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hds - The Historical Diving Society Italia

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seconda delle profondità, comprese tra i pochi metri dei<br />

relitti affondati sottocosta e gli 84 metri del relitto più<br />

profondo. Ghisotti e Ruia, si sono immersi rispettivamente<br />

in circuito chiuso e aperto, assistiti in superficie<br />

da Bianconi e Faggioli e da due sommozzatori della<br />

Marina Tunisina, pure imbarcati sul Paperoga.<br />

È stata realizzata un’importante documentazione fotografica<br />

delle navi affondate, integrata da alcune riprese<br />

video e dallo studio della dinamica d’affondamento,<br />

che ha portato ad alcune interessantissime e inedite scoperte.<br />

I partecipanti alla spedizione Altair 2007.<br />

localizzando ed esplorando il relitto dell’incrociatore<br />

inglese Manchester da 14.000 tonn, affondato da due<br />

nostre motosiluranti nell’agosto del 1942, i resti del<br />

cacciatorpediniere inglese Havock, il relitto di un mercantile<br />

non ancora identificato, il relitto della nave da<br />

carico Teramo e infine, il pezzo più ambito, il relitto<br />

dell’incrociatore italiano Da Barbiano, la cui posizione<br />

non era mai stata localizzata in precedenza con precisione.<br />

Le immersioni, ostacolate dal mare perennemente agitato<br />

e dalla corrente, si sono svolte in aria e trimix, a<br />

Il relitto della nave da carico Teramo.<br />

Il sogno di Bruce<br />

Un ex-ufficiale subacqueo della<br />

Royal Australian Navy a Comsubin<br />

Bruce Thompson, ex ufficiale subacqueo della Royal<br />

Australian Navy, membro della DHS Asea da sempre<br />

aveva un sogno: visitare i luoghi dov’erano nati i nostri<br />

Frogmen, gli ‘uomini rana’, i nuotatori d’assalto italiani<br />

che avevano operato nel corso della seconda guerra<br />

mondiale. Uomini ‘gamma’, come Luigi Ferraro, che<br />

agirono con il solo ausilio delle proprie forze, o subacquei<br />

che operarono con i mezzi d’assalto, suscitando<br />

Bruce Thompson e Giancarlo Bartoli in visita al museo di<br />

Comsubin.<br />

allarmi, timori e gravi danneggiamenti alle Marine<br />

nemiche, ma al tempo stesso ammirazione e stima in<br />

tutto il mondo per l’ingegno e il coraggio dimostrati in<br />

ogni azione.<br />

Bruce aveva sfiorato questo suo sogno nell’anno 2000,<br />

quando con la moglie Felice, appassionata di trekking,<br />

era venuto per la prima volta alla Spezia dall’Australia<br />

per percorrere la famosa costa con i sentieri a picco sul<br />

mare che da Porto Venere, attraverso le Cinque Terre,<br />

arrivano a Levanto.<br />

L’aveva sfiorato senza saperlo, passando a poche centinaia<br />

di metri dalla storica sede della Scuola Palombari<br />

della Marina Militare presso Comsubin. Giunto a Roma<br />

per imbarcarsi sull’aereo e far ritorno in Australia,<br />

trovò in una libreria un libro in inglese su Junio Valerio<br />

Borghese, comandante dello Scirè - il più noto tra i sommergibili<br />

utilizzati nelle diverse missioni per l’avvicinamento<br />

dei mezzi d’assalto - e in seguito comandante<br />

della X^. Solo allora, leggendo il libro sull’aereo, capì<br />

di essersi trovato davvero vicino alla base di Comsubin,<br />

ma ormai era troppo tardi, si ripromise dunque di tornare.<br />

Lo scorso ottobre Bruce e Felice sono così tornati in<br />

Europa e dopo un lungo trekking in Spagna sono venu-<br />

HDS NOTIZIE N. 41 - Gennaio 2008 - pag. 44

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