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Eulero e il problema dei 36 ufficiali (Maurizio Garrione)

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3 Il <strong>problema</strong> di <strong>Eulero</strong>: gli m × m <strong>ufficiali</strong><br />

Analizzeremo ora <strong>il</strong> seguente <strong>problema</strong>: dato m, quanti quadrati latini m×m<br />

mutuamente ortogonali possono essere costruiti? Consideriamo un <strong>problema</strong><br />

sim<strong>il</strong>e a quello di <strong>Eulero</strong> con 16 <strong>ufficiali</strong>. Potremmo essere interessati, fissata<br />

per esempio la disposizione degli <strong>ufficiali</strong> nel primo quadrato, a sapere<br />

in quanti modi si possono disporre gli <strong>ufficiali</strong> in altri quadrati latini mutuamente<br />

ortogonali e ortogonali al primo. (Per esempio, per un <strong>problema</strong><br />

applicato all’analisi statistica tale questione potrebbe rivelarsi interessante<br />

per attenuare eventuali disparità nella progettazione di esperimenti). La<br />

soluzione, supponendo fissa la prima riga e modificando le altre e facendo<br />

riferimento ai quadrati prima <strong>il</strong>lustrati , è data dal nuovo quadrato<br />

1 2 3 4<br />

4 3 2 1<br />

2 1 4 3<br />

3 4 1 2<br />

che risulta essere ortogonale ai due precedenti. Se ora volessimo trovare<br />

un quarto quadrato Q ortogonale ad essi e a quest’ultimo, numerando la<br />

prima riga di Q con la sequenza (1, 2, 3, 4), come di consueto, senza perdere<br />

di generalità, l’elemento di posto (2, 1) di Q (all’incrocio della seconda riga<br />

e della prima colonna) non potrebbe essere né 1, per ovvi motivi, né 2, 3<br />

o 4, poiché in contrasto, rispettivamente, con <strong>il</strong> primo, <strong>il</strong> secondo e l’ultimo<br />

quadrato finora visti. Concludiamo allora che <strong>il</strong> massimo numero di quadrati<br />

latini di ordine 4 mutuamente ortogonali è 3; ovviamente <strong>il</strong> quadrato latino<br />

di partenza è arbitrario, così come i successivi (che devono però rispettare<br />

la proprietà di ortogonalità). Questo caso particolare si inquadra bene nel<br />

successivo teorema, di cui daremo la dimostrazione.<br />

Teorema 3.1. 1) Scelto m ∈ N, non possono esistere più di m − 1 quadrati<br />

latini ortogonali. 2) Se esiste un campo K con m elementi, allora esistono<br />

m − 1 quadrati latini m × m mutuamente ortogonali.<br />

Dimostrazione. 1) Segue da una semplice considerazione sulla struttura <strong>dei</strong><br />

quadrati m × m. Numeriamo la prima riga di ogni quadrato con<br />

1 2 3 ... m<br />

senza perdere di generalità: infatti quest’operazione non influisce sulle proprietà<br />

di ortogonalità <strong>dei</strong> quadrati latini. Consideriamo <strong>il</strong> simbolo di posto<br />

(2, 1) di ogni quadrato. Per esso abbiamo m − 1 scelte, poiché va escluso <strong>il</strong><br />

caso in cui esso sia 1, dal momento che 1 compare già nella prima colonna.<br />

4

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