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obiettivo <strong>TUTELA</strong> le nostre le nostre battaglie Il Presidente Napolitano, un nostro “sostenitore eccellente” In vista della prossima Giornata per le vittime degli incidenti sul lavoro, la 57 a edizione celebrata dall'ANMIL non possiamo far passare in sordina la grande sensibilità e vicinanza dimostrata dal Presidente della Repubblica, On. Giorgio Napolitano, nei confronti degli invalidi del lavoro e, più in generale, verso il problema dei rischi che corrono quotidianamente i lavoratori per la scarsa applicazione delle norme per la prevenzione degli infortuni. I suoi moniti eccellenti e severi hanno determinato un'attenzione nuova ed eccezionale verso il fenomeno degli incidenti sul lavoro, dando finalmente dignità di notizia e di emergenza sociale ad un problema che negli ultimi anni è stato relegato a scarni trafiletti nella cronaca nazionale o a poche colonne nelle pagine della cronaca locale. La nostra Associazione che non si occupa solo della tutela delle vittime ma svolge da anni un'opera intensa di sensibilizzazione dei media, rappresenta oltre 470.000 vittime del lavoro e mai prima d'ora avevamo avuto un “Sostenitore” così partecipe e costante. Per questo sentiamo il dovere di ringraziarlo per la straordinaria determinazione con cui ha difeso l'onore di tutti i lavoratori e dimostrato una profonda e sincera partecipazione per il dolore delle madri, dei figli, delle mogli e dei familiari che piangono un loro caro deceduto per una misura di prevenzione “dimenticata”, sottovalutata o forse mai adottata, una vita distrutta per poche decine o centinaia di euro. La vigilanza che il Presidente della Repubblica ha dimostrato di voler tenere sempre alta, parlandone continuamente nelle occasioni più importanti della vita civile del nostro Paese, come è accaduto in occasione della Festa dei lavoratori, il primo maggio scorso è stata seconda solo alla richiesta di maggior vigilanza, di un forte e coordinato impulso all'attività ispettiva ma anche la giusta repressione delle violazioni delle norme vigenti. Sul piano simbolico il Presidente Napolitano ha dato un rilievo nuovo al conferimento delle Stelle al merito del lavoro alla memoria, che erano già state previste dalla legge 5 febbraio 1992 n. 143, ma raramente erano state effettivamente conferite, come è stato fatto quest'anno al Quirinale, ricordando anche con una menzione speciale d'onore il sacrificio di uno dei tanti lavoratori stranieri che a migliaia hanno perso la vita in Italia, in luoghi di lavoro che spesso diventano luoghi di ricatto, di lavoro nero, di vero e proprio schiavismo. Di tutto questo bagaglio di sensibilità personali ed istituzionali, pubblicamente dimostrate dal nostro Presidente della Repubblica, l'ANMIL si farà carico di essere testimone in tutte le manifestazioni provinciali della 57 a Giornata per le Vittime degli incidenti sul lavoro ed in quella nazionale che si svolgerà a Torino, affinché sia una giornata che unisca il Paese in uno sforzo comune per interrompere finalmente la catena infinita di milioni di infortuni e di migliaia di morti che cadono ogni anno sul lavoro. Il 14 ottobre la 57ª Giornata per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro Partecipiamo tutti per interrompere la spirale infinita di milioni di infortuni e migliaia di morti sul lavoro. Con questo auspicio l'ANMIL organizza manifestazioni in tutte le città d'Italia, come di consueto nella seconda Domenica di ottobre, per celebrare la Giornata Nazionale per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro, edizione 2007. Quindi il prossimo 14 ottobre aderite numerosi in tutte le province italiane e per conoscere il programma che si svolgerà nella vostra città rivolgetevi alla Sezione provinciale ANMIL a voi più vicina. L'intervento alla celebrazione di ciascuno di voi insieme ai vostri familiari darà gran forza all'iniziativa e stimolerà le istituzioni, locali e nazionali, a tenere ferma e costante l'attenzione sull'attività di prevenzione, ma anche su quella di tutela nei confronti di coloro che, come noi, l'infortunio già lo hanno subito e chiedono più rispetto. la 56ª Giornata 2006 a Bari 6
nostre battaglie le nostre battaglie obiettivo <strong>TUTELA</strong> Linee di indirizzo INAIL: al centro dell’attenzione il lavoratore Quella di mercoledì 18 luglio al “parlamentino” dell'INAIL è stata una straordinaria occasione di incontro pubblico tra i rappresentanti del Parlamento, del governo e delle parti sociali sul tema spinoso del futuro dell'Istituto. Un futuro certamente importante per l'economia del Paese, ma che è anche una questione vitale per il destino di 1 milione e 200 mila famiglie italiane, quelle dei titolari di rendita. Occasione dell'incontro è stata la presentazione del “Programma generale e linee di indirizzo 2008 ed obiettivi strategici pluriennali per gli anni 2008-2011” approvato dal Consiglio di Indirizzo e Vigilanza (CIV) il 19 giugno scorso. Giovanni Guerisoli, Presidente del CIV, ha voluto così rinnovare un appuntamento annuale divenuto ormai tradizionale: “Una commissione ministeriale voluta dall'ex Ministro Maroni ancora oggi ci detta le politiche di investimento - ha detto Guerisoli - e da 3 miliardi di euro disponibili per competenza ci riduce la cassa a solo 200 milioni effettivamente utilizzabili per tale scopo”. Inoltre il Presidente del CIV ha anche lamentato l'aumento della spesa per indennità temporanea agli infortunati, legato alla dispendiosa gestione delle cure mediche tramite le Asl. Guerisoli ha anche denunciato il caos esistente nel regime dei controlli: “Gli enti pubblici che si occupano di prevenzione e di verifica in tema di sicurezza sul lavoro sono una pluralità di soggetti non ben coordinati e che non danno perciò i risultati attesi”. Molto scettico sulla possibilità di concedere autonomia finanziaria all'INAIL si è detto il Presidente della Commissione Lavoro del Senato Tiziano Treu, e ciò a causa della gravità della situazione del Paese che si ripercuoterà anche sui limite del nuovo Testo unico. Non è dello stesso parere il Presidente dell'INAIL, Vincenzo Mungari, secondo il quale “l'INAIL è al 33% di capitalizzazione, che non è molto ma non è neanche poco, tenuto conto che anche le imprese assicurative private non sono mai capitalizzate al 100%”. Stando alle dichiarazioni del Sottosegretario di Stato al Lavoro, Rosa Rinaldi, “il Governo guarda ad un modello duale per la governance dell'INAIL: da un lato il Presidente ed il Direttore che sono tecnici ed esecutivi; dall'altro il CIV che dà le linee di indirizzo al consiglio di amministrazione”. Infatti il Sottosegretario sostiene che l'INAIL non deve essere considerato come il gestore di un'assicurazione che offre solo risarcimenti, ma anche come un istituto di prevenzione, di riabilitazione e di reinserimento del lavoratore infortunato. Sulla questione è quindi intervenuta la Presidente della Commissione bicamerale di Controllo sugli Enti di previdenza, Elena Emma Cordoni, che ha osservato come dalla proposta di un SuperInps non ci si debba poi ridurre ad un “tutto va bene e non si può cambiare niente”, perché durante l'indagine conoscitiva svolta è emersa la necessità della ridefinizione della missione degli enti e di una maggiore sinergia tra ministeri competenti e regioni. Il Sottosegretario di Stato alla Sanità, Gian Paolo Patta, ha detto che “bisogna coordinarsi e lavorare per obiettivi, pianificando e controllando lo stato di avanzamento delle diverse attività”, per cui il ministero ha chiesto agli ispettori delle Asl di compiere almeno 250.000 ispezioni all'anno, cioè 1 a settimana per ogni ispettore dando inoltre all'INAIL competenze specifiche nel campo sanitario essendo doveroso dare risposte adeguate alle giuste richieste di aumento delle prestazioni”. Il Presidente dell'ANMIL, Pietro Mercandelli, al riguardo è intervenuto denunciando come oggi, in Italia, tutti coloro che percepiscono una prestazione erogata dall'INAIL provano una sensazione di insicurezza e di preoccupazione profonda. “La sicurezza sul lavoro è una questione morale ancorché economica - ha detto Mercandelli - che deve guidare ed ispirare l'azione di tutti, dalle aule della scuola fino alle Aule del Parlamento”. Sulle Linee di indirizzo 2008 e gli Obiettivi strategici 2008-2010 il Presidente dell'ANMIL ha espresso un giudizio positivo “perché esse riportano al centro dell'attenzione dell'INAIL il valore del lavoro, sia nella struttura interna dell'Istituto sia nelle sue finalità operative, in coerenza con la propria missione statutaria”. Non poteva mancare la posizione del Direttore generale dell'Istituto, Piero Giorgini, il quale ha infine affermato che i dirigenti dell'INAIL sono pronti a qualunque esigenza e si attende solo il completamento del progetto di riforma avviato nel 2000, essendo l'Istituto in grado di eccellere e di offrire ad ogni lavoratore infortunato prestazioni all'avanguardia, secondo un piano di efficientamento e reingegnerizzazione che è già stato approntato. 7
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