala realizzazione di una nave da 141.000tsl alla Fincatieri di Monfalcone perconto di P&O Cruises con consegna2<strong>01</strong>5 (con opzione per una gemella dacompletare nel 2<strong>01</strong>6). Inoltre grandescalpore ha destato nel mondo delloshipping la nuova commessa di AIDACruises per due navi da 125.000 tslche saranno realizzate a Nagasaki daMitsubishi Heavy Industries con consegnenel 2<strong>01</strong>5 e 2<strong>01</strong>6. Il ritorno dellacantieristica giapponese in questo mercatonon può che preoccupare l’indu-stria navalmeccanica europea: certo èche per Mitsubishi sarà una sfida moltodifficile dopo i gravi problemi avuti conla loro prima grande commessa perdue navi di Princess Cruises nella primametà del decennio scorso. Infinericordiamo che Royal Caribbean vantaun’opzione con Meyer Werft per larealizzazione di una seconda nave da158.000 tsl da consegnare nel 2<strong>01</strong>5 edun’altra con STX Finland per la secondaunità da 97.000 tsl per la controllataTUI Cruises.Ricapitolando, opzioni escluse, MeyerWerft ha in ordine 7 navi per untotale di 844.200 tsl (36,7 % del mercato);anche Fincantieri può vantare 7commesse per complessive 826.700 tsl(36%). Dopo questi due colossi troviamoSTX con la filiale francese che ha 2navi (279.400 tsl per il 12,2%) e quellafinlandese che ne ha una (97.000 tslper il 4,2%). Infine troviamo Mitsubishicon 2 navi per 250.000 tsl complessive(10,9%).In conclusione le prospettive in questomercato sono ancora molte, anchese con un dimezzamento della domandatutti i cantieri tranne Meyer Werftsono stati costretti a ridurre la capacitàproduttiva; restando in Italia, Fincantieriha dovuto concentrare la produzione digrandi navi da crociera nei cantieri piùtecnologicamente avanzati e quindi piùcompetitivi, Monfalcone in primis e poiMarghera. Ma pure questi ultimi nonpotranno aspirare ai carichi di lavorodegli anni passati.Matteo Martinuzzi<strong>gennaio</strong> 2<strong>01</strong>2 - 29


trasporti / porto&<strong>diporto</strong>Inizia l’avventura di ItaloLa data è certa: entro marzo il leprotto Italocomincerà a sfrecciare sui binari dell’alta velocitàsulle tratte Salerno – Napoli – Roma –Milano - Torino e Roma - Venezia. Completate le provesulla rete, Ntv, la società creata da Luca Cordero di Montezemolo,Diego Della Valle e Gianni Punzo, è in attesadella certificazione di omologazione da parte dell’Agenzianazionale per la sicurezza. Poi le prime corse sulla relazioneSud-Nord. Soltanto dopo potrà puntare la prua versoil trasporto regionale e merci quando sarà completatodi fatto il processo di liberalizzazione dell’intero settore.Nel frattempo, sprizza italianità da tutti i pori l’uniformeche indossa l’impeccabile treno di Ntv realizzato nello stabilimentodi Savigliano in provincia di Cuneo e presentatoa metà dicembre scorso presso l’Officina di manutenzionedi Nola, in provincia di Napoli. Di colore rosso perché èil colore della velocità e della Ferrari; rosso era il coloreassegnato all’Italia nelle prime competizioni automobilistichedopo la seconda guerra mondiale e rosso ancoraperché Italo usa lo stesso sistema di trazione del trenoAlstom che detiene il record mondiale della velocità. Untreno e un impianto realizzati da maestranze italiane: dueimprese di costruzioni napoletane portano la firma dell’officinanolana, realizzata in appena 21 mesi da un’Ati concapogruppo Pacifico e quella che fa capo a Giovanni Fiore,mentre Carpisa, del gruppo Pianoforte, fornirà borse evaligie al personale viaggiante. Un treno che persegue lacultura di un nuovo modo di viaggiare, dove la relazionecon il viaggiatore è fatta di qualità e innovazione. Elementiche influiranno non poco sul prezzo del biglietto anche seper il presidente di Ntv, Montezemolo, saranno comunquecompetitivi per i servizi di qualità e personalizzati cheItalo si appresta ad offrire. “E’ il più moderno treno d’Europa,all’avanguardia sotto tutti i punti di vista perché èrealizzato con tecnologie a 360°” sostiene Montezemoloche dichiara Ntv pronto per partecipare alle gare per letratte regionali. “Non è pensabile che nell’era della lottaall’inquinamento si possa rinunciare al servizio ferroviario.Noi crediamo fermamente nel processo diliberalizzazione del trasporto regionale ed investiremoancora quando questo processo sarà avviato”aggiunge. Per l’amministratore di Ntv, GiuseppeSciarrone, Italo è l’amico di cui ogni cliente sipuò fidare. “E’ disegnato per sfidare le leggidell’aerodinamica, pur offrendo la tranquillitàdella massima sicurezza, elimina gran partedelle vibrazioni e del rumore a bordo, riducei costi di manutenzione del 15%. E gliinnovativi materiali utilizzati - commentaSciarrone - permettono di alleggerire lamassa di Italo rispetto ai treni sul mercato,con consumi energetici ridottidel 10%”. Oltre a ciò, Italo riduce leemissioni di gas a effetto serra, sicaratterizza per l’alta riciclabilità(fino al 98%) dei materiali utilizzatiper la sua costruzione e il minoreinquinamento acustico sia per chiè a bordo sia verso l’ambiente30 - <strong>gennaio</strong> 2<strong>01</strong>2


esterno. Italo collegherà nove città italiane e dodici stazioni:Roma e Milano ne avranno due, rispettivamente Tiburtina eOstiense e Porta Garibaldi e Rogoredo. Quando funzionerà aregime, ovvero una volta completata la consegna dei previsti25 treni, ogni giorno saranno effettuati 50 viaggi per un totaledi 12 milioni di treni-chilometri all’anno. Adesso gli ambienti.Niente classi su Italo perché lo stile, la qualità dei posti e ilcomfort sono ai massimi livelli per tutti i viaggiatori. E qualitàper tutti significa ampi spazi e poltrone più larghe rivestite inpelle Frau in tutte le carrozze, ma anche connessione wi-figratuita per tutti, inclusa la tv in diretta, e sistema di video sorveglianzadelle zone di accesso al treno e spazi per le valigiecollocate lontano dal posto assegnato. Per soddisfare le diverseesigenze, Italo mette a disposizione tre ambienti principali,Club, Prima e Smart. E con l’aggiunta della Prima relax (perchi vuole riposare senza essere disturbato dal cicaleccio prodottodai telefonini) e della Smart Cinema (un vero e propriocinema da 39 posti e otto schermi da 19 pollici ad alta definizione),ci saranno cinque diversi modi di viaggiare. Ma qual èl’azienda che ha realizzato Italo? Il treno nasce dalla tecnologiadi Alstom, gruppo multinazionale francese leader mondialenelle infrastrutture ferroviarie che fattura 20,9 miliardi di eurodi cui 1,2 miliardi solo in Italia. La società, che ha costruito tral’altro 450 treni Pendolino venduti in tutto il mondo, ha gestitoil processo di omologazione del nuovo convoglio utilizzandosia il prototipo del treno Agvi che quattro treni Italo attrezzatia questo scopo.Gli stilisti di Alstom si erano posti questo obiettivo: progettareuna carrozza a misura di viaggiatore che fosse accogliente,luminosa e rilassante. Per ottenere questi risultati sono stateampliate le superfici dei normali finestrini del 20%, climatizzatigli ambienti in modo uniforme, abbattute le vibrazioni ed i rumori.Morbide, reclinabili ed ergonomiche sono poi le poltrone,studiate per rendere il viaggio più piacevole e confortevole.Cultura dell’eccellenza, dunque, perché il progetto di Ntv sipoggia su tre elementi cardine: la competenza, la tecnologia ela cultura del servizio. Una miscela di elementi che fa la differenzain un servizio nato per grandi numeri. Con tecnologie diultima generazione il nuovo treno consente infatti di viaggiarerimanendo sempre collegati al proprio mondo, che può essereil comfort della propria casa, l’operatività del proprio ufficio, laconnessione con la propria famiglia o con gli amici. Viaggiandoa 300 km all’ora. Come è rivoluzionario lo stile del pranzo abordo: il servizio è al primo posto per Ntv, nel relax della propriapoltrona e senza dover abbandonare i propri bagagli. Selezionatedall’esperta regia di Eataly, le eccellenze enogastronomichedel Bel Paese premiano l’artigianalità, la tradizione,la stagionalità, il saper fare di famiglia: riprendono, insomma,su scala più ampia e moderna l’antica tradizione conservieratipica delle famiglie contadine e l’antico sapore dei nostri nonni.Con il vantaggio che tutto quello che non si consuma si puòcomodamente portare con sé. Buon viaggio, Italo.Eduardo Cagnazzi<strong>gennaio</strong> 2<strong>01</strong>2 - 31


trasporti / porto&<strong>diporto</strong>Napoli, la nuova stazionesalotto della cittàOltre 40 esercizi commercialiaperti 14 ore al giorno, 50milioni di investimento, eventidurante le festività: sono questi i numeridella stazione Centrale di Napoli diPiazza Garibaldi, primo e significativopasso verso la riqualificazione di tuttal’area disegnata dalla matita di DominiquePerrault. Una stazione che, commentaFabio Battaggia, amministratoredelegato di Grandi Stazioni, “vuole diventareil nuovo salotto della città”, finoad ospitare un moderno albergo panoramico.I servizi offerti, l’orario di aperturadei negozi e la qualità dei marchila rendono infatti un luogo unico per icittadini e lo spazio ideale per accoglieregli oltre 50 milioni di viaggiatori cheogni anno la frequentano con un’offertacompleta, a 360°. Punto cardine dell’attivitàdi riqualificazione è lo sviluppodell’offerta commerciale e di servizi,con oltre 60 punti vendita, di cui 44 giàattivi, appartenenti a diverse categoriemerceologiche. Tra quelli di recenteapertura c’è il primo negozio di Desiguala Napoli che si affianca alle aperturegià effettuate presso le stazioni diMilano Centrale e di Torino. Di pochesettimane fa è l’apertura di Gutturidgee a breve illuminerà le proprie vetrineAlcott, noto brand di abbigliamento cheopera nel mercato del fast fashion retail.Non solo marchi e catene internazionalima anche locali: a dicembre ben17 operatori presenti in stazione sonolocali a “dimostrazione dell’esuberanzae della creatività tipica della città”, diceBattaggia. Il manager di Grandi Stazioniaggiunge: “Piace ricordare che in unmomento storico come questo la strutturarappresenta anche 300 nuovi postidi lavoro e nuovo sviluppo per la città”.E non è tutto. Il nuovo ruolo che assumeràNapoli Centrale verrà sicuramenteamplificato dagli interventi sulle areeesterne, già avviati da Grandi Stazioni,con la creazione di parcheggi e sistemazionedelle zone limitrofe. Opereche sono finanziate dalla legge Obiettivoper un valore di circa 18 milioni dieuro. Come i due nuovi parcheggi, unointerrato nella piazza per una capacitàdi 335 posti, l’altro fuori terra prospicientecorso Meridionale per 448 postiauto. L’opera di restauro si completeràcon la riqualificazione anche del grattacielo:fino al 10° piano ospiterà gli uffici,dall’11° al 18° un albergo panoramico.La riqualificazione e la valorizzazionedegli spazi interni ed esterni hanno interessatola stazione anche da un puntodi vista architettonico, impiantisticoe funzionale. Cinque ascensori connettonole varie quote, è in funzione ilnuovo sistema di informazione al pubblico,sono state create ex novo duescale per l’accesso dall’esterno. Nuovailluminazione, nuovi impianti, pavimentazione,segnaletica e sicurezza connuovi impianti di videosorveglianza eantintrusione, hanno profondamentetrasformato la galleria di accesso siaalla centrale che alla stazione della Circumvesuviana.E per rendere più gradevolee sicura l’attesa e lo scambio frai treni sono state installate 136 nuovecomode sedute, sostituite le pensilinedi copertura di testata binari con unanuova struttura in acciaio inox e vetroed è stato posto in opera un nuovosistema di illuminazione. Come è innovativoil sistema d’informazione alpubblico, che poggia su totem segnaleticie sistemi di cablaggio. All’esterno,invece, la piazza sarà completata conla realizzazione del progetto di Perrault;lavori che trasformeranno l’interaarea in un vero nodo del ferro, potenziandoe migliorando radicalmente lamobilità cittadina. La piazza ipogea, diquasi 7mila metri quadrati, sarà gestitada Grandi Stazioni e contribuirà a sviluppareulteriormente l’offerta di serviziper la città e i viaggiatori.Eduardo Cagnazzi32 - <strong>gennaio</strong> 2<strong>01</strong>2


trasporti / porto&<strong>diporto</strong><strong>gennaio</strong> 2<strong>01</strong>2 - 33


investimenti / porto&<strong>diporto</strong>“Piu Europa”per le città campaneSbloccati i fondi per i progetti integrati urbaniVia libera agli Accordi diprogramma con le città diAvellino, Aversa, Giugliano,Marano e Portici per i “Piu Europa”,i progetti integrati urbani perla riqualificazione delle città medie,finanziati dal Por Fesr Campania2007-2<strong>01</strong>3 (obiettivo operativo 6.1).Si tratta di uno strumento chiavemesso in atto dall’amministrazioneregionale per intervenire a supportodello sviluppo delle città con popolazionesuperiori ai 50 mila abitantie arginare il disagio socio-abitativoe socio economico intensificatosi inampie aree del territorio campanoanche a seguito della crisi economica.Le intese, siglate a palazzo SantaLucia tra il presidente della RegioneCampania, Stefano Caldoro, l’assessoreall’Urbanistica ed al Governodel Territorio, Marcello Taglialatela,e i sindaci dei cinque comuni,sbloccano di fatto risorseper circa 100 milioni difondi europei,per attua-re programmi dal valore complessivodi 202,4 milioni. Ai fondi stanziatidall’amministrazione regionale, infatti,si aggiunge una quota di cofinanziamentocomunale pari al 10%del totale e ulteriori investimentiprivati. Una mole di risorse che serviràper rilanciare spazi urbani sottoutilizzatio non utilizzati: verrannoriqualificati i centri storici cittadini,create nuove infrastrutture, miglioratala viabilità e realizzati molti altriinterventi di sostenibilità urbana.“Ci sono voluti diversi mesi persbloccare la situazione - spiegaMarcello Taglialatela - ma alla finece l’abbiamo fatta, anche grazie allasinergia con gli enti locali. Abbiamoscelto progetti che avessero tre caratteristichee cioè che fossero esecutivi,che potesserodeterminareuna vera riqualificazione urbana dellecittà e che avessero la capacità diattrarre finanziamenti privati”.Fitto il crono programma degli interventi.Le amministrazioni comunalidovranno appaltare i lavori, tuttiimmediatamente cantierabili, entro enon oltre il 31 maggio 2<strong>01</strong>2. La novitàè che per procedere speditamentee garantire una maggiore snellezzaagli iter procedurali, la Regione haadottato una sorta di decentramentoamministrativo e ha affidato la direttaresponsabilità nella gestione degliinterventi alle città. A queste, infatti,verrà attribuito una forma negozialedi delega di compiti e funzioni programmaticheed amministrative.In particolare, il Programma PiuEuropa della città di Giugliano inCampania (Napoli) si compone di 16interventi, per un valore complessivodi 39,2 milioni. In questa prima34 - <strong>gennaio</strong> 2<strong>01</strong>2


fase, sono 9 i progetti ammessi acofinanziamento per 21,8 milioni,mentre ulteriori 5, per 4,5 milioni,sono finanziati con risorse comunali.Dodici interventi, invece, perla città di Portici (Napoli), per untotale di 42,3 milioni. Ne partirannoimmediatamente 8 di cui 5 finanziatidalla Regione per 19,4 milioni e 3dal Comune. Il programma di Aversa(Caserta) vale 33,6 milioni, spalmatisu 21 interventi. Di questi, ne sonostati finanziati 11 per circa 24,5 milioni.E’ Avellino, invece, la città cheha elaborato il piano più costoso. Sitratta di 54,7 milioni per 20 progetti.Ne sono ammessi a cofinanziamento7 ed ulteriori 6 sono finanziati conaltre fonti. 32,4 milioni anche per i 13interventi previsti per Marano (Napoli),per cui è stanziata una quota difondi europei pari a 16,2 milioni.Previste anche risorse premialiche saranno a disposizione deiComuni in caso di raggiungimentodi alcuni obiettivi. Ad oggi l’interopacchetto Più Europa, che in totalecoinvolge 19 città campane per circa500 milioni di fondi europei, staprocedendo in maniera spedita. Ilprocesso attuativo è partito nei primimesi del 2008,con la firma di un protocollo d’intesatra Comuni e Regione, che hadato il via ad un articolato percorsoprocedurale, culminato nell’adozionedel Documento di Orientamentostrategico (Dos). L’intero programmaè stato, poi, sottoposto al vagliodel Nucleo regionale di valutazionedegli investimenti pubblici e del responsabiledell’Obiettivo Operativo6.1 del Por Campania, che, valutandopositivamente le finalità, gli obiettivie le modalità di gestione, hannoriconosciuto alle Amministrazioni lecapacità progettuali, gestionali e organizzativenecessarie per la gestionedella delega delle funzioni.Oltre ai cinque comuni, l’intesa ègià stata sottoscritta con le città diSalerno, Benevento, Cava dei Tirreni,Ercolano. Altri 11, invece, sonoin fase di preparazione e potrebberoessere firmati entro febbraio. Si trattadei comuni di Acerra, Afragola,Battipaglia, Casalnuovo di Napoli,Caserta, Casoria, Castellammare diStabia, Pozzuoli, Salerno, Scafati,Torre del Greco.E la Campania sblocca i fondi europeiproprio pochi giorni dopo lasigla tra Governo e Regioni del Sud(Calabria, Campania, Puglia, Sardegnae Sicilia) del Piano d’azione-coesione,che riorganizza la spesa dellerisorse strutturali già assegnatee ricolloca complessivamente3,1 dei26 miliardi di euro che le Regionidovranno spendere entro il 2<strong>01</strong>5.Obiettivo del Piano d’azione, al qualehanno aderito anche Abruzzo eMolise (Regioni dell’Obiettivo Competitività),è di utilizzare interamentei fondi, concentrando gli investimentiin settori ad alto impatto socioeconomicoe sostenere l’occupazionedei lavoratori maggiormente colpitidagli effetti della crisi. In particolare,si prevede la riprogrammazioneall’interno dei Programmi regionaliper 1,5 miliardi di euro così ripartiti:alla scuola vanno 974 milioni; perl’agenda digitale 423 milioni; al creditoper l’occupazione 142 milioni.Viene, inoltre, autorizzata la costituzionedi un Fondo da 1,6 miliardi dieuro a favore di investimenti su retie nodi ferroviari, che porta a circa6,5 miliardi l’insieme dei finanziamentiper le ferrovie nel Sud. “Conil via libera al Piano d’azione – fasapere Palazzo Chigi – viene rispettatol’impegno preso dall’Italia conl’Europa lo scorso 26 ottobre 2<strong>01</strong>1 eaccolto in quella stessa data dal VerticeEuro nella dichiarazione finale.Viene inoltre soddisfatto il requisitoper l’attuazione della deroga al pattodi stabilità interno prevista, per 1miliardo l’anno dal 2<strong>01</strong>2 al 2<strong>01</strong>4, dallaManovra appena approvata dallaCamera”.Brunella Giugliano<strong>gennaio</strong> 2<strong>01</strong>2 - 35


lavoro / porto&<strong>diporto</strong>Strumenti di flessibilitàil contratto di somministrazioneTrovare lavoro oggi, sembradavvero diventato una “MissionImpossibile”. Mantenerloaltrettanto. Già perché tra precariato,licenziamenti e cassa-integrazione iltasso generale di disoccupazione anovembre dello scorso anno é arrivatoa 8,6%, registrando un aumento di 0,1punti percentuali rispetto a ottobre e di0,4 punti su base annua. Un dato questoche diventa a due cifre se si considerail Sud Italia. Qui la mancanza dilavoro raggiunge un picco del 39% perle donne tra i 15 e i 24 anni. In attesa divedere come gli impegni del GovernoMonti per la crescita e lo sviluppo dellanostra economia si trasformerannoin “soluzioni più moderne” per creareoccupazione, proviamo ad analizzarealcuni strumenti di flessibilità a cui possonoricorrere le aziende.Se un’impresa è alla ricerca di personaleper svolgere determinate mansioniche si tratti di operai, impiegati, quadrio dirigenti, allora il “lavoro in affitto” puòessere una soluzione. In questo casol’azienda (utilizzatore) dovrà rivolgersia un’agenzia (somministratore) autorizzatae iscritte all’albo informaticodel Ministero del lavoro. Tecnicamentenoto come lavoro in somministrazione,questo tipo di contratto offre alcuni vantaggialla società utilizzatrice. “Graziealla Somministrazione di lavoro – affermaGianluca Nardone Associate HRDirector della Fater S.p.A. - la nostraazienda può gestire con maggiore flessibilitàle necessità contingenti e temporaneedi manodopera. Poter contaresu personale aggiuntivo ci consente difronteggiare picchi di attività produttivaconnessa a temporanee e non strutturalirichieste di mercato. Ricorriamo allavoro somministrato anche per sostituiremanodopera qualificata nelle attivitàdi produzione quando questa, dotatadel know how necessario, è impiegatanell’implementazione di soluzioni diinnovazione tecnologica”. Ai beneficiche può trarne un’impresa si aggiungonoquelli dei lavoratori.“I dipendentimandati in missionehanno l’opportuni-tà di entrare in contatto con il mondodel lavoro, acquisire una professionalitàe competenze specifiche che possonofacilitarne l’inserimento stabilenel mondo occupazionale - continuaNardone - Di fatto, nella nostra esperienza,le maestranze stabilmente assuntenegli ultimi anni provengono inlarga misura da precedenti esperienzedi lavoro somministrato con la nostraazienda”. Precisamente, in Italia, uncontratto di somministrazione su due sistabilizza entro i 18 mesi. Ne dà notiziaAssolavoro, l’Associazione nazionaleAgenzie per il lavoro, secondo cui leAgenzie svolgono un ruolo centralenell’ingresso dei giovani e meno giovaninel mercato del lavoro. A confermarlouna recente indagine condotta dall’Osservatoriobilaterale Ebitemp Forma.Temp. rileva un aumento del 7,1% delnumero medio mensile di occupati inaffitto rispetto a ottobre 2<strong>01</strong>0. In cifre ilavoratori occupati a ottobre 2<strong>01</strong>1 risultano289 mila, contro i 270 mila circadello scorso anno.Certo la crisi ha inciso sul settore sesi pensa che i numeri restano abbondantementeal di sotto della fase precrisidel 2008 e ancora distanti dallamedia europea: in Italia l’incidenza dellavoro in affitto è di circa l’1,2%, in Europaintorno al 2%. Tuttavia il contrattoin somministrazione resta un validostrumento di inserimento. “La somministrazione- fa notare Assolavoro - èl’unica forma di flessibilità che aggiungealla garanzia degli stessi diritti edella stessa retribuzione previste daiCcnl applicati per i lavoratori alle direttedipendenze dell’azienda “utilizzatrice”,ulteriori prestazioni gratuite e finanziatedalle Agenzie per il Lavoro che vannodalla forma- zione mirata, alr i m b o r s o delle spesemediche, ad altreprestazio-ni tra cuimalattia,gravida n z a ,maternità.”Nate con la L. n.30/2003 nota come“Riforma Biagi/Maroni”, le ex società difornitura di lavoro temporaneo svolgonoin definitiva un’opera d’intermediazionetra domanda e offerta di lavoroe sono di fatto le uniche ad assumereil personale in missione. Nella somministrazioneoccorre, infatti, distingueredue contratti diversi: un contratto disomministrazione, stipulato tra l’utilizzatoree il somministratore, di naturacommerciale e un contratto di lavorosubordinato stipulato tra il somministratoree il lavoratore. Quest’ultimo restauna semplice prestazione lavorativasvolta nell’interesse e sotto la direzionee il controllo della società utilizzatrice.Diversi dunque i vantaggi per le imprese:oltre ai risparmi sui costi di selezionee di gestione dell’amministrazionedel personale come buste paga,ferie e permessi si aggiungono sconticontributivi e fiscali. Le PMI della Campaniache assumono con contratto dilavoro di somministrazione di duratasuperiore a 12 mesi, ad esempio, possonousufruire di uno speciale incentivoa fondo perduto per disoccupati einoccupati da almeno 12 mesi. Gli aiutieconomici sono previsti dalla linea d’intervento2 della misura “Più Sviluppopiù Lavoro”, nell’ambito del programmaCampania al Lavoro, a valere sulle risorsedel Fondo sociale europeo 2007-2<strong>01</strong>3. Le imprese possono presentarela domanda sul sito Regione entro il 30marzo 2<strong>01</strong>2 e fino ad esaurimento dellerisorse. Il contributo ha un valore massimodi 5.000 euro per le assunzioni atempo indeterminato che raggiunge i7.500 euro per le assunzioni di disabili.Per le assunzioni a termine, invece, ilcontributo è di 4.000 euro. Non possonobeneficiare dell’incentivo i datoriche perfezionano contratti per l’assunzionedel coniuge, di parentied affini entro il terzogrado, in caso di società, isoci stessi e componentidel consiglio di amministrazione.StefaniaCastaldo36 - <strong>gennaio</strong> 2<strong>01</strong>2


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diritto / porto&<strong>diporto</strong>Vedo immagini televisive della“Costa Concordia”, ascolto leregistrazioni delle conversazionitelefoniche, perdo il contatto conla realtà ed ho la sensazione di essereal teatro dell’assurdo. Il comandante èsereno, non mostra emozioni, è certoche l’incidente è tutta colpa di uno scoglionon segnalato sulle carte nautiche.Poi le immagini tornano su questo gigantedel mare, in agonia, semisommerso,abbattuto da un piccolo uomoche è ora uscito dalla scena per sottrarsial senso tragico del dramma chemigliaia di passeggeri stanno ancoravivendo.Sto scrivendo quando mi arrivanole parole taglienti del comandante DeFalco della Guardia Costiera: “GuardiSchettino, lei si è salvato dal mare maio le faccio passare un mare di guai,torni a bordo, Cristo!”. E’ agghiacciante.Un piccolo uomo per il quale il teatrodell’assurdo ha creato un dramma chelui non può, non sa recitare.Un amico mi telefona e mi chiede unparere a caldo su questo dramma. Ilfiasco di questo piccolo uomo è disumanoed io non posso e non voglio direciò che penso delle sue responsabilità.Lo farò più tardi, dopo che avrò capitocome ha vissuto quell’ora infinita:“Concordia, è tutto ok? Positivo, abbiamosolo un piccolo guasto tecnico”. Siguarda intorno, telefona, si consulta eripete: “Solo un problema tecnico”. E’ancora al telefono, rifiuta di dare l’ordineper l’abbandono nave, gli ufficialinon capiscono, la nave è inclinata, ènotte, salta l’impianto elettrico, il panicotravolge i passeggeri, è difficile ammainarele lance, si piange e si urla in unababele di lingue. Il piccolo uomo escedalla scena e abbandona la nave.Cosa è successo in quell’ora? Conchi si è sentito al telefono? Ha ricevutosuggerimenti, raccomandazioni, istruzioni,oppure questo piccolo uomo èl’unico attore di questo dramma?Spengo il televisore, mi accendo ilsigaro e mi dico che questo brutto naufragioè proprio la rappresentazione diun sistema che si è smarrito in un vorticeche pensavamo di saper governaree che invece ci sta travolgendo.Eppure anche questo brutto naufragioavrà un effetto positivo. Mi riferiscoad una accelerazione nella ratificadelle convenzioni e ad una più rapidaapplicazione di regolamenti e direttivecomunitarie.1. Il trasporto internazionale di passeggeriè disciplinato dalla Convenzionedi Atene del 1974, mai ratificatadall’Italia per i bassi limiti di responsabilitàper morte e lesioni. La tragediadella “Moby Prince” e della “Estonia”impongono una revisione dei limiti edun compromesso viene raggiunto conil Protocollo del 2002. Gli Stati nordeuropeihanno vinto la battaglia ma nonla guerra. Manca la ratifica dell’Italia,il numero minimo della ratifica non èraggiunto ed il Protocollo non entra invigore. Nel 2006 la Commissione UEfa partire una proposta legislativa cheprevede la trasformazione della Convenzionedi Atene e del Protocollo 2002nel diritto comunitario con lo strumentodella ratifica. All’esito di una interminabilepartita di ping-pong tra Parlamentoeuropeo e Consiglio, il Regolamentocomunitario 1177/2<strong>01</strong>0 è approvato il24 novembre 2<strong>01</strong>0 e prevede la suaapplicazione “dalla data di entrata in vigoredella Convenzione di Atene per laComunità e, in ogni caso, non più tardidel 31 dicembre 2<strong>01</strong>2”.Vediamo le principali novità:- il limite di responsabilità è di Euro460.000 per morte o lesioni personalidel singolo passeggero;- scatta l’assicurazione obbligatoriacon azione diretta nei confronti del passeggero:- nel caso di evento causato da unincidente marittimo, la persona aventediritto al risarcimento riceve un anticiponon inferiore ad Euro 21.000.L’Italia non ratifica la Convenzioneed il Protocollo e decide di attenderela scadenza del 31 dicembre 2<strong>01</strong>2 perl’applicazione del Regolamento comunitario.Quale sarà il limite in questobrutto naufragio? La Costa ed i suoiassicuratori decideranno di applicarespontaneamente i limiti fissati dal Protocollo?2. L’Italia non ha ratificato la Convenzionedel 1976 sulla limitazione diresponsabilità in materia di crediti marittimiin quanto i limiti sembrano troppobassi. Nel 1996 è approvato il Protocolloche eleva notevolmente i limitima l’Italia è sempre assente. Nel 2009è necessario autorizzare l’adesionedell’Italia alla cosiddetta Convenzione38 - <strong>gennaio</strong> 2<strong>01</strong>2


Un brutto naufragioBunker Oil, ma questa presuppone lapreventiva adesione alla Convenzionedel 1976. In stato di necessità, inizial’esame di un disegno di legge ed il 23dicembre 2009 è approvata la legge n.2<strong>01</strong> che prevede l’adesione al Protocollodi modifica della Convenzione del1976.Un accenno alle principali novità:- il diritto alla limitazione, riconosciutodal nostro codice soltanto al proprietario,è esteso ad armatore e noleggiatore;- il limite di responsabilità (calcolatodal nostro codice in base al valore assicurato)è rapportato alla stazza dellanave ed è espresso in diritti speciali diprelievo;- è previsto il fondo di limitazione costituitodal totale degli ammontare deilimiti relativi ai singoli reclami;- la disciplina del procedimento di limitazioneè demandata allo Stato nelquale è costituito il fondo;- per la disciplina del nostro procedimentoè delegata al governo l’emanazionedelle norme sostitutive dellavigente ed obsoleta disciplina codicistica.I decreti attuativi dovevano essereemanati entro il termine di sei mesidall’entrata in vigore della legge. Il termineè scaduto il 1° giugno 2<strong>01</strong>0 e deidecreti non vi è traccia. E’ necessariotornare in sede parlamentare per la fissazionedi un nuovo termine. Ebbene,il Ministero di Giustizia, interpellato telefonicamente,ha riferito che i decretisono stati approntati ma non possonoessere emanati in assenza del nuovotermine. Se nel caso “Costa Concordia”si dovesse ricorrere alla limitazione diresponsabilità, troverebbe applicazionela Convenzione e quale sarebbe laprocedura di limitazione?3. Sono certamente in corso le inchiestedella magistratura penale edelle autorità amministrative.Temo che per le inchieste amministrativevi possa essere una discretaconfusione.Pochi sanno che è in vigore la Direttiva2009/18/CE 23 aprile 2009 delParlamento Europeo e del Consiglioche stabilisce i principi fondamentali inmateria di inchieste sugli incidenti marittimi:“le inchieste di sicurezza devonoessere svolte in modo indipendente daindagini penali o da inchieste di altrotipo o condotte parallelamente per determinarele responsabilità e attribuirecolpe”.L’Italia avrebbe dovuto attuare ladirettiva entro il 17 giugno 2<strong>01</strong>1. Il termineè stato, ovviamente, disatteso e, invirtù del Decreto Legislativo 165/2<strong>01</strong>1,la direttiva è entrata in vigore soltanto il21 ottobre 2<strong>01</strong>1. Presso il Ministero Infrastrutturee Trasporti dovrebbe essereoperativo l’Organismo investigativo suisinistri marittimi “dotato di indipendenzasul piano organizzativo, giuridico edecisionale da qualsiasi soggetto i cuiinteressi possono entrare in conflittocon il compito affidatogli”.L’inchiesta di sicurezza è obbligatoriain presenza di un sinistro marittimomolto grave (perdita della nave o di viteumane) verificatosi con il coinvolgimentodi una nave battente bandiera italianae, in ogni caso, quando si verifichinel mare territoriale. L’inchiesta avviataper il naufragio della “Costa Concordia”dovrebbe essere, per la prima volta,quella di sicurezza richiesta dalla direttivacomunitaria e, per la prima volta,dovrebbe essere utilizzato il questionariopredisposto con una circolare del2006 e attuativo della risoluzione IMOche adotta il “Codice” per le investigazionimarittime.Il condizionale è d’obbligo inquanto, non essendo stato finora emanatoil decreto che stabilisce strutturaorganizzativa e composizione dell’Organoinvestigativo, mancherebbe ilpresupposto per l’attivazione dell’inchiestadi sicurezza. In questo caso, cidovremmo accontentare delle indaginicondotte dall’autorità marittima conl’utilizzo dell’obsoleto questionario del1963.°°°°°°°°Sento ora dire da qualcuno che leoperazioni di soccorso ai passeggeriben potevano essere coordinate dalcomandante con i piedi su una scialuppae non sulla nave. Vedo un altroriuscito tentativo di mettere in ridicoloquesto popolo di navigatori che, a mioavviso, merita di essere difeso in tutt’altromodo. Mi associo a chi ha così commentato:“non capisco”.Bruno Castaldo<strong>gennaio</strong> 2<strong>01</strong>2 - 39


aziende / porto&<strong>diporto</strong>Lo sviluppo in Italiadell’e-commerce di pneumaticiIntervista a Rainer Binder, Ceo della Delticom AGdi HanoverDelticom AG, leader europeo nell’e-commerce dipneumatici, è un’azienda fondata da Rainer Bindere Andrea Pruefer nel 1999 quando aveva 4dipendenti e un primo fatturato (dopo 6 mesi) di 2,8 mlndi marchi. Oggi l’azienda, oltre che in Europa, è attivaanche in Canada, Stati Uniti e Giappone, serve circa 4,5milioni di clienti e ha totalizzato un fatturato di 419,4 milionidi euro nel 2<strong>01</strong>0, con crescita pari al 34,8% anno suanno. Rainer Binder, uno dei due fondatori, ci parla delletendenze del mercato, delle sue previsioni, dell’incidenzadel web, dell’utilità delle gomme invernali, sempre tenendopresente i due principali indirizzi dell’azienda, innovazionee utilità per il cliente.Qual è la percentuale di acquisto di pneumatici on-linesul totale? Come si sviluppa il trend in Italia?Se, purtroppo, non sono disponibili dati certi, possiamocomunque affermare che gli utenti europei hannosempre più accesso a Internet. Vari studi confermanoche questo trend è in crescita anche in Italia. Sempre piùutenti scoprono i vantaggi di un acquisto via internet dipneumatici e abbiamo ragione di credere che ci sia ancoraun grande potenziale in questo senso, in Italia cosìcome in altri paesi europei.Quali sono le previsioni per il futuro dell’e-commercedi pneumatici?La crescita di Delticom – sulla base degli ultimi risultati– ci fa essere ottimisti. Quale principale attore del mercatoeuropeo, con la più ampia scelta disponibile di marchie modelli e un servizio di qualità, il nostro obiettivo è raggiungereun numero sempre più alto di consumatori, chepossano così usufruire dei vantaggi che garantiamo.Qual è il profilo del tipico acquirente on-line? Cercasolo il risparmio o anche la qualità?Secondo il sondaggio “Delticom Report Tyres online”,studio rappresentativo condotto, in Italia, da Ipsos loscorso anno, coloro che hanno dichiarato che prenderebberoin considerazione la possibilità di acquistare onlinei loro pneumatici sono nella maggior parte dei casi uomini,lavoratori, di fascia d’età compresa tra 18-44, residentinel Nord Est; e sono assidui utilizzatori di internet. Anchese gli automobilisti meno giovani sono al momento menopropensi ad acquistare online le loro gomme, è stato riscontratoun interesse crescente anche nella fascia d’etàcompresa tra i 44 e 65 anni (nella fascia d’età degli automobilistitra i 45 e i 54 anni, nel 2<strong>01</strong>0 il 12% dichiaravadi prendere in considerazione un acquisto online dipneumatici, contro il 14% del 2<strong>01</strong>1). Inoltre, sempre piùdonne sembrano essere inclini ad acquistare pneumaticiin rete. Non solo offriamo un’impareggiabile scelta dipneumatici (più di 100 marchi e oltre 25 mila modelli dipneumatici), che si possono acquistare nei nostri (al momento)126 negozi online, ma mettiamo anche a disposizioneun “pacchetto servizi” e il nostro servizio di livelloprofessionale, cosa massimamente importante per chiacquista. Si parte con un sito trasparente e intuitivo, che40 - <strong>gennaio</strong> 2<strong>01</strong>2


ende facile l’acquisto online su gommadiretto.it, e chepermette di risparmiare tempo e denaro. Con pochi clickè possibile ordinare gli pneumatici che fanno per noi. Leopzioni di pagamento sono comode e sicure. Nel giro dipochi giorni lavorativi gli pneumatici sono consegnatipresso l’indirizzo scelto dal cliente o presso una delleoltre 3.000 officine partner inItalia, che montano le gommecon un servizio professionale.Inoltre, sulsito pubblichiamo icommenti dei nostriclienti soddisfattidel servizio.L’acquisto onlineè convenientedal punto divista economico:come fate a offrirequeste tariffe?Delticom è il leadereuropeo nell’ecommercedi pneumaticie pertanto acquistiamopneumatici ingrandi quantità. Al momentoabbiamo circa 5 milioni diclienti, e il numero è in crescita. Èun dato di fatto che siamo in grado dimettere a disposizione dei nostri clienti prezzi vantaggiosie un buon rapporto qualità-prezzo.Gli ultimi inverni, e questo in particolare, hanno vistoun vero e proprio boom di richieste di pneumatici invernali.Siete riusciti a far fronte a tutte le richieste?Principalmente a causa del fatto che gli pneumatici invernalierano disponibili in non grandi quantità negli ultimiinverni (particolarmente nevosi), molti potenziali acquirentihanno incominciato a cercare online delle validealternative. Nelle ultime stagioni invernali, specialmentenel 2009 e nel 2<strong>01</strong>0, sono state per noi un vantaggiol’introduzione dell’obbligodi utilizzo di pneumaticiinvernali in vari paesieuropei per le abbondantinevicate. Pertanto,nonostante lagenerale penuria,siamo stati abbondantementein grado di portarea termine leconsegne ai nostriclienti graziealla nostra pianificazioneinizialee allo stoccaggio.Inoltre, abbiamoesteso la nostra capacitàdi magazzino conuna nuova struttura nel2<strong>01</strong>1 per essere pronti ad affrontarela stagione invernale e ipicchi stagionali. Grazie allo stoccaggioiniziale abbiamo creato le condizioni per un rapportoideale tra prezzo e servizio e per un’ampia disponibilitàdi prodotti presso i nostri negozi online. E i clienti dimostranodi apprezzare.Sandro MinardoSpedizioni Internazionali – Nazionali – LogisticaServizi di allestimento e montaggio di arredi e complementi di arredo per ufficio e comunitàFiliale operativa: Via A. De Gasperi, 55 - 8<strong>01</strong>33 NAPOLITel. 081 5529455 (operativo) Tel. 081 5520856 (amministrazione) Fax 081 5424135 (operativo) Fax 081 79<strong>01</strong>279 (amministrazione)e-mail: info@pbspedizioni.com - info@pblogistica.com - www.pbspedizioni.comSede legale: Viale Monza n. 7 - 2<strong>01</strong>25 Milano - Tel. 02 28835<strong>01</strong>/502 Fax 02 28835510Filiale di Caserta: Via Appia Antica, 43a – 81020 S. Nicola La Strada (CE) - 5000 mq di magazzinoTel. 0823 494709 - Fax 0823 259027 - info@pdlogistica.com - www.pdlogistica.com<strong>gennaio</strong> 2<strong>01</strong>2 - 41


aziende / porto&<strong>diporto</strong>Confidi strumentodi sostegno per le aziendeLa difficoltà di accesso al creditocontinua a provocare una fortesofferenza per le imprese chesi trovano a fronteggiare, da un lato lacontrazione della domanda e dall’altrol’atteggiamento di estrema e crescenteprudenza delle banche. Queste difficoltàhanno però rivelato uno spazio utilealla crescita dei confidi, che rappresentanoun valido sostegno alle impresein cerca di credito ma prive delle garanzierichieste dalle banche. Ne parliamocon Rosario Caputo, presidentedi Ga.Fi Sud (1.200 aziende associateappartenenti ai settori industria, shipping,artigianato, agricoltura, turismo,commercio, servizi), nonché numerouno di Ibg, gruppo che produce e commercializzabevande.Presidente ci spieghi che cosasono i Confidi.I confidi sono intermediari del creditoche si costituiscono sotto forma di consorzio,di imprese o società cooperative,al fine di agevolare l’accesso al creditofornendo garanzie “di protezione”costruite su appositi fondi. Solitamenteil confidi presta la propria garanzia percoprire il 50% della linea di fido offrendoun tasso agevolato per le impreseassociate. Le dinamiche proprie dellaforma del consorzio, consentono aquesti strumenti di contare su un patrimonioinformativo ampio e profondo, diconoscere le imprese consorziate e ilterritorio su cui operano, talvolta avendoaccesso ad informazioni riservate.In questo modo la valutazione delle impresecandidate all’erogazione del creditorisulta spesso più puntuale e vicinaalla realtà rispetto a quella effettuatadalle banche.Ci spieghi meglio.La relazione tra banca e impresa sifa ogni giorno più complessa. La crescenteincertezza dell’attuale contestoeconomico e finanziario e la complessitàe varietà del sistema produttivorendono il lavoro di valutazione difficileper le banche, che tendono così a chiudersiin un atteggiamento prudenziale.Proprio per questo diventa chiaveil ruolo dei confidi che si inseriscononella dinamica one to one tra banca eimpresa, per agevolare e supportarel’accesso al credito.Che cosa c’è, dunque, alla basedell’intervento del confidi?C’è la conoscenza del cliente, dellesue esigenze ma anche delle sue prestazioni:il servizio offerto sarà dunquenon solo di natura finanziaria, ma anchelegato ad un’attività di consulenzaper la corretta gestione del creditoottenuto. Allo stesso tempo, il consolidamentodel rapporto di fiducia tra ilconfidi e la banca, amplia l’entità e lepossibilità di accesso al credito. Il consorziosi struttura, dunque, come nodo42 - <strong>gennaio</strong> 2<strong>01</strong>2


di scambio tra gli istituti di credito e leimprese.Qual è la situazione in Italia?Il sistema proposto dai consorzidi garanzia è cresciuto tra il 2005 e il2<strong>01</strong>0 di circa il doppio rispetto agli impieghibancari. Tuttavia lo scenario na-ta un vantaggio sia per le imprese cheper gli istituti di credito. Conoscere inprofondità il contesto produttivo in cuisi opera vuol dire avere a disposizioneun sistema completo di elementi utili avalutare ogni singolo caso e questo è diaiuto sia all’impresa, che nel confidi tro-I confidi possono giocare un ruoloimportante anche per lo sviluppodella piccola impresa e soprattuttodelle start up?Certo, tuttavia, nella realtà dei fatti, esoprattutto al Sud, la diffidenza nei confrontidelle aziende che devono ancoraDistribuzione provinciale per sede legale dei confidi in CampaniaProvincia N. confidi attivi % totale regionale % totale nazionaleNapoli 15 66% 3,18%Salerno 5 22% 1,06%Caserta 2 8% 0,42%Benevento 1 4% 0,21%Avellino 0 0% 0,00%Campania 23 100% 4,88%zionale risulta eterogeneo e frammentato:se al Nord troviamo pochiconsorzi ma di grandi dimensioniche consentono una gestione piùefficiente, al Sud gli enti presentanodimensioni generalmente ridotte edunque capacità patrimoniali limitate.Mentre una struttura più ampia eorganica potrebbe offrire maggiorepotere negoziale. Nell’analisi delloscenario nazionale, oltre al numerodei confidi esistenti è opportunoindividuare quanti di essi siano effettivamenteattivi: in Campania, adesempio, sui 51 confidi censiti, 28sono inattivi (pari al 54,90%), anchese la regione con una maggiore incidenzadi confidi inattivi è la Basilicata.Sul polo opposto, si trovanola Valle d’Aosta e la Liguria dovenon sono presenti confidi inattivi,ed un esempio positivo rilevante èsoprattutto il Piemonte (14,29%). InCampania il numero totale dei confidiattivi è dunque 23, pari al 4,88%sul totale nazionale, e la maggior partedi essi si concentra tra Napoli e Salerno.A fronte di questo dato, le garanzieerogate rappresentano solo lo 0,58%del totale nazionale.Cosa succede in Europa?Nella maggior parte dei paesidell’Unione il sistema presenta un altogrado di concentrazione con enti digaranzia di grandi dimensioni che operanoa livello regionale o nazionale. Leorganizzazioni, inoltre, presentano unalto livello di specializzazione territorialeo settoriale. Il caso più significativo èquello dell’Olanda, dove opera un soloente di garanzia. In Italia alla specializzazionesi sostituisce il radicamentodei confidi sul territorio che rappresenvaun interlocutore preparato, sia allabanca che nel confidi trova un supportoutile per ampliare la sua platea. E nelladinamica che si instaura tra impresa econfidi i commercialisti possono assumereun ruolo importante nell’agevolarele imprese da essi assistite. Unacorretta presentazione dei bilanci, e unquadro dettagliato dei debiti e dei creditipuò essere essenziale per ottenereuna valutazione positiva e per un piùimmediato inoltro della pratica all’istitutodi credito. Si tratta di predisporre nonsolo i dati relativi all’ultimo esercizio maanche di alcuni esercizi precedenti perpresentare un quadro storico significativodell’azienda.Rosario Caputocrescere è tale da impedire la realizzazionedi questo tipo di dinamiche.Eppure, proprio le piccole imprese ele start up richiedono spesso impegnidi credito limitati, e comunque molto inferioririspetto alle grandi aziende. Unosguardo più lungimirante verso le nuoverealtà aziendali ed un percorso diconsolidamento dei confidi più piccoli,potrebbero trasformarsi in nuove e piùgrandi opportunità, per imprese e intermediari,che oggi scontano il prezzo diun’eccessiva frammentazione e di unaconseguente capacità patrimoniale limitata.Eduardo Cagnazzii<strong>gennaio</strong> 2<strong>01</strong>2 - 43


aziende / porto&<strong>diporto</strong>Torna il barattonell’era di internetNon è un casose le idee genialinasconoal Sud, grazie un tempoall’arte di arrangiarsi, opiù propriamente oggi, l’essereSmart, dove convergono qualità di innovazione,positività, e successo al passocoi tempi. Sempre a condizione che i progettisiano brillanti, e nuovi come nel caso di Cambiomercila società ideata dal napoletano AntonioLeone, da oltre vent’anni imprenditore disuccesso nei settori dell’immobiliare e della promozione,che, affiancato dalla professionista dellacomunicazione Francesca Scarpetta, ha datovita al sito www.cambiomerci.com con cui è statolanciato il nuovo circuito. Un modo per raggiungereobiettivi senza spendere danaro, di fronte alla scarsacircolazione e disponibi- l i t à ,rispolverando l’usanzadel bara t t o ,man e l l aversione contemporanea del “Barter”ovvero dello scambio tra aziende dimerci e servizi, anche on line, in multilateralità:dove la transazione commerciale nonsi limita ad un mero scambio di merci o servizidi tipo bilaterale, bensì prevede l’assunzione dicrediti da parte di chi vendee di debiti da parte dichi acquista direttamentenei confronti del circuito.Detti debiti possono esserepoi saldati con la venditadi beni e servizi nel circuitoin un tempo successivo. Ilmodello di business operativoe gestionale applicatoè quello del “Corporate Barter”,che si basa su un’ideadi scambio multilaterale “incompensazione”. Capofilamondiali sono gli Stati Uniticon oltre 600 miliardi didollari di valore annuo conquasi tre quarti delle societàquotate alla Borsa diNew York che svolgono inbarter parte delle loro transazioni,tra cui anche AmericaOn Line, Time, Warner,General Motors, Ford.La crisi aumenta, la liquidità diminuisce e le banche stentanoa fornire credito alle aziende per affrontare con serenità lacongiuntura. Un copione che soprattutto nel Meridione d’Italiadesta gravi preoccupazioni e che trova in Cambiomerci.com,srl nata a Napoli ed operante sul territorio nazionale, una possibilesoluzione. Tra le tante aziendeanche la MSC Crociere, unadella compagnie di navigazioneleadernelsettore dellecrociere,èentrata a farparte della grandefamiglia di Cambiomerci, comela Kristal Records Studio, casadiscografica che produce e promuoveartisti di fama internazionale.Una nuova tendenza economica internazionale,dove le aziende che aderiscono al networked effettuano una compravendita sono garantite da unacopertura assicurativa,aumentano le venditee la loro visibilità anchea livello internazionale,ma soprattuttoaccedono ad una vastagamma di prodottisenza pagare alcunchéma semplicementeoffrendo quanto giàproducono. Cosi ogniazienda può effettuarealcuni dei suoi acquistiper poi ripagare il debitomediante la venditadei propri prodotti adaltre aziende del circuito.Ogni azienda riceveun fido commercialea tasso zero con cuipuò effettuare alcunidei suoi acquisti e puòpoi ripagare il debitomediante la vendita deipropri prodotti ad altre aziende del circuito... Si ha così mododi investire in nuove opportunità di business nonché in innovazionee tecnologia.Antonio Leone e Francesca ScarpettaAnnalisa Tirrito44 - <strong>gennaio</strong> 2<strong>01</strong>2


Da 30 anni a Napoli!


aziende / porto&<strong>diporto</strong>Nuovi successi dell’oro biancoLa Mozzarella di Bufala CampanaDop sembra essersi definitivamentelasciata alle spalle ilperiodo di crisi e si conferma uno deiprodotti più amati dagli italiani e nonsolo. Dopo la battuta d’arresto che ilsettore ha subito negli ultimi tre anni acausa dell’emergenza brucellosi, prima,e della successiva emergenza rifiuti,il cosiddetto “oro bianco” continuala sua ascesa. Secondo i dati rilevatidal Consorzio di Tutela, l’organismoriconosciuto dal Ministero delle PoliticheAgricole Alimentari e Forestali perla tutela, vigilanza, valorizzazione epromozione della Dop Campana, nel2<strong>01</strong>1 si è registrata una crescita dellaproduzione pari al 4%: si è passati, infatti,dai 36 milioni di chilogrammi delloscorso anno ai 37,5 milioni di questo incorso. Stesso balzo nel valore del fatturatoalla produzione (+4,5%), cresciutoda 306 a circa 320 milioni di euro. Unrisultato da record, che ha superatoperfino i livelli pre-crisi ed in particolarele performance raggiunte nel 2007,considerata la miglior annata degli ultimi10 anni, quando furono prodotti35,5 milioni di chili. Con questi numeriil famoso formaggio si conferma comeil più importante marchio Dop del Centro-SudItalia. E nel 2<strong>01</strong>1 cresce anchel’export che si attesta al 25% sul totaledella produzione, con un balzo del 5%sul 2<strong>01</strong>0, in linea con tutto il compartolattiero caseario (export +5,79%, datiIsmea). A superare i confini nazionalisono stati ben 10 milioni di chili dipasta filata campana pari a 80 milionidi mozzarelle Dop. “Gli ottimi risultatisono frutto della scelta del Consorziodi puntare sempre sulla qualità del prodottoe il lavoro di squadra dell’interafiliera - dichiara Domenico Raimondo,Presidente del Consorzio di Tutela -perché questo è l’unico modo per cresceree valorizzare al meglio la mozzarellaDop, prodotto vetrina del made inItaly”. E il presidente avverte: “Bisognaperò non abbassare mai la guardia eprofondere il massimo impegno comuneper tutelare questo prodotto chetutto il mondo ci invidia. Non dobbiamodimenticare che il nostro compartoogni anno subisce danni ingenti dallacontraffazione, il vero problema controcui lottiamo. Secondo le nostre stime ilmercato parallelo della contraffazione èun business da oltre 100 milioni di eurol’anno, con almeno 7 milioni di chili dimozzarella immesse irregolarmentesul mercato in Italia e all’estero. Ma,come dimostrano gli oltre 15 mila controlliche ogni anno vengono effettuatisul prodotto, la trasparenza del nostroagire e la grande attenzione delle forzedell’ordine, siamo fiduciosi e convinti disconfiggere questa piaga”.Nonostante i dati positivi e incoraggianti,in realtà, c’è ancora molto dafare: l’obiettivo è quello di cogliere lenuove opportunità offerte dal mercatoin Italia e all’estero e migliorare la redditivitàdella filiera. Nell’ultimo anno,infatti, il Consorzio di Tutela ha apportatoimportanti modifiche allo Statutoe aperto le porte anche agli allevatori,con lo scopo di innalzare le garanziee la sicurezza lungo tutto il processoproduttivo. Inoltre, ha stretto importantiaccordi con i consorzi di altri formaggiDop per il controllo reciproco dellaqualità, al fine di tutelare al massimoi consumatori. All’estero sono statenumerose le iniziative di promozioneche hanno visto l’oro bianco protagonista.L’ultima risale a poche settimanefa, quando la Camera di Commerciodi Caserta, in collaborazione con ilConsorzio di Tutela, ha promosso le“giornate casertane” a Melbourne inAustralia, in una missione istituzionaleche proponeva oltre oceano l’eccellenzadelle produzioni agroalimentari, tracui la mozzarella di bufala. Parliamo diun prodotto di nicchia, l’unico nel suogenere in commercio ad aver ottenutoil riconoscimento europeo della Dop.Il disciplinare di produzione, infatti,prevede l’utilizzo di solo latte intero dibufala proveniente da allevamenti presentinella tradizionale zona di originee cioè in Campania, nelle province diCaserta e Salerno ed in parte di quelladi Napoli e Benevento; nel Lazio, nelleprovince di Latina, Frosinone e Roma;in Puglia, in una piccola parte della provinciadi Foggia e in Molise nel comunedi Venafro. Gran parte della produzioneè commercializzata e consumata per lopiù in Italia, ma oltre il 20% è esportato.Ben 6 milioni di chili di mozzarella dibufala Dop, infatti, lasciano il Bel Paesee approdano sulle tavole straniere.Il formaggio campano ha conquistatola Francia, che si conferma comeprimo stato importatore al mondo delprezioso oro bianco, con una quota del21,3%, pari a 1,27 milioni di chili e unvalore di 21,3 milioni di fatturato. Al secondoposto gli Stati Uniti con il 19,7%,pari a 1,18 milioni di chili e un valoredi 19,7 milioni. Seguono la Germania(16,9%, 1,14 milioni di chili e 16,9 milionidi valore) e la Gran Bretagna (16,4%,984mila chili pari a 16,4 milioni). Questi4 Paesi raccolgono il 70% del totaledelle esportazioni che hanno un valorecomplessivo di 100 milioni. Tra i canalidi vendita, grazie all’artigianalità delprodotto, sono ancora forti il dettagliotradizionale (26%) e la vendita diretta(13%), in crescita il settore Ho.Re.Ca.(8%) e stabile la grande distribuzionecon il 47%.Brunella Giugliano46 - <strong>gennaio</strong> 2<strong>01</strong>2


Buon compleanno, Sperlari!Cioccolato. E ancora cioccolato.Una dolcezza non solo peresaltare le ricorrenze. E connessuna intenzione di rompere con latradizione. Così Sperlari, nel 175° anniversariodel lungo ma dolce compleanno,intende posizionarsi sul mercato.Obiettivo: intercettare i consumi emergentie proporsi verso nuovi target. Lospazio per crescere ancora c’è. D’altraparte, nel 2<strong>01</strong>0 il comparto del cioccolatoe dei prodotti a base di cacao haregistrato la migliore performance delMade in Italy alimentare, incrementandodi oltre il 4% involume e dell’8,9% in valore.E se il fatturato dell’industriadolciaria che fa capo a LeafItalia si aggira sui 172 milionidi euro (+15% dal 206 al2<strong>01</strong>0), a trainare è proprio ilcomparto del cioccolato sugli altri marchi del gruppo:Galatine, Dietorelle, La pasticcadel Re Sole e Dietor.Leaf Italia è una delle piùimportanti realtà industrialidel confectionary in Italia,con sede operativa nel territoriocremonese. Nata nel20<strong>01</strong> dall’integrazione diSocalbe e Sperlari, oggi èuno dei principali player delmercato dolciario italiano edal 2004 fa parte di un gruppomultinazionale, Leaf International,attivo oltre chein Italia anche nei principaliPaesi Europei con posizionidi leadership in numerosimercati. Nel 2007 perfezional’accordo per l’acquisizionedelle attività “sugar confectionary”di Cadbury Italia (Gruppo CadburySchweppes), aggiungendo, al suo giàprestigioso portafoglio, il marchio Saila,sinonimo di confetto alla menta eassicurandosi la distribuzione sul terri-torio italiano del brand Halls (Cadbury)e del brand Pringles (P&G) nel canaleBar Tabacchi. ”La nostra capacitàdi innovare per incontrare sempre lepreferenze dei consumatori si traduceper noi nel continuo studio di prodotti ingrado di conquistare i gusti più classicie quelli più moderni - commenta GiorgioBoggero, amministratore delegatodi Leaf Italia - Ne sono un esempio lenovità lanciate quest’anno per ampliarela gamma con soluzioni in grado di assecondareil più possibile i gusti di tuttied esaudire i desideri di ogni tipologiadi clientela, soprattutto in un momentoparticolare come quello del nostro 175°anniversario: Granperle e Brillanti, nelsegmento delle praline al cioccolato,e i Morbidelli Gran Assortimento, nelmercato dei torroncini specialità”. Sonopassati 175 da quando nel 1836 EneaSperlari aprì nel cuore di Cremona unnegozio per la produzione artigianalee la vendita di specialità tipiche dellatradizione locale: torrone e mostarda.Il successo fu tale che già alla fine delsecolo il marchio Sperlari era conosciutoanche all’estero e addirittura nelcontinente americano dove si trovavanonumerose comunità italiane. Neglianni Cinquanta, nel pieno boom economico,Sperlari rinnovò la sua gammaaprendosi a un nuovo mercato: lecaramelle. Proprio con quest’ultimoprodotto nacque l’idea, a queltempo assolutamente innovativa,di far diventare le caramelle unvero e proprio oggetto regalo.Così nacque il cofanetto “che nons’incarta mai” come pubblicizzavaCarosello in quegli anni; una novitàche raggiunse in poco tempoil prestigioso traguardo degli oltre8 milioni di confezioni vendute inun anno.Oggi Sperlari è un marchio diLeaf Italia. Leader assoluto inmercati di nicchia, il gruppo appartieneai gruppi Cvc Capitalpartners (uno dei maggiori fondidi investimento in Europa e nelRegno Unito, specializzato in operazionidi acquisizione di aziendesu larga scala) e Nordic Capital,un fondo di investimento focalizzatosoprattutto nel mercato deiPaesi nordici. Per festeggiare nelmigliore dei modi l’evento, oltre allancio di nuove referenze, Sperlariha programmato una serie diattività per celebrare un traguardodavvero speciale insieme a coloro che,con estrema passione e fiducia continua,sono stati e continuano ad essereparte di una lunga storia di successi.Buon compleanno, Sperlari.Eduardo Cagnazzi<strong>gennaio</strong> 2<strong>01</strong>2 - 47


aziende / porto&<strong>diporto</strong>Una fabbricache sa coinvolgereVisita del sindaco De Magistris allo stabilimentoWhirlpool di Napoli in occasione della consegna deiriconoscimenti per i 35 e i 20 anni di attivitàHa espresso il proprio apprezzamentoper l’atmosfera digrande coinvolgimento che sirespira in fabbrica; il sindaco Luigi deMagistris ha fatto visita allo stabilimentoWhirlpool di Napoli in occasionedei Seniority Awards. La cerimonia,che si è tenuta nell’aula sociale, havisto il direttore della fabbrica Luigi laMorgia premiare con un orologio 43dipendenti: 2 con 35 anni di attività e41 con 20. I Seniority Awards sono unatradizione aziendale cominciata dalpatron di Ignis Giovanni Borghi, chepremiava i dipendenti più fedeli conagende in pelle firmate di suo pugno,diplomi e orologi, e proseguita neglianni. Durante la mattinata La Morgia haconsegnato un riconoscimento ancheai cento lavoratori che, a fine giugno,si sono volontariamente prestati perl’organizzazione e la realizzazionedell’Open day in fabbrica tenutosiin occasione del centenario dellaCorporation. La cerimonia, che è stataanche l’occasione per lo scambio degliauguri, oltre al sindaco de Magistris, havisto l’intervento dei sindacati, interni edesterni, per il saluto alle maestranze.Il momento del Cral aziendale èstato aperto dai saluti del presidenteGiuseppe Miraglies che ha introdotto lospettacolo della compagnia teatrale Cralcomposta dai dipendenti della fabbricae basato su un’alternanza di scenettecomiche, balletti e interpretazionicanore.A chiudere, il momento dedicato alleiniziative di solidarietà e beneficenza(donazioni e raccolte di fondi)organizzate durante l’anno in fabbricae destinate ai soggetti fragili (bambini,malati e orfani) come miglior messaggiodi speranza portato da alcuni figli deidipendenti dello stabilimento.La cerimonia dei Seniority Awardssi è anche tenuta nei giorni scorsi nelcentro operativo europeo Whirlpooldi Comerio per i dipendenti dell’areadi Varese e nelle fabbriche di Siena eTrento. Complessivamente sono stati162 i lavoratori premiati dall’azienda;40 con 35 anni di attività e 122 con 20.Di seguito l’elenco dei premiati:35 anni di attività: Luigi Casoria,Ferdinando Imperato20 anni di attività: Alfonso Abbatiello,Salvatore Aiello, Salvatore Amore,Stefano Arcamone, Lucio Basile,Massimo Conelli, Luigi Coppola,Gennaro De Falco, Giovanni Del Gaizo,Benedetto Denti, Mauro Di Matola,Vincenzo Di Noia, Salvatore Di Palma,Luigi Di Tuccio, Luigi Ercole,Roberto Esposito, Pasquale Esposito,Salvatore Flaviano, Carlo Foria,Enzo Fragalà, Luigi Giudice, RaffaeleGrilli, Maria Guglielmino, Luigi Iaccarino,Filippo Melillo, GiuseppeMiraglies, Salvatore Montefusco,Vincenzo Murazio, Sabatino Pellegrini,Francesco Petricciuolo, Catello Pinto,Luigi Rame, Lorenzo Rao, AnnamariaRenella, Massimo Ruggiero, GiuseppaScognamiglio, Michele Senese, AntonioSorelli, Salvatore Tarantino, CarmineVingelli, Annamaria Zenna.Paola MartinoWhirlpool EMEA eWhirlpool CorporationCon circa 12.000 dipendenti, unapresenza sui mercati di oltre 30 Paesieuropei e siti produttivi in sette Paesi,Whirlpool Europe, Middle East & Africa(EMEA) è una società interamentecontrollata da Whirlpool Corporation,l’azienda leader a livello mondiale nellaproduzione e commercializzazionedi grandi elettrodomestici. Nel 2<strong>01</strong>0,Whirlpool Corporation ha avuto unfatturato annuale di 18,4 miliardi didollari, 71.000 dipendenti e 67 centridi produzione e di ricerca tecnologicain tutto il mondo. L’aziendacommercializza i marchi Whirlpool,Maytag, KitchenAid, Jenn-Air, Amana,Brastemp, Bauknecht e altri importantibrand quasi in ogni paese del mondo.Il Centro Operativo Europeo diWhirlpool si trova in Italia, a Comerio(VA).48 - <strong>gennaio</strong> 2<strong>01</strong>2


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nautica / porto&<strong>diporto</strong>Virano da Bagnoli al lungomaredi Napoli le tappe preliminaridell’America’s Cup. La competizionevelica, infatti, in programmaa Napoli ad aprile 2<strong>01</strong>2 e nel maggio2<strong>01</strong>3, si terrà nelle acque davanti allaRotonda Diaz su via Caracciolo e nonpiù in quelle antistanti l’ex Italsider, nelquartiere Nord del capoluogo campano.Il “piano B” è stato predisposto dallaSrl America’s Cup Napoli, costituitapresso l’Unione industriali e formata al30% dalla Regione Campania, al 30%dal Comune, al 30% dalla Provincia eal 10% dagli industriali partenopei attraversola propria controllata Uniservizi.La decisione è stata presa a seguitodei risultati delle analisi effettuate daiconsulenti tecnici nominati dalla Procuradi Napoli nell’ambito delle indaginisulla bonifica dell’area occidentale: lacolmata a mare, la piattaforma artificialeformata dai residui della lavorazionedell’ex-Italsider indicata come locationdell’evento, è stata giudicata “altamenteinquinata” a causa della presenza dimateriali cancerogeni e pericolosi. Aquesto si aggiunge il fatto che non è arrivatoil tanto atteso parere del ministerodell’Ambiente per concedere il nullaosta alle regate e i tempi sono troppostretti per realizzare i lavori previsti perla competizione velica. Per questo motivoRegione, Provincia e Comune diNapoli hanno stabilito lo spostamentodelle regate in un’altra area della città.Nelle acque del lungomare si formerannodue scogliere di circa 300 metri.A terra, invece, sono previste opereche restituiranno all’antico splendoresoprattutto la Villa Comunale: sarannorifatti per intero i viali e sono previstiinterventi anche per la Casina del boschetto(già Circolo della stampa). Poisi metterà mano al rinforzo dell’illuminazione,in modo che al termine delleregate i napoletani si ritroveranno conun pezzo della città recuperato.Dal lungomare si potrà ammirare l’interamanifestazione che comprenderàuna prova di velocità pura, un evento dimatch race e una serie di regate di flottache vedranno impegnati sulle lineedi partenza gli Ac45. Si tratta di catamaranidi poco meno di quindici metrie dotati di ala rigida, in grado di risalireil vento a una velocità di 30 nodi e diraggiungere i 50 km/h. L’imbarcazioneè stata progettata per prestazioni a tuttocampo, in modo che possa essere50 - <strong>gennaio</strong> 2<strong>01</strong>2


Coppa Americamille problemi,ma il progetto va avantitimonata in un’ampia gamma di condizioni.Questo è lo scenario, almenoper il 2<strong>01</strong>2. Per il 2<strong>01</strong>3 si vedrà. Magarisi riuscirà a tirare di nuovo in ballo Bagnolise per allora la colmata sarà bonificatao smantellata, come previsto dalPiano regolatore generale. Per questaoperazione c’è già un accordo col Comunedi Piombino, in base al qualeNapoli demolisce la struttura e i detritivengono spediti in Toscana per riempirela darsena di levante di Piombino.Ma l’intesa, siglata dagli allora ministriAlfonso Pecoraro Scanio e Fabio Mussi,è rimasta lettera morta. Mancano,infatti, circa cento milioni di euro chesarebbero dovuti arrivare dallo Stato.Intanto, a Bagnoli è stata invalidata lagara d’appalto da 17 milioni bandita perl’America’s Cup dalla Bagnolifutura, lasocietà di trasformazione urbana delComune di Napoli nata nel 2002 perla riqualificazione dell’area ex-Italsider.I lavori, riguardanti opere temporaneesia a terra, su un’area di 77milametri quadri, che a mare, su un’areadi 290mila metri quadri, da realizzaresulla colmata tra i due pontili, Nord eSud, e lo specchio d’acqua antistante,erano stati aggiudicati in via provvisoriaall’Impresa Cidonio di Roma insiemealla Le.Ma.Po.D. di Napoli. Consistevanonella costruzione di un piccoloporto galleggiante con 9 boe alla ruotaper l’ormeggio dei catamarani e 340metri per le imbarcazioni di supporto eturistiche. A terra, invece, era previstoun public event village di 12.500 metriquadri per l’intrattenimento e lo svagodel pubblico, con annessi 4.000 metriquadri per la sosta; un’area premiazionidi mille posti a sedere; un’area vip di5.500 metri quadri; uno spazio tecnicodi circa 20mila metri quadri per i teampartecipanti alle regate. Tutto sfumato,proprio mentre la Regione Campania,sempre a Bagnoli, ha liberato i fondi peril parco urbano, l’area a verde da 130ettari. La giunta, infatti, ha approvato loschema di protocollo di intesa per l’attuazionedel progetto, da stipulare conla Bagnolifutura Spa, sbloccando difatto 76 milioni di fondi europei. L’intervento,progettato da Francesco Cellini,è incluso nei Grandi progetti regionalidel Por Campania 2007-2<strong>01</strong>3 ed ha giàottenuto il via libera di Bruxelles.Con i fondi, in particolare, verrà finanziatoil primo lotto del parco, unasuperficie di circa 33 ettari già bonificata,per la cui realizzazione la Stunel marzo 2<strong>01</strong>0 ha emanato il bandodi gara da 46 milioni, mai aggiudicatoin via definitiva proprio per la mancataerogazione del finanziamento.La delibera regionale con lo stanziamentodelle risorse economiche, infatti,era finita nel calderone degli atti chehanno contribuito allo sforamento delpatto di stabilità interno del 2009. Così,l’esecutivo guidato da Stefano Caldoro,a luglio 2<strong>01</strong>0, ne aveva sospeso l’efficacia.Il progetto, poi, è stato ripresonell’aprile scorso ed ora rifinanziato. Ilavori dureranno tre anni e riguardanola realizzazione di zone a verde, specchid’acqua, aree per attività all’apertoe per bambini. Sarà allestito, inoltre, unroseto per l’esposizione di circa 7000specie e varietà di rose, dotato di strutturedi servizio che ospiteranno attivitàdi ricerca, gestionali, didattiche e ricettive.Il progetto prevede anche la realizzazionedella “Piazza archeologica”sulla quale affacciano gran parte deisiti di archeologia industriale e di unimpianto fotovoltaico per la produzionedi energia elettrica. E il finanziamentoservirà anche per dotare l’area di infrastrutture.Verranno costruiti, infatti,quattro chilometri di strade e sotto servizicon illuminazione, fognature e unsistema pneumatico di smaltimento deirifiuti.Brunella Giugliano<strong>gennaio</strong> 2<strong>01</strong>2 - 51


icerca / porto&<strong>diporto</strong>Evoluzione del pomodoroContinuano ricerche e sperimentazioni del prodottoE’destinato ad arrivare sulletavole di tutto il mondo e arivoluzionare la Dieta Mediterranea.La famiglia dell’Oro rosso siarricchisce di un nuovo componente.E’ il Realtomato (ex “Superpomodoro”vedi <strong>Porto</strong>&<strong>diporto</strong> Ottobre 2007e Gennaio 2009), nato dall’unione dilinee pure di San Marzano e PurpleTomato e dalla sperimentazione scientificadi un gruppo di ricercatori dell’Icb(Istituto di chimica biomolecolare) delCnr di Pozzuoli (Napoli) e della facoltàdi Farmacia dell’Università di Salerno.Il nuovo pomodoro, prodotto nell’Agrosarnese-nocerino, fa bene alla salute.I ricercatori lo considerano, infatti, riccodi proprietà antiossidanti e quindialtamente anticancerogeno. Secondo iprimi esperimenti, inoltre, è in grado dicontenere lo sviluppo delle cellule tumorali.Con la sperimentazione, in particolare,sono state studiare le qualitàdi diverse linee di pomodoro, misuratala loro attività antiossidante e analizzatain campo aperto. Questo ha permessodi ottenere e immettere sul mercatouna varietà di pomodoro ad alto valoresalutistico e di realizzare un prodottosicuro, a zero impatto ambientale e conuna riduzione drastica della filiera.E i risultati conseguiti dal Crom, ilCentro ricerche oncologiche di Mercogliano(Av), parlerebbero chiaro: il Realtomatoha mostrato, in vitro, un’azioneantitumorale superiore a quella dialtri pomodori. Intanto, la sperimentazionecontinua in Italia e negli StatiUniti, sostenuta dalla Human HealthFoundation onlus di Spoleto (Perugia).“Il nostro intento – afferma AntonioGiordano, direttore del Crom e delloSbarro Institute di Philadelphia (Usa) –è quello di verificare quali siano i targetmolecolari nell’azione antitumorale delRealtomato e il meccanismo, se esiste,che è in grado di generare gli effettibenefici. Pensiamo, poi, di piantare ilprodotto in altre zone del mondo perverificare quale ruolo gioca il contestoambientale in cui viene seminato, secioè l’ambiente esterno ne influenza ilcontenuto o se lo lascia inalterato”.A credere nel progetto sono stati ititolari dell’azienda “Il Pomo d’oro” Srldi Scafati che realizzeranno, con laDe Clemente conserve Spa, un’ampiagamma di prodotti: si va dalla polpad’eccellenza campanoalla passata, dal filetto e dalla polveredi pomodoro pelato ai sughi pronti ealla confettura di marmellata. Previstaanche una crema anti-età per il viso.“Abbiamo messo a coltura, tra Scafatie Nocera, in provincia di Salerno, ben43 ecotipi sperimentali di pomodoro –afferma Francesco Cavallaro, direttoretecnico della società Il Pomo d’oro - Traquesti è nato l’ibrido Real Frangis, invia di registrazione presso il Ministerodelle Politiche agricole, prodotto inseguito all’incrocio dei corredi geneticidelle due tipologie di pomodoro, tramiteimpollinazione naturale e senzaalcuna manipolazione. Da quest’ultimo,poi, lo scorso mese di aprile si èavuto il Realtomato che ha una formatondeggiante ed un colore rosso fuoco.Il nome richiama la nostra terra, inparticolare l’Abbazia della Real Valledi Scafati, e il forte legame che questopomodoro ha con la nostra tradizione,storia e cultura”.Il professore Rocco De Prisco dell’Icb-Cnr di Pozzuoli ha parlato degli studiportati avanti insieme alle ricercatriciBarbara Nicolaus e Pina Tommonaro.“Il Realtomato ha un impatto ambientalepari a zero – ha affermato – ha unamarcia in più rispetto agli altri pomodori,soprattutto a livello di antiossidanti.A breve uscirà un articolo sul Journalof Medical Food che darà ampio spazioai nostri studi. E’ necessario però chele istituzioni ci sostengano finanziariamentecome avviene già in Emilia Romagnae in Sicilia. Non possiamo semprelavorare con le briciole. Il mio sognoè quello di organizzare la Settimanadella prevenzione e della salute con leeccellenze agroalimentari della provinciae con il piatto della felicità”. LetiziaCito, ricercatrice del Crom, si è soffermatasulla sperimentazione in corso aMercogliano: “L’elemento di forza dellanostra sperimentazione – ha chiarito laricercatrice – sta nell’aver mimato sullecellule quello che è il consumo da tavolo,abbiamo cioè riprodotto un’alimentazioneclassica, lavorando su estrattitotali, il che ha dimostrato che la passataè più efficace del pomodoro fresco”.L’assessore all’Agricoltura della Provinciadi Salerno, Mario Miano, ha ribaditocome nell’Agro nocerino sarnese siapresente la “vera cultura agricola”. “E’necessario promuovere una ricognizionedello stato attuale del mondo agricoloregionale – ha aggiunto Miano – Bisognapuntare su un’azione sinergicache coinvolga tutti gli attori interessatial progetto. La Provincia vuole e devesvolgere un ruolo di coordinamento,direi quasi di accompagnamento, alfine di promuovere iniziative lodevolicome questa. Il Realtomato deve diventareun esempio per i giovani salernitani,che se valorizzato potrà crearenuove opportunità occupazionali”.Brunella Giugliano52 - <strong>gennaio</strong> 2<strong>01</strong>2


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turismo / porto&<strong>diporto</strong>Inaspettato successodel turismo cinematograficoIl cinema fa bene al turismo. Seper anni è stato il mezzo per conoscereil mondo senza muoversi dacasa, adesso, il più delle volte, si viaggiaper conoscere i luoghi in cui sonostati girati film o le fiction di grandesuccesso. Soprattutto le località minoritagliate fuori dal turismo tradizionale.È il fenomeno del cineturismo, scoppiatogià da alcuni anni e grazie alquale l’industria cinematografica è diventataun motivo di forte impulso peril territorio: un film è come un viaggio,trasmette una vera e propria passioneper la cultura e il paesaggio che glifanno da sponda. Si calcola che ognianno nel mondo siano circa 100 milionii viaggiatori, soprattutto americani einglesi, che visitano luoghi e città sulfilo delle memorie e delle suggestionidel cinema; 10 milioni di visitatori soloin Italia, dove le presenze stranieresui luoghi dei film (1.700 location, secondoi dati del mensile “Qui Touring”di ottobre) sono 41.622.000. Così chidecide di seguire Don Matteo a cavalcionidella sua amata bicicletta (proprioin queste settimane Rai 1 sta proponendouna nuova, fortunatissima seriedella fiction) scoprirà i gioielli medioevalidi Gubbio, gli eleganti interni deipalazzi, la rete di ripide viuzze e vicolidei quattro quartieri su cui si affaccianobotteghe artigianali che spaziano dallaceramica al legno, dal ferro battuto allaliuteria ed alla lavorazione della pelle.Dire che le serie televisive di successofanno bene anche al turismo è usareun concetto riduttivo. Nel primo anno dimessa in onda di “Elisa di Rivombrosa”il piemontese castello di Agliè, diventatonella vicenda la residenza deiRistori, ha decuplicato il numero deivisitatori: da 8.549 del 2003 a 92.091del 2004 per assestarsi, nel 2006, a57.056 presenze.A conferma che, attorno a questa serietelevisiva, è nato un fiorente mercatoturistico: tour organizzati in carrozzae costume d’epoca, ristoranti al menùbavarese di Rivombrosa e via dicendo.E così accadrà per Arezzo e per le suemasserie, dopo le due puntate della finction“La ragazza americana”, andatain onda a novembre. Ancora, Città dellaPieve, che nel 20<strong>01</strong>, primo anno dellamessa in onda di “Carabinieri”, ha vistouna crescita del 20% delle presenze.Nonostante i nomi dei luoghi, delle storiee delle riprese non coincidano (l’immaginariaVigata è Ragusa Ibla, Merfiè Menfi, Fiacca è Sciacca, Raccadaliè Raffadali), il turismo in tutta la Siciliadel Sud-Est è cresciuto, dal 1998 in cuila fiction tratta dai romanzi di AndreaCamilleri ha debuttato, al ritmo del 12-14% l’anno, con un aumento esponenzialedei bed & breakfast e gli agriturismi,da 65 nel 20<strong>01</strong> ai 2900 del 2006,di cui molti intitolati al commissario,fra cui “La casa di Montalbano” a PuntaSecca. Più recentemente è stato ilDuomo di Milano, che certo non avevabisogno di pubblicità, a veder aumentarei visitatori dopo aver fatto da quinta aChecco Zalone nel suo “Che bella giornata”con 43 milioni e mezzo di euro diincasso, mentre Santa Maria di Castellabate,nel Cilento, protagonista del film“Benvenuti al Sud”, con Claudio Bisio,in un anno ha visto crescere le presenzeturistiche del 75%. Soprattutto per leacque limpide del suo mare, da diversianni contrassegnato con la BandieraBlu europea. Anche la Basilicata ha unforte legame con il cinema.L’esempio più eclatante è quello dellapellicola di Mel Gibson, “La Passione”che ha rilanciato la città dei Sassi,Matera, a livelli planetari. Dopo “LaPassione”, Matera ha infatti cominciatoa vivere il terzo giorno, quello dellaresurrezione. E per i Sassi è esploso ilturismo, grazie soprattutto alla collaborazionetra un operatore locale e quellidi Los Angeles. E la location del film diGibson si è trasformata in pacchetti turisticia tema. Un business che ha riversatonelle casse del territorio materano32 milioni di euro, quattro volte tantoquello che era il ricavato del turismoordinario. Anche “Basilicata coast tocoast”, di Rocco Papaleo, ha messo invetrina le località più belle della regionedurante il viaggio di una combriccoladi musicisti in cammino da Maratea alritmo delle loro strofe musicali per partecipareal festival del teatro-canzonedi Scanzano Jonico, attraversando apiedi il territorio tra i due mari.Un viaggio attraverso le testimonianzedi antichi insediamenti, gravine, costumie perfino piatti tipici che rivelanouna ricchezza che sbalordisce anchechi la conosce. Vero e proprio driverper programmare una vacanza a Salinae a Procida è stato “Il postino” diMichael Redford con Massimo Troisi,come lo sono stati “Indovina chi sposamia figlia”, con Lino Banfi, per la cittàdi Gravina di Puglia e “Mia madre” diRichy Tognazzi, girato tra Ostuni e Cisternino,due tra le più belle località delSalento brindisino. Anche per il territoriofriulano ospitare una produzione cinematograficaha comportato beneficidirettamente correlati ai luoghi traslatiin pellicola: lo è stato per Udine, Pordenonee Gemona, le location scelte daGabriele Salvatores per il suo “ComeDio comanda”, mentre singolare è illuogo prescelto da Emiliano Dante per“Into the blue”, girato interamente nellatendopoli di Collemaggio. Proprio perincentivare le riprese nei propri territoriin molte regioni stanno proliferandole commissioni cinematografiche (Filmcommission), generalmente privateo miste, che in Italia, secondo quantoscrive la rivista “Qui Touring”, sono piùdi quaranta.Alcuni siti propongono anche itinerarituristici a tema. È il caso, per esempio,dell’associazione “Amici di Roma”con la quale è possibile effettuare affascinantipasseggiate ripercorrendo iluoghi in cui furono girate le scene de“La Dolce vita” di Federico Fellini (unospaccato sulla dolce vita nella capitalea cavallo fra gli anni ’50 e ’60) e “Vacanzeromane” con Audrey Hepburn eGregory Peck. La trama: la principessaAnna, erede al trono di un regno immaginario,affronta un viaggio diplomaticovisitando anche Roma. Una notte, sfinitadalla serie di obblighi che il suo ruolole richiede, ha un collasso nervoso. Ilsuo medico le somministra un sedativo,ma appena si ritrova sola nella suastanza, decide d fuggire e inizia a vagabondareper le strade della capitale.Il cinema può diventare anche un’occasioneper guadagnare soldi sfruttandola propria abitazione, anche se è unsemplice appartamento. Si può infattioffrirlo come location per spot pubblicitari,fiction e film.Di fronte alla scomodità di avere lacasa invasa da troupe e attori si possonoguadagnare cifre consistenti.Soprattutto in periodi di magra comel’attuale.Eduardo Cagnazzi54 - <strong>gennaio</strong> 2<strong>01</strong>2


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turismo / porto&<strong>diporto</strong>Alpitour e Costaacquisiscono il gruppoBravo Net - Hp VacanzeAlpitour World e Costa Crocierehanno siglato l’accordoche vede i due leader dimercato investire ancora insieme inun’operazione di grande rilevanza peril mercato della distribuzione turisticaitaliana, con l’acquisizione del gruppoBravo Net – Hp Vacanze.Le agenzie del polo Bravo Net – HpVacanze che sono attualmente oltre1.500, sono al centro di un piano di sviluppoche, durante i prossimi tre anni,vedrà i punti vendita arrivare a 2.000. Ilgiro d’affari nel 2<strong>01</strong>1 è stato di circa 1miliardo di euro.I due gruppi Bravo Net e Hp Vacanzesono stati inoltre oggetto di una fusione,ufficializzata il 1° <strong>gennaio</strong> 2<strong>01</strong>2.L’acquisizione prevede che il 20%dell’azionariato del nuovo gruppo restinelle mani di un pool di azionisti/managertra cui Luca Caraffini e DanteColitta, rispettivamente amministratoredelegato e direttore commerciale. Talescelta è un segnale rilevante della continuitàrispetto al passato ed è elementodi garanzia rispetto agli associati, cheentreranno a far parte di un progetto digrande respiro. Ad entrambi i managerviene confermata la piena indipendenzagestionale.“L’acquisizione di Bravo net e HpVacanze - dichiara Fabrizio Prete, DirettoreGenerale del Gruppo Alpitour -non modifica in alcun modo gli equilibridistributivi del Gruppo, che continueràa dialogare con le più grandi realtà dinetworking del settore. Questa è l’occasioneper ribadire che il futuro è nelladistribuzione: si tratta di una sceltache completa la copertura sul territorioe migliora l’assetto distributivo già brillantementeavviato e sviluppato conWelcome Travel Group. Inoltre l’acquisizionedi un nuovo partner consente diaumentare la capacità di lettura e analisidel mercato dei consumi e di poteravere maggiori possibilità di incrementarela veicolazione delle attività e delleproposte del tour operating”.“Con l’acquisizione, insieme ad Alpitour,di Bravo Net/HPVacanze – commentaGianni Onorato, Direttore Generaledi Costa Crociere - diamo seguitoad un importante processo di sviluppodella distribuzione turistica e di crocierein Italia e confermiamo quanto le agenziedi viaggio siano strategiche comecanale di vendita per il futuro.Riteniamo che con il nostro supportosi possa ulteriormente sviluppare unamiglior relazione con il cliente basatasull’innovazione e qualità del servizio,sulla formazione e sull’uso delle tecnologie.Questo è un passo che permetteràall’intero comparto di poter crescere;continueremo a lavorare e svilupparenuovi progetti di collaborazione con tuttequelle agenzie di viaggi che credononel nostro marchio, nei nostri prodotti enelle nostra crescita futura”.“Siamo un gruppo dinamico e veloce,con soci industriali del calibro diAlpitour World e Costa, rispettivamenteil primo gruppo turistico italiano edil primo crocierista europeo, pensiamodi poter offrire alle nostre agenzie unapartnership importante e concreta. -Così commenta Luca Caraffini, AmministratoreDelegato della nuova società- Il supporto che ci verrà dato sul prodotto,sulla tecnologia, sui servizi e sulmarketing permetterà ai nostri associatidi avere dei forti vantaggi che li renderàancora più competitivi sul mercato.Noi siamo onorati di essere stati sceltiper questo nuovo progetto e siamo certiche insieme realizzeremo ulteriori egrandi successi”.Alberto Medina56 - <strong>gennaio</strong> 2<strong>01</strong>2


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arte / porto&<strong>diporto</strong>Un prezioso restaurograzie ad un fortuito incontroPer i vicani è ancora la“Signora dell’altare”.Perché se in un pomeriggiodi inizio febbraio dell’anno2000 la senatrice SusannaAgnelli, in compagnia del collegaMario D’Urso, non avesse fortuitamenteincontrato per le stradedi Vico Equense l’architetto AntonioIrlando, amico del parlamentare,oggi l’altare conservato nellaCappella dell’Arciconfraternitadell’Assunta e Monte dei Morti,sorta nei primi anni del 1600,sarebbe ancora in stato di totaleabbandono. Si tratta dell’altareligneo del primo ‘700, rivestito diperline, corallo, pasta di vetro emadreperla, costruito per esserefacilmente trasportato e usatoper cerimonie in luoghi diversi.E successivamente, per esserepoi trasformato, scrive l’Irlando,fino alle attuali dimensioni di altarefisso. Esistente nel XV secolocon il nome di Santa Mariadella Pace, la cappella venneacquistata nel 1742 dall’Arciconfraternitadell’Assunta, ma la suanotorietà è legata alla suggestivaprocessione penitenziale del VenerdìSanto, cui partecipano centinaiadi confratelli che indossanosaio e cappuccio viola e intonanoil salmo toccante del Miserere.Ma torniamo all’incontro tra lasenatrice e l’architetto. Correval’anno Duemila. Susanna Agnellipercorreva la via dedicata alvescovo monsignore Natale accompagnandosia D’Urso, intenzionatoad assaggiare un gelatopresso un noto locale nei pressi delpiazza, prima di dirigersi verso Amalfi.Irlando invece era appena uscito dalcantiere della chiesa dell’Arciconfraternita,dove dirigeva i lavori di restauro,quando alla fine della leggera salitas’imbatteva, o meglio si sentì chiamaredall’amico D’Urso. Dopo i convenevoli,l’architetto fu folgorato da un’idea.“Perché non portare Susanna Agnelli eil senatore a visitare la chiesa e l’altare,in bella mostra in una cappella laterale,ma in stato di degrado e sperarenel restauro della struttura da parte diqualche ente”? La senatrice acconsentìe si trovò davanti, una volta entratanel cantiere, a calcinacci e polvere cheimbiancarono la sua già bianca sciarpa.Per nulla turbata, l’Agnelli si misea studiare con interesse i disegni delpaliotto e del prezioso rivestimento equando finì la sua ricognizione, affascinatada tanto splendore, promiseun articolo nella sua rubrica pubblicatasul settimanale “Oggi”. Certo, l’Irlandosi aspettava qualche cosa di più di unarticolo, soprattutto per l’interesse dimostratodalla senatrice che ben conoscevale difficoltà nel reperire i fondinecessari. Invece, l’articolo aveva coltonel segno. Dopo qualche settimanadalla sua pubblicazione si mise in motoun meccanismo virtuoso che mobilitòditte, esperti e perfino la Banca Europeadegli Investimenti che mise sul tappeto220 milioni di vecchie lire. E nonsolo. La senatrice si preoccupò in primapersona di selezionare le imprese ecurare i lavori di restauro, come scrivel’Irlando. I lavori ebbero una durata dicirca un anno e il 20 <strong>gennaio</strong> del 2002l’altare fu riconsegnato alla chiesa ealla comunità vicana. Susanna Agnelli,però, non poté mai rivederlo. La mortesopraggiunse prima che i lavori fosserocompletati.Eduardo Cagnazzi58 - <strong>gennaio</strong> 2<strong>01</strong>2


Si rinnova l’appuntamento Sensof Wine, con la settima edizionericca di novità accattivanti,che raggiungono non solo il pubblicodegli amanti o esperti di vini, ma anchequello dei buongustai che apprezzanoprincipalmente gli abbinamenti cibo -vino, spaziando anche tra oli, grappeed altre eccellenze italiane. Dal 26 al29 <strong>gennaio</strong> 2<strong>01</strong>2 al Palazzo dei Congressi- Eur di Roma, in tremila metriquadri di esposizione, la kermesseenogastronomica con il sostegno diRoma Capitale si presenta in un formatestremamente rinnovato. I migliorivini italiani, più di 1000, selezionati daLuca Maroni, saranno in degustazione,attraverso un percorso sensoriale chesi sviluppa scoprendo e apprezzandole ricchezze enogastronomiche dellevarie regioni. Occasione per approfondirele conoscenze enologiche, anche,consultando l’edizione 2<strong>01</strong>2 dell’Annuariodei Vini Italiani, rapporto editodalla casa editrice LM sulla produzionevinicola delle migliori aziende italiane.Millecinquecentoventi pagine per raccontarele aziende più rappresentativedella penisola, alla diciannovesima edizioneche raccoglie 11.3<strong>01</strong> vini, 45.204valutazioni degustative e recensisce1.993 aziende produttrici. Utile guidaper essere informati ed aggiornati almeglio nel panorama dei vini italianiordinati alfabeticamente a fine volume,sulla base di tre categorie: vini, produttorie produttori per regione, riuneneventi/ porto&<strong>diporto</strong>Sens of Winedo il meglio del comparto vitivinicolonazionale, con solo vini caratterizzatidalle più esclusive proprietà organolettiche.Attraverso schede che riportanoil commento conclusivo relativo all’assaggiodel prodotto, alcuni cenni storicisull’azienda produttrice e le caratteristichetecniche del vino. L’ultima edizionedella kermesse Sens of Wine harichiamato oltre 11.000 visitatori, 1.000operatori del settore su Roma tra enoteche,ristoranti, wine bar, distributori eagenti, e più nello specifico tecnico oltre100 tra i più importanti buyers esteri,giornalisti del settore e opinion leaders.Con quest’anno il successo si rinnova,anche grazie agli eventi collaterali, coni Percorsi sensoriali: abbinamenti ciboe vino, veri e propri itinerari del gusto.Una scoperta ragionata e sorprendentedi come cibo e vino possano trovareun’intesa straordinaria e dove saràpossibile assaporare il meglio delle20 Regioni Italiane. Diversi percorsiesclusivi ed emozionanti, perché conil palato si sappiano cogliere ed apprezzareappieno le eccellenze enogastronomichedel nostro Paese. Winetasting, guidati da Luca Maroni, condegustazioni incentrate sulla metodologiadi analisi sensoriale, e per ognisessione, saranno proposti in degustazionee presentati nelle caratteristicheorganolettiche circa 10 vini di aziendepresenti alla manifestazione. Il Salottodelle anteprime, dove i produttoripresentano in un’area dedicata i loronuovi vini non ancora sul mercato enon inseriti nelle Guide 2<strong>01</strong>2: un vero eproprio Salotto delle Anteprime apertoalla degustazione. Wine bar “Sensofwine”un’area dall’atmosfera tipica delWine bar, con servizio a cura di sommelier,dove degustare una selezionedei vini delle aziende presenti. E poi“L’angolo della Grappa”, uno spazio riservatoalla degustazione delle grappetra tipologie, caratteristiche regionali enovità e ancora “Olio e aceto si presentano”,dove i preziosi condimenti dellacucina italiana, illustrati dai produttori,sono proposti in libero assaggio al pubblicoe agli operatori del settore.Annalisa TirritoGennaio <strong>gennaio</strong> 2<strong>01</strong>2 - 59


62 - <strong>gennaio</strong> 2<strong>01</strong>2


English summaryCOSTA CONCORDIA - BEFORE AND AFTERThe tragedy of the Costa Concordia leaves allwho work at sea or with the sea deeply dismayed.I have been writing of the sea and its harboursfor more than 30 years and that permits me toexpress a number of considerations which, notknowing the causes of the disaster or how thetragedy evolved, are simply emotional. At the momentnothing is known for certain about the causeof the disaster and how events evolved thereafter.The only certainty is the pain of the deathsand for those still not found. However there isanother feeling of certainty, that the Costa Concordiamarks a moment of change from beforeto after. Because from now on I am sure discussionwill be not just about SOLAS and regulationsbut will affect the whole of the cruise industry andparticularly cruise ships. Attention will be given to safety systems, procedures, standards of quality and their applicationbut perhaps more importantly to the whole philosophy of the market and of ship management. Withoutdoubt a finger will be pointed at the building of ever bigger vessels carrying larger numbers of passengers. Obviouslyexperts study systems for the safety of such large numbers. But do these systems have limits? How did wecome to this point? Perfect procedures can be developed but do they hold up in the moments of stress and panicwhich an imminent tragedy can generate with 4/5 thousand people. We already have some indications derivingfrom huge petrol tankers which seemed to have no limit of size arriving at 300 or 400 thousand tons and 485metres long until finally arriving at the largest vessel ever built the 560 thousand ton Knock Nevis. At that point thebuilding of these giants stopped probably because of structural limitations rather like the giants of the air whichwould appear to be unable to handle more than 700/800 people in an extremely limited space.The number of life boats is a problem which has never been resolved. SOLAS sets out that the number of lifeboats must have a capacity equal to the total number of passengers and crew plus a margin of 25% of that total.But, as always happens, the ship lists and up to 50% of the life rafts cannot be launched. Therefore it is not aquestion of the quantity or quality of the life rafts but of the system which has remained unchanged and has beena grave problem since the Titanic.The Costa Concordia tragedy has also posed the question of the composition of the crew who are mainly “hotel”staff not speaking the language of the vessel, in this case Italian. In an emergency a communication problem canonly increase disorder and possibly panic. Should “safety at sea” regulations require a common language? Arethere regulations? Who should supervise their application? The whole “hotel” sector of the vessel needs to belooked at paying attention to opening the doors of the external cabins perhaps with a system for automatic unlockingfor all cabins at a certain level of emergency. It is certain that the management and construction of cruise shipsis bound to change after the Concordia.SEATEC 2<strong>01</strong>2Seatec now in its 10 th edition is an Internationaltrade fair dedicated to technology, contractorsand designers for yachts and ships. This yearSeatec is to be held in Carrara together withCompotec a trade fair for composite materials.Green policy is the principal theme of the fairwith particular attention to sustainable productionand environment. Seatec also incorporatesAbitare il Mare which concentrates on designand life style connected with navigation in general.Compotec is the only fair in Italy for compositematerials which are used throughout industry.The Millenium Yacht Design Award 9 th Editionis to be awarded at Seatec.Fair exhibitors will compete for the Qualitec award for the categories of “technology” and “design”Ethos Media Group is holding a forum for Yacht & Cruise Design during the fair.The Italian Institute for Welding will hold a convention at the fair dedicated to “Instructions for Welding –Procedures,staff and regulations”. Seatec will also address nautical refitting.luglio 2<strong>01</strong>1 - 63


English summaryCONCENTRATIONTHE ANSWERFOR CONTAINERSDrewry a London consultancyfirm has reported2<strong>01</strong>1 world container trafficup 6,5% with losses of5,200 million US$. Carriershave abandoned their focuson main shipping linesto concentrate on a pricewar to gain market shareresulting in a 50% fall inprices. Drewry forecasts adifficult 2<strong>01</strong>2 with 8% of thecontainer fleet being laidup, a further market consolidationand further growth of the fleet.Another consultancy firm Alphaliner reports that container fleet capacity increased by 7% to 15,9 million teus.Cosco and China Shipping Container Lines increased capacity by 20% and Maersk by 18%. MSC increased capacityby 4% and CMA CGM by 11%. Only CSAV, ZIM and Hanjin reduced capacity.The use of larger ships reduces costs and many companies are going further through partnerships. The mostimportant being that between MSC and CMA CGM on a number of routes between Asia and Northern Europe, Asiaand South Africa and between ports in South America.Evergreen has announced collaboration with the CKYH alliance of Cosco Container Lines (COSCON), KawasakiKisen Kaisha (“K” Line), Yang Ming Line and Hanjin Shipping on routes between Asia and Europe and Asiaand the Mediterranean starting in the second half of 2<strong>01</strong>2.COSCO Container Lines (COSCON) and China Shipping Container Lines (CSCL) have also announced cooperationon their lines between Asia and the Mediterranean.Seago Line, a Maersk brand has chartered space on its Aegean Sea Service to Turkon Line and entered intopartnership with Hamburg Sud on two new lines in the North Sea and Levant Sea. Hamburg Sud has come toagreement with MSC to merge their lines between the Mediterranean and the East coast of South America in collaborationwith CSAV, CMA CGM, ZIM and Niver Lines. Hamburg Sud is to be the Med Pacific Service (MPS) ofHapag-Lloyd operating partner.In Germany ER Schiffahrt owned by Erick Rickmers is considering a merger with Komrowski.PALUMBO - HIGHTEC FOR TUG BLUPalumbo Spa a Naples shipbuilderand repairer with experiencein using latest technologyfor tugs, HSV’s and mega yachtstook over and completed the tugBlu on behalf of owners GlobecoSpa. Blu is fitted for environmentalprotection work.The tug built of steel is poweredby 2 Caterpillar 1864 KWengines using Mekanord reductiongears. Blu carries a crew of13 and has a cruising speed of13 knots. Power for all on boardequipment comes from 4 electricpumps or from the main engines controlled by a Samsung automated system using software especially developedfor the vessel in collaboration with Palumbo.64 - <strong>gennaio</strong> 2<strong>01</strong>2


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