Associazione Italiana di Scautismo Raider 00<strong>04</strong>0 Pomezia (RM) - Italy - Via Cavour, 28/B Tel./Fax +39 06 9122550 segreterianazionale@assoraider.it www.assoraider.it 09127 Cagliari - Via Garigliano, 13 - Tel. 070 275132 Fax 178 6014514. Anno 14° - Numero 4 - Dicembre <strong>2008</strong>. Autorizzazione del Tribunale di Cagliari n. 24 del 23.06.1995. Tariffa Associazioni senza fini di lucro - Poste Italiane s.p.a. Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/20<strong>04</strong> n°46) art.1, comma 2, DCB Cagliari. Francesco Cerlienco. Salvatore Roggero naz.pubblicazioni@assoraider.it. S&D sas - 09122 Cagliari Via Garigliano, 13. LITHOS srl - 09122 Cagliari Via Garigliano, 11/13. Questo numero è stato consegnato alla stampa il 20.12.<strong>2008</strong>. La tiratura di questo numero è di 2.500 copie. Arcobaleno è una rivista inviata gratuitamente agli iscritti dell’Assoraider. Tesseramento annuale Anno Scaut <strong>2008</strong>/2009 Euro 35,00. Il pagamento si può effettuare tramite posta con versamento sul c/c postale N. 35246008 intestato ad ASSORAIDER. Impegnano la responsabilità della rivista solamente gli editoriali e gli articoli non firmati. Per gli articoli firmati la responsabilità rimane all’autore. La riproduzione di articoli, foto e disegni pubblicati su questa rivista è ammessa a condizione che ne venga citata la fonte. Il materiale inviato ad Arcobaleno non si restituisce. Abbonamento annuale alla rivista “ARCOBALENO” (4 numeri) - Euro 10,00. Il pagamento si può effettuare tramite posta con versamento sul c/c postale N. 35246008 intestato ad ASSORAIDER. Le Colombe di Calandra e il Cattivo Duca di Cradock Ladislao, Re di Calcianum, aveva una figlia, la Principessa Calandra. Era una ragazza allegra che amava cantare e fare dei deliziosi dolci il cui profumo, si racconta, si sentiva per tutto il villaggio di Calciano, attraversava i campi e giungeva fino al Fiume Basento, per deliziare finanche pesci e ranocchi. La Principessa Calandra era gentile e piena di entusiasmo; amava passeggiare per i boschi che cingevano il suo villaggio, fare il bagno nel fiume e lunghe passeggiate fino alla Fontana del Tremolo per bere grandi sorsi d’acqua che, si dice, renda più felici. Calandra amava molto gli animali e in particolare le piccole colombe che il Re aveva appositamente fatto giungere per lei da terre lontane. Le colombe erano per Calandra assai preziose, infatti erano sempre assieme a lei; le curava, cantava per loro dolci melodie e a loro confessava tutti i suoi pensieri e al ritorno dai suoi viaggi portava loro sempre dei piccoli doni. Vicino al piccolo Regno di Calciano, viveva il Duca di Cradock, un uomo cupo e silenzioso che amava il buio e il silenzio e odiava essere disturbato dal suono dei canti di Calandra che arrivavano sino al suo castello; non amava il dolce profumo delle sue torte famose in tutte il regno; malediceva il gorgoglio del fiume e il fruscio del bosco. Un giorno il duca di Cradock, nel pieno della sua rabbia, ordinò ai suoi corvi di andare a rubare le piccole colombe di Calandra, che rappresentavano per la Principessa il segreto della sua eterna felicità. Quando Calandra ritornò al Castello non trovò più le colombe e cadde nella più cupa disperazione e con lei il Re e tutto il villaggio. Il Re fece di tutto, le regalò un intero bosco pieno di daini e interi sciami di api che fece portare dall’India per produrre il miele per i suoi deliziosi dolci; fece riempire il Fiume Basento di pesci per darle gioia ma tutto era inutile, Calandra non riusciva più ad essere felice e trascorreva le sue giornate appollaiata sotto la finestra ad attendere che le colombe ritornassero a posarsi sul suo davanzale. Il Re, allora, decise di convocare a corte le Lupette e i Lupetti Assoraider di tutti i regni circostanti per aiutarlo a ritrovare quelle colombe che erano tutto per la Principessa. All’invito risposero tutti e giunsero a Calciano nel giorno stabilito. I Lupetti e le Lupette ogni giorno affrontarono prove anche difficili per trovare indizi e tracce necessari a ricostruire la mappa che indicava il punto preciso in cui erano state nascoste le colombe di Calandra. Scoperto il nascondiglio i Lupetti e le Lupette di tutta Italia partirono alla volta del castello del cattivo Duca di Cradock per assalirlo, recuperare le colombe e, quindi, restituirle alla Principessa Calandra. Sua Maestà il Re, lieto per la novella della liberazione delle piccole magiche colombe, organizzò una grande festa in onore dei coraggiosi Lupetti e Lupette Assoraider e Calandra liberò nell’aria le colombe riportando nel regno la felicità perduta.
La Dogana del Regno I confini del Regno potevano essere varcati solo dopo aver ottenuto dalla Dogana il “Nullaosta”